Armi da Fuoco – Armi da difesa e loro uso

Editoriale Olimpia

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    Armi da Fuoco – Armi da difesa e loro uso

    19.00

    Un preciso trattato dedicato alle pistole da difesa, alla loro scelta, al loro uso e all’intera gamma delle loro possibili applicazioni. Questo libro è destinato a chi possiede o porta con sè un’arma da fuoco. Avere una pistola per difesa personale se può essere talora una assoluta necessità è sempre comunque una pesante responsabilità: sapere usare l’arma nel modo più sicuro, prudente ed efficace è il primo passo per affrontare in modo adeguato tale responsabilità.

    Rilegato, 15 x 21,5 cm. pag. 72 con numerose foto b/n

    Stampato nel 1981 da Editoriale Olimpia

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    Armi da fuoco – Il 91. Centenario di un fucile storico

    69.00

    Il primo volume sul fucile modello 1891, realizzato dall’Editoriale Olimpia nel lontano 1991. Dalla gestione progettuale al suo “battesimo” di fuoco, alla storia (lunghissima) del suo utilizzo, attraverso le vicende belliche e le ricerche tecniche parallele, per arrivare alla descrizione dettagliata dei suoi componenti e del suo funzionamento. E ancora, l’analisi dei modelli derivati dal ’91, i moschetti, le varianti lunghe, le baionette utilizzate, ecc. Il volume prende in considerazione anche le specificità balistiche dell’epoca: il tiro individuale, il tiro collettivo, i diversi bersagli, i poligoni, i campi di tiro, la scuola di puntamento e gli esercizi di tiro, tutte le tipologie di cartucce utilizzabili. Il libro è corredato da un’ampia collezione iconografica che mostra il fucile nella sua interezza e specificatamente nelle sue parti smontate. Per collezionisti.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 110 riccamente illustrato con foto e disegni b/n e alcune foto a colori

    Stampato nel 1991 da Editoriale Olimpia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Armi da Fuoco – Le armi portatili dell’Impero austro-ungarico

    85.00

    Il presente volume, di difficilissima reperibilità, esamina in dettaglio le armi da fuoco portatili: pistole, fucili, mitragliatrici, impiegate dalle forze armate austro-ungariche fino al 1918. Si tratta del primo studio del genere, in lingua italiana, pubblicato dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Il testo è il frutto combinato di estese ricerche bibliografiche e dell’accurato personale esame della quasi totalità delle armi presentate da parte dell’Autore. Vengono inoltre riportati tutti i dati dimensionali e le particolarità morfologiche dei modelli esaminati. Un libro veramente unico per i collezionisti di armi da fuoco.

    Rilegato, 17,5 x 24 cm. pag. 328 illustrato con circa 300 tra schizzi, foto b/n e colori e disegni tecnici

    Stampato nel 1981 da Olimpia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina. lievi tagli sulla sovracopertina in alto a destra e in alto sulla costa

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    Armi da Fuoco – Luger. La storia illustrata delle pistole di Hugo Borchardt dal 1875 ad oggi

    79.00

    Oggetto di questo studio è una delle più importanti armi da fianco militari del mondo. La produzione della Luger, rinominata parabellum nel 1901, occupa tre quarti di secolo: costruita per la prima volta nel 1901, la sua produzione continuò fino alla Seconda Guerra Mondiale, riprendendo poi nel 1970 per continuare ancora oggi. Pur se nata nel 1898 come arma in calibro 7.65mm, è nel calibro 9mm che la Luger ha costruito e mantenuto la propria reputazione. Il passaggio di calibro avvenne nel 1902, per conferirle un maggio potere d’arresto. L’esercito svizzero adotto l’arma nel 1900, ma fu l’adozione da parte dell’esercito imperiale tedesco e della marina imperiale che portò la produzione a centinaia di migliaia di esemplari. Il volume traccia la storia delle origini e della produzione di questa formidabile arma, delle sue numerose varianti e modelli. Interamente illustrato con fotografie, disegni e modelli esplosi dell’arma. Raro.

    Rilegato, 22 x 29 cm. pag. 254 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 1981 da Editoriale Olimpia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Armi da Fuoco – Pistole militari italiane. Regno di sardegna e Regno d’Italia 1814 – 1940

    125.00

    Introvabile libro delle edizioni Olimpia, stampato nel 1985 e dedicato, interamente, alle pistole militari italiane, a partire dal Regno di Sardegna per arrivare al 1940, vigilia del secondo conflitto mondiale. Il volume, di grande formato e rilegato, mostra oltre ad un testo estremamente dettagliato, ricco di dettagli costruttivi e informazioni tecniche, un apparato iconografico di altissimo livello, costituito da centinaio di immagini b/n delle armi esaminate e da decine di spaccati ed esplosi delle armi stesse. Sono esaminate le armi ad avancarica, le semiautomatiche ed i revolver, senza tralasciare i caricatori, le parti delle armi stesse e il munizionamento utilizzato. Imperdibile per i collezionisti di armi da fuoco.

