1915: l’Italia va in trincea

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    1915: l’Italia va in trincea

    24.00

    Nel ripercorrere la storia militare dei primi mesi della Grande Guerra sul fronte italo-austriaco, con la mancata irruzione oltre frontiera dell’ultima settimana di maggio e l’agonia delle battaglie di logoramento autunnali, il libro fa rivivere «in presa diretta» episodi noti e meno noti del conflitto. È così illuminata la condotta della guerra nella sua concreta realtà quotidiana: dalla brillante impresa degli alpini sul Monte Nero al sanguinoso fallimento della quarta offensiva sul fronte dell’Isonzo. Una disamina che non tralascia di considerare i mutamenti profondi nel morale e nello spirito di una generazione di soldati che persero le loro illusioni ma si trasformarono in un esercito capace di sopportare altri tre durissimi anni di guerra.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag 309

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    1948. Gli italiani nell’anno della svolta

    25.00

    Per l’Italia repubblicana le vicende del 1948 hanno sancito la fine della travagliata transizione dal fascismo alla democrazia e l’inizio di una fase politica nuova. Il voto del 18 aprile rappresentò anche una netta scelta di campo nel bipolarismo della guerra fredda, scelta che non fu messa in discussione neppure dalla grave crisi dell’attentato a Togliatti, che in quello stesso anno portò il paese sull’orlo di un’insurrezione e ai una nuova guerra civile. Come vissero gli italiani quel passaggio tumultuoso? Quali ideali li animarono? Quali stati d’animo, passioni e condizionamenti ne indirizzarono l’orientamento politico? Diari, lettere, interviste, relazioni delle autorità e di pubblica sicurezza, carte di partito, documenti internazionali, giornali, volantini permettono di ricostruire il quadro complesso dell’Italia dell’epoca, illuminando anche molte questioni che hanno caratterizzato i decenni successivi, fino ai nostri giorni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 435

    Stampato nel 2018 da Il Mulino

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    915 – La battaglia del Garigliano. Cristiani e musulmani nell’Italia medievale

    22.00

    Della tentata conquista islamica dell’Italia, che interessò tutto il corso del IX secolo, sappiamo davvero poco. Per far luce su quelle vicende, il libro prende le mosse dal racconto della grande battaglia avvenuta nel 915 non lontano dal fiume Garigliano, fra il Lazio e la Campania. Le truppe di una lega cristiana di Bizantini, Napoletani, Gaetani, Capuani e Amalfitani si scontrarono – sconfiggendoli – con i guerriglieri musulmani che trent’anni prima avevano fondato, su una collina prospiciente il fiume, un importante insediamento militare. Sono poi ricostruite le tappe principali dell’espansione musulmana nell’Italia continentale, con un occhio attento ai profili biografici e alle rappresentazioni ideologiche dei suoi protagonisti, ai luoghi, ai complessi e inaspettati rapporti politico-diplomatici intercorsi fra occupanti ed élites locali.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 288 con alcune foto e mappe b/n

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Acri 1291 – La caduta degli stati crociati

    24.00

    Il 18 maggio del 1291, dopo un drammatico assedio, Acri, l’opulenta capitale del regno crociato di Gerusalemme, cadeva sotto i colpi d’un giovane ma ambizioso sultano mamelucco, seguita dieci giorni dopo dal castelletto templare, teatro dell’estrema difesa cittadina. Cessava così, dopo quasi due secoli, la presenza crociata in Terrasanta. L’Occidente metabolizzò il fatto con un gran vociare e molte recriminazioni, ma senza impegnarsi attivamente per recuperare quanto perduto. In questo libro, la fine degli stati crociati è letta nel contesto più generale dei sommovimenti che interessarono il territorio siro-palestinese nel corso del XIII secolo: un’area contesa a vario titolo fra Mongoli e Mamelucchi, Genovesi, Pisani e Veneziani, papi e imperatori, Templari e Ospitalieri, re, regine e reggenti, e difesa da nugoli di crociati sovente indisciplinati che finiranno per decretarne la rovina.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 330 con 4 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    Adriano

    12.00

    Imperatore fra il 117 e il 138 d.C, Adriano, grazie al suo grande talento politico e amministrativo, conseguì notevoli successi sulla scena sia interna sia esterna. Uomo pieno di contraddizioni, letterato, fervido ammiratore della cultura greca, ha lasciato traccia della sua grandezza nella Villa Adriana di Tivoli. Il volume ne ricostruisce la figura e ne racconta le imprese, collocandole sullo sfondo di Roma all’epoca del suo massimo splendore.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 148

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Alla festa della Rivoluzione – Artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume

    12.00

    L’impresa di Fiume coagulò una quantità di esperienze diverse, di ansie di ribellione, di velleità rivoluzionarie; fu come un lungo e febbrile carnevale all’insegna della festa e della provocazione, in linea con le avanguardie del tempo ma anche “insurrezionale”, come lo sarà il ’68. Il volume, attraverso le testimonianze anche letterarie di diversi protagonisti, racconta Fiume dalla parte degli “scalmanati” che vi accorsero a vivere una festa fatta di bravate futuriste e di utopie, di trasgressione sessuale e di pirateria, di gioco e di guerra; Fiume quindi come momento significativo di quella cultura della rivolta che ha caratterizzato il secolo.

