Africa Orientale Italiana 1940-1941. La fine di un impero

Africa orientale

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    Africa Orientale Italiana 1940-1941. La fine di un impero

    29.00

    Pierluigi  Di Colloredo Mels

    La guerra combattuta nell’Africa Orientale Italiana e nei territori confinanti è l’unico teatro operativo della Seconda Guerra Mondiale in cui in Regno d’Italia abbia operato senza l’intervento dell’alleato germanico. Le operazioni belliche sono trattate dettagliatamente, con un ampio uso di cartine per meglio seguirne lo sviluppo, approfondendo la conquista del British Somaliland, l’offensiva britannica e le battaglie di Cassala, Agordat e Cheren, la conquista britannica della Somalia e di Addis Abeba, la resistenza del Duca d’Aosta nel ridotto dell’Amba Alagi, il ruolo di Orde Wingate e della resistenza etiopica, l’estrema eroica resistenza del ridotto di Gondar, con Uolchefit e Culquabert, dove Carabinieri, zaptié e Camicie Nere scrissero l’ultima pagina della storia dell’effimero impero mussoliniano.

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    Africa orientale italiana WW2 – Foto inedite

    20.00

    Dopo i primi dieci volumi di cui otto dedicati allo sbarco in Sicilia e due alla guerra in Libia, non poteva mancare l’Africa Orientale Italiana. Circa 150 foto, quasi tutte inedite e a piena pagina illustrano splendidamente il libro. Le fotografie provengono in buona parte dalla Collezione di Alessandro Fontanesi che compare anche in copertina. Tra gli argomenti trattati segnaliamo i Forti italiani in Eritrea, iIl 10° Squadrone Carri Veloci, meravigliose foto di CV33 anche lanciafiamme a Dire Daua, le ferrovie in Africa Orientale, gli aerei de “La Disperata”, Ascari, stupende foto di Autoblindo in Abissinia, la storia del geniere Mario de Paoli, Forti italiani in Etiopia e Somalia, l’arrivo a Mogadiscio, le fantastiche foto dei Volontari Universitari, e la conclusione anche critica sulle motivazioni della guerra. I modellisti appassionati del periodo non potranno farne a meno.

    Brossura, 16,5 x 23 cm. pag. 128 completamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Edizioni Ardite

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    Africa orientale italiana WW2 – Foto inedite. Giacomo Mirabella in Etiopia

    20.00

    Giacomo Mirabella è un autiere appassionato di fotografia che ci presenta la sua esperienza in Eritrea ed Etiopia durante l’avanzata italiana attraverso incredibili fotografie. Ritrae di tutto, dai Caproni della famosa Squadriglia “La Disperata” e gli IMAM Ro.1 ai relitti di due aerei etiopi; carri armati veloci C.V.33, auto e camion italiani di varie tipologie e reparti di ascari. Quello che colpisce è la meticolosità con cui riporta nelle didascalie data e luogo attraverso cui possiamo ripercorrere con lui quei giorni, attraversando paesaggi fantastici ed incontrando soldati e preti abissini ma anche donne e bambini che vivono nei villaggi di capanne tra Quoram, Mai Ceu, il Lago Ascianghi, Cobbò e Ualdià.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 172 completamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Edizioni Ardite

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    Africa orientale italiana: Cheren 1941. La battaglia per l’Impero

    Il prezzo originale era: €22.50.Il prezzo attuale è: €11.25.

    Alessandro Andò           Prezzo di listino: 22.50 (sconto 50%)

    La battaglia di Cheren fu combattuta in Eritrea, tra il 1° febbraio e il 27 marzo del 1941, fra le forze italiane e l’esercito indo-britannico, l’Indian Army. La battaglia campale fu combattuta sull’altopiano eritreo, ma più che una battaglia per la conquista di territorio fu una battaglia per il controllo del mare. Gli inglesi infatti si impegnarono a fondo per liberare da possibili minacce presenti e future il corridoio fra il Mar Rosso, il Canale di Suez e il Mar Mediterraneo; gli italiani, dal canto loro, erano decisi a mantenere la forte posizione acquisita in cinquant’anni di presenza nel Corno d’Africa. Tali motivazioni geopolitiche furono le cause scatenanti della Campagna d’Abissinia, di cui Cheren fu la principale battaglia, tanto da poterla definire, per parte italiana, la “Battaglia per l’Impero”.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 156 con alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2023 da Itinera

    Condizioni del libro: piega nella quarta di copertina

    Ultima copia disposnibile

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    Africa orientale italiana: Cheren 1941. La battaglia per l’Impero

