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Fascismo/Coloniale – Italiani di Mussolini in A. O.
€300.00Poderoso volume di grande formato, curato da Celso Maria Garatti e pubblicato dalla Cappelli Editore nel 1937, con la collaborazione dell’Istituto Coloniale fascista. Il titolo è eloquente per poter individuare il contenuto del volume: una celebrazione dell’Impero Coloniale Africano, che veniva visto dal Fascismo come un completamento dello Stato Nazionale, completamento che poneva l’Italia alla pari delle altre potenze coloniali europee. Il volume riporta un’introduzione di Amedeo Fani, presidente dell’Istituto Coloniale Fascista, una del re Vittorio Emanuele III e una dello stesso Benito Mussolini. Il volume è splendidamente illustrato, proprio la parte iconografica, costituita da foto d’epoca in b/n (le uniche immagini a colori sono rappresentate da due ampie cartine dell’Africa orientale Italiana) da al volume uno spessore di altissimo livello. Le immaginini, bellissime, nitide, vera perla di questo volume d’altri tempi, riportano scene di vita locale, immagini dedicate alle opere edificate dal fascismo, ai nostri soldati, all’Aviazione, alla Marina, alle truppe coloniali, ai monumenti, alla propaganda e alla vita civile dei nativi africani educati nell’ambito di un fascismo “coloniale” molto diverso dall’atteggiamento operato da Inglesi e francesi nei loro possedimenti africani e dell’estremo oriente. Il testo è alquanto completo ed esaustivo e pone in rilievo una serie di tematiche inerenti queste terre africane amministrate dall’Italia: Il ditto italiano nell’Africa Orientale; i Pionieri; Storia delle relazioni tra Italia e Etiopia; Dalla Marcia su Roma all’Impero; Il Fascismo combattente; il Senato per l’Impero; La camera in Armi; La Spada; La guerra proletaria; Il Fante; Le Camicie Nere; L’Arma Aerea; Gli uomini del mare; I genieri; I mutilati; Gli Italiani d’Oltralpe e d’Oltremare; Libro e Moschetto; Il Balilla; La sanità militare, La Croce Rossa italiana; Il lavoro dei Soldati; L’aratro; Il commercio, La previdenza; Il fronte interno; L’Italiano “nuovo” p