    Brossura 13,50 x 21 cm. pag. 250 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2008 da l Mulino

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    Alle origini della cavalleria medievale

    32.00

    Il guerriero a cavallo, con il suo prestigio anche simbolico, ci perviene dal profondo della preistoria, in termini tanto di valori quanto di pratiche di vita e di combattimento. Dagli sciamani centroasiatici ai guerrieri barbari, dagli dèi nordici ai martiri cristiani, senza dimenticare l’evoluzione dell’allevamento, l’affinarsi delle tecniche metallurgiche, lo sviluppo dell’arte della guerra e le relative “visioni del mondo”: se i più lontani presupposti del cavaliere medievale sono rintracciabili nella cultura dei nomadi delle steppe che per primi addomesticarono i cavalli, la sacralità e la superiore aura che lo circondano persistono ancora oggi nell’immaginario occidentale. Tra storia ed epica, il racconto di un mito millenario e dei suoi perduranti riflessi. Introduzione di Alessandro Barbero. Prefazione di Jean Flori

    Rilegato, 14,5 x 21,5 pag. 668

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Annibale

    14.00

    Con stile piano e scorrevole il libro rievoca la vita e le imprese leggendarie di Annibale, il condottiero cartaginese che nel corso della seconda guerra punica (218-201 a.C.) inflisse ai Romani una serie di spaventose disfatte (la più devastante nella battaglia di Canne, 216 a.C.). Annibale venne infine sconfitto a Zama, sul suolo africano, ad opera di Scipione, che della lezione del Barcide aveva sagacemente fatto tesoro, e che, in questo modo, avviò Roma verso il predominio sul Mediterraneo. Ne emerge la figura di un generale tra i più grandi di ogni tempo, genio militare innovativo dalle insuperate doti di condottiero, dotato di sicura padronanza delle concezioni tattiche più raffinate.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 177

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Augusto e il Principato

    18.00

    Una sintetica quanto originale presentazione del Principato dalla fondazione augustea lungo gli sviluppi dei primi tre secoli della nostra era. Sono messi in luce la discontinuità con le precedenti istituzioni repubblicane e gli epocali elementi organici e mentali che lo apparentano a quel processo di formazione dello “Stato” che prenderà corpo oltre un millennio dopo.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 210

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Bisanzio e le crociate

    12.00

    Iniziate nel 1095, quando papa Urbano II durante il concilio di Clermont decise di intraprendere la guerra santa per la liberazione di Gerusalemme, facendo appello ai fedeli, le crociate divennero un aspetto caratterizzante della cristianità occidentale. Delle otto spedizioni che ebbero luogo fra l’XI e il XIII secolo, le prime quattro coinvolsero direttamente l’impero bizantino. Il volume dà conto dei riflessi pesanti che ebbero su di esso: saccheggi e devastazioni culminarono infatti nel 1204 nella conquista stessa di Bisanzio e nella formazione di un impero latino.

    Brossura 12,5 x 20,5 cm. pag. 173 con 9 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Camicie nere, camicie brune – Milizie fasciste in Italia e in Germania

    35.00

    Il libro mette a confronto le organizzazioni paramilitari del fascismo e del nazionalsocialismo, fotografate nel momento di massima ascesa, antecedente alla presa del potere dei due movimenti: il 1921-22 per le “squadre d’azione” fasciste, il 1929-32 per le SA, “le camicie brune” germaniche. Ciò che ne risulta è il quadro di due organizzazioni che vivevano e si rafforzavano nell’azione, e questa azione era la violenza, che trovava in sé la propria giustificazione. Di straordinario interesse risulta lo studio della composizione delle squadre: chi erano infine gli squadristi, qual era la loro estrazione sociale, a quale fascia d’età appartenevano? E come si strutturavano le squadre, cosa le teneva insieme, come si esplicava la loro azione e quali erano i loro ideali?

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 21,5 cm. pag. 612

    Stampato nel 2009 da Il Mulino

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    Canne – La sconfitta che fece vincere Roma

    15.00

    216 a.C., Canne, Apulia-Puglia: è qui che, nel corso della seconda guerra punica, le truppe di Annibale annientarono un esercito romano di dimensioni quasi doppie. Un capolavoro tattico, tuttora studiato nelle accademie militari. Il libro racconta il contesto storico in cui maturò la battaglia (vale a dire la discesa in Italia dei Cartaginesi), analizza la composizione delle forze in campo, descrive lo svolgersi dello scontro e ne mette in luce le conseguenze sull’andamento della guerra. Ironia della sorte, per i Romani la sconfitta, e gli insegnamenti che ne trassero, prepararono la vittoria che, quattordici anni dopo, Scipione riportò sui Cartaginesi a Zama.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 198

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Carlo Magno – Il barbaro santo

    25.00

    Carlo Magno è una delle figure che più hanno segnato la storia europea. Grazie a lui una vasta parte dell’Europa, frammentata dopo le fine dell’impero romano, si trovò nuovamente riunita in un unico impero. Con una serie continua di campagne militari sanguinose e brutali, Carlo sottomise e cristianizzò a forza i sassoni, sconfisse i longobardi, riunificò le diverse tribù germaniche. Fu un combattente per la fede in difesa del cristianesimo e della Chiesa, e il papa lo ripagò incoronandolo imperatore. Con lui conobbe una rinascita anche la cultura; assetato di sapere, pur non sapendo scrivere promosse lo sviluppo di quella scrittura che tuttora usiamo. Nella sua Aquisgrana, dove amava darsi ai piaceri termali, raccolse attorno a sé e alla sua corte i più importanti poeti e pensatori del tempo. Alle molte e anche contraddittorie facce di Carlo Magno è dedicato questo racconto biografico.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 342 + 16 pagine fuori testo con 19 foto a colori

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Cavalieri e cittadini

    35.00

    Questo studio concentra l’attenzione su una classe che dominò le città dell’Italia comunale fra XI e XII secolo, i “milites”: i cittadini che costituivano le milizie a cavallo. Classe aperta, composta da proprietari ma anche da quanti potevano permettersi un cavallo, la “militia” prosperava sui benefici prodotti dalla guerra, presentava una forte coesione interna e dominò con il regime dei consoli fino agli inizi del Duecento, allorché venne sconfitta da nuovi ceti urbani raggruppati sotto la definizione di “popolo”. Basandosi su un’approfondita ricerca, l’autore traccia il percorso di ascesa e declino della “militia”, offrendo un contributo di conoscenza sulla storia sociale del Comune medievale.

