Descrizione
Giorgio Seccia
Nel corso della Prima Guerra mondiale, a dispetto dell’immagine convenzionale di comandanti ottusi, non mancarono, soprattutto nell’esercito tedesco dove migliore era la formazione intellettuale e culturale degli ufficiali, uomini che si adoperarono per proporre e attuare tattiche innovative che, seppure unicamente rivolte a ottenere la vittoria sul campo e non a rendere meno tragico il conflitto, potevano renderlo meno dissennato. Tali rivoluzioni tattiche rappresentarono una novità così importante nel monotono quadro della guerra, da costituire la base delle tattiche utilizzate dai tedeschi nel secondo conflitto mondiale. Questi ufficiali, messisi in luce nella ricerca di innovazioni tattiche, non ricoprirono incarichi di vertice e sono stati scarsamente ricordati nei libri di storia pur essendo stati gli artefici di importanti e fondamentali pagine della storia militare. Lossberg rinunciò alla difesa statica in favore di quella elastica. Hutier superò lo schema dell’attacco di massa srprendendo il nemico con l’assalto di piccole unità. Bruchmuller riorganizzò l’artiglieria trasformandola in una micidiale arma di battaglia, e Hoffmann riuscì a fondere la genialità militare con quella politica. Se poi il grado di eccellenza raggiiunto non ha potuto far vincere la guerra alla Germania le cause della sconfitta vanno ricercate altrove.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 14con circa 91 foto b/n
Stampato nel 2014 da Marvia Edizioni
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