    22.50

    Alessandro Andò

    La battaglia di Cheren fu combattuta in Eritrea, tra il 1° febbraio e il 27 marzo del 1941, fra le forze italiane e l’esercito indo-britannico, l’Indian Army. La battaglia campale fu combattuta sull’altopiano eritreo, ma più che una battaglia per la conquista di territorio fu una battaglia per il controllo del mare. Gli inglesi infatti si impegnarono a fondo per liberare da possibili minacce presenti e future il corridoio fra il Mar Rosso, il Canale di Suez e il Mar Mediterraneo; gli italiani, dal canto loro, erano decisi a mantenere la forte posizione acquisita in cinquant’anni di presenza nel Corno d’Africa. Tali motivazioni geopolitiche furono le cause scatenanti della Campagna d’Abissinia, di cui Cheren fu la principale battaglia, tanto da poterla definire, per parte italiana, la “Battaglia per l’Impero”.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 156 con alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2023 da Itinera

    Condizioni del libro: piega nella quarta di copertina

    Ultima copia disposnibile

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    Africa orientale italiana. Nascita e caduta di un impero 1940-41

    32.00

    Massimiliano Afiero

    L’avventura coloniale italiana in Africa Orientale, iniziata nel secolo precedente e terminata bruscamente con la sconfitta ad Adua nel 1896, riprese vigore con l’avvento del Fascismo che avviò da subito una campagna per espandere i possedimenti italiani nel cosiddetto ‘Corno d’Africa’. Con la guerra italo-etiopica, combattuta tra il 1935 e il 1936, l’Italia invase l’impero d’Etiopia ed il suo territorio, che insieme all’Eritrea ed alla Somalia italiana, andarono a formare il nuovo Impero, l’Africa Orientale Italiana. Tra il 1936 e il 1940, furono condotte numerose operazioni contro la resistenza etiopica che si manifestò in tutto il paese. Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il territorio dell’A.O.I. rimase tagliato fuori e dovette agire autonomamente senza poter ricevere aiuti e rifornimenti dalla madrepatria. Tuttavia, nella fase iniziale della guerra, furono condotte una serie di azioni offensive, che portarono alla conquista di Cassala e della Somalia britannica. Poi venne l’inevitabile e massiccia controffensiva inglese, che nel giro di pochi mesi sbaragliò completamente le forze italiane nell’A.O.I., che si batterono comunque valorosamente, soprattutto a Cheren. Dopo la caduta di Addis Abeba, la resistenza italiana proseguì prima sull’Amba Alagi, poi nella regione di Gimma ed infine a Gondar, dove i soldati italiani scrissero pagine di gloria militare. Nel libro, già pubblicato in lingua inglese dalla casa editrice Helion, vengono analizzate le principali operazioni militari italiane nell’Africa Orientale Italiana, con particolare riferimento al periodo tra il 1940 e il 1941

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    Carabinieri in Africa orientale Italiana – Immagini da un impero

    25.00

    Le immagini spesso sono molto più esplicative e molto più immediate di un lungo testo, per questa ragione la propaganda se ne è sempre servita con cartoline, francobolli e, molto importanti, figurine. Questo album, che fa parte di una collana stampato con il preciso intento di non far dimenticare momenti di storia e di commemorare persone e fatti eroici, oltre a una bella serie di queste immagini propagandistiche, propone una scelta di fotografie tratte da collezioni private per ricordare il servizio dato dall’Arma a difesa dei cantieri e del personale delle importanti opere costruite in Africa orientale.

    Cartonato con sovracopertina, 24 x 17 cm. pag. 97 completamente illustrato con circa 60 foto b/n, 2 foto a colori, 2 cartine e 20 riproduzioni di cartoline

    Stampato nel 2013 da Herald

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    Cheren 1 febbraio – 27 marzo 1941

    22.00

    La battaglia di Cheren in Africa Orientale nel 1941 tenne avvinta per 57 giorni l’opinione pubblica italiana ed estera. La narrazione delle sue fasi, condotta con tutta la possibile obbiettività, sulla sorta di una precisa e diretta documentazione, vuole raggiungere un solo scopo: l’esaltazione dell’alto valore e dello spirito di sacrificio e di abnegazione del soldato italiano e della profondà fedeltà alla Madre Patria degli ascari.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 222 con 14 cartine + 12 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    Colonne – Le operazioni in A.O. delle CC.NN. Coorte Forestale Colonna Agostini