    Rilegato 14,50 x 20,50 cm. pag. 556

    Stampato nel 2004 da Il Mulino

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    Cefalonia – La resistenza l’eccidio il mito

    25.00

    Elena Aga Rossi

    La sorte della Divisione “Acqui”, decimata dai tedeschi a Cefalonia e a Corfù nei giorni successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, è da oltre settant’anni oggetto di studi e di controversie. La resistenza che la “Acqui” oppose ai tedeschi è da una parte considerata il primo episodio della lotta di liberazione, e dall’altra un atto irresponsabile in cui le motivazioni e i ruoli dei diversi protagonisti italiani non appaiono chiari e univoci. Ciò ha generato una “memoria divisa” del sacrificio della “Acqui” su cui si continua a discutere accesamente. Avvalendosi di nuove fonti, il libro ricostruisce giorno per giorno la vicenda, analizzando i comportamenti dei singoli protagonisti, italiani e tedeschi, e mette in luce come, anche attraverso aggiustamenti e falsificazioni, nel dopoguerra venne costruito il mito di Cefalonia.

    Brossura, 15,5 x 21,3 cm. pag. 252 + 16 pagine b/n con 30 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Che guerra sarà

    15.00

    Quanto concreta è oggi la prospettiva di un conflitto su scala globale? Secondo l’autore la vera domanda non è se ci sarà una guerra (sì, ci sarà), ma che guerra sarà. La tecnologia ha introdotto nuovi armamenti, i sistemi di comando e i metodi operativi si sono affinati e specializzati, i combattimenti a controllo remoto e le piattaforme robotizzate sono già una realtà. Anche la disumanizzazione dei conflitti è un dato di fatto: il soldato non fa più domande e il robot dà solo risposte programmate. Meno prevedibile è invece l’atteggiamento mentale di chi ha ed avrà il potere di usare questi strumenti. Ma anche qui le alternative sono poche: o la strategia seguirà la tecnologia fino a farsene schiava o la oltrepasserà, con esiti inimmaginabili. Nel bene o nel male

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 170

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    Con i romani – Un’antropologia della cultura antica

    30.00

    Punto d’arrivo di un progetto che presenta in maniera sistematica le caratteristiche, le potenzialità e i risultati dell’antropologia applicata agli studi classici, il volume mette in luce il contributo fondamentale che essa può offrire alla comprensione della cultura greco-romana. Temi come il mito, il politeismo, il sacrificio, la magia, lo spazio, la parentela, il dono, l’amicizia, l’economia, gli animali, le piante, l’enigma, la metafora, l’immagine sono cosi sottoposti a una accurata disamina, in cui si privilegia una riflessione “interna”, che sa staccarsi dall’orizzonte dell’osservatore per rimanere il più possibile vicina all’esperienza degli antichi. Ne emerge un panorama ricchissimo della mentalità, delle credenze e delle strutture profonde che reggevano la società romana, spesso in comparazione con la cultura greca.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 460 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Conflitti del Dopo Guerra – L’Unione sovietica e la corsa agli armamenti

    12.00

    Volume editato nel 1984 che delinea la preocupazione per la possibilità di una guerra nucleare tra il blocco sovietico e quello occidentale. L’Autore affronta questo tema in una prospettiva storica che va da Stalin a Cernenko, delineando i tre aspetti fondamentali della politica dell’URSS: il ruolo dell’esercito nella formazione dello stato sovietico, le concezioni sovietiche riguardo l’impiego del potere militare nell’era nucleare, le istituzioni economiche e politiche che fanno da sostegno allo sforzo sovietico in campo militare.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 302

    Stampato nel 1984 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Corea la guerra dimenticata

    25.00

    Tre anni di combattimenti, centinaia di migliaia di perdite tra i militari dei Paesi belligeranti e almeno un milione e mezzo tra i civili; un Paese devastato, il mondo sospinto a un passo da un conflitto nucleare; una pace mai firmata e dunque una crisi irrisolta, che ancora oggi, a tratti, fa salire la tensione internazionale al livello di guardia: ciò nonostante la guerra di Corea è per eccellenza «la guerra dimenticata» del XX secolo. Eppure il nostro mondo ne è l’erede diretto, perché essa segna il ritorno della Cina tra le grandi potenze; ed è con il rapido riarmo del 1950-53 che inizia la trasformazione della società statunitense in una «macchina bellica» destinata a contrastare l’espansione comunista e a «combattere per la libertà e la democrazia». La guerra di Corea ci appare oggi quasi un tragico laboratorio dei conflitti contemporanei.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 15,5 x 21 cm. pag. 392 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Costantino e il suo tempo

    13.50

    Fu un uomo di potere egoista e indifferente alla religione oppure il sovrano che illuminato da una visione (“in hoc signo vinces”) si pose al servizio di Dio? I giudizi sull’imperatore Costantino (274-337) variano. Come che sia, fu lui a fare la mossa decisiva per la definitiva ascesa del cristianesimo, con la promulgazione dell’Editto di Milano nel 313 che pose fine alle persecuzioni dei cristiani. E fu ancora lui con la fondazione di Costantinopoli a dare origine all’impero bizantino, che durò mille anni: la vita e l’opera di Costantino erano destinate a lasciare un segno decisivo e duraturo.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 141

