Città di fondazione italiane 1928-1942

Associazione Culturale Novecento

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    Città di fondazione italiane 1928-1942

    50.00

    Mostra storico documentaria dedicata alle città progettate e costruite durante il ventennio fascista. 
L’esposizione, curata da Fabrizio Forte e Massimiliano Vittori, era costituita da fotografie di grande e grandissimo formato e inoltre da planimetrie, schede storiche e urbanistiche delle città, manifesti e libri d’epoca. Il libro traccia un panorama complessivo delle «Città nuove»: fra le altre, Torviscosa, Arsia, Tresigallo, Tirrenia, San Cesareo, Guidonia, Colleferro, Pomezia, Acilia, Littoria-Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Segezia, Carbonia, Fertilia e naturalmente Mussolinia-Arborea. Quattordici saggi critici, con rigorose schede analitiche.

    Brossura, 23 x 27 cm. pag. 334 con circa 557 immagini

    Stampato nel 2005 da Associazione Culturale Novecento

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    Il Duce nella storia della terra pontina. Dai tentativi di bonifica alle città nuove

    15.00

    Il volume in questione, rappresenta una fonte preziosa, per la conoscenza di dati ed elementi aggiuntivi, riguardanti la bonificazione pontina. Come tantissime altre bonifiche, portate a termine nel ventennio fascista, queste miravano a rendere abitabili e coltivabili, vaste aree del nostro paese, caratterizzate da zone paludose e dalla persistente malaria. Oggi, alcune delle località nate in seguito alle bonifiche, portano ancora numerosi segni archittetonici dell’epoca.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 160 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2005 da Novecento

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    Inediti aspetti musicali del Ventennio

    25.00

    È ben noto quanto la musica sia sempre stata in Italia l’espressione d’arte maggiormente apprezzata e diffusa. Fatta questa premessa non è dunque casuale che anche durante il “Ventennio littorio” la musica fosse la prescelta tra le arti e divenisse privilegiato strumento di propaganda. Questa acquisita consapevolezza porterà a precise direttive che regolamenteranno e influenzeranno l’intera nazione: «Lo Stato fascista nella sua dottrina unitaria, considera l’arte l’elemento indispensabile dell’educazione delle masse». Estremamente efficace, la musica diventava uno strumento formidabile per veicolare con incisività gli slogan e i messaggi da trasmettere al maggior numero di persone, soprattutto se in combinazione con temi musicali gradevoli e riconoscibili. Il fine del volume è sicuramente quello – a quasi un secolo di distanza – di ricomporre aspetti musicali di un periodo abbastanza lungo del Novecento italiano, ma il desiderio (non troppo nascosto) è quello di ricordare quei tanti personaggi obliati dalla damnatio memoriae che con la loro creatività hanno contribuito a mantenerlo vivo e moderno.

    Rilegato, 23,5 x 22,5 cm. pag. 204 completamente illustrato a colori e b/n. In allegato Cd

    Stampato nel 2016 da Associazione Culturale Novecento

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