18th Century Janissary, artillery and sappers. Uniforms Tactics and organization Vol. 2

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    18th Century Janissary, artillery and sappers. Uniforms Tactics and organization Vol. 2

    29.00

    Chris Flaherty

    Di seguito al Volume I su uniformi, distintivi e insegne di grado per i giannizzeri turchi e di altri paesi europei del XVIII secolo, il Volume II esamina l’organizzazione e le tattiche dei giannizzeri utilizzate in battaglia dai Kapikulu Ocaklari [Kapikulu Akerleri] turchi: esercito permanente, dalla fine del XVIII secolo all’era napoleonica, e le tradizionali truppe di artiglieria, minatori e trasporto, che avevano una relazione diretta in termini di tattiche di battaglia di trinceramento utilizzate all’epoca. Questo volume copre l’organizzazione dei giannizzeri, le armi e l’equipaggiamento; gli accampamenti, le tecniche di trinceramento e le tattiche; le tradizionali forze di artiglieria; Legamdji, Cebeci e Arabaci; funzionari religiosi e la regolamentazione dell’organizzazione, delle armi, delle tattiche e delle uniformi; Orta Imam, Saka e supporto medico, Mehtar e soldati turchi negli eserciti europei in generale.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 72 con varie illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    1944. La distruzione. I bombardamenti contro l’Italia e la fine della sovranità nazionale

    18.00

    Giuseppe Scalici

    Sebbene ancora vivi nella memoria collettiva, i bombardamenti Alleati sull’Italia non trovano lo spazio che meriterebbero nella narrazione accademica o mediatica della Seconda Guerra Mondiale. Le incursioni aeree degli inglesi e degli americani – spesso programmate con cura per terrorizzare la popolazione civile – hanno provocato devastazioni senza precedenti e decine di migliaia di vittime. Il presente volume – ricchissimo di dettagli tecnici e di dati storici – tratta il periodo compreso tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, soffermandosi sulla guerra aerea scatenata dagli Alleati e sulle vittime di quel conflitto, che ebbe molte sfaccettature e che – ancora oggi – presenta aspetti non del tutto chiariti. Gli eventi descritti – in ogni caso – denotano una fase storica epocale per l’Italia, foriera di conseguenze che si riflettono sull’attuale status geopolitico della penisola.

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    1954. Trieste. Italia.

    20.00

    Umberto Maiorca – Emanuele Mastrangelo

    Il 26 ottobre 1954, dopo gli anni terribili della violenza slava, degli infoibamenti, dell’esilio, dell’occupazione straniera, il tricolore torna a sventolare sulla piazza Unità d’Italia accolta da un’immensa folla in festa. “1954” è il racconto, fatto di inedite pagine scritte che si alternano alle tavole di un fumetto, di Trieste e del suo ritorno all’Italia. Un ritorno sofferto e a lungo sognato, come nei versi – “Fummo felici, uniti, e ci han divisi” – di “Vola colomba”, canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 1952: una storia d’amore tra due giovani separati che è la metafora di tutta la sofferenza causata dalla drastica separazione in Zona A e B di un lembo di terra che, storicamente e culturalmente, è Italia. Una canzone che, dietro la storia di un amore sofferente, racconta la disperazione di un popolo contro il quale si è accanita la volontà politica di sopraffazione e cancellazione. Rimane, tuttavia, la speranza di un incontro – che vuol dire pure “ritorno” – con quella colomba che vola sulla cattedrale di San Giusto, verso quello stesso campanile dove il 3 novembre del 1918, sbarcato dal cacciatorpediniere italiano Audace sull’allora molo San Carlo, il ventenne bersagliere Lorenzo Putzu innalzava il tricolore, portando a compimento la prima redenzione della città. La storia di Trieste è una storia di passione, di amore, di lotta e dolore, di rivendicazioni dell’identità nazionale, ma anche di culture e di linguaggi che riconducono ad un’unica appartenenza: quella italiana.

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    Alba citta contesa 1944/1945

    19.90

    Paolo Crippa – Daniele Notaro

    La città di Alba fece da sfondo agli scontri tra partigiani e truppe dell’Asse tra il 1944 e 1945 e venne addirittura occupata dalle forze della Resistenza nell’ottobre 1944, che però ne mantennero il controllo solo per pochi giorni, i famosi “23 giorni di Alba”, descritti proprio da Beppe Fenoglio nell’omonimo libro. La città venne nuovamente attaccata dai partigiani il 15 aprile 1945, in uno scontro che durò per tutto il giorno, ma che non sloggiò il presidio repubblichino dalla città e solo il 26 aprile vi fu l’ingresso dei partigiani della IIa Divisione “Langhe” e della 21a Brigata Matteotti “Fratelli Ambrogio” con relativa resa delle forze della Repubblica Sociale Italiana. In questa pubblicazione sono state prese in esame le vicende avvenute nella città langarola tra il 1944 e il 1945, con la descrizione delle unità partigiane e di Salò, che si scontrarono nelle Langhe.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    Alle radici della guerra. Storia dei conflitti bellici dal Paleolitico agli eserciti dell’Età del Bronzo

