Dizionario mussoliniano

Adler edizioni

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    Dizionario mussoliniano

    11.50

    AA. VV.

    Nel Dizionario Mussoliniano sono contenute 1500 affermazioni di Benito Mussolini. Motti e discorsi che pronunciò negli oltre vent’anni in cui guidò l’Italia e gli italiani, segnando con la propria personalità, e in particolare con il proprio vigore verbale la storia del XX secolo.

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    La rivoluzione fascista toscana e i suoi caduti

    22.00

    AA.VV.

    «Erano anime pure e ardimentose, pronte al sacrificio senza nulla chiedere e anticipavano nello spirito e nel carattere la nuova Italia fascista – Io so quanto la rivoluzione del 1922 deve alla grande riscossa toscana del 1921 – Le giovani camicie nere cadute hanno fatto della Toscana una regione dove il fascismo è sempre vigile – Noi ricordiamo i nostri morti e marciamo più rapidamente innanzi – Questo è il loro ordine». Un messaggio di Mussolini, inviato alla Federazione fiorentina il 2 marzo del 1931, in occasione della commemorazione degli squadristi della città, insieme alla formula del giuramento fascista, «Nel nome di Dio e dell’Italia, giuro di consacrarmi tutto e per sempre al bene d’Italia», incisa su una lapide, accoglie il 27 ottobre del 1934 nella cripta di Santa Croce i corpi di trentasette «martiri» di Firenze, caduti per la causa fascista prima della marcia su Roma o in seguito alle ferite riportate negli scontri. Questa è la loro storia.
    ristampa anastatica

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 304

    Stampato nel 2021 da Adler

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    Mafarka il futurista

    14.50

    Filippo Tommaso Marinetti

    “Mafurka il futurista” racconta la vicenda di un re africano che, con il solo sforzo di volontà, partorisce un figlio gigantesco e divino. Di netta derivazione nietzschiana l’opera costituisce un dirompente esempio di applicazione letteraria del futurismo, ed è stata stigmatizzata fino a tempi recenti per il suo contenuto maschilista. La presente edizione riproduce il testo integrale dell’opera che valse al suo autore un celebre processo per oltraggio al pudore.

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    Martin Bormann ombra di Hitler

    18.00

    Joseph Wulf

    Martin Ludwig Bormann, capo della cancelleria del NSDAP (Parteikanzlei) e segretario personale di Adolf Hitler, fu tra i membri più importanti nella gerarchia della Germania nazista. Bormann riuscì, senza speciali capacità di intelligenza, ma con un’invadenza ostinata, pedante, intrigante ed ottusa, a diventare in ogni questione il vice-Hitler. La sua fedeltà totale alla causa nazista non fu mai disgiunta dalla brama di costruirvisi una posizione unica di prestigio e di predominio. La vita di Bormann coincise continuamente con quella del regime: la sua crudeltà con l’efferatezza delle istituzioni; la sua onnipresenza con l’inderogabilità della polizia, della persecuzione, della gerarchia. La stessa vita della famiglia Bormann non è mai del tutto privata; il fatto che abbia 10 figli è un «dono» al Reich, come il fatto che la relazione con la sua amante deve coincidere con il piano del «doppio matrimonio» a fini razziali nel Terzo Reich.

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    Mussolini aviatore

    24.00

    Guido Mattioli

    “Il presente volume di Guido Mattioli dà malioso rilievo documentario alla esecutiva volontà mussoliniana, alla pratica arditezza senza precedente o vivo confronto del Duce Nostro. Qui è l’aviatore in paragone del quale impallidiscono i tipi celebrativi del trentennio anglosassone e americano. Al suo avvento al potere Mussolini è già un esperto del volo, che in ore di confusione e d’ignavia civica e politica, con l’ostinata intransigenza verso sé stesso che lo farà possente in Italia e nel mondo sugli altri, gli conquisterà il titolo e l’autorità di creatore della più ardita e temuta aviazione militare”. (dalla prefazione di Paolo Orano)

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 394 con varie foto b/n

    Stampayo nel 2021 da Adler

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    Mussolini si confessa

    16.00

    Georg Zachariae

    Il Duce sceglie di confessarsi all’ufficiale medico della Wehrmacht che gli fu vicino, dall’ottobre del 1943, per tutti gli ultimi diciannove mesi della sua vita. Mussolini preferisce un laico e con lui si sfoga, parla senza reticenze del suo passato, dei suoi amori, dei suoi rimpianti, gli racconta aneddoti curiosi, trancia giudizi sui contemporanei. Una preziosa testimonianza che rivela un Mussolini intimo e inedito che parla con franchezza di Churchill, di Hitler, di Roosevelt, di Badoglio, di Togliatti, della sua alta considerazione per Goebbels e del disprezzo per Göring.

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