Che cos’è il nazionalismo?

Dominique Venner

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    Che cos’è il nazionalismo?

    15.00

    Dominique Venner

    “Che cos’è il nazionalismo” rappresenta uno dei più apprezzati scritti di Dominique Venner: uscito su “Europe Action”, vuole essere un approfondimento di quanto già affermato nelle pagine di “Per una critica positiva”. Si tratta di un manuale militante rivolto ai giovani nazionalisti del tempo: uno scritto agile e diretto – qui corredato da alcuni editoriali inediti e da un ricco saggio introduttivo – che intende fornire le basi di una dottrina rivoluzionaria che restituisca coraggio ideale e lucidità strategica. Dal rapporto con la tecnica all’analisi dei riferimenti culturali; dal superamento della logica borghese alla necessità di riorganizzare la lotta anti-sistema.

    Stampato nel 2021 da Passaggio al Bosco

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    Cuore ribelle – La via senza ritorno d’un cavaliere moderno

    15.00

    Un uomo coerente fino in fondo: è questo il profilo che ci offre questo libro. Al di là del gesto estremo con cui concluse la sua esistenza, Dominique Venner ha veramente saputo guadagnarsi sul campo, sin dall’infanzia, il titolo di “cuore ribelle”. Poi, in età matura si è scoperto “storico per vocazione”, lasciando un fecondo catalogo d’opere controcorrente, dove la concisione della forma sa trasformarsi spesso in parole d’ordine riecheggianti lo stile lapidario degli scrittori classici. Dominique Venner non amava il reducismo. Furono solo le “ferite del passato” non del tutto sopite ad ispirargli la stesura di quest’opera, che risvegliava “un drago pericoloso per lo spirito”. Con l’utilizzo della tecnica dell’analessi (flashback), egli tratteggiò vicende vissute spesso sul filo del rasoio dai giorni dell’infanzia sino alla ricordata data di stesura del testo.

    Brossura 13,5 x 21 cm., pagg. 174

    Stampato nel 2019 da controcorrente

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    Pagine ribelli. Vol. 1

    18.00

    Dominique Venner

    Il significato della morte volontaria di Dominique Venner, avvenuta il 21 maggio 2013, è stato immenso per tutti i “cuori avventurosi” d’Europa. Quel rito sacrificale, però, non ha preannunciato un dato importante: il “samurai d’Occidente” ha affidato ai posteri un gran numero di appunti scritti a mano, che riuniscono una mole impressionante di testi, di idee, di spunti e di analisi. Sono – appunto – le sue “Pagine ribelli”. Scritti nell’arco di quarant’anni, rappresentano l’ultimo tassello della sua opera, senza dubbio il più personale: l’infanzia sotto l’occupazione, l’Algeria, l’impegno nella Jeune Nation e la fondazione di Europe-Action, il gusto per l’avventura e il senso dell’eroismo, la passione per la storia e la ricerca delle radici, il fascino delle armi e l’amore per la caccia. Questo primo volume raccoglie la prima parte dei quaderni scritti tra il 1982 e il 1990

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    Per una critica positiva – Scritti di lotta per i militanti

    10.00

    “Per un critica positiva” è un vero e proprio manuale del rivoluzionario, il “Che fare?” della galassia identitaria. Nel testo, scritto in carcere da Dominique Venner, l’analisi storica si mescola alla lucidità pragmatica: sono passate in rassegna tutte le esperienze rivoluzionarie, al fine di elaborare un’efficace teoria della lotta e una nuova coscienza del soldato politico. I riferimenti sono netti e qualificanti: il richiamo alla disciplina e alla tenuta interiore, la centralità della Formazione e della dottrina ideologica, l’urgenza di costruire un’organizzazione strutturata ed efficiente, la volontà di edificare una Comunità organica di popolo. Orientamenti profondi e ancora attualissimi, che indagano e colpiscono le manchevolezze di un’area “nazionale” impreparata e improvvisata: il rischio del tribalismo e della frammentazione, l’assenza di Capi e di regole, il persistere di atteggiamenti caricaturali e di miti incapacitanti, la cedevolezza dinanzi alle lusinghe e alla repressione del sistema. Venner suggerisce una via, oltre la palude delle illusioni democratiche, dei dogmi progressisti e delle tentazioni liberal-capitaliste: il riscatto della Civiltà europea.