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Donne nella grande guerra

    22.00

    Qual’è stato il ruolo delle donne italiane nella Grande Guerra? In tutti i paesi belligeranti, il conflitto fu un’occasione di emancipazione per le donne, che si trovarono a rimpiazzare in molte funzioni gli uomini partiti per il fronte, e in qualche modo andarono in guerra anche loro: come crocerossine, in Carnia come portatrici, nelle retrovie come prostitute a sollievo delle truppe. Ma il libro ci racconta anche di una spia, di un’inviata di guerra, della regina Elena che trasformò il Quirinale in ospedale, delle intellettuali che militarono pro o contro la guerra: da Margherita Sarfatti a Eva Amendola e Angelica Balabanoff, alla dimenticata maestra antimilitarista Fanny Dal Ry, per finire con Rosa Genoni, pioniera della moda italiana, che abbandona il lavoro e si batte contro la guerra. Introduzione di Dacia Maraini.

    Rilegato, pag. 264

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Dopoguerra – Gli italiani fra speranze e disillusioni (1945-1947)

    28.00

    I tre anni che vanno dalla fine della guerra all’entrata in vigore della Costituzione repubblicana sono per il nostro paese un periodo frenetico, in cui la comunità nazionale si congeda dalla guerra civile e dal fascismo e costruisce faticosamente il suo futuro. Felicità e violenza si mescolano: sono i giorni del ritorno alla pace e alla libertà, delle vendette e della resa dei conti, dei prigionieri e dei deportati che tornano a casa, delle grandi adunate politiche nella rinata democrazia, ma c’è anche una gioiosa febbre di divertimento, la voglia di ballare, la fretta di ricostruire. Una energia vitale che già prepara il boom degli anni a venire. Diari privati e memorie, lettere, rapporti dei prefetti e della polizia, stampa, film e canzoni, conversazioni intercettate offrono un materiale ricchissimo, che permette agli autori di comporre l’appassionante ritratto dal basso degli italiani nel momento della repubblica nascente.

    Brossura, 14 z 21 cm. pag. 496

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Dove finiscono le mappe – Storie di esplorazione e di conquista

    16.00

    Dopo aver approfondito i viaggi di istruzione e diletto, Attilio Brilli ci mette in contatto con un altro tipo di esperienza: il viaggio di esplorazione e conquista che nell’età moderna gli europei intrapresero, prevalentemente per mare, oltre i confini delle mappe del mondo conosciuto verso la scoperta di nuove terre: viaggi il cui fine erano sì la conoscenza e lo studio ma soprattutto la conquista e lo sfruttamento, quando non la rapina. America, Australia, Africa, India: nei libri e nelle relazioni di conquistadores e mercanti, letterati e negrieri, così come nel controcanto ironico dell’invenzione letteraria (con “Robinson Crusoe” e “Gulliver”), è scritta la secolare avventura, insieme affascinante e ignobile, del predominio europeo sul globo.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 233 + 4 pag. con disegni

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    È la guerra. Diario maggio-agosto 1915

    24.00

    Nel maggio 1915 l’Italia si prepara a entrare in guerra. Angelo Gatti, ufficiale di Stato maggiore, comincia a scrivere un diario che si rivelerà molto utile per ricostruire le vicende dell’esercito italiano. Questo volume raccoglie le riflessioni e le annotazioni che egli affidò alla carta dal 17 maggio al 5 agosto del 1915. Uomo dalla personalità ricca e dalla vasta cultura, dotato di autonomia di giudizio, capacità critica e lucidità di analisi Gatti scrive le sue impressioni sull’andamento del conflitto e sui capi politici e dell’esercito, senza risparmiare critiche e spunti polemici nei confronti di politici, di ufficiali, delle strategie militari messe in atto. Su tutto aleggia la consapevolezza che questa guerra, la Grande guerra, sarà completamente diversa dalle altre, nuova e imprevedibile nei suoi sviluppi futuri.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 300 inserto di 16 pagine con foto e documenti d’epoca b/n

    Stampato nel 2018 da Il Mulino

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    Egemonia vulnerabile – La Germania e la sindrome Bismark

    14.00

    “Dobbiamo convincere il mondo che un’egemonia tedesca in Europa agisce in modo più utile, imparziale e meno dannoso per la libertà che un’egemonia di altri”: così scriveva Otto von Bismarck. Per il “cancelliere di ferro” si trattava di un’egemonia consapevole della forza e dei limiti della “potenza di centro” tedesca e quindi della sua vulnerabilità. Oggi naturalmente la Germania agisce in un contesto storico e politico inconfrontabile con quello bismarckiano, innanzi tutto per l’esistenza dell’Unione europea di cui è parte integrante. Ma proprio nel corso dell’attuale crisi economico-finanziaria si è delineata una nuova (sia pur controversa) egemonia tedesca. Di nuovo una “sindrome Bismarck”? La crisi dei rifugiati rischia di portare l’Unione verso la paralisi decisionale e di far perdere a Berlino la capacità di svolgere il suo ruolo di orientamento. “Tutto quello che facciamo in Europa è infinitamente faticoso” dice Angela Merkel. Ancora una volta la Germania si trova a fare i conti con la vulnerabilità della sua egemonia.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 171

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Eroi della guerra

    15.00

    Gli eroi della guerra, quelli che si pongono al servizio degli altri, della difesa della comunità, che assecondano il destino o intervengono nel corso della storia con le armi, la fede e il valore, hanno sempre avuto un filo diretto con gli dèi, perché solo la presenza divina può giustificare le loro imprese straordinarie. Dalla violenza di Achille al sacrificio consapevole dei soldati del nostro tempo, passando attraverso la lucida follia degli Arditi, il carisma e la visione dei grandi condottieri come Alessandro, la sconfitta e la resurrezione del generale Dallaire, capo della missione ONU in Ruanda, queste pagine ci descrivono l’evoluzione dei modelli esemplari forgiati dai campi di battaglia, i luoghi dove gli eroi della guerra cadono per la gloria degli dèi, sopravvivendo nella memoria collettiva per il bisogno dell’umanità.