    22.00

    “Quando chiesi al Duce l’onore di far partecipare un Reparto di Milizia Forestale alle operazioni per la conquista dell’Impero, Egli non si meravigliò della proposta. Ne fui profondamente orgoglioso. Il Duce, dunque, conosceva l’alto spirito fascista delle Camicie Nere Forestali, e riteneva logico e naturale che esse domandassero di sospendere l’ordinaria attività tecnica, per partecipare alla guerra. E quando, alle Manovre di Bolzano, Gli presentai una formazione, attrezzata in modo particolarissimo a speciali compiti bellici, studiata ed organizzata perché potesse agire in assoluta autonomia, e già definita «Unità-modello» dal S. Capo di S. M. dell’Esercito, il Duce, visibilmente soddisfatto, consentì che essa partecipasse alle operazioni. Ottenuta anch’io l’autorizzazione di partire, volli assicurare al Duce che, a costo di qualunque sacrificio, noi Lo avremmo servito degnamente. Egli espresse la precisa certezza che avremmo mantenuto fede all’impegno”.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 188 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2020 da Novantico

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    Con i Dubat del II Gruppo Bande ‘Akobo’ nella Seconda Guerra Mondiale

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Alla vigilia della seconda guerra mondiale, la sorveglianza degli sterminati confini sud-occidentali dell’Africa Orientale Italiana era affidata all’attività di quattro gruppi bande di frontiera della forza di un migliaio di uomini che dipendevano, in pace, dal Governo del Galla Sidama, e allo scoppio della guerra vennero assegnati alle diverse divisioni costituite per le operazioni contro i confinanti ‘dominions’ britannici. Il II Gruppo Bande di Frontiera “Akobo” era uno di essi. Vi prestavano servizio uomini delle più svariate etnie e religioni dell’Impero, al comando di una ventina di ufficiali italiani.

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    Eritrea-Etiopia – A.O.I. Africa orientale italiana

    15.00

    Roma non era ancora capitale e Garibaldi da soli nove anni aveva unito il meridione al Regno quando l’Italia metteva piede in Eritrea, sia pure in maniera semiufficiale, e non con le armi, ma con un acquisto. Si può dire che i primi passi della giovane nazione italiana e quelli della sua colonia più antica furono contemporanei. Ne nacque un legame di amicizia, di rispetto, di solidarietà che è andato ben oltre il tradizionale rapporto tra metropoli europea e colonia d’oltremare; un legame che è andato al di là della dipendenza politica, perché, quando questa inevitabilmente è cessata, è rimasto l’affetto. È rimasto quell’insieme di segni, di emozioni, di ricordi, di sensazioni a volte indescrivibili che fanno ancor oggi dire, all’eritreo a Roma e all’italiano all’Asmara.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 128 con foto e illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 1994 da Italia Editrice

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    Fanteria Coloniale dell’A.O.I. (1935-1941). Battaglioni Coloniali dal I al XXVIII

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Quello dei reparti di fanteria coloniale dell’Impero è senz’altro il campo di ricerca più esteso, nel settore dell’uniformologia che riguarda le truppe italiane in Africa. Lo è per la notevole mole di normative, regolamenti e disposizioni  che si succedettero nei diversi governi dell’Africa Orientale tra il 1935 e il 1941, intervallo a cui si limita questo lavoro (i periodi precedenti sono già stati oggetto di una specifica pubblicazione nel 2011 incentrata sull’Eritrea e sulla Somalia dalle origini al 1934). Ma lo è anche per l’elevato numero di reparti coinvolti, tra battaglioni di fanteria, battaglioni costieri, compagnie autonome, reparti di formazione e unità minori di vario genere, peraltro ancora non interamente censite. La vastità della materia obbligherà dunque a suddividere questo studio in più parti, la prima delle quali è costituita dal presente volume che tratta i caratteri generali delle uniformi e degli equipaggiamenti della fanteria coloniale nel periodo in questione, e nel dettaglio i primi ventotto battaglioni, ovvero quelli che presero parte alla campagna italo-etiopica sul fronte eritreo, oltre che alle successive operazioni in A.O.I. fino alla perdita di quei territori.

