Baionette italiane 1814 – 2017

Idealibri

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    Baionette italiane 1814 – 2017

    50.00

    Un testo interamente dedicato all’analisi e alla descrizione delle baionette italiane, da quelle dello Stato Sardo e del successivo Regno d’Italia fino a quelle della R.S.I. e della Repubblica. Un’opera che si avvale di un ricchissimo corredo iconografico di foto in gran parte d’epoca, particolarmente prezioso per il carattere inedito del materiale. Così le baionette raccontano la loro storia, e con essa la storia degli avvenimenti bellici cui hanno preso parte. È un modo per far parlare le cose, per sottrarle al loro isolamento di oggetti d’uso e inserirle nel contesto generale della vicenda umana, con una capacità d’indagine e una chiarezza espositiva in cui l’Autore, giunto così al suo terzo libro sulle armi bianche, si rivela ancora una volta maestro.

    Brossura, 19,5 x 27 cm. pag. 416 illustrato

    Stampato nel 2018 da IdeaLibri

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    Balistica e ricarica

    28.00

    Roberto Serino

    Per gli amanti della balistica che trovano difficoltà nell’affrontare il sistema di misure anglosassone è stata realizzata, a distanza di vent’anni, la seconda edizione di questo testo che illustra i principi fondamentali dei metodi di calcolo; in questi vent’anni molti nuovi calibri si sono affacciati sulla scena, molti altri sono spariti, mentre quelli tradizionali resistono inattaccabili dal tempo che passa. Nell’opera si riprendono e sviluppano alcuni argomenti riguardanti la ricarica per l’anima rigata trattati dai vecchi manuali Lyman. In questa nuova edizione riveduta e ampliata compaiono anche argomenti relativi alla ricarica dell’anima liscia. Il tutto è stato impostato in una prospettiva particolare: quella della ricarica domestica delle munizioni per armi da caccia, da tiro e da difesa.

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    Colt 1911 e 1911A1. Funzionamento e utilizzi di una delle armi storiche delle forze armate americane

    19.00

    Roberto Allara

    La storia della «1911», poi della «A1», una completa descrizione delle sue caratteristiche, la cronologia della produzione correlata ai numeri di matricola, l’elencazione dei cloni, consigli utilissimi ai collezionisti e una guida alla «accuratizzazione» per tutti coloro che ancora la usano in poligono, rendono questo volume indispensabile agli appassionati di armi in genere e ai fans della gloriosa Colt 1911. In appendice la riproduzione del manuale tecnico originale americano. Volume ormai fuori commercio

     

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    La grande enciclopedia dei coltelli

    29.90

    Il coltello non è solo uno degli strumenti più antichi utilizzati dall’umanità, ma anche un fantastico oggetto da collezione. Alcune di queste armi sono così straordinarie e ben fatte da essere considerate vere e proprie opere d’arte. Questa enciclopedia , pensata appositamente per chi apprezza questo tipo di oggetto e per i collezionisti, comprende: Una descrizione dell’origine di ogni pezzo; informazioni su oltre 160 coltelleinai e designer specializzati nel settore; Tutti i coltelli del XX e XXI secolo in ordine alfabetico; Un indice esauriente che può essere utilizzato come guida rapida per trovare qualsiasi lama o terminologia specifica; oltre 1550 disegni e fotografie estremamente dettagliate a colori.

    Rilegato, 21,5 x 27,5 cm. pag. 448 completamente illustrato con circa 1500 foto a colori

    Stampato nel 2012 da IdeaLibri

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    Le pistole russe. Da Pietro il Grande alla caduta dell’Unione Sovietica

    32.00

    Loriano Franceschini

    La storia delle armi da fianco russe è poco conosciuta in Occidente per una serie di fattori, primi fra tutti la scarsezza delle fonti originali e la relativa impermeabilità tra Oriente e Occidente causata da decenni di contrapposizione politica e militare. Questo volume si propone di dare una risposta a chi voglia conoscere la suggestiva evoluzione delle armi corte militari e non della Russia dall’alba del diciottesimo secolo fino al dissolvimento dell’Unione Sovietica. Un cammino lungo tre secoli nel corso del quale incontriamo pistole a pietra e percussione, revolver, pistole semiautomatiche e a tiro se lettivo oltre ad armi atipiche che non trovano corrispondenza con quanto siamo abituati a conoscere, come le pistole da assassinio silenzioso degli anni romanzeschi della Guerra Fredda. Ampio risalto viene dato a tutto ciò che dell’arma era corollario indispensabile come fondine, accessori e munizionamento, con un particolareggiato esame delle varianti e delle punzonature.

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    Luger. Artiglieria. Dai Prototipi DWM alla Commemorativa Mauser

    24.00

    Mauro Baudino

    Nel 1914 il giovane Kaiser Guglielmo II, inseguendo il sogno della Grande Germania, si lancia nell’avventura bellica. Negli anni precedenti al conflitto la politica estera tedesca è caratterizzata da provocazioni militari e diplomatiche finalizzate alla ridefinizione degli assetti europei. Internamente l’industria armiera viene potenziata a ritmi impressionanti e per la prima volta riveste un ruolo centrale in un conflitto. Nel 1907 l’Artiglieria fa richiesta di una pistola semi-automatica con canna lunga e calciolo amovibile da usare come carabina. Nel 1911 il Kriegsministerium ritiene maturi i tempi per soddisfare le richieste ancora inevase dell’Artiglieria e dà mandato al capitano Adolf Fisher di studiare la fattibilità dell’operazione. I lavori si concludono il 3 giugno 1913, giorno in cui la LP08, Lange Pistole 1908, meglio conosciuta come Parabellum Modello Artiglieria, viene ufficialmente adottata. Inizia la storia ufficiale di un’arma destinata a diventare leggenda. Edizione rivista e ampliata rispetto alla vecchia pubblicazione di Olimpia Editoriale.