    Rilegato, 22 x 30 cm. pag. 208 con numerose foto e disegni tecnici b/n

    Stampato nel 1985 da editoriale Olimpia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina perfetta

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    Armi da Fuoco. Le pistole della Wehrmacht 1933-1945 Vol. 1. La produzione nazionale

    45.00

    Loriano Franceschini

    L’orgoglio del popolo tedesco, offeso dalle durissime condizioni imposte dal trattato di Versailles alla fine della Prima Guerra Mondiale, trova nella figura di Hitler quella speranza di riscatto da tempo cercata. In pochi anni il nuovo Cancelliere dà inizio al più grande programma di riarmo mai visto fino a quei tempi. E la produzione di pistole, per numero, modelli e varianti, ne segue di pari passo gli sviluppi. In questo volume vengono presi in esame i seguenti argomenti: L’assegnazione e ispezione delle armi nel Terzo Reich; L’assegnazione e l’ispezione delle fondine nel Terzo Reich; P.08 (Parabellum Pistole 08); P.38 (Pistole 38); Mauser 1934; Mauser HSc; Sauer & Sohn 38H – Walther PP; Walther PPK. Tutte le armi da fianco di produzione nazionale e quelle acquistate all’estero o prodotte in fabbriche cadute sotto il controllo tedesco. Le varianti, le fondine e gli accessori, per soddisfare la curiosità dei lettori appassionati di storia e dei collezionisti più preparati ed esigenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 316 interamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2008 da Editoriale Olimpia

    Condizioni del libro: nuovo

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    Armi da Fuoco. Le pistole della Wehrmacht 1933-1945 Vol. 2. I contratti esteri

    45.00

    Loriano Franceschini

    La Wehrmacht mobilitò milioni di uomini nel corso della Seconda Guerra Mondiale, molti dei quali per regolamento dovevano essere provvisti dell’arma corta. Nell’Esercito tedesco infatti tale prerogativa costituiva non solo un diritto ma spesso un dovere specificamente normato. Secondo dettami che risalivano a Federico il Grande, l’arma costituiva il mezzo con cui il funzionario dello Stato esercitava l’autorità conferitagli, e tale interpretazione rende ragione della larga diffusione di pistole di cui vennero dotate anche istituzioni civili militarizzate e organizzazioni paramilitari, compresi gli alti funzionari del partito Nazionalsocialista. Tutte le pistole di fabbricazione straniera utilizzate dalla Wehrmacht e dalle altre strutture del Terzo Reich. La storia, le varianti, gli accessori. Una ricchissima galleria di immagini. Circa 200 tra illustrazioni e tabelle.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 252 con circa 200 illustrazioni b/n e tabelle

    Stampato nel 2009 da Editoriale Olimpia

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    Colt 1911 e 1911A1. Funzionamento e utilizzi di una delle armi storiche delle forze armate americane

    19.00

    Roberto Allara

    La storia della «1911», poi della «A1», una completa descrizione delle sue caratteristiche, la cronologia della produzione correlata ai numeri di matricola, l’elencazione dei cloni, consigli utilissimi ai collezionisti e una guida alla «accuratizzazione» per tutti coloro che ancora la usano in poligono, rendono questo volume indispensabile agli appassionati di armi in genere e ai fans della gloriosa Colt 1911. In appendice la riproduzione del manuale tecnico originale americano. Volume ormai fuori commercio

     

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    Conflitti del Dopo Guerra – Terrorismi. Una mappa delle organizzazioni eversive internazionali. La storia, le strutture, le attività

    8.00

    Una mappa delle organizzazioni eversive internazionali, la storia, le strutture e le attività.

    Brossuara, 13 x 21 cm. pag. 142

    Stampato nel 2005 da Editoriale Olimpia

    Condizioni del libro. usato in buone condizioni. Piccolo strappo sulla quarta di copertina

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    Firenze 1530. L’assedio il tradimento – Vita battaglie e inganni di Malatesta Baglioni capitano dei Fiorentini

    16.00

    L’autore propone come argomento, l’assedio di Firenze: un conflitto voluto da papa Clemente VII, fiorentino, per riportare al potere la sua famiglia cacciata pochi anni prima. L’assedio fu un lungo dramma, e nel suo ruolo di capitano generale Malatesta ne fu il protagonista: al servizio di Firenze contro gli eserciti dell’imperatore e del papa. Firenze ne uscì sconfitta, e fu l’inizio del Principato mediceo. Malatesta ne uscì invece vincitore: salvò la città dalla distruzione proteggendola contro i più potenti eserciti del tempo. Fu la massima espressione dell’arte militare di Malatesta, anche se nessuno storico ne ha mai riconosciuto i meriti. Al contrario: l’assedio fu l’episodio dal quale il Baglioni uscì con l’imperitura fama di traditore, per avere imposto con la forza la resa a quei vertici politici che volevano sacrificare la città pur di non cedere le armi. Gli sconfitti non gliela perdonarono. Fu così che l’uomo che aveva salvato Firenze, costringendo il nemico già vincitore a scendere a patti, divenne il prototipo del traditore.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 214