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    Guerra in Africa Orientale

    35.00

    Obiettivi di questo saggio sono uno quello di ispirare una visione storica del rapporto tra l’Europa e l’Africa, di cui l’immigrazione costituisce una delle attuali manifestazioni, l’altro di poter tradurre in termini accessibili l’analisi di questo fenomeno della storia nazionale, per nulla marginale, sia per l’impatto che esso ha avuto sulla società italiana che per quello esercitato nei confronti dei paesi colonizzati. Questi cinquant’anni di colonialismo italiano in Africa Orientale vengono affidati ad una estesa ricerca che si basa non solo sulla storiografia scritta (conflitto ottocentesco tra Menelik e il generale Baratieri) ma anche sulla testimonianza diretta di molti reduci, tra cui il nonno dell’autore, che entrò in Addis Abeba al fianco di Badoglio e vi rimase con Graziani (conquista fascista).

    Cartonato 17 x 24 cm. pag. 282 con diverse foto b/n

    Stampato nel 2011 da Chiaramonte

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    Guerra in Africa Orientale 1914-1918

    16.00

    L’Africa orientale Tedesca fu lo scenariodi uno dei più interessanti quanto meno conosciuti capitoli della Prima Guerra Mondiale. Protagonista indiscusso di questo scacchiere fu Paul von Lettow-Vorbeck, comandante in capo delle foorze armate tedesche nelle regione, un uomo di eccezionali capcità militari e detentore di un singolare primato nella 1a G.M: fu l’unico comandante a non aver subito sconfitte di rilievoduranta tutto il corso della guerra. In questo stupendo diario di guerra, v. Lettow racconta le vicende salienti del suo indiscutibile successo. 300 tedeschi e 14.000 ascari, per l’intera guerra del 18914-18, seppero mettere in scacco le ben piùnumerose forze inglesi, comandate da 137 generali e composte da circa 300.000 uomini. Von Lettow comprese l’importanza di mobilitaree motivare la popolazione indigena in funzione anti-imperiale, in questo caso contro lo stesso Impero Britannico.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 204 + 13 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2012 da Res Gestae

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    I Disperati dell’AOI: la missione del S.Ten. Nicola De Carlo. Pilota farmacista

    25.00

    Lamberto Francois – Toni Vendrame

    Storia della fallita missione aerea condotta dal S.Ten. pilota Nicola De Carlo in Africa Orientale nel 1940 e della sua prigionia in Kenya durante la IIGM.

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    I pilastri del Romano Impero – Le camicie nere in Africa Orientale 1936-1936

    29.00

    La Conquista dell’Impero segnò il battesimo del fuoco della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per la prima volta grandi unità di Camicie Nere furono impiegate organicamente in combattimento, a sottolineare il significato politico che il Regime voleva dare alla guerra. Questo libro inquadra l’impiego delle unità della MVSN nel quadro degli avvenimenti militari della guerra d’Etiopia del 1935-1936. Il maggior momento di gloria delle Camicie Nere, ed il più propagandato, fu la cosiddetta Prima Battaglia del Tembien, che vide il maggior sforzo offensivo etiopico, con le forze abissine in procinto di aprirsi la strada di Macallè. Solo la resistenza di Passo Uarieu riuscì ad arginare prima, ed a respingere poi, la minaccia. Il presente studio analizza quindi la conquista dell’Amba Uork, la battaglia dello Scirè, la presa dell’Amba Aradam, Mai Ceu e la caduta di Addis Abeba, senza trascurare l’impiego della M.V.S.N. sul fronte somalo, la Coorte della Milizia Forestale, e le Milizie Speciali in Africa Orientale. Nelle appendici sono riportati brani delle lettere del Capomanipolo Medico Luigi Chiavellati, Medaglia d’Oro alla memoria, il memoriale segreto sulla battaglia preparato per Mussolini dal sottosegretario alla Guerra Generale Baistrocchi, il diario del Centurione Romolo Galassi, caduto sull’Amba Uork, gli organigrammi e le motivazioni delle decorazioni a reparti ed a combattenti della M.V.S.N. per gli eventi trattati. Il testo è integrato da rare e inedite fotografie di CC.NN. in azione, mappe e tavole a colori che ritraggono i luoghi dei combattimenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 278 con varie foto b/n

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    Immagini dell’impero – Storia fotografica degli italiani in A.O.I.

