An deutsche Staatsburger und Angehorige der Wehrmacht verliehene Orden und Ehrenzeichen auslandischer Staaten vor und wahrend des II. Weltkrieges Band 2: Unabhangige Staat Kroatien 1941-1945

Croazia

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    An deutsche Staatsburger und Angehorige der Wehrmacht verliehene Orden und Ehrenzeichen auslandischer Staaten vor und wahrend des II. Weltkrieges Band 2: Unabhangige Staat Kroatien 1941-1945

    45.00

    Ulf  Seehagen

    Il volume fa parte di una collana che analizza gli ordini e le decorazioni di paesi stranieri assegnati a cittadini tedeschi e membri della Wehrmacht prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. Il presente volume si riferisce alle decorazioni emesse dallo tato autonomo croato. L’uso di OEZ straniere da parte dei tedeschi, durante il periodo del III Reich, ncessitava dell’approvazione del governo del Reich. Di solito venivano indossati solo in occasioni speciali, come eventi, insieme a rappresentanti dello stato prestatore, ecc. Il design di influenza tedesca si combina con il simbolismo tradizionale slovacco. Il volume presenta tutti i gradi e le varianti, inclusi nastri per medaglie e fermagli da campo, nonché astucci, certificati, colletti, grandi fermagli per medaglie, ecc. I testi spiegano esattamente le rispettive particolarità e lo sfondo del pezzi mostrati. Indicatissimo per i collezionisti di faleristica militare.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 170 riccamente illustrato con circa 300 illustrazioni a colori (la maggior parte) e b/n

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2019 da VDM Verlag

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    Croatian Legion The 369th Reinforced (Croatian) Infantry Regiment on the Eastern Front 1941-1943

    120.00

    Dopo che la Germania attaccò l’Unione Sovietica, la leadership del nuovo Stato Indipendente di Croazia, espresse il desiderio di partecipare a questa “crociata contro il bolscevismo”. Hitler approvò la richiesta e di conseguenza fu costituita la Legione croata, composto da volontari provenienti da tutti e tre i rami delle forze armate. Il primo reparto ad essere costituito fu il 369 (croato) Reggimento di Fanteria. I legionari croati parteciparono ad alcuni degli scontri più feroci della Seconda Guerra Mondiale, come la prima battaglia di Kharkov, l’Operazione Fridericus einfine la battaglia di Stalingrado. Il Reggimento è stato l’unica unità non tedesca apartecipare all’assalto della città sovietica, questo onore fu pagato a costo di ingenti perdite. I prigionieri vennero in seguito quasi tutti eliminati dalla polizia segreta russa. Questa splendido volume riporta diari di guerra, ordini giornalieri, report di combattimento, ecc. Ulteriori documenti provengono da archivi tedesci e russi completando il quadro generale. Le vicende del reggimento croato offrono una prospettiva unica dei combattimenti sul fronte orientale attraverso gli occhi di un gruppo di volontari stranieri.

    Rilegato, 16,5 x 22 cm. pag. 588 illustrato co 290 foto e 50 mappe in b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Leaping Horseman Books

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    Europa War Vol. 5. The Yugoslav Air Force in the Battles for Slovenia, Croatia and Bosnia and Herzegovina 1991-92 Vol. 1

    26.00

    Aleksandar Radic

    Collana della casa editrice Inglese Helion, dedicata ai moderni conflitti che hanno avuto come teatro l’Europa a partire dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. Le monografie sono caratterizzate da circa una settantina di pagine contenenti una ricca iconografia costituita da, 130/140 fotografie in b/n e 8 pagine fuori testo che contengono tavole, cartine e immagini varie a colori. La presente monografia (prima di due) si occupa in dettaglio dell’aviazione Yugoslava nel periodo 1991-1992, nel periodo dei combattimenti ch videro coinvole Croazia, Slovenia e Bosnia Herzegovina.