    Brossura, pag. 110

    Stampato nel 2018 da Passaggio al Bosco

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    Storia dei Freikorps – I combattimenti dei Freikorps dalle rivolte spartachiste in Germania alle battaglie nel Baltico contro l’Armata Rossa

    29.00

    In quest’opera lo storico francese Dominique Venner narra l’epopea dei Freikorps, i corpi franchi nati dalle ceneri dell’Esercito Imperiale nella Germania in preda al caos dopo l’Armistizio del novembre 1918. Questi volontari, pronti a tutto per mantenere in piedi il Reich vacillante e le sue frontiere minacciate a est ed ovest, di volta in volta cinicamente usati e rigettati dai politici della Repubblica di Weimar, repressero nel sangue le rivolte spartachiste a Berlino e Amburgo e abbatterono le “Repubbliche dei Soviet” di Monaco di Baviera e nella Ruhr, per poi combattere contro l’avanzata dell’Armata Rossa nei Paesi baltici. Traditi e rinnegati per l’ennesima volta dal governo tedesco, parteciperanno a tentativi di golpe, all’assassinio del ministro degli esteri Walther Rathenau, e saranno essenziali nella nascita del Nazismo, offrendo a Adolf Hitler i suoi primi seguaci – ma anche alcuni dei suoi più feroci oppositori, come le SA di Ernst Röhm.

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 351

    Stamapto nel 2019 da Italia Storica

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    Storia dei Freikorps. I combattimenti dei Freikorps dalle rivolte spartachiste in Germania alle battaglie nel Baltico contro l’Armata Rossa

    32.00

    Dominique Venner

    In quest’opera lo storico francese Dominique Venner narra l’epopea dei Freikorps, i corpi franchi nati dalle ceneri dell’Esercito Imperiale nella Germania in preda al caos dopo l’Armistizio del novembre 1918. Questi volontari, pronti a tutto per mantenere in piedi il Reich vacillante e le sue frontiere minacciate a est ed ovest, di volta in volta cinicamente usati e rigettati dai politici della Repubblica di Weimar, repressero nel sangue le rivolte spartachiste a Berlino e Amburgo e abbatterono le “Repubbliche dei Soviet” di Monaco di Baviera e nella Ruhr, per poi combattere contro l’avanzata dell’Armata Rossa nei Paesi baltici. Traditi e rinnegati per l’ennesima volta dal governo tedesco, parteciperanno a tentativi di golpe, all’assassinio del ministro degli esteri Walther Rathenau, e saranno essenziali nella nascita del Nazismo, offrendo a Adolf Hitler i suoi primi seguaci – ma anche alcuni dei suoi più feroci oppositori, come le SA di Ernst Röhm.

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    Storia e tradizione degli europei – 30.000 anni d’identità

    18.00

    L’ex combattente d’Algeria, poi cospiratore antigollista e agitatore politico, trasformatosi infine in storico militante, delinea un tracciato delle vicende della nostra vecchia Europa. Venner non s’accontenta però di una scontata versione cronologica di fatti più o meno noti. Egli si prefigge di farci uscire dall’empasse odierno, che ci ha portati fuori dalla Storia. Di conseguenza, il nucleo della sua analisi s’appunta su un certo modo di vedere il mondo, quel politicamente corretto che è l’antitesi della solarità espressa in passato dall’Europa ancestrale, omerica, romana, cavalleresca. A darcene conto basta questo passo incendiario: “Concentrando tutto il sacro in un solo Dio esteriore alla creazione, perseguitando gli antichi culti reputati idolatri, il cristianesimo fece dell’antica Europa una tabula rasa. Preparata dalla desacralizzazione cristiana della natura, veniva aperta la strada alla ragione calcolatrice, alla volontà di potenza delle scienze e della tecnica, alla religione del Progresso, sostituto profano della Provvidenza”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 338

    Stampato nel 2019 da L’Arco e la Corte

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    Un samurai d’occidente – Il breviario dei ribelli

    22.00

    Questo breviario è il risultato delle riflessioni personali di un samurai d’Occidente che si attribuisce il diritto di giudicare solo a condizione di pagarne il prezzo in prima persona. Un breviario che è un atto di accusa verso un’Europa che sta naufragando sotto la pressione di una immigrazione selvaggia, che sta perdendo definitivamente la sua coscienza di “culla della civiltà” umana. Essa può salvarsi solo riconquistando attraverso la rivoluzione della Tradizione la propria identità, con un ritorno alle fonti spirituali della propria essenza, con una lettura rinnovata dei propri poemi fondatori, soprattutto dell’Iliade. Non sono soluzioni politiche, quelle tracciate in questo volume, ma un’altra visione del mondo e della vita, che attinge alle nostre fonti più autentiche. Sono la base su cui costruire la vita personale di ciascuno di noi: famiglie, nazioni e comunità viventi. Ma possiamo trarne ugualmente i principi senza i quali una grande politica non può concepirsi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 224

    Stampato nel 2016 da Settimo Sigillo

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