    30.00

    La descrizione dell’avventura fascista in Africa Orientale, attraverso una notevole mole d’immagini coordinate su un percorso narrativo, rappresenta una novità nella saggistica. Finora, infatti, sono state rare le opere che hanno utilizzato questo mezzo documentale e nei pochi casi in cui ciò è avvenuto, la scelta ha riguardato aspetti guerreschi, diplomatici o politici, mentre è stato riservato uno spazio non adeguato all’umanità indistinta che ha vissuto quei fatti. Purtroppo l’Autore in questa indagine non ha potuto contare molto sul materiale delle varie fototeche esistenti nel nostro paese. Infatti, pur essendo notevole, soprattutto nell’archivio dell’Istituto Luce, riguarda in prevalenza eventi politici e militari mentre poco c’è sulla massa dei nostri connazionali dell’impero. Ha trovato, invece, molto più materiale su tale argomento nella pubblicistica periodica coloniale dell’epoca, spesso di ottima fattura. Tali periodici, infatti, erano quasi tutti editi dall’Ufficio Studi del Ministero dell’Africa Italiana, dove confluiva il materiale fotografico della sezione Luce A.O.I. Nonostante tutte le difficoltà incontrate, ci pare che questo saggio, raggiunga lo scopo che si era preffissato, dare un’immagine “reale” delle vicissitudini degli italiani in Africa Orientale e delle sofferenze ad essa connesse.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 332 interamente illustrate con foto b/n + 16 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2011 da Solfanelli

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    Italiani in Africa orientale – Piccole e grandi storie di pace di guerra di lavoro e d’avventura

    20.00

    Se il “mal d’Africa”, l’arcinota sensazione di nostalgia di chi ha visitato l’Africa, ha ispirato centinaia di scrittori, registi e cantanti, per molti italiani ha significato soprattutto nostalgia di tutto ciò che centinaia di migliaia di nostri connazionali crearono con fatica e passione nelle nostre colonie africane. Alla critica dell’espansione coloniale, ma anche il modo con cui gli italiani la attuarono, si vogliono contrapporre, contestualizzandoli, gli episodi che videro gli italiani impegnati in pace – creando fattorie, imprese, opere pubbliche, intere città – e in guerra – combattendo contro i pirati, gli estremisti islamici, l’Impero abissino e quello britannico – in quella che una volta era l’Africa orientale italiana. E il ricordo di quanto fecero è testimoniato dalla giornalista e scrittrice inglese Michela Wrong, che, nel 2004, parlando con il tassista che la stava accompagnando all’aeroporto di Asmara, si è sentita dire: “andava meglio sotto gli italiani”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 444 illustrato con numerose foto e cartine b/n e colori

    Stampato nel 2018 Ass. Cult. TraccePerLaMeta

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    Kai Bandera. Una banda irregolare. Etiopia 1936-1941

    18.00

    Ettore Formento

    Etiopia 1937: a un anno dalla proclamazione dell’impero gli italiani controllano solo Addis Abeba e pochi centri. Spadroneggiano ribelli e predoni, è tempo di massacri e saccheggi. I soldati «nazionali» partono e il controllo del territorio è affidato a bande di irregolari etiopi, ognuna al comando di un italiano. Ettore Formento ha venticinque anni: un ufficiale ragazzo, solo in un Paese immenso. Gli affidano la «Kai Bandera», cinquecento guerrieri raccolti dietro una semplice insegna: la loro rossa (Kai) bandiera (Bandera). Deve diventare etiope tra etiopi. Agire da eroe è l’unico modo per farsi seguire; ci riuscirà così bene da meritarsi questo complimento: «Tu morto, tutta Bandera morta». Per due anni conduce la banda attraverso altipiani maledetti, fiumi incantati, distese aride e selve oscure: terre di splendide donne e sanguinari combattenti capaci però di pietà cavalleresca; sono drammi e risate, amori e tradimenti. Crolla l’Africa Orientale Italiana e quelli della «Kai Bandera» sono fra gli ultimi a cedere.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 302 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2024 da Mursia

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    L’ impero breve. Vita e opere degli Italiani in A.O.I.

    30.00

    L’avventura dell’Italia fascista in Africa fu l’ultima delle imprese coloniali; un’aggressione contro genti di antica civiltà in un periodo in cui già le élites dei popoli soggiogati d’Africa e d’Asia avevano iniziato il loro cammino verso l’indipendenza. Determinò una scia di eventi dolorosi per i nativi, come la dura repressione. Ebbe, inoltre, conseguenze negative per l’Italia sotto diversi punti di vista. Questi elementi sono chiaramente evidenziati dall’autore e rappresentano la cornice della sua minuziosa indagine sui nostri coloni che operarono in quelle terre nel breve periodo dell’occupazione.Una ricerca organica mai tentata su quello che fecero gli italiani in ogni campo con particolare riferimento a quelli istituzionale, economico e sociale che determinarono trasformazioni spesso radicali con i contraccolpi che ne derivarono per i nativi, prima e dopo la nostra uscita di scena. Fatti e atti rivissuti con una prosa accattivante.La società italiana in formazione in AOI è descritta in tutti i suoi aspetti anche quelli apparentemente secondari del vivere quotidiano, frutto di una certosina ricerca su quotidiani e periodici locali e della testimonianza di chi partecipò a quegli eventi. Emerge così per la prima volta a tutto tondo la vita dei nostri pionieri in quelle terre, che, come rileva l’autore, non furono né santi né demoni, bensì uomini e donne con il loro fardello di pregi, difetti, vizi, pregiudizi comuni all’umanità di quel tempo sotto qualsiasi latitudine. Un percorso che per la maggioranza di loro si trasformerà presto in una tragica odissea.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 422 + 16 di foto b/n