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    Gli Ustascia e la Croazia di Ante Pavelic – Il genocidio dimenticato di serbi, ebrei e rom nella Seconda Guerra Mondia

    24.00

    Ante Pavelic, leader del partito fascista croato (Ustasa), fu posto da Hitler al governo della Croazia dopo l’invasione tedesca del 1941. Pavelic era un acceso nazionalista, e portò avanti una politica di supremazia dell’etnica croata, nei confronti della controparte serba e delle minoranze, come quella dei rom. La monografia affronta con completezza guesti anni di storia croata, partendo già dalla giovinezza e dagli anni di formazione di Pavelic e del movimento nazionalista, fino alle vicende della Seconda Guerra Mondiale, seguendolo fino alla fuga e alla latitanza, senza trascurare i rapporti con il Vaticano. Infine, è sviluppato anche uno speciale focus sul ruolo degli Stati Uniti nell’assetto post-bellico della regione: l’autore, sulla base di documenti a lungo non resi pubblici, ritiene che per il presidente Truman fosse una priorità lasciare Pavelic impunito, nel contesto appena avviato della Guerra fredda.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    La quinta sponda Una storia dell’occupazione italiana della Croazia 1941-1943

    22.00

    Alberto Becherelli – Paolo Formiconi

    La presenza del Regio Esercito in Croazia nel periodo ‘41 – ‘43 rappresenta un caso particolarissimo, unico, nella nostra storia militare e, probabilmente, non solo nella nostra. Aver ottenuto l’annessione di quasi tutta la Dalmazia rese particolarmente difficili sin dall’inizio i rapporti con il nuovo “Stato Indipendente Croato” e la situazione non migliorò quando i comandi italiani cercarono di far fronte alle persecuzioni ed alle stragi perpetrate dalle milizie nazionaliste croate “Ustascia” contro serbi ed ebrei. Con l’entrata in guerra della Russia sovietica ebbe inizio la guerriglia partigiana e le truppe italiane dovettero operare pure all’interno della Croazia, appoggiandosi anche alle formazioni dei “Cetnici”, i partigiani monarchici in maggioranza serbi e le relazioni italo-croate si fecero ancora più tese. Tali rimasero fino al settembre del 1943, mentre sempre più pesante si faceva l’ingerenza della Germania nazista che, almeno formalmente, aveva attribuito la Croazia alla sfera di influenza italiana. Il libro esamina la complessa situazione politico-militare in cui dovettero operare le nostre truppe, opponendosi ad una guerriglia durissima.

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    Legionari croati nell’esercito tedesco

    20.00

    Nel corso della Prima Guerra Mondiale i reggimenti croati furono impiegati specialmente sul fronte italiano, e i reggimenti bosniaci erzegovini, incorporati nel Kaiserliche und Konigliche Heer, furono etichettati come truppe scelte. Quando poi con una autentica guerra lampo la Germania smantellò la Yugoslavia, fu riconosciuta l’indipendenza della Croazia da parte degli stati dell’Asse, rimanendo l’unica parte di Yugoslavia dotata di un governo sovrano. Quando in tutta Europa incominciarono a presentarsi volontari disposti ad arruolarsi nella Wehrmacht per combattere il comunismo le autorità croate compresero che dovevano, mandare i volontari ad arruolarsi nelle forze armate tedesche, e inviarono anche una Legione navale, caso unico nella storia del Movimento dei Volontari Europei. Questo libro, completato da alcuni disegni, ne traccia la storia complessa, introducendola con gli antefatti e terminando con lo studio delle caratteristiche religiose ed etniche.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 166 con circa 11 foto b/n e 10 disegni

    Stampato nel 2011 da Novantico

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    Paracadutisti!-Breve storia dei reparti paracadutisti di Slovacchia, stato indipendente di Croazia Ungheria Romania Bulgaria e delle loro nazioni durante la Seconda Guerra Mondiale

    15.00

    Questo lavoro ha per scopo di fornire al lettore una storia delle formazioni paracadutiste e un compendio della storia generale di quelle Nazioni, cosiddette minori, che volenti o nolenti, si ritrovarono nel campo dell’Asse durante la seconda guerra. Si è tentato di fornire un quadro il più preciso possibile di queste particolari formazioni militari e dell’ambiente storico e morale in cui furono concepite, nacquero e si batterono, sempre con distinzione, spesso con grande valore e, a volte, tragicamente perirono. E’ una storia, perlopiù, di giovani uomini, particolarmente selezionati per doti fisiche, militari, morali, animati da grande coraggio e spesso da spirito d’avventura.