    Stampato nel 2008 da Editoriale Olimpia

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    La Mauser 1899 e la Regia Marina Italiana

    30.00

    Vincenzo A. Fortunati

    La prima semiautomatica a essere arruolata da una forza armata nazionale. Rimase in servizio per vent’anni, dando prova della sua efficienza nei disordini cinesi del primo ’900 e facendosi onore nella guerra italo-turca e nella prima guerra mondiale, al termine della quale fu congedata e sostituita con un’arma di produzione nazionale. Ma se sulla più nota Mod. 1896 molto si è scritto in pubblicazioni e articoli sparsi un po’ ovunque, mancava un’opera specificamente dedicata alla «1899», altrimenti detta «Mauser Marina» o, ancora, «Mauser contratto italiano».

    Brossura, pag. 456 con circa 400 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2001 da Editoriale Olimpia

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    Mauser C96 “9 Rosso”

    29.00

    Pochissime semiautomatiche possiedono il fascino della Mauser C96, un’arma che dal tardo Ottocento ha attraversato la storia con scarse modifiche di aspetto e meccanica. Forse proprio in ragione di quest’aria così lontana dalle asettiche armi fabbricate al giorno d’oggi costituisce il sogno troppo spesso proibito di schiere di appassionati, ben pochi dei quali possono avere la soddisfazione di annoverare uno o più esemplari di questa leggendaria pistola nelle proprie collezioni. All’interno delle molte varianti della C96 ce n’è una in particolare che spicca per storia e peculiarità, la cosiddetta Modello 1916, che tutti coloro che nel mondo si interessano di storiografia oplofila chiamano convenzionalmente «9 rosso».

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 208 con circa 400 foto b/n e colori

    Stampato nel 2008 da Editoriale Olimpia

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    Pistole militari imperiali

    Il prezzo originale era: €28.00.Il prezzo attuale è: €16.80.

    Loriano Franceschini       Prezzo di listino: 28.00 (sconto 40%)

    In Europa la Prima Guerra Mondiale è scoppiata da pochi mesi ma in Germania le necessità militari appaiono già sproporzionate rispetto alle possibilità produttive dell’industria bellica nazionale. In particolare le quantità di Parabellum 08 fabbricate non riescono a integrare le perdite crescenti. L’Heeresverwaltung, l’amministrazione dell’esercito tedesco, contatta alcune fabbriche di armi in patria e all’estero, fa produrre pistole nel Belgio occupato, ne ordina altre in Austria. In alcuni casi si tratta di modelli già noti, altri invece sono progettati ex novo per fronteggiare le esigenze del momento. La loro funzione iniziale è sollevare le Parabellum d’ordinanza dal servizio di retrovia e renderle disponibili per l’impiego in linea, ma avranno in gran numero il battesimo del fuoco su tutti i fronti della Grande Guerra. Una ricognizione a vasto raggio su quelle che i Tedeschi chiamarono «pistole di necessità», Behelfspistolen, sulle ditte che le fabbricarono, sulle loro caratteristiche tecniche e sulle varianti che le caratterizzarono.

    Brossura, pag. 232 con 440 illustrazioni a colori e b/n

    stampato nel 2006 da Editoriale Olimpia

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    Un secolo di Luger

    22.00

    Vittorio M. Bobba

    Nell’ultimo decennio dell’Ottocento e nel primo del secolo scorso, la diffusione delle polveri infumi e il compimento della seconda rivoluzione industriale con la diffusione delle macchine utensili rende possibile la nascita delle armi automatiche. Il grande fervore creativo genera mostri e meraviglie: fra queste la pistola di Hugo Borchardt, la prima concettualmente moderna, che pochi anni dopo Georg Luger renderà ergonomicamente e funzionalmente perfetta, icona ideale a segnare il suo tempo e tutto il tempo a venire. In forma sinteticamente esaustiva, Vittorio Bobba, autore di lungo corso specie su questo argomento, traccia la storia della pistola più famosa del mondo, dalle sue origini «svizzere» – la Confederazione Elvetica fu la prima ad adottarla nel 1900 – ad oggi, illustrandone la genesi, lo sviluppo, i vari modelli (Carabina, Navale, Artiglieria ecc.) e i costruttori, nell’arco di tempo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale. Il lettore troverà anche i modelli ormai oggetto di collezione prodotti dalla Mauser dall’inizio degli anni settanta ai primi anni ottanta, nonché quanto è stato prodotto negli Usa con il nome «Luger».

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