Ercole e il leone – 1482 Ferrara e Venezia duello sul Po

Federico Moro

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    Ercole e il leone – 1482 Ferrara e Venezia duello sul Po

    16.00

    Italiani contro, il paese che non vuole nascere: il racconto di uno dei tanti appuntamenti mancati da un passato perennemente sospeso tra cronaca, politica e rimpianto, ma sempre incapace di diventare storia. Primavera dell’anno 1482, bassa valle del Po, Venezia lancia sul fiume il nobile Damiano Moro al comando di una flotta di 400 imbarcazioni. Simultaneamente parte l’offensiva di terra, 15.000 uomini agli ordini del condottiero Roberto di Sanseverino, che varcano l’Adige, attraversano le paludi del tartaro e piombano sulla riva del Po. Comincia l’ultima grande guerra tutta italiana del Medio Evo, l’estremo tentativo di trasformare in realtà il maggiore disegno politico mai concepito in laguna dopo la conquista dell impero marittimo.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 188 con 66 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2008 da Studio LT2

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    Il potere marittimo di Venezia. Guerra nell’Egeo, 1645-1651

    12.00

    Federico Moro

    Nel 1645 inizia la Guerra di Candia. L’attacco dell’Impero ottomano ha come obiettivo l’isola di Creta, il cui possesso, unito a quello di Cerigo nel Mar Ionio e di Tinos nelle Cicladi, permette alla Serenissima di controllare buona parte delle rotte navali a lunga distanza che collegano il Ponente con il Levante mediterranei. Creta è indispensabile all’Impero per acquisire pieno controllo dello spazio marittimo orientale, ma lo è anche per Venezia che, grazie al Regno di Candia, mantiene profondità strategica e peso geopolitico, con le conseguenti ricadute economiche e finanziarie. Non si tratta di un conflitto inutile o “barocco”, come talvolta si legge, perché in gioco ci sono interessi vitali per entrambi. Per questo sarà la guerra più lunga e dispendiosa mai combattuta da Venezia, la quale avrebbe potuto uscirne vincitrice, in particolare nel corso delle prime campagne, quando la Repubblica esercitava il pieno dominio del mare. Questa è la storia di cosa successe allora.

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    L’ ultima offensiva del Leone. Venezia ai Dardanelli, 1649-1657

    12.00

    Federico Moro

    Durata un quarto di secolo, la Guerra di Candia rappresenta il più lungo conflitto mai affrontato dalla Serenissima. Non si tratta solo di uno dei sette combattuti contro l’Impero Ottomano, ma di quello che segna il suo definitivo declassamento geopolitico. Per questo è tanto importante sotto il profilo storico. Concluso dalla clamorosa insubordinazione di Francesco Morosini che consegna Candia, è caratterizzato da una serie di episodi i quali dimostrano come Venezia potesse vincere la guerra: se ciò non accadde fu a causa di una sorte avversa a volte incredibile, ma soprattutto per una ragione che ritorna spesso, tanto nelle vicende della Serenissima quanto in quelle degli stati suoi successori nella Penisola, sino a oggi. Diventando così, una preziosa lezione da meditare.

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    La Serenissima contro il mondo. Venezia e la Lega di Cambrai, 1499-1509

    12.00

    Federico Moro

    L’inizio del Cinquecento rappresenta il secolo della grande svolta nella storia veneziana: la repubblica perde egemonia marittima e peso politico in Italia e in Europa. La Serenissima inizia affrontando una seconda volta l’impero ottomano, uscendone di nuovo sconfitta. La Guerra della Lega di Cambrai, poi, rischia addirittura di distruggerla. Assieme al dominio del mare evaporano l’identità e la cultura marittime costruite nei secoli. Non si tratta soltanto di dover spartire traffici e rotte navali, prima esclusivi, ma della crisi della civiltà sulla quale Venezia ha edificato se stessa e la propria fortuna, avendo fallito, nel corso del Quattrocento, nel raggiungere una dimensione territoriale adeguata alle nuove sfide.

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    Lepanto, fuochi nel crepuscolo. Venezia e gli Ottomani, 1416-1571

    12.00

    Federico Moro

    Gli Ottomani: per secoli il nemico per antonomasia del nome veneziano, i rivali geopolitici capaci di soffocarne il commercio a lunga distanza, prima che i Portoghesi ne tagliassero le rotte a partire dall’Oceano Indiano. Un confronto che si svolge lungo l’arco di circa quattro secoli, caratterizzati da ben sette guerre dichiarate e un ininterrotto stato di tensione e di conflitti a bassa intensità. Il confronto con i padisa ottomani, imponendo l’urgenza di proteggere le vie marittime a largo raggio e la difesa dello Stato da Mar, impedisce a Venezia di sviluppare appieno la spinta strategica in Italia e quindi di acquisire la taglia territoriale e demografica necessaria al rango di grande potenza. Si tratta, quindi, dello snodo chiave della storia della repubblica.

