Il nuovo Statuto speciale per la Nazione sarda – Sa Carta de Logu noa pro sa Natzione sarda

Condaghes

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    Il nuovo Statuto speciale per la Nazione sarda – Sa Carta de Logu noa pro sa Natzione sarda

    5.00

    Nel sessantesimo anniversario dello “Statuto speciale della Sardegna” (L.Cost. 26 febbraio 1948 n° 3) e dopo più di un anno di lavoro, viene proposto un nuovo Statuto speciale. La proposta, elaborata dal Comitato “Firma per la tua Sardegna”, è il risultato di oltre 350 ore di riunioni plenarie. Il Comitato promotore ha sentito esperti, rappresentanti delle più diverse categorie sociali, organizzato presentazioni e convegni, prodotto elaborati per la discussione e consultato documenti anche di carattere internazionale. Scopo finale del lavori è la presentazione di una legge d´iniziativa popolare. La proposta per una “Carta de Logu noa” viene qui presentata in forma commentata per illustrare le motivazioni a sostegno delle scelte del Comitato tecnico-scientifico.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 88

    Stampato nel 2009 da Condaghes

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    Il popolo di bronzo

    30.00

    Il volume presenta un inedito lavoro di ricerca che attraverso un’attenta analisi dei bronzetti sardi svela particolari finora passati inosservati. I primi due capitoli illustranoi possibili colori utilizzabili dai nuragici nell’età del bronzo. La seconda parte, in 100 schede, descrive minuziosamente con testo ed illustrazioni dettagliate, abiti, copricapi, elmi, archi, spade, scudi ed ogni sorta di attrezzo scolpito nelle statuette.

    Brossura, pag. 254 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Stampato nel 2005 da Condaghes

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    La battaglia di Cornus (Romanzo)

    18.00

    Nell´aspro e lungo contrasto fra le due grandi città del Mediterraneo antico – Roma e Cartagine – la Sardegna divenne terra di contesa. La prospettiva di una prolungata schiavitù non si confaceva con l´animo insofferente dei sardi. In piena Seconda Guerra Punica, Ampsicora seppe unire i focolai di sommossa in un unico esercito e stringere alleanza con la potente rivale di Roma. La trama si evolve tra gli ambienti delle città costiere di Cornus e Tharros, la metropoli nord-africana, il deserto del Maghreb e i riti ancestrali di una Sardegna post nuragica, in una successione di sorprendenti colpi di scena. Le premonizioni di una maga, l´aggrovigliarsi delle passioni dei personaggi e i sottili intrighi di spie fanno da sfondo alle gesta eroiche di un popolo che tenta di liberarsi dal suo stato di sottomissione. Il racconto ci fa rivivere l´epopea di una narrazione epica, diventata leggenda con la misteriosa quanto incomprensibile morte del suo protagonista, che attinge con dovizia di particolari da una documentazione storica precisa.

    Rilegato, 15,5 x 22 cm. pag. 207

    Stampato nel 2012 da Condaghes

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    La Gran Torre d’Oristano

    20.00

    Erette sotto il dominio spagnolo, nel ´600 le torri costiere di Sardegna erano circa un centinaio: in parte postazioni di semplice avvistamento e segnalazione, in parte strutture di difesa, attuata con soldati, armi, munizioni. Per tre secoli furono a guardia dei litorali sardi, in prima linea contro nemici, pirati, contrabbando e penetrazione di epidemie, fino a quando, nel 1867, i Piemontesi ne abbandonarono l´uso, perché «ormai più non rispondevano né ad esigenze militari, né ad esigenze economiche e sanitarie». La più imponente fra le torri costiere di Sardegna, nonché una delle strutture difensive più rilevanti che si affacciano nel golfo antistante, è la Gran Torre di Oristano, situata al termine dell´antica «strada del porto di Oristano», che dalla chiesa del Rimedio porta al mare. Costruita a metà del XVI secolo, la fortificazione fu sentinella e testimone delle vicende che coinvolgevano Oristano e il suo entroterra, a guardia anche dei prodotti delle peschiere e delle tonnare site nel golfo. Disarmata nel 1850, dal 1869 la Grande Torre fu prima presidio di Sanità Marittima, poi presidio della Regia Guardia di Finanza. Per tutto il Novecento è stata abbandonata al degrado, fino ai recenti restauri che ne hanno restituito il fascino e l´imponenza.

