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Oberschlesien 1921 – La terza insurrezione polacca maggio-giugno 1921
€22.00Di tutti i territori tedeschi che l’imposizione di Versailles mise nelle mani della Polonia, l’Alta Slesia ha sofferto sotto la barbarie polacca nella forma più atroce che si possa immaginare. I fatti di sangue, le persecuzioni e le oppressioni che i cittadini tedeschi dell’Alta Slesia dovettero sopportare negli anni dal 1919 al 1921 basterebbero di per sé soli ad escludere la Polonia dal rango delle Nazioni civili, perché non è opera di singoli delinquenti, ma uno’opera delittuosa che bolla a fuoco l’intero popolo polacco.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 78 con 1 tavola a colori, 68 foto b/n e 10 documenti, allegato DVD
Stampato nel 2015 da Effepì
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Risorgimento. Le uniformi del Regio Esercito Italiano 1898-1902
€20.00Questo libro è la rielaborazione di un’opera edita dalla Rivista Militare nel 1986 da tempo esaurita e ricercata dagli appassionati. Presenta una serie di splendide immagini fotografiche raffiguranti ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di tutti i corpi che costituivano il nostro esercito nelle varie tenute stabilite dall’Ordinanza del 1880 rimasta in vigore fino al 1902. Le foto sono ricavate da 67 lastre fotografiche ritoccate a mano con la tecnica dell’acquerello, nel perfetto rispetto dei colori originali delle uniformi in esse ritratte. Il lavoro di schedatura delle fotografie e quello di individuazione dei vari corpi è a opera di Stefano Ales.
Cartonato 24 x 25 cm. pag. 70 interamente illustrate a colori
Stampato nel 2011 da Albertelli
Condizioni del libro: nuovo
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Scosse d’assestamento. «Piccoli» conflitti dopo la grande guerra
€16.00Fabio Bozzo
Winston Churchill, inesauribile fonte di massime ed aforismi, definì i conflitti successivi alla Prima Guerra Mondiale “Scosse di assestamento”. In effetti dopo il cataclisma geopolitico del ’14-’18 la pace fu ben lungi dal tornare, sia in Europa che nel mondo. Sebbene i conflitti esplosi un po’ ovunque siano stati tutti caratterizzati da una propria storia, lì unì un filo conduttore, ovvero la distruzione dell’antico equilibrio mondiale ed il sostanziale fallimento degli sforzi posti in atto da parte della comunità internazionale di costruirne uno nuovo. Tutto questo trasformò il primo dopoguerra in un periodo di ricorrenti crisi economiche e di “finta pace”, che inesorabilmente preparò la strada alla seconda e peggiore catastrofe. In questo libro vengono analizzati alcuni dei più importanti eventi bellici degli anni ’20 e ’30 del XX secolo, guerre non sempre conosciute al grande pubblico, ma le cui conseguenze furono determinanti nel porre le radici del secondo conflitto mondiale e, di conseguenza, di tutta quella fase storica conclusasi solo con la caduta del Muro di Berlino.
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Scosse d’assestamento. «Piccoli» conflitti dopo la grande guerra
€16.00Fabio Bozzo
Winston Churchill, inesauribile fonte di massime ed aforismi, definì i conflitti successivi alla Prima Guerra Mondiale “Scosse di assestamento”. In effetti dopo il cataclisma geopolitico del ’14-’18 la pace fu ben lungi dal tornare, sia in Europa che nel mondo. Sebbene i conflitti esplosi un po’ ovunque siano stati tutti caratterizzati da una propria storia, lì unì un filo conduttore, ovvero la distruzione dell’antico equilibrio mondiale ed il sostanziale fallimento degli sforzi posti in atto da parte della comunità internazionale di costruirne uno nuovo. Tutto questo trasformò il primo dopoguerra in un periodo di ricorrenti crisi economiche e di “finta pace”, che inesorabilmente preparò la strada alla seconda e peggiore catastrofe. In questo libro vengono analizzati alcuni dei più importanti eventi bellici degli anni ’20 e ’30 del XX secolo.
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Soldati italiani 1821-1910
€39.00Luca Cristini
La prima parte di questo volume raccoglie una serie di tavole realizzate da Quinto Cenni, e in parte dal figlio Italo, realizzate attorno al 1910, epoca cui fanno riferimento anche le immagini proposte. Vi sono raffigurati soldatini italiani prima dello scoppio della Grande Guerra, e anche poco prima della Guerra di Libia. Molte immagini mostrano le manovre dell’armata nelle campagne italiane. Nella seconda parte mostriamo invece una raccolta varia di illustrazioni di Quinto Cenni, raffiguranti temi del Risorgimento, dai moti del ‘21 a Garibaldi ecc. ed ancora altre dedicate all’esercito italiano negli anni che vanno dal 1870 al 1900.