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    Venezia alla conquista di un impero – Costantinopoli 1202-1204

    12.00

    La Quarta Crociata è uno degli snodi chiave dell’avventura veneziana. Il suo esito rappresenta il capolavoro, in particolare, del suo personaggio-simbolo: il doge-guerriero Enrico Dandolo. La deviazione della spedizione verso Costantinopoli serve gli interessi della futura Serenissima al punto da far salire la città lagunare al rango di grande potenza. Capire cosa accadde allora è importante per comprenderne gli sviluppi successivi. I quali ci riguardano perché affondano le radici nelle costanti geopolitiche di lungo periodo in azione nella nostra realtà. La proiezione strategica di Venezia che si trova sul Rimland, la fascia marittima e costiera in questo caso europea attorno al cuore del Pianeta o Heartland, spazia dal Mediterraneo al Mar Nero; dalle coste dell’Asia Minore al Golfo Arabico o Persico; dall’Africa Settentrionale al Mar Rosso: intercetta così l’intera rete di connessioni a largo raggio dell’isola-Mondo. Ed è la stessa dell’Italia di oggi. Una storia, quella veneziana, ricca d’insegnamenti che non si possono ignorare.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 198 + 16 pagine fuori testo con illustrazioni a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Venezia contro Napoleone – Morte di una repubblica

    12.00

    La ricostruzione del biennio 1796-97 come mai è stata tentata finora: al di fuori di qualunque visione di parte, riflettendo su come e perché la repubblica Serenissima sia finita nell’occhio del ciclone dei grandi conflitti euro-mondiali. Verità certe e lezioni utili oggi per noi, che occupiamo la medesima posizione geografica e siamo eredi della sua vicenda millenaria. Perché la geopolitica non è uno strano gioco di società bensì lo strumento necessario per analizzare i fatti e compiere scelte consapevoli partendo dalla realtà geografica e storica. Esistono delle costanti di lungo periodo, infatti, indispensabili da conoscere per poter agire. Le stesse dominate dai grandi statisti veneziani dal Duecento al Quattrocento per costruire un impero e di cui i discendenti nel Settecento, invece, sono rimasti vittime.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 300 con alcune illustrazioni b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Venezia e la guerra in Dalmazia (1644-1649)

    12.00

    28 settembre 1644: una squadra corsara dei Cavalieri di Malta attacca la Carovana di Alessandria nel mar Egeo, al largo dell’isola di Scarpanto. I Cavalieri infliggono e subiscono gravi perdite, catturando numerosi prigionieri. Tra essi, dame del seguito del sultano e un bambino principe del sangue. Durante il rientro a Malta, i Cavalieri sostano ripetutamente in territorio veneziano. L’episodio in sé può non sembrare significativo nel rovente Mediterraneo di metà Seicento. Diventa, però, la scintilla che accende il conflitto, lungo oltre ventiquattro anni, noto come Guerra di Candia, che fu combattuta su ben tre fronti: isola di Creta, mar Egeo e Dalmazia. Si trattò di un momento chiave della storia europea, perché ridisegnò gli equilibri mediterranei. Nel periodo 1644-49 sulla costa orientale adriatica accaddero eventi fondamentali dal punto di vista geostrategico, che videro l’emergere del genio incompreso di Lunardo Foscolo, il provveditore generale veneziano, ben assecondato dal “barone”, il governatore alle armi Christopher von Degenfeld. Questo libro racconta quei giorni e quegli uomini.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 208 con varie illustrazioni b/n + 16 pagine fuori testo con illustrazioni a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Venezia in guerra

    20.00

    La tesi di questo libro è che Venezia sia stata una repubblica fondata sulla guerra, in cui la presenza o assenza della guerra sono dipese da una precisa valutazione di interessi da parte dei detentori del potere, una lettura controcorrente che coniuga il rigore della documentazione con la scorrevolezza di una narrazione avvincente, quasi fosse un romanzo. E le vicende della città lagunare spesso hanno assunto toni epici e presentato personaggi degni di figurare in una vicenda di pura invenzione, con la differenza di essere state scritte con il sangue, essendo la pace una eccezione nella plurisecolare esistenza di Venezia.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 348 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2011 da Studio LT2

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    Venezia neutrale – La fatale illusione

    20.00

    Ha ancora senso occuparsi della repubblica di Venezia? Sì, perché se «l’uso pratico della storia consiste nel proiettare il film del passato sullo schermo del futuro» meglio, allora, rivolgersi a una pellicola piena di spunti di riflessione. La repubblica Serenissima ne offre in proporzione alla sua durata: parliamo dello Stato rimasto indipendente più a lungo di qualunque altro. In un momento in cui tanto si parla di decadenza dell’Occidente, poi, guardare agli ultimi cinquant’anni di Venezia appare di grande attualità. In particolare, l’Europa è condannata a condividere la stessa sorte della Serenissima oppure può evitarla? Cosa insegna la morente repubblica marciana in relazione ai problemi di oggi? Il libro nasce da due convinzioni: l’utilità della lezione del passato, di quello veneziano soprattutto, per cercare di evitare di ripeterne gli errori; l’assoluta responsabilità del presente rispetto agli sviluppi futuri. A patto, è ovvio, di sapere bene ciò che è già successo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 301 con alcune illustrazioni e mappe b/n

    Stampato nel 2017 da Linea Edizioni

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    Venezia, offensiva in Italia. 1381-1499 – Il secolo lungo di San Marco

    14.00

    La pace di Torino, che mette fine alla Guerra di Chioggia nel 1381, vede Venezia in ginocchio: è stremata sotto il profilo umano, finanziario e militare e ha dovuto subire gravi amputazioni territoriali. Lo Stato da Mar, però, le è rimasto fedele. In breve, la repubblica recupera forza economica e politica. Nel 1402, la simultanea scomparsa del padisa ottomano, Bayazed I, e del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, le offre un’incredibile opportunità: può diventare egemone sia nel Levante che in Italia, evento in grado di trasformarla nell’unica superpotenza mediterranea. Sono le premesse di un secolo di conflitti durante i quali la Serenissima conquista Veneto e Friuli, si espande in Lombardia, Trentino, Romagna, Puglia, valle dell’Arno e sembra poter unificare la Penisola. Un obiettivo che Venezia fallisce. L’insuccesso, proprio mentre l’impero Ottomano è in pieno sviluppo, scatena il primo grande conflitto europeo del Cinquecento, la Guerra della Lega di Cambrai. Allora sarà Venezia nella tempesta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 326 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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