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Dagli alianti agli aerosiluranti S.M. 79 di Carlo Faggioni 1941-1945
€15.00Andrea Giannasi – Ivano Guidi
La storia di Ivano Guidi, che corre dal 1941 al 1945, permette di ricostruire le vicende dei primi aliantisti d’assalto italiani, che avrebbero dovuto essere usati per l’attacco a Malta. Il servizio delle S.R.A.M. (Squadre Recupero Aeromobili e Motori) dell’aeroporto militare “A. Dell’Oro” di Pisa e dopo l’8 settembre 1943 degli Arditi Paracadutisti di Tradate (Va), e del nuovo gruppo aliantisti intorno al Capitano Adriano Mantelli sul campo Agusta di Cascina Costa (Va). Allievo di Plinio Rovesti fu in servizio dal dicembre del 1943 a Venegono con gli aerosiluranti S.M. 79 del gruppo “Buscaglia”. Assiste il 29 marzo 1944 alla cattura di un B24 Liberator che scambiando la Svizzera con l’Italia si era trovato con l’intero equipaggio in campo nemico. Ma il libro traccia anche le vicende degli assi italiani della Seconda guerra mondiale come Carlo Emanuele Buscaglia, Carlo Faggioni, Marino Marini, Irnerio Bertuzzi. E ancora Valentino Cus e il Colonnello Giuseppe Baylon. Vivo il racconto degli ultimi giorni di guerra con i piloti dell’A.N.R. asserragliati a Villa Suardi a Bergamo e la rocambolesca fuga per raggiungere Milano nel maggio del 1945.
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I militari italiani nei campi di prigionia francesi Nord Africa 1943-1946 – Memoriale del Toppa club
€16.00Il 13 maggio 1943 la 10° Armata italiana in Tunisia si arrese agli Alleati. Caddero nelle mani degli inglesi e degli americani 140.000 italiani, dei quali 37.500 vennero consegnati ai francesi. Per questi militari iniziò un periodo di lunghe marce nel deserto, tra furti, fame, disperazione, umiliazione e tormenti. Prigionieri dei goumiers, degli spahis, dei soldati senegalesi, comandati da ufficiali francesi astiosi e vendicativi, i soldati italiani fino al 1946 furono in balia dell’esercito di De Gaulle, che ne portò a morte quasi 4.000. Il libro raccoglie le memorie, i diari e le testimonianze di Quinto Bonapace, Ernesto Buttura, Luigi Calì, Delio Comucci, don Giacomo Franco, don Aurelio Frezza, Ezio Mesolella, Otello Morani, Enrico Pradelli, Giovanni Rogiani, Camillo Tacchi, Francesco Traversa, Gino Cavani. Tutti reduci che al ritorno in Italia fondarono l’associazione “Toppa club” per non dimenticare e ricordare come una toppa di stoffa cucita sulle logore divise sia stata per migliaia di uomini l’unico distintivo, l’unico documento, l’unico segno di appartenenza per quasi tre anni di prigionia.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 304 con la riproduzione di alcuni documenti
Stampato nel 2019 da Tralerighe Libri
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I Nisei in guerra – La partecipazione dei nippoamericani alla campagna d’Italia 1944-1945
€15.00Pearl harbour, 7 dicembre 1941. Il Giappone attacca gli Stati Uniti spingendo la potenza nordamericana ad entrare in guerra. In quel giorno inizia anche la storia della segregazione e dell’internamento di 120.000 americani di origine nipponica. Il governo americano con il Presidente Roosevelt fa costruire 10 campi di ricollocazione per gli “stranieri nemici”. Tra quei reticolati nasce lo spirito di combattimento dei giovani “Nisei” verso la bandiera a stelle e striscioe. Viene così costituito il 100° battaglione e il 442° reggimento di fanteria americana composti da soldati di origine giapponese. Giunti in Italia nel giugno del 1944, combatterono a Cassino, Anzio, Livorno e Firenze. A ottobre furono spostati in Francia e poi a partire dal marzo del 1945 tornarono in Italia per sfondare la Linea Gotica nel settore tirrenico. Con 18. 143 decorazioni individuali, quella dei “Nisei”, è stata l’unità più decorata della II G.M.