    Stampato nel 2010 da Solfanelli

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    La battaglia di Adua – Marzo 1896

    15.00

    Negli anni Ottanta del XIX secolo, il neonato Stato italiano intraprese una politica colonialista mirata all’espansione della sovranità nazionale. A questo scopo si cercarono motivi di contrasto in diversi territori esteri. Dopo l’acquisizione dell’Eritrea, nel Corno d’Africa non tardarono a manifestarsi forti attriti, che culminarono nello scontro con Menelik, imperatore d’Etiopia, e con il suo bellicoso e ben armato popolo. Dopo un successo iniziale, nel febbraio del 1896 le forze coloniali italiane avanzarono negli altipiani, per essere infine sbaragliate nella battaglia di Adua, in cui persero 6.000 uomini. Il pesante scacco subito, oltre a provocare la caduta del governo, evidenziò agli italiani il fatto che l’Etiopia non poteva essere sottovalutata: per oltre un ventennio, la disfatta di Adua fu la più sanguinosa patita da un esercito coloniale per mano di un nemico non europeo.

    Brossura 17 x 24 pagg. 102 molte illustrazioni

    Stampato nel 2012 da Libreria Editrice Goriziana

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    La guerra privata del tenente Guillet – La resistenza italiana in Eritrea durante la Seconda Guerra Mondiale

    20.00

    Questo libro è una medaglia su cui sono ritratti due volti. Il primo è quello del suo protagonista: Amedeo Guillet, ufficiale di cavalleria, comandante di un Gruppo Bande a cavallo che fece contro gli inglesi, durante la seconda guerra mondiale, una sorta di guerra di corsa fra le colline e le pianure desertiche dell’Eritrea. Dopo la resa dell’esercito italiano in Africa Orientale, Guillet continuò a combattere. Vestito come un arabo, si mise alla testa di una banda composta da guerriglieri eritrei, etiopici e arabi. Dopo mesi di guerriglia dovette nascondersi a Massaua a lavorare come acquaiolo sino al giorno in cui riusci ad attraversare il Mar Rosso per raggiungere lo Yemen neutrale. L’altro volto inciso sulla medaglia è quello del suo nemico, Vittorio Dan Segre, politologo, giornalista, professore a Haifa e a Stanford, uno dei maggiori esperti di questioni mediorientali. Nel 1938, all’età di 16 anni, emigrò in Palestina. Guillet e Segre s’incontrarono a Napoli nel 1944, combattendo ora dalla stessa parte, ma si conoscono dal giorno in cui Segre studiava nell’esercito britannico sui rapporti dell’Intelligence Service le spericolate azioni di un ufficiale piemontese. Da questa lunga amicizia è nata una biografia in cui Segre, per disegnare il ritratto di Guillet, ha utilizzato soprattutto fonti “nemiche”: i rapporti e i ricordi degli ufficiali inglesi che lo combatterono in Etiopia e in Eritrea.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 230 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Corbaccio

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    La Posta Militare con l’Africa Orientale, Gli annulli di posta militare in Africa Orientale di Edmondo Moro

    20.00

    Virgilio Lunardon

    Questa ristampa offre al collezionista di posta militare l’occasione per rivisitare una serie di articoli di Virgilio Lunardon sulla campagna nell’Africa Orientale del 1936-37, pubblicati dalla gloriosa Rivista Filatelica d’Italia mentre la campagna era in corso. Gli articoli hanno tutti i pregi dell’attualità storico postale dell’epoca e, rileggendoli, ci si rende subito conto che dopo 70 anni le notizie tecniche contenute sono ancora valide e restano un punto di riferimento di grande rilievo.

