L’Europa contro Napoleone

Libreria Militare Ares

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    L’Europa contro Napoleone

    30.00

    Ventidue anni, dal 1793 al 1815, scanditi da sette Coalizioni contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica, che videro scendere in campo le principali Potenze: dal Regno Unito alla Russia, dalla Svezia e la Prussia all’impero Ottomano, dalla Spagna all’Impero Austriaco. “Mi sono sempre trovato nella necessità di abbattere per non essere abbattuto”: c’era del vero in questa affermazione di Napoleone, che celava, non confessata, l’accettazione di un disegno del Fato. L’orco, come veniva chiamato nelle corti europee, subì il sistematico rifiuto da parte del vecchio mondo che, nella migliore delle ipotesi, lo considerava un intruso, un “parvenu”. Pitt il Giovane fu il degno rappresentante della Old England, nella implacabile opposizione a Bonaparte. Fino a quando un altro inglese, il duca di Wellington, non lo sconfisse sul campo a Waterloo, e Londra non ne decise l’esilio, su uno scoglio in mezzo all’Atlantico. “Fu vera gloria?”, si chiese Alessandro Manzoni, in una Ode famosa, nell’apprendere della morte di Napoleone. Ma non era soltanto la gloria militare l’eredità del Grande Corso. Il Codice Civile, le riforme, le strade, i porti, i valichi alpini aperti al traffico, il nuovo Louvre, le cento e cento opere realizzate dall’amministrazione napoleonica, durante quattro lustri, costituivano un patrimonio di incalcolabile valore, non soltanto per la Francia, ma per l’Europa intera e per tutto il mondo occidentale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 394 con varie illustrazioni e cartine

    Stampato nel 2015 da Libreria Militare Ares

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    Le sabbie di El Alamein

    25.00

    I sei mesi precedenti l’inizio della battaglia di El Alamein segnarono le sorti della guerra sul fronte nordafricano e nel Mediterraneo. Anche se poteva sembrare che la Wehrmacht stesse organizzando una gigantesca manovra con obiettivo il Medio Oriente e il suo petrolio, in realtà questo ambizioso disegno non fu mai nelle intenzioni dell’Alto Comando tedesco, e l’Afrika Korps fu inviato in Libia con compito di sbarramento per evitare il collasso italiano. Anche quando Hitler autorizzò l’affondo di Rommel in Egitto chi fu più lungimirante fu Kesserlring, che non credeva che Rommel potesse andare oltre El Alamein. Il volume è completato da diversi allegati come Ordini di battaglia o Carri armati impiegati nel deserto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 256

    Stampato nel 2011 da Libreria Militare Ares

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    Le spie di Rommel

    25.00

    Colpo memorabile del nostro SIM (1941), il trafugamento del “Codice nero” nell’ambasciata degli Stati Uniti a Roma, perché consentì la decrittazione dei dispacci che l’ufficiale americano distaccato al Cairo trasmetteva al Dipartimento della Guerra sui piani inglesi in Africa Settentrionale. La Compagnia Intercettazione dell’Afrika Korps, ben diretta, fu anch’essa un elemento importante per la direzione della battaglia nel deserto. Questo, a riprova che l’attività di Intelligence e di ascolto fu notevole, anche in quel teatro

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 224 con varie cartine e foto b/n

    Stampato nel 2017 da Ares

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