La XII e IV Flottiglia MAS nel Lago Ladoga e Mar Nero – TV Renato Bechi Comandante del MAS 527

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    La XII e IV Flottiglia MAS nel Lago Ladoga e Mar Nero – TV Renato Bechi Comandante del MAS 527

    Il prezzo originale era: €26.00.Il prezzo attuale è: €16.90.

    Gianni Bianchi             Prezzo di listino  26.00 (sconto 35%)

    Il corredo fotografico e di documenti di quest’opera è accompagnato dall’appassionante resoconto della vita militare del Sotto Tenente di Vascello Comandante Renato Bechi, esempio fulgido di dedizione e fedeltà alla Marina Italiana. Formatosi all’Accademia Navale di Livorno, operò in Finlandia, nelle acque del Lago Ladoga, anche nel Mar Nero. In questo periodo guadagnò la sua prima onorificenza. Rimpatriato, l’armistizio lo colse operativo a Pola. Combattè poi in acque mediterranee, in operazioni verso Albania, Corfù, coste greche. Ferito gravemente in uno scontro, diede ancora prova di coraggio mettendo in salvo l’equipaggio ed abbandonando per ultimo la sua nave. Semplicemente, come lui avrebbe detto, con la volontà di compiere in ogni occasione il proprio dovere, in osservanza del giuramento fatto alla Patria. Un rappresentante esemplare della nostra Marina Militare.

    Brossura, 24 x 22 cm. pag. 120 quasi completamente illustrato b/n

    Stampato nel 2015 da Associazione culturale Sarasota

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    MAS in guerra. Memento Audere Semper 1940-1943

    20.00

    Orazio Ferrara

    “Che cos’è un Mas? Una coppia di siluri a cavallo del coraggio del marinaio. Non c’è altro”. Non c’è migliore definizione di questa frase “scolpita” da un corrispondente di guerra di quei giorni lontani per definire i marò degli equipaggi dei MAS nel secondo conflitto mondiale. E il libro racconta del coraggio e dell’abnegazione estrema di questi marò, che spesso, assai spesso, fecero molto di più di quanto richiesto normalmente ad un marinaio in guerra. Dal torrido mar Rosso all’estremo gelido nord del lago Ladoga, all’insidioso mar Nero e al tempestoso canale di Sicilia quei marinai seppero anche morire alla grande sul mare in missioni di guerra, dove sovente più che il coraggio mancò la fortuna. Morirono senza retorica, perché non c’è retorica che tenga quando il prezzo da pagare è con il proprio sangue.

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