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    Political Poster in the Indipendent State of Croatia (1941-1945)

    55.00

    Il ritrovamento a Sarajevo di materiale di archivio (scampato anche alla guerra del 1992-95) ha consentito di realizzare questo bel volume dedicato ai manifesti dello Stato Indipendente Croato, un soggetto su cui il materiale di ricerca non di origine jugoslava è sempre scarso. Si conoscevano solo dei manifesti tedeschi, per l’arruolamento nelle divisioni delle SS ma in realtà furono realizzati molti manifesti, a carattere militare e politico. La maggior parte richiamavano all’identità croata e alla lotta contro il comunismo. Ve ne sono alcuni anche contro gli ebrei ma curiosamente non ne sono presenti che fanno riferimento alla lotta contro i serbi, se non nel caso delle formazioni cetniche di Mihajlovic, accumunate alla minaccia rappresentate da quelle di Tito. Da segnalare come alcuni dei manifesti fanno riferimento all’arruolamento di croati cattolici nelle unità delle Waffen SS, a differenza di quanto pensano coloro che credono che in queste unità siano stati reclutati solo musulmani.
    Un libro unico, che permette anche di fare apprezzamenti circa lo stile delle realizzazioni dell’epoca, influenzati spesso dallo stile tedesco.

    Brossura, 23 x 28 cm. pag. 222 completamente illustrato a colori e b/n

    Testo croato/inglese

    Stampato nel 2015 da Despost Infinitus

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    The Ustasha Army

    55.00

    Questo notevole volume, prettamente fotografico, ha come obiettivo, quello di “illustrare, le vicende del movimento croato di ispirazione fascista, degli Ustasha durante il periodo che va dalla conquista tedesca dell’ex-jugoslavia, sino al termine del conflitto. Gli ustasha possono essere definiti come la guardia del movimento politico croato (al pari della MVSN in Italia), che come già detto si ispirava al fascismo italiano. Dopo la caduta della Jugoslavia, italiani e tedeschi costituirono uno stato indipendente di Croazia, associato all’Asse. Nell’ambito della nuova realtà statuale, Ante pavelic, che nel passato era stato ospite di Mussolini in Italia, costituì delle formazioni militari (alcune inquadrate nell’esercito tedesco e in quello italiano) e delle formazioni paramilitari, con una connotazione ideologica molto accentuata. Il movimento Ustasha fino all’8 settembre collaborò attivamente anche con le truppe di occupazione italiane. Dopo l’armistizio i tedeschi, dopo aver disarmate le forze italiane e consegnato ai croati una parte dell’equipagiammento catturato, attuarono, insieme al governo croato, una politica anti-italiana che sconfino anche nelle terre italiane a ridosso del confine. Molte decine di migliaia di Ustasha seguirono i germanici nella ritirata verso l’Austria, ma il governo inglese, con una decisione a dir poco abberrante, consegnò i militi croati e le loro famiglie al governo comunista di Tito, che pensò bene di eliminarli con delle esecuzioni di massa. Il volume è assolutamente di pregio, mai si erano viste in precedenza tante immagini di soldati Ustasha, dei loro mezzi e delle operazioni effettuate.

    Brossura, 23 x 28 cm. pag. 268 con circa 406 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Despost Infinitus

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    Ustacha – gli uomini di Ante Pavelic che sognarono una Croazia libera

    13.00

    La figura e la storia di Ante Pavelic, creatore e guida dell’Ustacha, e’ rimasta confinata nel girone dei dannati della storia. Una vita vissuta pericolosamente e ferocemente legata al sogno di una Croazia, la sua Croazia, libera, indipendente e sovrana.

    Brossura,15 x 21 cm. pag. 171

    Stampato nel 2000 da Settimo Sigillo

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