Il corpo di spedizione sardo in Crimea. Uniformi e organizzazione (1855-1856)

Crimea

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    Il corpo di spedizione sardo in Crimea. Uniformi e organizzazione (1855-1856)

    29.00

    Chris Flaherty

    L’assedio anglo-franco-ottomano di Sebastopoli, la base navale russa in Crimea, era in corso dall’ottobre 1854. Era iniziato con lo sbarco francese e britannico a Eupatoria il 14 settembre 1854. Il Corpo di Spedizione Sardo (entrato in guerra contro la Russia il 26 gennaio 1855), arrivò a Balaklava nel mese di maggio dello stesso anno. L’esercito del Regno di Sardegna-Piemonte era, per gli standard dell’epoca, considerato moderno e uno dei migliori d’Europa. Le truppe sarde avevano esperienza in battaglia, essendo state coinvolte nella prima guerra d’indipendenza italiana nel 1848. Un totale di 18.061 uomini, 3.963 fra cavalli e muli, quattro batterie da fortezza, sei da campagna e una flotta da guerra erano sotto il comando sardo. Questi uomini mostrarono grandi capacità nella battaglia della Tchernaya (16 agosto 1855), e grande abilità ingegneristica nell’assedio di Sebastopoli.

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    Il fronte russo

    19.00

    Luca Steinmann

    Steinmann è stato quasi l’unico testimone occidentale dietro le linee nemiche. Prima in trincea dopo trincea nelle steppe intorno a Donetsk, poi dentro la città di Mariupol, in prima linea a documentare gli scontri armati dentro l’acciaieria di Azovstal. Poi più a Nord, nella regione di Lugansk. E ancora in Crimea e nel Sud dell’Ucraina.  E infine di nuovo a Donetsk a testimoniare l’annessione definitiva alla Russia come anche i pesanti bombardamenti dell’esercito di Kiev sulla città. In questo libro racconta le storie reali di uomini, donne, bambini, soldati, volontari, rifugiati, insieme alle pressioni subite durante i controlli, descrivendo con precisione il volto feroce di una guerra tragica e fratricida.

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    Il mondo di Putin. La geopolitica stravolta dal presidente russo

    15.00

    AA.VV.

    Viviamo tutti nel mondo di Putin», ha scritto il politologo Ivan Krastev all’indomani dell’invasione dell’Ucraina. Dopo tanto strologare e sentenziare sul fatto che l’autocrate russo vivesse in un «altro mondo» (Angela Merkel), abitasse «sul lato sbagliato della storia» (Barack Obama), in un attimo fatale e tremendo tutti ci siamo resi conto che Putin non era segregato in una realtà parallela: il suo mondo, fatto di rapporti di forza, apocalissi identitarie, mire espansionistiche e pretese violente, è anche il nostro mondo. Ha ridefinito il perimetro dello spazio geopolitico russo, ha stravolto i rapporti di forza con l’Europa, gli Stati Uniti e la Cina, ha modificato anche il modo in cui si intendono i conflitti nel ventunesimo secolo.

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    Le uniformi militari dell’armata sarda 1840-1855 – I piemontesi dalla guerra del 1848 alla Crimea

    35.00

    Le tavole presentate in questo volume provengono da due antichi e rarissimi volumi appartenenti alla nostra collezione e a quelle dei nostri collaboratori. Essi contengono alcune decine di tavole litografiche in grande formato splendidamente illustrate. Il primo è opera di due insigni artisti contemporanei: Lorenzo Pedrone e Francesco Gonin e fanno riferimento all’esercito di Sua Maestà il re di Sardegna negli anni immediatamente precedenti la prima guerra di Indipendenza del 1848. Si tratta di 30 tavole accompagnate da cartigli indicanti alcune note uniformologiche. Nella seconda parte invece presentiamo una raccolta di 20 tavole litografiche a cui sono state aggiunte 2 tavole di dimensione doppia al termine del volume, relative alla guerra di Crimea del 1854-55, alla Battaglia di Cernaja e ai piemontesi sotto le mura di Sebastopoli.

    Brossura, 20 x 20,5 cm. pag. 162riccamente illustrato con tavole a colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Sebastopoli

    60.00

    L’intervento del Regno di Sardegna nella Guerra di Crimea conseguì l’importante risultato di collocare la questione italiana nel più vasto quadro di una ridefinizione degli equilibri tra le potenze europee e di farla uscire definitivamente dal dannoso isolamento che durava dal Congresso di Vienna del 1815. La guerra ebbe però anche un altro risultato, non certo secondario. La partecipazione attiva ed onorevole di un contigente piemontese di 18.000 uomini e 36 cannoni all’assedio di Sebastopoli, attenuò il doloroso ricordo di Custoza e di Novara e ridette fiducia all’Esercito e alla nazione. Illustratissimo con circa 160 fotografie in b/n (soldati, uniformi armi e cartine) e 110 a colori (tavole uniformologiche, disegni, armi ecc.).

    Rilegato 20,5 x 28 cm. pag. 274 con molte illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 1997 da Chiaramonte

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    The Crimean Campaigns 1941-1944

    75.00

    Il volume descrive le battaglie per la Crimea durante la Seconda Guerra Mondiale su due livelli: tattico e strategico. Gli ottimi racconti di piccole azioni, sono ben inseriti nella descrizione generale degli intensi combattimenti per la penisola del Mar Nero. Tutte le fasi importanti di questo fronte di battaglia sono esaminati, tra cui la penetrazione attraverso l’Istmo di Perekop nel 1941, il combattimento sul Tschatyrlyk, e il perseguimento di Sebastopoli, dove i tedeschi furono fermati dalle potenti difese della città. Dopo alcune battute d’arresto, dopo 4 settimane di assedio brutale Sebastopoli fu conquistata il 1° luglio 1942 e l’occupazione tedesca durò fino al 1944, quando l’esercito sovietico riprese la Crimea ai primi del maggio 1944. Il capitolo finale del libro racconta del tentativo dei difensori tedeschi di lasciare la città, ormai indifendibile, via mare. Purtroppo l’intrasigenza di Hitler fece si che ben pochi soldati tedeschi poterono rivedere la loro patria.

    446 pagine, 81 foto, 12 b / w mappe e un pieghevole separata con diverse mappe di colore.

    Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 336 con circa 81 foto b/n, 12 mappe e un foglio allegato con mappe a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Fedorowicz

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