Arkan. La tigre dei Balcani

Balcani

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    Arkan. La tigre dei Balcani

    22.00

    Ascesa e declino di Zeljko Raznatovic, meglio conosciuto come “Arkan” (Felino). Dopo una gioventù da teppista per le strade di Belgrado, negli anni Ottanta è stato tra i maggiori ricercati dall’Interpol per via dei suoi crimini coperti dall’attività di agente segreto per conto del governo jugoslavo. Negli anni Novanta diventò il principale organizzatore e artefice della feroce pulizia etnica voluta dal presidente serbo Milosevic durante la guerra in Croazia e in Bosnia del 1991-1995. Fu lui a riunire e addestrare i più feroci hooligan della Stella Rossa di Belgrado, carcerati e banditi, e a trasformarli nelle “Tigri”: soldati spietati e sovente crudeli. Arkan, che aveva sposato la più celebre pop star del suo paese in un matrimonio principesco, era popolarissimo, l’uomo più ricco della Serbia e solo dopo l’intervento NATO del 1999 venne accusato di crimini contro l’umanità. Ciononostante non fu mai portato in giudizio perché, il 15 gennaio 2000, venne ucciso nella hall di un albergo di Belgrado con modalità da esecuzione, in circostanze misteriose, degne della sua vita di vero e proprio “assassino di Stato”.

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    Attacco all’alba

    12.00

    Sommario: L’SS-Falschirmjager Bataillon 500; Impiego nei Balcani; L’Operazione Rosselsprung; Attacco all’alba; Nel nido delle vespe; Uniformi dei paracadutisti tedeschi; Distintivi e bibliografia essenziale; Tavole a colori.

    Brossura punto metallico 21 x 30 cm. pag. 66 interamente illustrate con foto b/n

    Stampato nel 2012 da Ritterkreuz

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    I reparti corazzati italiani nei Balcani 1941 – 1945

    19.00

    Il Regno d’Italia vantava già dal 1912 il possedimento delle Isole del Dodecaneso e dal 1926 il protettorato sull’Albania e, con questi presupposti, dopo l’occupazione del Regno di Albania del 1939 e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l’anno successivo, Mussolini concentrò i suoi sforzi contro la Grecia, iniziando nell’ottobre 1940 una disastrosa campagna militare, che costrinse il Reich tedesco ad un massiccio intervento a sostegno delle Forze Armate Italiane nei Balcani. La debolezza militare italiana trasformò così quella che poteva considerarsi per l’Italia una guerra “parallela” per assicurarsi il controllo di Albania, Grecia e Jugoslavia, in una guerra subordinata alla Germania. In questo volume si prende in analisi la storia delle unità corazzate impegnate nei Balcani dal Regio Esercito e, dopo l’8 settembre 1943, dai reparti della Repubblica Sociale, dalle unità tedesche, croate, slovene e dei partigiani, che dopo l’Armistizio poterono fare confluire nelle loro fila larga parte dei mezzi corazzati italiani abbandonati.

    Brossura, 17,8 x 25 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    SGM – Jugoslavia 1941-1945

    8.00

    Collana di monografie derivate dalla rivista “Storia & Battaglie” di Editoriale Lupo. Gli argomenti trattati riguardano, essenzialmente, tematiche inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono costituite da circa 80 pagine, con un testo accurato e un ottimo apparato iconografico rappresentato da 100/110 fotografie b/n, una decina di disegni tecnici e una serie di utilissime tabelle. Questa monografia in particolare, si occupa del fronte jugoslavo, tra il 1941 fino al termine del conflitto.

    Sommario:

    La storia vittima della politica;

    Una storia travagliata;

    La Seconda Guerra Mondiale;

    Scoppiano le rivolte;

    Prime offensive contro i partigiani;

    La resa operativa dei reparti italiani;

    Le forze armate dello Stato croato;

    L’armistizio italiano;

    La fase finale.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 66 interamente illustrate con foto b/n

    Prodotto da Editoriale Lupo

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