100 personaggi della Destra 1946 – 2021. Da Almirante a Giorgia Meloni

Federico Gennaccari

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    100 personaggi della Destra 1946 – 2021. Da Almirante a Giorgia Meloni

    22.00

    Federico Gennaccari – Salvatore Grillo

    Come spiega lo stesso Gennaccari, che oltre a essere autore è anche editore del libro con la sua Fergen, «il libro nasce per colmare alcune lacune sulla storia della destra italiana e soprattutto sul ruolo di importanti esponenti che a distanza di anni sono stati completamente dimenticati. Storie che non si trovano sulle enciclopedie, né tantomeno su Wikipedia. Tanto che i cento personaggi del titolo è una stima al ribasso, dato che il progetto «si è allargato fino ad interessare altri 200 protagonisti della storia del Msi, di Alleanza nazionale e anche di Fratelli d’Italia».

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 678

    Stampato nel 2022 da Fergen

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    La traversata della destra. Dal Msi a Fratelli d’Italia e al governo Meloni

    20.00

    Adalberto Baldoni – Federico Gennaccari

    Il primo libro che in più di 400 pagine, arricchite da quasi 300 foto, racconta la storia di Fratelli d’Italia. La Traversata della Destra inizia nel 1946 con la fondazione del Msi per arrivare fino al governo dell’Italia e alle regionali di Lazio e Lombardia del febbraio 2023 che hanno confermato il consenso per la Meloni alla guida della Nazione, mentre il Pd ha eletto Elly Schlein. Fratelli d’Italia non nasce dal nulla ma è un partito che in dieci anni è riuscito a rivoluzionare il quadro politico nazionale. Il saggio è frutto di un minuzioso e capillare lavoro di ricerca, con testimonianze e interviste, passando attraverso le polemiche e le divisioni nel centrodestra, gli attacchi e gli insulti di avversari e opinionisti, le manifestazioni, i congressi, i sondaggi, l’utilizzo dei “social” e le elezioni amministrative, europee e politiche che hanno visto Giorgia Meloni passare da prima donna leader di partito in Italia a prima donna presidente del consiglio e Fratelli d’Italia crescere dall’1,9 del 2013 al 26% del 2022.

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    Una morte scomoda. L’omicidio di Francesco Cecchin

    18.00

    Federico Gennaccari

    L’omicidio di Francesco Cecchin è una morte scomoda che per anni si è cercato di far passare per un incidente, una caduta da un muro per sfuggire i suoi aggressori. Non bisogna farsi ingannare se c’è ancora qualcuno che sui libri propaganda questa tesi. C’è un sentenza della magistratura che ha rimesso le cose apposto, secondo la quale si è trattato di omicidio volontario. Ha infatti stabilito che Francesco è stati picchiato duramente (con un colpo gli hanno spappolato la milza) e poi gettato di sotto ai suoi aggressori da un muro alto 5 metri all’interno dello stabile di via Montebuono 5. Ha battuto violentemente la testa e non si è mai ripreso, è morto dopo 18 giorni di coma. Una morte scomoda perché rimasta senza giustizia, in quanto la polizia di zona, nonostante avesse avuto tutte le informazioni necessarie dagli amici di Francesco, non fece alcuna indagine per scoprire gli aggressori, nemmeno sugli esponenti del Pci con cui Cecchin qualche ora prima ebbe una lite per i manifesti attaccati in piazza occupando anche gli spazi del Msi-Dn.

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