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    Pistole militari Beretta

    28.00

    1915: nasce la prima pistola semiautomatica della “Fabbrica d’Armi Pietro Beretta”, la più antica officina armiera e una delle più celebri dinastie industriali. Una storia che inizia in un remoto giorno di ottobre del 1526 con un ordine di 185 canne da archibugio destinate all’arsenale veneziano della Repubblica. Dalla battaglia di Lepanto a quella di Candia, dalla conquista napoleonica di Venezia fino ai nostri giorni, le armi della Casa Gardonese hanno combattuto ovunque. Ricordiamo infatti l’adozione da parte del Regio Esercito Italiano della Pistola 1934 e dell’ancor più prestigiosa Beretta 92 nel 1985 da parte dell’esercito statunitense. Questa nuova edizione vuole dare particolare risalto a tutte le pistole semiautomatiche che hanno armato, in diversi periodi, non solo l’Italia, ma molte altre nazioni sia europee sia africane e statunitensi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 252 riccamente illustrato a colori

    Stampato nel 2019 da Idea Libri

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    Pistole militari imperiali

    28.00

    Loriano Franceschini

    In Europa la Prima Guerra Mondiale è scoppiata da pochi mesi ma in Germania le necessità militari appaiono già sproporzionate rispetto alle possibilità produttive dell’industria bellica nazionale. In particolare le quantità di Parabellum 08 fabbricate non riescono a integrare le perdite crescenti. L’Heeresverwaltung, l’amministrazione dell’esercito tedesco, contatta alcune fabbriche di armi in patria e all’estero, fa produrre pistole nel Belgio occupato, ne ordina altre in Austria. In alcuni casi si tratta di modelli già noti, altri invece sono progettati ex novo per fronteggiare le esigenze del momento. La loro funzione iniziale è sollevare le Parabellum d’ordinanza dal servizio di retrovia e renderle disponibili per l’impiego in linea, ma avranno in gran numero il battesimo del fuoco su tutti i fronti della Grande Guerra. Una ricognizione a vasto raggio su quelle che i Tedeschi chiamarono «pistole di necessità», Behelfspistolen, sulle ditte che le fabbricarono, sulle loro caratteristiche tecniche e sulle varianti che le caratterizzarono.

    Brossura, pag. 232 con 440 illustrazioni a colori e b/n

    stampato nel 2006 da Editoriale Olimpia

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    Storia dell’arma bianca italiana dal 1814 ad oggi

    90.00

    Cesare Calamandrei

    Edita nel 1987 e già ampliata nelle edizioni 1999 e 2008 grazie allo spontaneo invio di molti collezionisti italiani ed esteri di dati, fotografie, documenti e alla costante ricerca storico-documentale dell’Autore, l’opera, di fortunata storia editoriale, negli anni ha riunito un’imponente documentazione storica e iconografica ove i vari modelli militari italiani dal 1814 a oggi compaiono al comple to. Ampio il repertorio degli Stati Preunitari e la miscellanea di armi di Ordini mcavallereschi, volontari risorgimentali, guardie civiche, pompieri, diplomatici, funzionari, accademici, guarda portoni, scudieri, staffieri, armi giocattolo, teatrali, civili d’epoca, Massoneria. Aggiornamenti sulle armi in uso dal 1945 e le mai trattate, finora, lance da cavalleria nazionale e coloniale. Aggiornamenti su Armi e Corpi, Scuole militari, Accademie; baionette e pugnali militari e del PNF. Dal 1999, l’ulteriore recupero di vecchi regolamenti su armi e uniformi ha permesso di datare e/o identificare materiali incerti. Con l’apporto di Case d’Asta italiane di armi antiche, sono emerse varianti rare e anche ignote che hanno arricchito questa quarta edizione, consentendo modifiche, integrazioni, correzioni nel corpus e un’ampia appendice con numerose immagini inedite.  L’Autore ha realizzato un’ampia Appendice contenente aggiornamenti e modifiche, oltreché un ragguardevole numero di immagini inedite.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 584 completamente illustrato con oltre 1000 immagini e disegni in b/n

    Stampato nel 2022 da Idealibri

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    Un secolo di Luger

    22.00

    Vittorio M. Bobba

    Nell’ultimo decennio dell’Ottocento e nel primo del secolo scorso, la diffusione delle polveri infumi e il compimento della seconda rivoluzione industriale con la diffusione delle macchine utensili rende possibile la nascita delle armi automatiche. Il grande fervore creativo genera mostri e meraviglie: fra queste la pistola di Hugo Borchardt, la prima concettualmente moderna, che pochi anni dopo Georg Luger renderà ergonomicamente e funzionalmente perfetta, icona ideale a segnare il suo tempo e tutto il tempo a venire. In forma sinteticamente esaustiva, Vittorio Bobba, autore di lungo corso specie su questo argomento, traccia la storia della pistola più famosa del mondo, dalle sue origini «svizzere» – la Confederazione Elvetica fu la prima ad adottarla nel 1900 – ad oggi, illustrandone la genesi, lo sviluppo, i vari modelli (Carabina, Navale, Artiglieria ecc.) e i costruttori, nell’arco di tempo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale. Il lettore troverà anche i modelli ormai oggetto di collezione prodotti dalla Mauser dall’inizio degli anni settanta ai primi anni ottanta, nonché quanto è stato prodotto negli Usa con il nome «Luger».

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