    Rilegato, 21 x 21 cm. pag. 84 illustrato

    Stampato nel 2003 da Condaghes

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    La vera storia della bandiera dei sardi

    18.00

    Questo libro cerca di fare chiarezza sulle vicende e le vicessitudini della bandiera dei sardi, ma sopratutto ofre una visione globale su 1000 anni di storia sarda e mediterranea. Leggere il libro significa avventurarsi alla scoperta delle pieghe della coscienza collettiva dei sardi, scandagliarne lacerazioni e conflitti, contradizioni e paradossi e potenzialità latenti. Il lettore non sardo vi troverà una sardegna fuori dagli schemi, il lettore sardo vi troverà se stesso messo in causa e in gioco. Di questo si parla indagando su simboli e bandiere: delle forme di appartenenza a un qualcosa di specifico, a cio che si sente di credere e di essere ed alle identificazioni che ispirano le azioni dei sardi.

    Brossura 15 x 21 cm. pag.224 + 32 foto b/n e colori fuori testo

    Stampato nel 2007 da Condaghes

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    Lo scudo del Danur – Il popolo delle torri. Libro primo (Romanzo)

    20.00

    Sotto una pioggia scrosciante, in una notte fredda e buia scossa dai lampi e dai fulmini, alle pendici del santuario di Sher-Os nasce l’ultima Figlia della Grande Luna. Nelle Terre dei Libbu e ai confini del Regno della Sabbia, giovani combattenti imparano l’arte della guerra. Nure ha uno iuke crudele che porterà solo sangue e lacrime, suo figlio dovrà scappare dalla sua follia e la Dea gli mostrerà il cammino del Lupo. Il destino condurrà i guerrieri sulle rive del Rhodan, dove gli sherdan hanno subito un’offesa. C’è tempo per la vendetta e, sull’Isola, nessuno dimentica. “Lo Scudo del Danur” è il primo volume di una trilogia di ambientazione preistorica che racconta le gesta del Popolo delle Torri.

    Rilegato, 16 x 21,5 cm. pag. 302

    Stampato nel 2015 da Condaghes

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    Rapidum – La Cohors II Sardorum ai confini dell’impero

    20.00

    Una coorte di sardi impegnata in Africa settentrionale in una missione dai tratti oscuri. Una rivolta di mauri dove operano personaggi legati a manovre di palazzo.
    Il romanzo storico Rapidum comincia con un intrigo inestricabile sullo sfondo dei primi anni del principato dell’imperatore Adriano. Il sardo Ursario combatte con i ribelli mauri, ma conserva un segreto inconfessabile. Per catturarlo si muovono due agenti, un karalitano e un turritano, inviati dal generale Marcio Turbone, comandante delle armate romane. La verità che emergerà sarà terribile. Ma la storia prosegue quando, su ordine di Adriano, un’unità militare specializzata, la Cohors II Sardorum, costruirà un forte, estremo baluardo dei confini meridionali dell’impero. Si chiamerà Rapidum. Attorno a questa fortezza nascerà un villaggio, che diventerà municipio romano. In quei luoghi vivranno le storie e le vicende dei sardi, combattenti capaci anche di difficili mediazioni, in un’Africa settentrionale sempre agitata da ribellioni. Il romanzo si muove tra azione e avventura, ma è immerso in una cornice di riferimenti storici accurati dai quali emerge anche la situazione della Sardegna dove operano proconsoli, militari, agenti frumentarii, magistrati, soldati e schiavi. Un’isola, attraversata da strade che collegano importanti città, in perenne equilibrio tra costante resistenziale e integrazione in un impero che la sfrutta per la produzione di grano e di metalli, e la utilizza come terra d’esilio.

    Rilegato, 16 x 21,5 cm. pag. 304

    Stampato nel 2015 da Condaghes

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