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1914 – 1945 Giovani nella tempesta – Guerra filosofia e mistica politica
€20.001914 – 1945 sono gli anni di un conflitto trentennale e distruttivo. In questo arco di tempo generazioni dfi giovani e giovanissimi si sono messe alla prova del sangue e del fuoco, non sempre per costrizione della leva obbligatoria, ma animati dalla convinzione che partecipare fosse doveroso per il proprio onore e per la propria visione del mondo incentrata sul Volk e sul Vaterland, cioè sull’appartenenza alla Comunità popolare, mistico-naturalistica, ed al Paese dei Padri. Molti di questi giovani non erano alieni da interessi letterari e filosofici, da idee e immagini poetiche che, facendone degli intellettuali precoci, li distinguevano dagli altri combattenti, ne facevano cioè soldati “politici”, portati a cercare la bella morte combattendo. Le pagine qui di seguito raccolte individuano immagini e tematiche e emblematizzano stati d’animo presenti in tre giovani tratti dalla lunghissima schiera di coetanei in divisa– Ernst Jünger, Ernst von Salomon e il meno noto Giuseppe Vassalli – e in generale tra coloro che erano stati inquadrati nelle Waffen SS.
Brossura 15 x 21 cm. pagg. 215
Stampato nel 2017 da Ritter
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Cultura fascista e razza. Una riflessione attraverso la rivista Geopolitica (1939-42)
€24.00Carlo Arrigo Pedretti
L’autore del presente saggio intende chiarire il rapporto fra la cultura fascista e gli atteggiamenti razzistici del regime, riservandosi la specola privilegiata della rivista “Geopolitica”, edita dal 1939 al 1942. Patrocinatore Giuseppe Bottai che, come ministro dell’Educazione Nazionale, si era posto il problema di potenziare la conoscenza di una geografia insegnata nelle scuole secondo la volontà pedagogico-nazionale. Non più sufficiente la geografia politica, troppo statica, sceglieva la formula della geopolitica, capace di contemperare ed esaltare entro una cornice epistemiologicamente nuova gli aspetti geografici, economici strategicie e politico-contemporanei. La rivista, sotto l’impulso di un intellettuale di grande caratura come Bottai, pur nella forzata acquiescenza alle leggi razziali volute da Mussolini, appare però priva degli aspetti beceri del razzismo bilogico alla tedesca.
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Il Filosofo, il Mediterraneo e la Geoploitica. Storia e attualità sulla traccia di Aleksandr Dugin
€26.00Carlo Arrigo Pedretti
Il confino talassico tra Italia e Libia costituisce, in quanto sempre ha costituito, un limes fluxus, infatti la differenza-contrapposizione tra Italia-Sicilia ed Africa, cioè quanto sta a Sud della Libia, cioè tutto il Continente nero, è più connesso con la propaggine meridionale del corno estremo occidentale dell’Eurasia di quanto non si voglia credere o ammettere. A certificarlo è la storia, con i suoi flussi e riflussi di culture-civilizzazioni, come voleva Osvald Spengler. Quel che occorre introdurre, nell’immaginario quotidiano e/o politico, è, come intende Aleksandr Dugin, la presenza di un “Soggetto Radicale” o uomo differenziato che, come jungeriano Anarca, sappia ricondurre al giusto posto i disjecta membra di identità differenziate, ma tra loro vocate alla collaborazione, per sopravvive e per meglio affermarsi sulla superficie del pianeta.
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L’idealismo pratico di Richard N. Coudenhove-Kalergi
€22.00Molti sentono parlare del Piano Kalergi e lo riferiscono confusamente all’ambito dell’immigrazione, ma fanno fatica a focalizzare le notizie. Questo testo si propone di colmare la lacuna – non semplicemente sul versante dei fatti, ma soprattutto su quello dell’origine culturale di un “progetto” per molti versi fantapolitico, che ricorda molto da vicino certi episodi di 007. L’ideatore di un rimescolamento razziale in Europa e nel mondo, così da ottenere una massa di meticci dominabili con facilità, è un gentiluomo di vecchio stampo, il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894 – 1972), suddito austriaco, poi cittadino cecoslovacco, in seguito naturalizzato francese, esule negli U.S.A. durante la Seconda Guerra Mondiale e deciso assertore degli Stati Uniti d’Europa fino agli anni Venti del secolo scorso. Kalergi aveva le carte in regola per essere legato non ad una nazionalità specifica, ma ad un intero continente, l’Europa, e, in considerazione della madre giapponese, all’Eurasia. Non si devono inoltre scordare i suoi buoni rapporti con l’alta finanza ebraica, quella che, durante la Grande Guerra, aveva stretto un patto di contro-assicurazione per il tramite della famiglia Warburg, la stessa che finanziava i rivoluzionari russi per far crollare un sistema e sostituirlo con un altro. A lui dobbiamo principalmente l’attuale Europa.
Brossura 15 x 21 cm., pagg. 311
Stampato nel 2018 da Edizioni Ritter
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Mito polare e polarità di un mito nella Germania nazionalsocialista
€22.00La postura eretta ha mostrato il cielo agli uomini. Il Polo li ha attratti, introducendoli con naturalezza alla sua simbologia. La rotazione attorno ad un asse ha svelato una svastica brillante, disegnata dalla costellazione dell’Orsa Minore attorno a Thuban. A poco a poco l’inconscio è divenuto patrimonio collettivo, il Mito si è impossessato di quegli esseri implumi, poi si è stinto nel disincanto del quotidiano. Ma nel XX secolo ha fatto una nuova irruzione fra gli umani. Il Mito Polare è divenuto immagine macrocosmica di un’Anima che ha spinto il popolo di Arminio a riconquistare la patria antica e perduta, a un tempo terrena e superna.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 225
Stampato nel 2019 da Ritter
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Richard Coudenhove-Kalergi e Benito Mussolini nella Prospettiva di Paneuropa
Il prezzo originale era: €24.00.€14.40Il prezzo attuale è: €14.40.Carlo Arrigo Pedretti
Il conte Kalergi e Mussolini: un confronto fra due approcci alla politica che, incontrandosi e collaborando, avrebbero potuto significare molto per la pace e la prosperità del Vecchio Continente e del mondo. Kalergi rappresenta la saggezza eurasiatica che punta alla creazione di un’Europa unita, cui appare necessaria la spinta fattiva di un uomo di Stato in grado di agire senza remore parlamentari, autore di una “quasi democrazia”. Con la sua concretezza Mussolini era quel che occorreva ai sogni paneuropei, col suo passato socialista e con la progressiva costruzione di uno Stato corporativo, capace di superare la lotta di classe attraverso la concertazione tra padronato e lavoratori. Ma le visioni di simili protagonisti alla lunga si dimostrarono inconciliabili e l’Italia, ma per le scelte insipienti di Francia e Gran Bretagna, fu indotta all’alleanza con la Germania, impedendo al conte Kalergi di proseguire nella sua opera.