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    Le bande autocarrate dei Carabinieri reali in Africa Orientale italiana. Immagini e storia (febbraio-luglio 1936)

    16.00

    Alberto Galazzetti

    In questo volume si ricostruisce l’attività del “Raggruppamento Bande Autocarrate CC.RR.” attraverso l’album fotografico inedito di un brigadiere in forza alla IV Banda Autocarrata, decorato con medaglia di bronzo al valor militare per lo scontro di Gunu Gadu. Quale preziosa integrazione sono anche pubblicate decine di foto conservate nell’archivio del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, la maggior parte delle quali inedite. In Appendice è riportato l’organigramma completo di tutte le Bande e l’elenco dei carabinieri ad esse appartenenti decorati al valor militare con le relative motivazioni.

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    Le navi bianche. Il rimpatrio dei civili italiani dall’AOI 1942-43

    20.00

    Decio Zorini

    Nel marzo 1942 quattro delle maggiori navi passeggeri superstiti, Tn Duilio e Giulio Cesare del Lloyd Triestino e Mn Saturnia e Vulcania della Italia S.A., furono scelte per una missione di rimpatrio. Dopo lunghe trattative segrete condotte grazie alla mediazione di vari governi, Italia e Gran Bretagna raggiunsero un accordo in pieno conflitto per l’evacuazione dei nostri connazionali civili dall’ex Africa Orientale Italiana, di cui circa 30.000 donne, bambini e anziani. Le difficoltà da superare furono notevoli, soprattutto per i rifornimenti di combustibile, acqua e viveri che si concordò di pagare in oro tramite paesi neutrali. Il percorso circumnavigando l’Africa era geograficamente di 20.000 miglia andata / ritorno, 37.000 km, ma effettive 23.000 miglia, 40.000 km…

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    Non avevamo neanche la bandiera

    16.50

    L’entusiasmo di un ragazzo casualmente coinvolto in una guerra decisa dall’Impero è l’energia che anima questo resoconto sull’aventura coloniale in Africa Orientale dal 1937 al 1941 vista attraverso gli occhi dei personaggi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 175 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2010 da IBN

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    Penne di Falco – La cavalleria dell’Africa orientale (1888-1941)

    20.00

    La prima monografia specifica sui reparti di cavalleria coloniale dell’A.O.I., che prende in esame le uniformi e i colori distintivi utilizzati dai celebri Squadroni di “Penne di falco”, dalla costituzione di questa specialità nel 1888 fino alla caduta dell’impero. Con un ricco corredo documentale, fotografico e illustrativo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 88 riccamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2019 da Museo dell’Araba Fenice Parma

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    SGM – La difesa dell’impero. A.O.I. 1940-41

    10.00

    Collana di monografie derivate dalla rivista “Storia & Battaglie” di Editoriale Lupo. Gli argomenti trattati riguardano, essenzialmente, tematiche inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono costituite da circa 80 pagine, con un testo accurato e un ottimo apparato iconografico rappresentato da 100/110 fotografie b/n, una decina di disegni tecnici e una serie di utilissime tabelle. Questa monografia in particolare, si occupa del teatro bellico dell’Africa Orientale Italiana (A.O.I.) nel periodo 1940-1941.

    Sommario:

    – Le forze italiane
    – La Regia Marina
    – Le forze aeree
    – il quadro strategico complessivo
    – Le forze avversarie
    – La prima fase delle operazioni
    – Le operazioni navali
    – Le operazioni aeree
    – L’offensiva in Eritrea
    – L’offensiva in Somalia- La fase finale delle operazioni

    Brossura punto metallico, 21 x 29,5 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2018 da Editoriale Lupo

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    Tembien – Note di un legionario della “28 ottobre” in Africa Orientale

    27.00

    Per comprendere l’importanza del presente saggio non si può prescindere dalla formazione culturale dell’autore, Biagio Pace: professore universitario e deputato, combatté in Africa Orientale come Seniore della M.V.S.N., comandante di una Compagnia Mitraglieri, e in tale veste partecipò alla difesa di passo Uarieu, legandosi con una forte amicizia con Filippo Tommaso Marinetti, inquadrato nello stesso reparto. Il lavoro di Pace sulla battaglia del Tembien, con la sua rievocazione degli scontri a Celicot, Debrì, Abbi Addì, Melfà, passo Uarieu, Mai Beles, Endertà, Uork Amba e Debra Amba è in questo senso unico: riporta dati, notizie geografiche ed etnografiche, interrogatori di prigionieri, testimonianze, spesso con una mancanza di retorica veramente stupefacente, non tanto e non solo per il momento e per l’epoca, ma anche data l’obiettiva realtà raccontata.