Brossura, 13 x 20 cm. pag. 229
Stampato nel 2010 da Prospettiva
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Il Brasile in guerra – La Forca Expedicionaria Brasileira in Italia (1944-1945)
€16.50La partecipazione del Brasile alla Seconda Guerra Mondiale appartiene alla sezione della memoria storica rimossa. Eppure nell’estate del 1944 giunsero in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.000 soldati che formarono la Forza di Spedizione Brasiliana conosciuta come FEB (Força Expedicionária Brasileira). Dopo innumerevoli difficoltà di preparazione – l’esercito del paese sudamericano seguiva tecnica e tattica legate alla scuola di guerra francese – i brasiliani entrarono in linea di combattimento nella zona di Vecchiano a Pisa alla fine del mese di agosto del 1944. Dopo aver occupato Massarosa e Camaiore, e aver tenuto un buon comportamento nella fase di inseguimento delle truppe tedesche in ritirata, i soldati al comando del maresciallo Mascarenhas de Moraes furono spostati in Valle del Serchio. Qui, dopo aver superato Borgo a Mozzano, liberarono Barga e Gallicano trovando per la prima volta le rigide posizioni della linea tedesca. Spostati nel settore centrale degli Appennini subirono la dura sconfitta di Monte Castello, che superarono solo a febbraio, quando il corpo di spedizione, dopo aver ricevuto un adeguato e completo addestramento, riuscì ad avanzare catturando più di ventimila prigionieri a Fornovo.
Brossura, 15 x 22 cm. pag. 147
Stampato nel 2014 da Carocci
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La F.E.B. Forca Expedicionaria Brasileira. Documenti e studi 1944-1945
€16.00Andrea Giannasi
Ottanta anni fa, il 31 agosto 1942, il Brasile dichiarava guerra alla Germania e all’Italia. Il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale con il contingente della Força Expedicionária Brasileira inviando in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.334 uomini. Di questi 15.069 presero parte ai combattimenti subendo 457 morti, tra i quali 13 ufficiali e 444 uomini di truppa. Inoltre persero la vita 8 piloti del gruppo aereo della Força Aerea Brasileira. I brasiliani iniziarono i combattimenti contro i tedeschi in Versilia entrando a Camaiore e Massarosa. Poi furono spostati nella Valle del Serchio liberando Barga e Gallicano. Infine ricevettero l’ordine di tenere il fronte centrale della Linea Gotica trasferendosi a Porretta Terme. Qui vissero la terribile battaglia di Monte Castello
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La Linea Gotica in Garfagnana – Attraverso le fotografie di Attilio Viziano
€16.00Attilio Viziano nel 1944 a Verona entrò a far parte della Compagnia Operativa di Propaganda dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana. L’unità, posta al comando del Ten. Col. D’Aloya con sede in via Brera a Milano, aveva il compito di documentare l’andamento della guerra rifornendo i giornali di fotografie e i cinegiornali di immagini. Nel giugno i fotografi e cineoperatori della nuova unità vennero inviati a Venezia per effettuare un corso sull’utilizzo delle macchine da presa svolto da operatori dell’Istituto Luce. A fine agosto, come tutti i corrispondenti di guerra tedeschi, gli italiani vennero inviati in Germania per completare l’addestramento militare, che venne effettuato presso il campo di Heuberg, dove trovarono i bersaglieri della divisione “Italia”. Rientrato in Italia Viziano seguì il Btg. “Bassano” in Val Maira, poi si trasferì in Liguria dove visitò il Btg. Bersaglieri Difesa Costiera schierato lungo il fronte francese in provincia di Imperia. Qui visitò anche le unità della “San Marco”. Nel marzo del 1945 raggiunse la divisione “Italia” in Garfagnana Il fotografo Attilio Viziano fu operativo sulla Linea Gotica per circa un mese.
Brossura, 24 x 17 cm. pag. 172 completamente illustrato con foto b/n
Stampato nel 2017 da