    Brossura 12,5 x 20,5 cm. pag. 188 + 8 di foto b/n e colori

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Etnonazionalismo – Nazionalismi ed etnie

    9.00

    Dopo aver rapidamente toccato il versante biologico e psicologico della questione, l’autore descrive l’affermarsi dell’idea di nazione e dell’ideologia nazionalista, nella sua accezione moderna, tra la fine del ‘700 e l’inizio dell”800 e quindi ne segue gli sviluppi storici, dal nazionalismo europeo classico ai movimenti di liberazione nazionale del terzo mondo. Esamina quindi alcuni casi specifici di nazionalismo e di politica etnica contemporanea, dal Sudafrica ad Israele, dal Quebec agli Stati Uniti, dall’URSS alla Jugoslavia. Nella parte conclusiva del volume Kellas analizza i punti di forza e di debolezza degli stati multietnici e delle loro strategie di “accomodamento” politico, oltre che toccare alcuni aspetti di politica internazionale.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 240

    Stampato nel 1993 dal Il Mulino

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    Europa a processo – Collaborazionismo, resistenza e giustizia fra guerra e dopoguerra

    25.00

    Fra il 1939 e il 1945 un territorio sterminato, l’intera Europa di fatto, sperimentò l’occupazione tedesca o la presenza di governi filotedeschi. Come si comportarono le popolazioni che si trovarono a viverle? Le risposte si articolarono sostanzialmente in tre direzioni: l’attendismo della parte preponderante delle popolazioni, interessate a rimanere estranee al conflitto, aspettando la fine degli eventi; il collaborazionismo e la resistenza, comportamenti declinati tutti in una varietà innumerevole di gradazioni, a seconda del luogo e del tempo, e a volte alternati se non mescolati nella stessa persona. Nel dopoguerra, quando chi si compromise fu chiamato a renderne conto davanti alla giustizia, in quella che è stata la più grande stagione processuale che la storia ricordi, si stima che il cinque per cento dei maschi adulti sia finito processato o indagato per tradimento, crimini di guerra, collaborazionismo

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 296 con alcune mappe e un inserto di 8 pagine con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Fascismo – Dino Grandi

    18.00

    Il nome di Dino Grandi è legato indissolubilmente alla seduta del Gran Consiglio del fascismo che nella notte dal 24 al 25 luglio 1943 votò di fatto la sfiducia a Mussolini, aprendo la via alla liquidazione del suo ventennio di governo. Di quella seduta, di quel pronunciamento del massimo organo del regime contro il Duce, Grandi fu l’artefice e il regista. Ma, per quanto decisivo, il ruolo giocato nella fine del fascismo non rende giustizia alla figura politica di Grandi, che fu fascista e anzi mussoliniano fino in fondo, nonostante tutto. Sottosegretario dell’Interno durante la crisi Matteotti, quindi sottosegretario e poi ministro degli Esteri, ambasciatore a Londra, presidente della Camera dei fasci e delle corporazioni, ministro della Giustizia, Grandi è stato uno dei massimi protagonisti del regime. Questo volume, che corona una ricerca di molti anni, ha inteso abbracciare in un’unica narrazione la vicenda umana e politica di Dino Grandi: una vita e una carriera che, proprio nella “fedeltà disubbidiente” a Mussolini, nell’impasto di idealità e astuzia, di fede e spregiudicatezza, serbano molti tratti esemplari di quel frastagliato rapporto che gli italiani ebbero con il Duce.

    Rilegato, 15,5 x 21,5 cm. pag. 345 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2003 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina in perfette condizioni

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    Fascismo – Il pugnale di Mussolini. Storia di Amerigo Dùmini, sicario di Matteotti

    18.00

    Dùmini è stato il principale organizzatore e attore del rapimento e dell’omicidio di Giacomo Matteotti. Subì una mitissima condanna nel 1924, fu nuovamente processato nel 1947 e condannato a trent’anni. Questo volume è un’indagine sulla sua vita, dalle prime azioni squadristiche a Firenze al delitto del deputato socialista, ma è soprattutto una ricostruzione dell’ambigua “carriera” di ricattatore e, al tempo stesso, di perseguitato che egli fece nel Ventennio. Preoccupato di quanto avrebbe potuto rivelare sul delitto, Mussolini fece in modo di foraggiare per anni, e per una cifra ingente, lui e la sua famiglia, ma al tempo stesso lo fece vivere sempre sotto stretto controllo. Finì in carcere sotto tutti i regimi e morì in miseria.

