Bombardieri Caproni. Le ali della vittoria

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    Bombardieri Caproni. Le ali della vittoria

    32.00

    Il 20 agosto 1915 due aeroplani italiani bombardavano l’aeroporto militare austriaco di Aisovizza, prima incursione compiuta da velivoli da bombardamento terrestre. La geniale intuizione, la formidabile concezione progettuale, la fervida creatività, la paziente ricerca intellettuale e scientifica dell’ingegner Gianni Caproni imposero una svolata cruciale al concetto di potere militare e alla dottrina strategica, determinando una svolta epocale nel mondo finaziario-industriale, nella dimensione tecnica, nello scenario scientifico. L’aeroplano trimotore Caproni da bombardamento costituì un mezzo politico prima ancora che uno strumento militare. In questo libro l’autore, giornalista professionista e inviato di guerra fino al 2001, richiama alla memoria la vicenda di quegli aerei e del loro costruttore nel periodo eroico dei primordi dell’aviazione.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 224 con alcune foto b/n e molte riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2006 da Settimo Sigillo

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    Caproni nella prima guerra mondiale – Caproni in the first world war

    45.00

    Le tappe più significative nello sviluppo degli aerei da bombardamento italiani, raccontate e illustrate attraverso numerose immagini per lo più inedite, un doveroso omaggio a Gianni Caproni, mirabile costruttore di quelle prime ali divenute sinonimo di “bombardiere strategico”.Il testo e la struttura originali dell’opera, la cui prima edizione risale al 1970, sono stati in parte rielaborati o modificati, con alcune soluzioni nuove, come la traduzione in inglese, la sostituzione di molte illustrazioni, l’aggiornamento delle didascalie e una sezione di immagini a colori.

    Rilegato 24,5 x 22 cm. pag. 300 12 tavole a colori 175 illustazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Vaccari

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    Gianni Caproni – Una storia italiana

    20.00

    Ha fatto volare non solo aerei, ma anche sogni. La figura di Gianni Caproni, il più geniale protagonista dell’epopea regina del XX secolo, la conquista dei cieli, è finora rimasta quasi nascosta dal fascino dei suoi straordinari velivoli, che ancora detengono imbattuti record e primati tecnologici. Questo libro riporta in primo piano l’umanità di una figura poliedrica, di un artista prima che un ingegnere, di un innamorato della natura dedito al progresso dell’industria, di un patriota idealista che voleva abbattere i confini del mondo. Una vicenda immersa nella storia del ‘900, a diretto contatto con i suoi attori, da Mussolini a Churchill, da D’Annunzio a Eisenhower.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 304

    Stampato nel 2014 da Macchione

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    L’aeronautica Caproni Predappio

    19.90

    AA.VV.

    Questo volume ricostruisce per la prima volta, in maniera sistematica e approfondita, la storia dell’Aeronautica Caproni di Predappio. Nel testo vengono affrontate tutte le tappe di quello che si rivelò essere un vero e proprio esperimento socio-culturale e industriale in pieno Ventennio Fascista: la fondazione dell’ebanisteria nel 1933, la sua trasformazione in fabbrica di aeroplani nel 1938, la nascita della MAP, la Società anonima Macchine Agricole di Predappio, e la sua triste fine con l’avvento della Seconda guerra mondiale. Per ricostruire le vicende di questa impresa, che giunse a occupare fino a 1.700 dipendenti, sono state fondamentali le poche fonti oggi rimaste, sparse in diversi archivi in tutta Italia.

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    Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi

    26.00

    Francesca Fauri

    La storia dell’industria aeronautica italiana ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. La Prima guerra mondiale fu un’occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera: senza i numerosi pionieri e visionari che si lanciarono con entusiasmo in questo settore, come Gianni Caproni, l’industria aeronautica italiana non avrebbe raggiunto gli incredibili risultati che ottenne. Nel periodo delle due guerre, il Gruppo Caproni crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori italiani; tuttavia, all’indomani della Seconda guerra mondiale fallì insieme alla maggior parte delle industrie aeronautiche. Il divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, la preferenza per l’importazione di aerei alleati e la negazione dell’assistenza internazionale furono i costi politici ed economici della sconfitta.

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