    Brossura, 17 x 25 cm. pag. 160 illustrato con circa 33 foto e 5 cartine b/n

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Ultima missione in mar Rosso – L’odissea dei naufraghi della lancia IA 463

    15.00

    31 marzo 1941. L’impero italiano in Africa orientale vive le sue ultime ore. Le truppe inglesi sono all’Asmara, per le poche navi in rada a Massaua è l’ora della verità. La 3ª squadriglia cacciatorpediniere – composta dal Manin, dal Sauro e dal Battisti – fa rotta per Porto Sudan, contro il nemico. Il 3 aprile, dopo tre ore di attacchi aerei, il Manin affonda e i sopravvissuti trovano scampo su una motolancia e su una lancia a vela. Quelli sulla motolancia saranno subito catturati mentre gli altri, 43 uomini, a bordo della lancia IA 463, saranno protagonisti di un’impresa epica e disperata sotto il comando di un giovanissimo sottotenente di vascello, Fabio Gnetti. Recuperati dagli inglesi, i naufraghi vengono internati per due anni in un campo di prigionia a Wasta dove, grazie alla loro disciplina, riusciranno a mantenere intatta la loro dignità di uomini e di militari.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158 con inserto di 8 pagine con foto a colori

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Un posto al sole. La colonizzazione demografica in A.O.I.

    30.00

    Pur se la colonizzazione demografica ha rappresentato l’elemento distintivo del colonialismo fascista, l’argomento è stato poco interessato dalla ricerca storica. Questo corposo saggio cerca di colmare questa lacuna attraverso una ricerca di tutto il materiale disponibile nei principali archivi italiani. Questa documentazione è stata messa a confronto con gli articoli pubblicati nelle tante riviste coloniali dell’epoca. Si scontrano due diverse realtà, da una parte l’aspetto propagandistico che aveva creato speranze che si rivelarono illusioni e dall’altra la verità che emerge dalle testimonianze dei coloni che pagarono il prezzo più alto di questa avventura. Parte integrante del saggio è l’ampia appendice che comprende,, tra l’altro, i quadri riassuntivi degli elementi essenziali della colonizzazione demografica e un’ampia iconografia sia fotografica che documentale.

    Brossura con sovracopertina 17 x 24 pag.436 di cui più di 200 di fotografie e documenti

    Stampato nel 2012 da Solfanelli

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    Una vita come tante altre – Dall’Africa Orientale Italiana alla Garfagnana

    20.00

    Carlo Giacomelli, nato nel 1911, iniziò il suo lungo servizio sotto le armi quale A.U. nell’artiglieria da montagna, poi nella 17ª batteria della “Julia”, per poi essere inviato in Somalia e in Etiopia in appoggio alle Camicie Nere impegnate contro i ribelli. In seguito combatterà in Francia e nella campagna di Grecia-Albania e negli stessi luoghi parteciperà alla repressione della guerriglia (Albania). Dopo l’8 settembre lo troviamo nel Gruppo Art. “Bergamo” della “Monterosa”, schierato contro gli Alleati in Garfagnana partecipando tra l’altro all’operazione “Wintergewitter” contro la 92ª Divisione americana “Buffalo”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 160 illustrato con circa 42 foto b/n e 4 foto a colori

    Stampato nel 2007 da Italia Storica

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    Uniformi e Insegne degli Zaptie’. Le colonie dell’Africa Orientale

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Questo lavoro passa in rassegna, pur senza pretese di esaustività, le uniformi che contraddistinsero gli zaptiè nativi dei territori dell’Africa Orientale durante i cinquantotto anni del loro servizio a fianco dei carabinieri. Ricco corredo iconografico a colori e in bianco e nero . Il corpo, costituito nella pen’ultima decade del 1800 in Eritrea, per affiancare i reparti dei Reali carabinieri, partecipando a numerosi fatti d’arme. Furono anche costituiti reparti con personale somalo che, assieme a quelli eritrei, raggiunsero i 5.000 elementi, partecipando alla campagna italo-etiopica del 1936-37. Durante il secondo conflitto mondiale, l’Arma operò con 5 Gruppi mobilitati che comprendevano numerosi elementi locali.

    Brossura, 29,5 x 21 cm. pag. 116 interamente illustrato  con tavole uniformologiche a col, foto d’epoca b/n e mappe e documenti d’epoca

    Stampato nel 2022 da Museo dell’Araba Fenice

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