    Rilegato, 15,5 x 21,5 cm. pag. 414

    Stampato nel 2004 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Fascismo – Italo Balbo

    20.00

    Il 28 giugno 1940, l’aereo di Italo Balbo veniva abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di Tobruk. Finiva così, con un pastrocchio tragicomico all’italiana, la vita di uno dei personaggi più popolari e influenti del regime. Personaggio spavaldo e violento, avventuroso e carismatico, Balbo riflette nella sua vita molti degli aspetti che hanno caratterizzato l’Italia fascista. Con il supporto di un’ampia documentazione Segrè ricostruisce la vita pubblica e privata di Balbo in una narrazione avvincente che in pari tempo getta luce sulle dinamiche interne del potere fascista.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 512 + 24 foto fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1988 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Fascismo – Taccuini mussoliniani

    19.00

    Fra il 1934 e il 1943 il giovane giornalista Yvon De Begnac ebbe numerosi incontri con Mussolini, di cui intendeva scrivere una monumentale biografia. Davanti al suo biografo l’intervistato si abbandonava a lunghi monologhi sulla sua vita trascorsa, le sue idee, gli uomini e i fatti della sua rivoluzione. Mussolini parlava, De Begnac annotava riempiendo, incontro dopo incontro, migliaia di pagine nei suoi taccuini. Da quell’immenso materiale inedito è nato questo volume, che al suo primo apparire è stato salutato unanimemente come una fonte di straordinaria ricchezza e importanza per cogliere appieno la personalità, le opinioni, la cultura e la vita stessa del duce del fascismo.

    Rilegato, 15,5 x 21,5 cm. pag. 664

    Stampato nel 1990 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina in perfette condizioni

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    Fascismo/Seconda Guerra Mondiale – Il mio paese. Ricordi autobiografici

    22.00

    In queste pagine si può riassumere la storia di una lunga vita politica: in essa sta la logica della sua conclusione il 25 luglio 1943. Dino Grandi fu spettatore di molti avvenimenti; di altri, che cambiarono il corso della storia, fu protagonista. L’autobiografia è divisa in cinque parti, che scandiscono i momenti fondamentali della sua attività pubblica. Nello scorrere degli eventi resta sempre, incombente, irrisolto, ingombrante, il suo rapporto con Mussolini, l’uomo che amò di un affetto profondo, ma non cieco, di cui seppe riconoscere le virtù, cercando di correggerne i vizi, a cui fu fedele fino al momento della decisione fondamentale per la sua etica politica.

    Rilegato, 15,5 x 21 cm. pag. 685

    Stampato nel 1985 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina, in perfette condizioni.

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    Geopolitica – Orientarsi nel grande disordine internazionale

    27.00

    Una colossale partita a scacchi, nella quale regole numerose e complicate possono cambiare durante il gioco; molti giocatori si affannano sulla stessa scacchiera; i pezzi, che tutti muovono simultaneamente senza aspettare il loro turno, hanno per ciascuno un valore diverso: è il disordine che caratterizza le relazioni internazionali. In questo caotico panorama, restituire ordine, razionalità e logica alla politica – impresa fuori dalla portata dei suoi stessi attori – è compito della geopolitica, grazie alla quale i diversi fattori possono venire interpretati. Il libro, con ricchezza di esempi e testimonianze, guida il lettore attraverso un’area di studi ancora poco conosciuta ma strategica per capire le complessità della scena globale.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 385 con alcune mappe e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Gli Alleati e la Resistenza italiana

    28.00

    Tommaso Piffer

    Nel corso della Seconda Guerra Mondiale gli angloamericani presero contatto con tutti i principali movimenti partigiani europei, per armarli, organizzarli e coordinarne le azioni contro le forze dell’Asse. La natura sia politica sia militare della resistenza determinò spesso duri scontri all’interno dello stesso campo alleato e accese polemiche storiografiche nel dopoguerra. Anche in Italia gli Alleati appoggiarono con decisione lo sviluppo della resistenza italiana, contribuendo ad armare e addestrare i partigiani. Questo libro indaga i rapporti fra gli alleati e la Resistenza italiana, analizza le politiche stabilite dai vari livelli della catena decisionale alleata, per poi verificare come questa fu effettivamente applicata sul campo dagli agenti dei servizi segreti inviati dietro le linee nemiche per prendere contatto con le formazioni partigiane. Particolare attenzione è data ad alcuni aspetti controversi, quali la presunta discriminazione nei confronti delle formazioni garibaldine, la natura dei contrasti e della competizione tra americani e inglesi o le ragioni del proclama Alexander del novembre 1944.

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 21,5 cm. pag. 366

    Stampato nel 2010 da Il Mulino

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    Gli indoeuropei e le origini dell’Europa

    16.00

    Il libro ha un impianto molto semplice. La prima parte espone il tema: chi sono, quando vissero e dove abitarono originariamente gli Indoeuropei; che cos’era l’Europa prima di loro; quando sono arrivati in Europa. La seconda parte espone tutto quanto allo stato si può dire di loro: che tipo di società era, com’era la religione, la famiglia, la società, l’economia, l’arte, i nomi, i numeri, la razza. La terza parte è dedicata per intero alla lingua; la quarta fornisce una breve descrizione della ventina di popoli la cui lingua è riconducibile alla comune radice indoeuropea. L’ultima parte affronta il problema dei rapporti di parentela tra le lingue indoeuropee.

    Brossura pag. 681

    Stampato nel 2008 da Il Mulino

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    Gli ordini religiosi militari

    15.00

    Attorno al Mille, in un’Europa cristiana assediata a nord dai vichinghi, a est dagli slavi, a sud dall’islam, presero piede istituzioni che erano a un tempo ordini religiosi e fratellanze di cavalieri in armi. Accomunati da un ideale di lotta in nome della fede, furono protagonisti della conquista della Terrasanta, della riconquista della penisola iberica e delle crociate sul baltico. Templari, Cavalieri Teutonici, Ospitalieri, Cavalieri di San Lazzaro. Il volume traccia la storia di questi ordini sui diversi fronti, ne descrive l’organizzazione, ne segue la fortuna e l’evoluzione fino al processo dei Templari (1314).

