Un paese pericoloso – Le radici storiche di uno stato criminale: gli USA

AGA Editore

Visualizzazione di 49-52 di 52 risultati

  • 0 out of 5

    Un paese pericoloso – Le radici storiche di uno stato criminale: gli USA

    28.00

    Nel 1999, con Un Paese pericoloso, la vicenda degli Stati Uniti esce dal romanzo, vale dire dallo stereotipo e dal fumetto, più o meno spettacolare, consegnatoci da oltre 50 anni di colonialismo mass-mediologico, per essere restituita alla ricerca storica. Grazie a questa rilettura profonda, spregiudicata e ancora straordinariamente efficace, ci vengono mostrati gli archetipi psicologici che hanno dato vita al popolo americano; il ruolo decisivo svolto in questo processo dalla riforma protestante e dal modello antropologico di una sua espressione radicale, il Puritanesimo; il senso devastante del “fondamentalismo americano”, cioè l’atavica predisposizione a voler imporre al resto del mondo il proprio modello politico, economico, sociale e culturale sulla pelle di innumerevoli vittime in ogni angolo del pianeta; le manipolazioni della verità storica (portate a trionfale compimento nella Guerra del Golfo e poi in quella contro la Jugoslavia, per non parlare dei casi più recenti come il rovesciamento di Gheddafi in Libia, la guerra eterodiretta in Siria e le attuali tensioni con la Corea del Nord) applicate attraverso geniali meccanismi propagandistici come l’insospettabile industria del cinema di Hollywood. Per tutti questi motivi, si è ritenuto opportuno riproporre oggi questo testo fondamentale per comprendere il senso e la portata di una nazione che si è da sempre posta come obiettivo l’egemonia mondiale, senza arretrare di fronte a niente, lucidamente e freddamente determinata al perseguimento dei propri scopi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 416

    Stampato nel 2017 da Aga

    Quick view
  • 0 out of 5

    Vademecum del detenuto – Manuale per sopravvivere in un carcere italiano

    11.00

    Che cosa sia, in realtà, il carcere, la gente comune non lo sa! Per i più non è soltanto un posto dove si sconta una pena ma, secondo i casi: — una sorta di albergo con le porte girevoli (“tanto li mettono fuori subito”, lamenta il “benpensante”);— una discarica dove vengono gettati quei soggetti che la società dei consumi reputa inutili perché improduttivi e dannosi; — il luogo dove si concentrano tutti i vizi e le malefatte del mondo. I “benpensanti” non immaginano nemmeno lontanamente quanto sia facile entrare in carcere e quanto sia lungo e scrupoloso l’iter che porta alla concessione di una misura alternativa o di qualsiasi altro beneficio penitenziario. Coloro che considerano la società colpevole di sbarazzarsi dei soggetti improduttivi dimenticano la responsabilità individuale. Nel terzo caso, invece, il carcere viene visto e considerato come un girone dantesco (dell’Inferno, ovviamente) e coloro che vi entrano, delinquenti irrecuperabili, dimenticando che, fino al giorno precedente erano cittadini normali, con la loro vita e la loro famiglia, con i loro pregi e i loro difetti, insomma persone qualsiasi, magari considerate per bene, che all’improvviso diventano “mostri” da sbattere in prima pagina o da citare nei telegiornali. Detto questo, il Vademecum non è stato scritto solo per chi entra in carcere per la prima volta, ma per tutti quelli che, ricaveranno da queste pagine la descrizione della vita e delle regole di un posto che non è un albergo a cinque stelle e neppure un inferno, ma una realtà nella quale si trovano a convivere, proprio come all’esterno, persone di etnie e culture diverse, agnostici e credenti, umili e prepotenti, guardie e ladri, volonterosi e menefreghisti ecc.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 109

    Stampato nel 2015 da Aga Editrice

    Quick view
  • 0 out of 5

    Venti su un autocarro

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €11.20.

    Credo si possa dire che il titolo di questo bel libro di memorie squadriste in forma di romanzo rappresenti, in due parole, la sintesi di gran parte di ciò che fu lo squadrismo. Innanzitutto il riferimento al numero (“venti”) che rispecchia la realtà delle squadre e l’orgoglio di essere “minoranza rumorosa” (così si definirono gli squadristi veneziani), contro una maggioranza vile ed un nemico numericamente più consistente, ma vile anch’esso. Orgoglio destinato a durare nel tempo, tra i “veri” squadristi di allora, come il Capitano degli Arditi, decorato, Piero Bolzon: «Noi, quelli che veramente abbiamo fatto la rivoluzione, ci parlavamo, un tempo, occhi negli occhi, alla brava, secondo una costumanza che battezzavamo per “menefreghista”; né conoscevamo la carezza ai grami cittadini per viltà, né il sistema della pedata per irriconoscenza congenita…». Ecco perché da quell’arditesca pattuglia, a suo modo elitaria, resteranno esclusi, nonostante i tanti tentativi di intrusione, i “finti” squadristi (c’erano anche quelli!) fustigati da un altro che c’era, fiumano, segretario del fascio di Sesto S. Giovanni, dirigente delle Avanguardie giovanili, pluriferito e incarcerato, Asvero Gravelli. (Dalla prefazione di Giacinto Reale)

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 2017 da Aga

    Quick view
  • 0 out of 5

    Vittorio Montiglio “l’eroe fanciullo”

    17.00

    Questa è l’incredibile biografia di un personaggio tanto grande quanto poco conosciuto. Nato in Cile da genitori italiani, a 14 anni, dopo aver falsificato i documenti, fugge di casa e attraversa l’oceano. Approdato a Genova si presenta al fronte arruolandosi come volontario: diventerà il più giovane ufficiale dell’Esercito Italiano, decorato con medaglia d’oro.Terminata la guerra, insieme ai fratelli sarà legionario a fiume, fascista della prima ora si impegnerà, prima in Italia e poi in America Latina, nella formazione dei Fasci di combattimento. Amico fraterno di Guido Keller, morirà con lui il 9 novembre 1929 in un tragico incidente stradale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 177 + 5 pagine fuori testo di foto b/n

    Stampato nel 2014 da AGA

    Quick view