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Storia della guerra italo-turca (1911-1912)
€17.00All’epoca in cui gli equilibri tra gli Stati si basavano sulla potenza delle flotte e la vastità dei possedimenti d’oltremare, anche l’Italia ebbe le sue pagine di espansionismo coloniale. Nel 1911 il nostro Paese, mosso da logiche espansionistiche, occupò le province nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica sottraendole al dominio dell’ormai decadente Impero Ottomano. L’impresa di Libia, accreditata come una “fatalità storica”, suscitò all’epoca grandi entusiami per poi seguire la sorte comune alle altre avventure coloniali italiane e finire relegata in un angolo scarsamente illuminato della storia nazionale.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 280 con numerose foto b/n
Stampato nel 2018 da CartaCanta
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Sui campi di battaglia della guerra di Libia
€30.00l centesimo anniversario della guerra italo-turca, più comunemente conosciuta come Guerra di Libia, ha suscitato un interesse tutto sommato moderato sia tra gli studiosi, sia nell’opinione pubblica, poiché nel 2011 la scena è stata occupata anzitutto dalle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia e a ridosso dagli impegni di studio ed editoriali in vista del centenario della Grande Guerra. Tuttavia nello stesso anno sono stati organizzati quattro convegni: tre in ottobre, da parte del Centro studi Giolitti; dell’Università di Tor Vergata con la Società Geografica, la Società Pesarese di studi storici e l’Associazione di Storia Contemporanea; e nel mese successivo dalla
Brossura, 29,5 x 21 cm. pag. 336 riccamente illustrato con foto b/n
Stampato nel 2019 da Macchione
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The Armies of Warlord China 1911-1928
€75.00La Cina negli anni 1910 e 1920 è stata caratterizzata da una succedersi di uomini forti (militari) che hanno combattuto tra loro per il controllo del paese. La debolezza del governo centrale faceva si che i governatori provinciali o signori della guerra e i loro eserciti personali, erano liberi di combattersi per tutto l’immenso paese. Queste guerre fratricide, costarono alla Cina centinaia di migliaia di morti e di feriti. In totale, nel periodo 1911-1928, vennero combattute l’incredibile cifra di 500 guerre che iniziarono con la caduta della dinastia Qing e terminarono con la vittoria dei nazionalisti nel 1928. Alcuni di questi conflitti ebbero a coinvolgere solo alcune centinaia di uomini per parte, mentre le guerre più grandi riuscirono a contare fino a un milione di uomini con carri armati, treni blindati e aerei. Questo libro, per la prima volta, mostra in dettaglio la storia degli eserciti cinesi di questo periodo storico, con l’ausilio di oltre 600 rare fotografie e illustrazioni. Il libro comprende anche sezioni a colori inerenti le uniformi, gli aeromobili, le onorificenze e l’armamento utilizzato.
Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 240 completamente illustrato con foto b/n e a colori
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2014 da Schiffer
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The German Reichswehr: Uniforms and Equipment of the German Army from 1919 to 1932
€105.00Adolf Schlicht – Jurgen Kraus
L’intero abbigliamento e l’equipaggiamento dell’Esercito del Reich dal 1919 al 1932 è presentato in questo volume completo di testi e immagini. Il fatto che la Reichswehr fosse un esercito completamente nuovo nella Repubblica di Weimar, avrebbe dovuto riflettersi anche nelle uniformi. Nella fase sperimentale della Reichswehr provvisoria nel 1919/20, furono quindi intraprese strade completamente nuove in distintivi insoliti oggi in gran parte sconosciuti. Con la creazione della Reichswehr definitiva nel 1920, l’uniformologia trovò la sua forma definitiva con un ritorno a forme più tradizionali. Basandosi sulle uniformi dell’esercito tedesco nella Prima Guerra Mondiale, venne realizzata, per la prima volta, un’uniforme moderna con un sistema di insegne completamente nuovo. la componentistica, inclusi i badge e l’equipaggiamento personale, sono descritti in dettaglio, per cui la presentazione può essere basata su un’ampia ricerca di fonti. Tutti i capi di abbigliamento appaiono vividamente al lettore e al collezionista, attraverso foto a colori di ottima qualità. A tal fine, è stato possibile valutare per la prima volta il patrimonio del Museo dell’esercito bavarese, che comprende anche una significativa collezione di uniformi originali. Sono inclusi anche oggetti del Museo di storia militare di Rastatt e di collezioni private. Inoltre, numerose foto coeve mostrano come venivano indossati i pezzi, molti dei quali continuarono ad essere utilizzati fino al secondo conflitto mondiale.
