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Chi comanda in America
€13.00Chi comanda in America” è il logico sviluppo di “11 Settembre colpo di stato in U.S.A”, in cui si ipotizza lo scenario non di un attentato, ma di un putsch. In “Chi comanda in America” si analizza chi sono i componenti principali dell’establishment USA; il ministro della Difesa, Donald Rumsfeld, ha inaugurato un’inquietante “privatizzazione” del Pentagono (mercenari privati, a contratto, formano ormai il 10 % della forza armata spiegata sui teatri di guerra, dall’Afghanistan all’Iraq); la strategia militare è appaltata ad istituti di ricerca privati, come il Defence Policy Board dell’israelita Richard Perle. Ora, Richard Perle (già dirigente della Soltam, fabbrica d’armi israeliana) siede con il numero due del Pentagono Paul Wolfowitz e col numero tre, Douglas Feith, in un’altra “fondazione culturale” privata: il Jewish Institute for National Security Affairs (JINSA). Qui, con i “consiglieri strategici” privati e filo-israeliani, compaiono generali e ammiragli che presiedono i consigli d’amministrazione delle grandi fabbriche di armamento a contratto per il Pentagono, il cosiddetto complesso militare-industriale.
Brossura 15 x 21 cm. pag. 198
Stampato nel 2004 da Effedieffe
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Il segreto del mondialismo
€30.00Il segreto del mondialismo (1980) è il più importante testo di Yann Moncomble (1954-1990), giornalista e saggista francese, autore di molti libri che alcuni potrebbero definire complottisti, considerato da Maurizio Blondet «degno erede della grande scuola francese dei Virion, de Poncins, Fay, Coston». Dalla biografia di Moncomble emerge la sua morte prematura, a soli 36 anni, ufficialmente per un attacco di cuore; tale morte è giudicata da Blondet perlomeno «strana» e di morti strane Blondet se ne intende (vedi il suo libro La strage dei genetisti). Il segreto del mondialismo, anche se apparentemente datato (come lo sarebbero, alla stessa stregua, tutte le opere dei grandi studiosi sopra citati) è invece un contributo fondamentale per individuare la natura del fenomeno mondialista. Ma nessuno, meglio del grande Henry Coston, può descivere l’importanza de Il segreto del mondialismo: «Eccovi un libro che arriva al momento giusto! A parte qualche rarissimo caso di giornalisti indipendenti, di destra e di sinistra, che con coraggio hanno smascherato gruppi come i Bilderberg e la Trilateral, uno studio d’insieme su queste misteriose società, le loro filiali ed i loro manutengoli od emuli era veramente atteso dai più lucidi ed attenti dei nostri contemporanei. Il grande merito del mio amico Moncomble non è quello di essere praticamente il primo a sollevare il velo che ricopre le azioni di questi potenti e tenebrosi gruppi internazionali (Bordiot e Virion lo avevano già fatto nel corso di questi ultimi anni, in alcuni libri davvero di spicco; io stesso mi sto impegnando in questo campo) ma è stato sicuramente quello di aver descritto con minuzia la struttura e gli adepti di ognuno di essi. Grazie a lui ora sappiamo fino a dove si estendono i tentacoli di questo mostro. I documenti che sono serviti a Moncomble per portare a buon fine il compito intrapreso non si trovano in alcuna biblioteca pubblica, tranne qualche rara eccezione. Il modo di agire di queste società segrete