Giustiniano – Il sogno di un impero cristiano universale

Giustiniano

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    Giustiniano – Il sogno di un impero cristiano universale

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    Giustiniano divenne imperatore romano d’Oriente nel 527. Nel corso di circa quarantanni, il sovrano di Costantinopoli perseguì un unico obiettivo: riformare, espandere, unire il suo impero nella stessa confessione cristiana e farne la maggior potenza del mondo mediterraneo. Imperatore infaticabile, Giustiniano unificò il diritto con il Codice giustinianeo e numerose leggi (le Novelle); edificò importanti monumenti, tra i quali la basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, capolavoro d’arte bizantina. Imperatore cristiano, egli adottò una politica religiosa punitiva nei confronti dei dissidenti, pagani o eretici che fossero, impegnandosi nella definizione di una dottrina ortodossa, organizzando concili ed emanando editti. Con l’aiuto di generali di valore come Belisario e Narsete difese l’impero efficacemente dagli attacchi dei Persiani e di numerosi popoli barbari. La riconquista dell’Africa settentrionale e dell’Italia, che i Vandali e gli Ostrogoti avevano occupato, fu uno dei suoi maggiori successi. Se il suo lungo regno non fu privo di ombre – persistenza delle divisioni nella Chiesa cristiana, riconquista effimera in Occidente – Giustiniano condusse innegabilmente l’impero romano d’Oriente al suo apogeo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 432 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2017 da 21 Editore

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    Roma risorta. L’impero dopo la caduta

    18.00

    Peter Heather

    Nessuno, dai tempi di Traiano, riuscì a conquistare così tanti territori come l’imperatore Giustiniano: cresciuto tra la caduta dell’impero romano d’Occidente e l’espansionismo islamico del VII secolo, il suo dominio si estese lungo tutto il Mediterraneo. Divenuto celebre per la riconquista dell’Italia, per le campagne militari in Nord Africa, per la costruzione di monumenti spettacolari come la basilica di Santa Sofia e per le chiese della Ravenna bizantina, il suo impero fu contrassegnato anche da momenti oscuri e drammatici: le lotte intestine per la conquista del potere, i conflitti religiosi, la devastante pandemia di peste che lo flagellò. Peter Heather introduce i lettori a un capitolo ingiustamente trascurato del nostro passato, dimostra che Giustiniano fu più che un’anomalia tra l’era di Attila e quella di Maometto e offre nuove e fondamentali interpretazioni sulle politiche, le strategie e il pensiero di un gigante della storia il cui impero fu l’ultimo atto della romanità universale e l’alba di una nuova compagine storica, destinata a durare nei secoli.

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