Cefalonia – La resistenza l’eccidio il mito

Cefalonia

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    Cefalonia – La resistenza l’eccidio il mito

    25.00

    Elena Aga Rossi

    La sorte della Divisione “Acqui”, decimata dai tedeschi a Cefalonia e a Corfù nei giorni successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, è da oltre settant’anni oggetto di studi e di controversie. La resistenza che la “Acqui” oppose ai tedeschi è da una parte considerata il primo episodio della lotta di liberazione, e dall’altra un atto irresponsabile in cui le motivazioni e i ruoli dei diversi protagonisti italiani non appaiono chiari e univoci. Ciò ha generato una “memoria divisa” del sacrificio della “Acqui” su cui si continua a discutere accesamente. Avvalendosi di nuove fonti, il libro ricostruisce giorno per giorno la vicenda, analizzando i comportamenti dei singoli protagonisti, italiani e tedeschi, e mette in luce come, anche attraverso aggiustamenti e falsificazioni, nel dopoguerra venne costruito il mito di Cefalonia.

    Brossura, 15,5 x 21,3 cm. pag. 252 + 16 pagine b/n con 30 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Cefalonia e Itaca al tempo della Serenissima – Documentazione e cartografia in biblioteche venete

    32.00

    Cefalonia e Itaca sono due delle sette isole maggiori dell’arcipelago delle isole Ionie, il cosiddetto “Eptaneso”, a occidente della penisola greca a sud del Mare Adriatico, posizione strategica per la sicurezza delle vie di navigazione e l’accesso al Golfo di Venezia. La storia e la rappresentazione delle due isole sotto il dominio Veneziano vengono trattati attraverso resoconti storici e memorialistici pubblicati nella loro forma originaria, che rappresentano un documento interessante sulla realtà di quelle isole nei secoli passati, sugli usi e costumi dei loro abitanti, sulle vicende che vi ebbero luogo, sui rapporti delle loro popolazioni con i rappresentanti della Serenissima. Si offre un ricco regesto dei documenti riguardanti le due isole nelle maggiori biblioteche del Veneto. L’apparato iconografico e cartografico a colori, da manoscritti, libri e carte antiche, completa il volume.

    Rilegato, 22 x 28 cm. pag. 175 con numerose mappe e illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2015 da Biblion

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    Folgore. Il mio lancio su Cefalonia

    30.00

    Mario Tosone

    Cit. “Il vero scopo che mi sono prefisso è il desiderio di mettere in luce il comportamento eroico dei ragazzi della futura Folgore che seppure male armati e peggio equipaggiati non esitarono ad affrontare il nemico su di cui essi nulla sapevano. “

    Brossura, 23 x 23 cm. pag. 204 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2022 da Sarasota

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    Rapporto Cefalonia – Gli uomini della Divisione Acqui

    38.00

    È dal 2001 che su Cefalonia si abbatte ininterrotta una cortina fumogena di iniziative. Mostre, prolusioni nelle scuole, commemorazioni dei caduti della divisione Acqui, torrenti di retorica a rischiare di rompere gli argini del buonsenso fino a sfiorare il ridicolo, incomprensibili prese di posizione verso chi dissente dalle scarne ricostruzioni ufficiali, opuscoli dove si sfoga una malcelata e immoderata brama di protagonismo, personalità e associazioni di sinistra che s’industriano a dar lustro a chi di Cefalonia ha posto in atto un esproprio proletario per raccontarla come gli pare, percorsi della memoria dove ai turisti vengono servite le bellurie di un vagheggiato eroismo, band di musicisti che vorrebbero farci disperare dall’alba al tramonto per una resistenza immaginata e per un eccidio di massa mai avvenuto. E i fatti? Beh, quelli son trattati con una certa discrezione. Cosicché, l’operazione cortina sèguita a primeggiare pressoché incontrastata. E con l’avallo delle Istituzioni, Forze Armate comprese. Al punto da far parere eroe chi collaborò col tedesco per un anno intero. E traditore chi a Cefalonia lasciò il cuore. L’autore, al contrario, i fatti li racconta fin nel dettaglio e con la polemica che si conviene, fidando nell’esigenza del lettore che volesse conoscerli. Nella prima parte del libro vengono confutati i vecchi e nuovi rifacimenti e le interpretazioni che gravitano intorno alla vicenda, allo scopo di rendere l’onore dovuto ai pochissimi militari che fecero il proprio dovere fino in fondo. A partire dal generale Antonio Gandin, comandante la Acqui e Medaglia d’Oro. Nella seconda, della vicenda è ricostruita l’evoluzione sulla base dei documenti ufficiali, ma soprattutto delle dichiarazioni dei protagonisti che l’autore ha incontrato nell’arco di tre anni. Tra questi, Amos Pampaloni che all’autore ha rilasciato la sua ultima testimonianza, sconfessando i rivoltosi come Renzo Apollonio e riconoscendo i propri errori in quanto rivoltoso egli stess

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