Damnatio memoriae – Italia e fascismo. Scritti storici sui tabù del nostro tempo

F. Carlesi

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    Damnatio memoriae – Italia e fascismo. Scritti storici sui tabù del nostro tempo

    16.00

    A quasi ottant’anni di distanza, il ventennio mussoliniano rimane il periodo più discusso della storia italiana. Le censure e le lotte ideologiche hanno spesso impedito di cogliere le complessità di quell’epoca lontana, che con tutti i suoi drammi rappresentò comunque un passaggio importante della nazione in cammino. Tra le due guerre si sviluppò un pensiero economico-sociale antitetico al liberismo che influenzò irrimediabilmente le evoluzioni del dopoguerra. Il Codice Civile del ’42, le politiche demografiche e le teorie geopolitiche sono alcuni dei principali elementi di interesse nati nel contesto della dittatura. Inoltre, una serie di personaggi controcorrente aspetta ancora di essere riportata al centro del dibattito: Gradi, Panunzio, Di Crollalanza, Berto Ricci, Tassinari, Solaro, Bombacci, Biggini. Questo viaggio controcorrente si completa con incursioni storiche sul Risorgimento e la Prima guerra mondiale fino alle figure di Mattei e Olivetti, che si intrecciano, volenti o nolenti, con il ventennio su cui è caduta la damnatio memoriae.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 225

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    La sola ragione di vivere. D’Annunzio, la Carta del Carnaro e l’Esercito Liberatore

    15.00

    F. Carlesi – E. Grego

    Cento anni fa, l’impresa di Fiume sconvolgeva il mondo. Furono sedici mesi d’eresia, di laboratori politici, di festa e – soprattutto – d’italianità. Tutto fu ambito, tutto fu tentato. Di quella esperienza incredibile, oltre alla memoria, rimane viva la sua Costituzione: quella Carta del Carnaro da più parti definita “la più bella costituzione del mondo”, scritta dal sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris e resa poesia da Gabriele D’Annunzio. Meno noto – ma altrettanto interessante – è l’Ordinamento dell’Esercito Liberatore, con la sua meravigliosa e sconosciuta introduzione dal titolo “La fiamma intelligente”. Oltre a questi testi – capaci di restituire l’esatta fotografia di una stagione rivoluzionaria senza precedenti – è presente il discorso della “Riconciliazione”, pronunciato da D’Annunzio il 2 gennaio 1921 presso il cimitero di Cosala, dopo il Natale di Sangue e la fine dell’impresa fiumana. Il libro presenta inoltre alcuni saggi critici, scritti per l’occasione da esperti dell’argomento e accompagnati da fotografie.

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