Arditi dell’aria. Francesco Baracca e gli Assi dell’aviazione del Nordest

Francesco Baracca

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    Arditi dell’aria. Francesco Baracca e gli Assi dell’aviazione del Nordest

    7.90

    Michele Rigo

    I cieli del Piave, del Friuli e delle Alpi Orientali sono stati il teatro dei primi duelli dei Cavalieri dell’aria. Grandi piloti veneti, friulani e trentini sono stati i protagonisti di questa epopea aviatoria che per la prima volta vedeva impegnarsi il nuovo Fronte dell’Aria. I nostri Assi, che non furono secondi a nessuno, hanno scritto pagine di grande valore destinate a rimanere nei libri di storia.

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    Aviazione – L’asso degli assi. Francesco Baracca dal Lugo al mito

    30.00

    «O convitato della vita, è l’ora»: è con questo verso di Giovanni pascoli che gli autori partono dalla scomparsa dell’asso italiano per percorrere, con uno studio approfondito e documentato, il cammino glorioso di Francesco Baracca dal suo innamoramento per l’aviazione al fatale Montello. Alegi e Falessi riscrivono con fesdeltà il personaggio, inquadrandolo nella sua dimensione storica, interpretandone i sentimenti e le azioni. Libro raro.

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 214 con circa 38 foto b/n

    Stampato nel 1992 da Bariletti Editori

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Le ali del potere – La propaganda aeronautica nell’Italia fascista

    24.00

    Sulla base di un ampio campione di fonti, questo libro scandaglia il tema del fascismo alato, indagando il legame precoce tra fascisti e ambienti aviatori e evidenziando come il regime di Mussolini si configurasse come un caso originale di uso politico e ideologico dell’aeronautica. Con l’identificazione mitica tra aviazione e fascismo, tra arte del pilotaggio e arte di governo, con la valorizzazione delle esperienze aviatorie del Duce, con il ricorso alla retorica dannunziana e alla polemologia futurista per esaltare le imprese delle ali italiane, gli artefici della propaganda svilupparono un culto patriottico dell’aviazione che svolse una funzione pedagogica centrale nella politica fascista. La storia di questo culto arricchisce la conoscenza della natura rituale e scenografica del fascismo, nonché della sua permanente oscillazione tra la propensione a irreggimentare le masse con l’organizzazione capillare di manifestazioni aeree rivolte al pubblico – e la promozione dell’eroismo aristocratico – con la glorificazione di piloti quali Francesco Baracca o Francesco De Pinedo.
    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 23,5 cm. pag. 340

    Stampato nel 2010 da Utet

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    Memorie di guerra aerea. Le lettere e il diario di guerra in una nuova edizione di un raro volume degli anni Trenta

    20.00

    Francesco Baracca

    A quasi cent’anni dalla prima pubblicazione, vengono qui riproposte, arricchite con materiale d’archivio, le memorie e i ricordi di guerra di quello che è forse il più famoso asso della nostra aviazione durante la Grande Guerra. Il libro ripercorre la storia di Baracca dai primi voli in Francia alle missioni di guerra nei cieli di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Attraverso il suo diario e le lettere alla famiglia veniamo coinvolti in un’avvincente narrazione in prima persona che ci porta a rivivere, fra incredibili duelli aerei, le origini dell’aviazione attraverso le parole di un pioniere dei cieli

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    Prima Guerra Mondiale – Memorie di guerra aerea

    55.00

    “Francesco Baracca personifica la figura classica dell’eroe latino, anzi italiano. Romagnolo di Lugo, egli riassumeva in se tutte le virtù indomite della sua gente che ha dato all’Italia figure di assoluto riferimento, che vanno da Giovanni delle Bande Nere a Mussolini. Chi ha vissuto l’ansia e il tormento della trincea, ha amato intensamente l’ala guerriera di Francesco baracca. Poichè quando il “cavallino rampante” cavalcava le nubi, si poteva stare tranquilli dalle offese dal cielo. “E’ Baracca”, dicevano i fanti, non importava se l’apparecchio era indistinguibile. Essi “lo sentivano”. Ma un giorno, i fanti delle trincee non lo videro più. Una pallotola di un’oscuro nemico da terra lo aveva tolto all’Italia mentre a cinquanta metri sul Montello mitragliava le trincee avversarie. Era il 19 giugno del 1918.. dalla prefazione.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 208 con varie foto fuori testo

    Stampato nel 1933 da Edizioni Ardita

    Condizioni del libro: buone condizioni con sovracopertina.

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