Brossura, 24 x 29 cm. pag. 464 riccamente illustrato con oltre 1000 foto a colori e b/n
Testo in lingua inglese
Stamapto nel 2005 da Verlag Militaria
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The Russian Civil War, 1918–1921. An Operational-Strategic Sketch of the Red Army’s Combat Operations
€69.00A. S. Bubnov
Storia completa delle operazioni militari della guerra civile russa, disponibile per la prima volta in inglese. La guerra civile russa è stata uno dei più fatidici conflitti militari del XX secolo, una sanguinosa lotta durata tre anni il cui esito ha visto l’istituzione di un regime comunista totalitario all’interno dell’ex impero russo. Questo lavoro è il terzo volume della storia ufficiale sovietica in tre volumi della guerra civile russa, che apparve durante il 1928-1930, appena prima dell’imposizione dell’ortodossia stalinista. Mentre i volumi precedenti erano incentrati sulle minuzie dello sviluppo organizzativo e dell’arte militare dell’Armata Rossa, questo volume fornisce una descrizione e un’analisi approfondita delle principali operazioni della guerra civile lungo i numerosi fronti, dal Caucaso settentrionale, al Don e al Volga; dall’area del Mar Bianco, agli Stati baltici e, ancora, l’Ucraina, la Siberia e la Polonia. Offre delle validissime argomentazioni per le ragioni politiche alla base della strategia militare dei bolscevichi e del successo finale contro i loro avversari bianchi. Questo lavoro rappresenta un documento certamente di parte con un preciso pregiudizio politico, ma, allo stesso tempo una semplice storia militare che riesce a evidenziare come si sono realmente svolti i combattimenti.
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The White Sniper: Simo Hayha
€29.00Simo Hayha (1905-2002) è sicuramente il tiratore scelto più famoso al mondo. Durante la guerra d’inverno, combattuta tra la Russia e la Finlandia tra il 1939 e il 1940, gli vennero confermate ben 542 uccisioni, un record (se si può usare questo termine) che dura ancora oggi. e’ diventato un modello di riferimento per i tiratori scelti di tutto il mondo. Simo Hayha era un uomo d’azione che parlava molto poco, ma era molto rispettato dai suoi uomini e dai suoi superiori per la capacità di portare a termine missioni difficili. Era in grado di muoversi silenziosamente e rapidamente attraverso il paesaggio, fondendosi nell’ambiente innevato delle foreste finniche. Il suo scopo era di eliminare gli avversari e raramente qualcuno di essi ebbe la fortuna di sfuggire a Simo Hayha. I sovietici temevano la sua reputazione e tentarono più volte di ucciderlo con un fuoco indiretto. Per le sue azioni, ricevette diverse decorazioni e riconoscimenti. Come arma usava un fucile M-28 cal .3030. Alla fine la sua fortuna esaurì e Simo ricevette una grave ferita alla testa il 6 marzo 1940, anche se successivamente si riprese. Dopo la guerra, Simo Hayha condusse una vita tranquilla e spartana, vivendo nei boschi e facendo l’agricoltore, le sue radici erano radicate nella Patria finlandese e amava la vita rurale. Un vero patriota, ha incarnato le caratteristiche di un soldato professionista, svolgendo il proprio dovere e ha personificato lo spirito del popolo finlandese schierato contro il gigante sovietico.
Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 190 con numerose foto e disegni b/n
Testo in lingua inglese
Stampato nel 2016 da Casemate
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Tra agraristas e cristeros. Un norvegese nella guerra cristera
€18.00Nils Per Imerslund
A ridosso del 1926 i messicani e gli stranieri trapiantati in Messico, convinti che la tregua conseguente all’ultima rivoluzione potesse essere duratura, non credevano plausibile l’insorgere di una vera rivolta, motivando tale sicurezza con la scarsezza di uomini valorosi, pronti all’agire. Eppure, di lì a poco, ciò sarebbe accaduto, dando origine a una sangunosa guerra. Quella che vi presentiamo con questo romanzo è la guerra cristera vista attraverso gli occhi di un aventuriero norvegese, Nils, che viene a trovarsi nel mezzo di questo conflitto appena adolescente. L’autore norvegese, gioventù vissuta in Messico con la famiglia, ha partecipato alla Guerra di Spagna al fianco della Falange e poi con la Waffen SS Nord in Ucraina e Finlandia.