    Brossura, 12 x 20 cm. pag. 220

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    Guerra santa contro i turchi – La crociata impossibilie di Carlo V

    25.00

    Nel periodo 1519-56 Carlo V d’Asburgo fu a capo di un impero esteso tra Europa e Nuovo Mondo, sul quale proverbialmente “non tramontava mai il sole”. Eppure egli non riuscì mai a stabilire un regime di controllo della zona centro occidentale del Mar Mediterraneo, dove crebbe l’insicurezza causata dall’emergere dell’Impero ottomano come potenza anche marittima. Sotto Solimano il Magnifico (1520-66) la Mezzaluna ottomana si dotò di una flotta moderna e nel contempo sostenne la formazione dello stato barbaresco di Algeri, caratterizzato da un’aggressiva politica corsara ai danni di Italia, Grecia e Spagna. Contro tali forze Carlo V non poté mai coordinare una spedizione internazionale modellata sul prototipo della crociata medievale, complice la disunione del mondo europeo e la sotterranea opposizione del papato romano.

    Brossura, 15,5 x 22 cm. pag. 416

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Guerra santa e santa alleanza – Religioni e disordine internazionale nel XXI secolo

    25.00

    Nel tormentato scenario globale contemporaneo, il rapporto religione politica è spesso visto in una prospettiva parziale, che dà risalto solo all’islam e a certe sue correnti più fondamentaliste. In realtà, nel corso degli ultimi decenni, tutte le religioni tradizionali sono tornate ad avere un peso sulla scena politica. Su questo ritorno, sono state costruite delle teorie di politica internazionale, come quella dello “scontro tra civiltà”. Analizzandone i presupposti e le finalità geopolitiche, il libro intende mostrare come la “guerra santa” non sia che una forma del ruolo politico delle religioni. Nell’attuale crisi della politica come sfera autonoma e dello Stato come fonte della sovranità, l’autore si interroga sulla possibilità che si delinei una “santa alleanza” fra le principali confessioni, volta a riportare una “morale universale” nel cuore della polis.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 359 con alcune illustrazioni e mappe

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    Guerre contro terzi

    19.00

    La storia dei guerrieri prezzolati è antica quanto quella della guerra. Oggigiorno, tuttavia, l’attività militare privata è condotta da soggetti nuovi, strutturati in forma aziendale: le private security firms (Psf). Questo rinnovamento organizzativo ha conseguenze che contribuiscono a spiegare il grande successo sperimentato di recente dai mercenari, ingaggiati da una pluralità di clienti – pubblici e privati – e impegnati in ogni angolo del globo, dall’America Latina all’Estremo Oriente. Tramite l’analisi di casi dai combattenti al soldo in Sierra Leone ai mercenari in Croazia, Iraq e Colombia, allo studio del fenomeno in rapporto agli Stati Uniti -, il volume indaga come mai il mercato della sicurezza sia tale solo nei suoi aspetti deteriori; per quali ragioni la regolamentazione delle private security firms sia così difficile; e che cosa comporti il ritorno sulla scena della forza privata per il sistema internazionale.

    Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 246 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Guerre corsare nel Mediterraneo – Una storia di incursioni arrembaggi, razzie

    24.00

    Nelle acque e lungo le coste del Mediterraneo, soprattutto fra la sponda cristiana e quella musulmana, dal Cinque al Settecento imperversarono i corsari: non pirati né predoni, ma guerriglieri del mare che agivano con patenti statali. Erano in gran parte maghrebini insediati ad Algeri, Tunisi e Tripoli, ma anche l’impero ottomano aveva i suoi corsari. Le città da cui muovevano, le navi con cui operavano, le regole, le pratiche, i rituali, come veniva spartito il bottino, come era organizzato il commercio delle prede e degli schiavi: il libro descrive gli usi della guerra corsara e ne ripercorre le vicende principali, con uno sguardo alla poco conosciuta attività dei corsari europei (italiani, francesi, maltesi, spagnoli) contro gli stessi europei.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 304

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Guerre ed eserciti nel Medioevo

    25.00

    Le guerre medievali sono spesso rappresentate come scontri fra cavalieri, di norma risolti tramite eroici scontri a singolar tenzone. In realtà, come ai giorni nostri, anche a quell’epoca, mettere in campo e approvvigionare un esercito era un’operazione complessa, che coinvolgeva truppe a cavallo e appiedate, tiratori e artiglierie, genieri e salmerie. Le battaglie e gli assedi, preparati con grande cura, potevano vedere in campo decine di migliaia di uomini. Eccezionali saperi, tramandati nel tempo e rodati in lunghi tornei, facevano di un aristocratico un vero cavaliere; le tecnologie incessantemente affinate mettevano a disposizione dei comandanti armi ed equipaggiamenti sempre più avanzati; mercenari e professionisti della guerra integravano sul terreno le milizie civiche e quelle contadine, in un multiforme quanto affascinante panorama.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 372

    Stampato nel 2018 da Il Mulino

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    Guerre ed eserciti nell’antichità

    28.00

    La guerra nell’antichità, considerata nel più largo contesto sociale, politico, economico e culturale, è l’oggetto di questo volume. L’evoluzione dell’istituzione militare nella Grecia antica, dall’oplita alla falange macedone, con i suoi combattenti per terra, ma senza dimenticare la guerra navale. Le guerre e i combattenti della grande tradizione della Roma antica, le trasformazioni dell’esercito romano, lo stretto rapporto – a quell’epoca – fra servizio, o mestiere, militare e cittadinanza politica, dai primi regni alla vicenda dell’Impero, sino alla decadenza finale e alla conclusiva anarchia militare. Un’antichità militare, analizzata e raccontata dai migliori specialisti, che sembra lontana nel tempo, ma che parla anche alla nostra contemporaneità.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 504