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Una feroce compassione
Il prezzo originale era: €18.00.€10.80Il prezzo attuale è: €10.80.Angelo Paratico Prezzo di listino 18.00.00 (sconto 40%)
Gino Montecorvo fu un ufficiale dell’esercito italiano, reduce dalla sconfitta di Adua e poi inviato a Pechino nel 1900, per liberare le legazioni assediate dai feroci Boxer. Il suo misterioso diario riapparve a Hong Kong nel 2011 e creò una crisi internazionale fra Cina, Mongolia e Hong Kong. Durante la spedizione in Cina, Gino conobbe una donna che cambiò il corso della sua vita e che lo convinse a stabilirsi a Macao e aprirvi un’attività commerciale indipendente. La coppia divenne custode di un secreto, legato alla storia della Mongolia.Si tratta di storia e, solo in parte, di finzione. Questo libro è il frutto di accurate ricerche, durate anni, svolte dall’autore, un profondo conoscitore dell’Oriente. L’Olocausto sofferto dalla Mongolia non è ben conosciuto e studiato in Occidente. Il 4 febbraio 1921, Urga, la capitale della Mongolia, fu occupata da un esercito composto da zaristi russi e mongoli, guidati dal barone Roman von Ungern-Sternberg. Liberarono il Bogd Khan dal Monastero di Manjusri, sterminando la guarnigione cinese. Successivamente, a causa delle azioni di Ungern-Sternberg, alcune unità dell’esercito sovietico invasero la Mongolia e presero Urga, il 6 luglio 1921. Fucilarono Ungern-Sternberg il 15 settembre 1921, mentre tentava una ritirata in Tibet, su invito del Dalai Lama. Nel 1924 gli aguzzini bolscevichi diedero inizio all’Olocausto mongolo, radendo al suolo i monasteri, bruciando antiche biblioteche dedicate allo studio del pensiero buddista, fucilando migliaia di lama, distruggendo preziose opere d’arte sacra. Quegli assassini non riuscirono a trovare e distruggere un oggetto contenente l’anima di Gengis Khan e che possiede il potere di ricreare lo Stato mongolo.
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Ungern Khan
€5.00Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.
Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 40
Stampato nel 2009 da Raido
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Ungern Khan – Il dio della guerra
€18.00La leggendaria storia del Barone Roman Fedorovic von Ungern-Sternberg o Ungern Khan, conosciuto al pubblico grazie a Hugo Pratt, che introduce la figura del nobile pazzo, erede dell’Ordine Teutonico, lucidamente visionario e misticamente ispirato, che alla guida di una composita divisione di cavalieri asiatici si scaglia contro l’Armata Rossa. Ungern Khan è un uomo fuori dal tempo. Non combatté per lo zar, non combatté per i Romanoff, rifiutò di collaborare conb l’Armata Bianca, ma sfidò il bolscevismo in quanto abbattitore di un mondo passato nostalgicamente rimpianto. Un uomo per cui “La contro-rivoluzione era solo un pretesto”. Un mito eterno.
Brossura, 19 x 27 cm. pag. 94 illustrato colori
Stampato nel 2017 da Ferrogallico
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Walter Flex e il suo tempo. Una generazione in armi
€15.00Nicola Cospito
Il primo Novecento, senza dubbio, è una stagione turbolenta ed incendiaria: dalle lotte operaie alle agitazioni nazionali, dall’impeto futurista ai vasti mutamenti sociali, dalle “tempeste d’acciaio” della Grande Guerra all’avvento delle masse. Una nuova epoca si impone, tra l’impeto di un radicale eroismo anti-borghese e l’energia vitale di un nichilismo attivo che tutto vuole rivoluzionare. Nella Germania di quel tempo – attraversata dalle profonde tensioni ideali e dall’ardente spirito dei Wandervögel – si erge la figura di Walter Flex, scrittore e poeta tedesco destinato a cadere in battaglia nel 1917. Simbolo di un’intera generazione, Flex incarna la fierezza della gioventù e il misticismo religioso; la rivolta contro il mondo moderno e la riscoperta del retaggio identitario; la condanna del liberalismo, del marxismo e dell’Illuminismo; la centralità del modello comunitario e la necessità di compattare la “coscienza di popolo”; la potenza rigenerante di un patriottismo alieno allo sciovinismo; la sensibilità del romantico e la tempra del soldato