    Stampato nel 2019 da Il Mulino

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    Guerre ed eserciti nell’età moderna

    26.00

    Con l’avvento delle armi da fuoco, l’organizzazione degli eserciti permanenti, il ricorso a condottieri, mercenari e militari che fanno della guerra una professione, la costruzione degli stati si accompagna a un periodo di bellicosità nuovo. Le forze armate costano sempre di più, condizionano l’economia, la società e la cultura, lasciando tracce di devastazione, ma creando anche notevoli trasformazioni nei ruoli e nel coinvolgimento delle popolazioni. Nell’Italia moderna c’era tutto questo e altro: italiani in armi che si affrontavano non solo nei vari stati regionali o al servizio di eserciti stranieri, ma erano impiegati in pace nel controllo dell’ordine pubblico, o nel presidio di cittadelle e fortezze. L’accumulazione e dilapidazione di risorse per alimentare gli eserciti non era che uno degli aspetti legati alla complessità del «militare», come è possibile verificare anche attraverso i dibattiti sul concetto di guerra giusta o legittima.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm. pag. 416 con 6 cartine b/n

    Stampato nel 2018 da Il Mulino

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    I barbari

    25.00

    Per i romani i barbari erano coloro che vivevano oltre i confini dell’impero romano; popoli, per definizione, fuori dalla civiltà. Le fonti scritte che ce ne parlano sono quasi tutte romane, e vanno prese con cautela; e con altrettanta cautela le testimonianze archeologiche. Facendo i conti con questa fondamentale difficoltà, l’autore traccia una storia complessiva dei popoli barbari d’Europa, sottratta al paradigma romanocentrico dell'”invasione”. Chi erano i tanti e differenti popoli che vissero dalla Scandinavia alla Scozia, al bacino del Danubio, quale fu l’evoluzione della loro storia fra il primo secolo a.C. e il sesto d.C., com’era fatta la loro società, come si svolsero i contatti, la convivenza, la reciproca influenza con l’impero romano, che cosa furono effettivamente, e quanto grandi, le “invasioni”, e quanto e come contarono le società barbare nel formare l’Europa sono le principali domande cui il volume risponde facendo il punto delle conoscenze più recenti.

    Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 464 con 12 cartine b/n

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    I bizantini

    22.00

    Alla civiltà bizantina si guarda oggi con rinnovato interesse: in essa infatti affondano le radici alcune importanti questioni contemporanee, come la definizione geografica e culturale dell’Europa, l’identità dei paesi est-europei, la frattura tra occidente e oriente. Il volume presenta un quadro critico dell’impero bizantino che intende da un lato dare un’immagine della vita dei bizantini, e dall’altro mostrare come esso appartenga in pieno alla storia dell’Europa, sinora ricostruita in maniera troppo “eurocentrica”. Dopo aver chiarito che cosa s’intenda per Bisanzio e come si considerassero i bizantini stessi, e dopo aver tracciato in una breve sintesi l’evoluzione dell’impero nei suoi undici secoli di vita, l’autrice illustra in un’approfondita descrizione il funzionamento dello stato, il ruolo della religione, la vita quotidiana dei cittadini, soffermandosi poi sulla cultura, e infine sui rapporti fra Bisanzio, l’Europa e il resto del bacino del Mediterraneo.

    Brossura pag. 323

    Stampato nel 2008 da Il Mulino

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    I bizantini in Italia

    13.00

    Una storia dei circa cinque secoli di presenza bizantina in Italia. Lo sbarco in Sicilia nel 535 d.C. delle truppe di Costantinopoli segnò l’inizio di una guerra che portò alla riconquista di tutta la penisola allora soggetta agli Ostrogoti. Già nel 568 però, l’invasione longobarda divise la penisola in due zone d’influenza. L’Esarcato di Ravenna cadde nel 751, ponendo fine al dominio bizantino al nord, mentre la Sicilia e parte della Puglia e della Calabria restarono sotto il controllo di Bisanzio. Nel IX secolo la Sicilia fu conquistata dagli arabi, mentre in Calabria, Basilicata e Puglia i bizantini ingrandirono il regno, fino all’invasione normanna che, con la conquista di Bari nel 1071, pose fine al controllo della penisola da parte di Bisanzio.

    Brossura 12,5 x 20,5 cm. pag. 240

    Stampato nel 2004 da Il Mulino

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    I bombardamenti aerei sull’Italia

    26.00

    La seconda guerra mondiale è stata la prima guerra in cui i bombardamenti aerei hanno avuto una parte decisiva: dal Blitz tedesco su Londra fino alle atomiche sganciate nell’agosto 1945 su Hiroshima e Nagasaki. A lungo confinato alla dimensione militare, questo aspetto della guerra sta conoscendo in questi anni un interesse nuovo, allargato in particolare agli effetti sulle popolazioni al dibattito sulla legittimità dei bombardamenti. Il volume presenta la storia dei bombardamenti sull’Italia attraverso un’ampia serie di contributi che ne riflettono la complessità: dalla comparazione con gli altri paesi, allo studio delle azioni del potere politico (indagate sia nell’esercito, nella marina e nell’aeronautica, sia nelle politiche di difesa delle città), alle reazioni della popolazione.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 330

    Stampato nel 2012 da Il Mulino

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