    14.90

    Giorgio Albertini

    Storia dei conflitti bellici dal Paleolitico agli eserciti dell’Età del Bronzo.  Quand’è che gli uomini hanno cominciato a farsi la guerra? Una domanda a cui sembra impossibile rispondere. L’origine della violenza tra esseri umani risale alla notte dei tempi e si può ricondurre a un bisogno ancestrale: fare bottino, allargare il proprio territorio. In sostanza, stare meglio di qualcun altro, che automaticamente, in quest’ottica, diventa il “nemico”. Basato su ricerche di archeologia, antropologia e storia militare, questo libro ripercorre la storia dei nostri progenitori e degli strumenti che hanno ideato per attaccare e difendersi, dalle pietre scheggiate dei primi Neanderthal fino alla rivoluzione delle macchine da guerra: carri e navi. Un libro arricchito da più di ottanta disegni firmati dall’autore che mostrano la vita quotidiana degli uomini primitivi.

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    Alpini. Soldati di montagna

    40.00

    Mario Renna

    Gli Alpini sono i soldati di montagna dell’Esercito Italiano, celebri in Italia e nel mondo per il loro cappello con la penna, simbolo identitario di uno spirito di corpo senza uguali, fondato sulla fratellanza e sul legame con il territorio, e formato attraverso la consuetudine al sacrificio imposto dalle alte quote e dai climi artici, in un ambiente naturale che rende forti, resilienti e versatili. Oggi le Truppe Alpine dell’Esercito – nel solco profondo di un’esperienza lunga più di un secolo e mezzo – sono formate da uomini e donne provenienti da ogni regione d’Italia, che si arruolano volontariamente e continuano ad addestrarsi a vivere, muovere, combattere e soccorrere in montagna d’estate e in inverno, all’interno di reparti dove facilmente ci si può “ammalare” di entusiasmo per uno stile di vita che chiede molto impegno ma dona tante soddisfazioni.

    Rilegato, 29,5 x 29,5 cm. pag. 288 con oltre  300 tra foto, disegni e illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2024 da Giunti

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    Aprile 1945: Garfagnana addio! Gli ultimi combattimenti sulla Linea Gotica del Battaglione «Intra» della Divisione «Monterosa»

    22.00

    Pierfelice Cantori

    Dopo molti anni vedono finalmente la luce le memorie di Garfagnana del Capitano Pierfelice Cantori, Comandante della 12a Compagnia del Battaglione “Intra” della Divisione Alpina “Monterosa”, dattiloscritte nelle pause delle ultime vicende del fronte della Linea Gotica sulle Apuane nel 1945. Sono pagine immediate, incisive, a volte taglienti, altre velate di emozione, frenata dal suo essere Ufficiale fin nell’intimo. La narrazione si focalizza nell’ultima difesa, nel cedimento elastico del fronte, nella difficile ritirata, culminata nei dintorni di Fornovo con la resa con l’onore delle armi da parte dei soldati brasiliani della Força Expedicionária Brasileira, vecchi nemici incontrati in Garfagnana. In appendice, una cronistoria della 12a Compagnia del Battaglione “Intra”, rare immagini del Reparto e fotografie attuali dei luoghi dei combattimenti.

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    Araldica della Regia Aeronautica Vol. 3

    32.00

    Pierluigi Moncalvo – Giovanni Massimello

    È questo il terzo volume della serie “Araldica della Regia Aeronautica”, che comprende come al solito gli articoli dedicati a questo tema apparsi sul Notiziario del GMT. Si tratta di venti articoli, ai quali si aggiunge un pezzo inedito e particolare, dedicato alle interessanti e varie insegne apparse nel primo dopoguerra sui bombardieri Fiat BR del 13° Stormo, un reparto particolarmente ricco di originali distintivi, alcuni dei quali assai poco noti. Nella prefazione del secondo volume si era indicato il principale motivo per cui non si era seguito il criterio di una trattazione organica delle varie insegne preferendo, invece, cogliere l’occasione del reperimento – sovente inaspettato – di materiale interessante, in molti casi mai illustrato in precedenza, per approfondire studio e descrizione dei singoli distintivi senza essere vincolati ad un ordine prestabilito. In questo volume si è cercato di suddividere i vari emblemi trattati negli ultimi anni secondo un criterio abbastanza intuitivo, iniziando da quelli apposti sui velivoli operativi tra le due guerre e facendoli seguire da quelli apparsi sugli aerei impiegati nella seconda guerra mondiale; questi ultimi suddivisi – indicativamente – tra caccia, bombardieri, aerosiluranti, ricognitori marittimi, trasporti e reparti vari. Per facilitare la ricerca da parte dei lettori interessati è stato infine aggiunto, in coda a questo volume, un indice analitico dei singoli distintivi illustrati in questo e nei due volumi precedenti. A fronte di questi piccoli cambiamenti si è confermato l’ impegno principale della pubblicazione: continuare a presentare gli emblemi apparsi sui velivoli della Regia Aeronautica con la massima precisione possibile, aggiungendovi ogni volta una breve descrizione storica dei reparti coinvolti. L’obiettivo è quello di comporre gradualmente, attraverso l’araldica ed i suoi risvolti tendenzialmente “seri”, talvolta umoristici e soprattutto “umani”, una specie di mosaico che tramandi la memoria delle vicende spesso gloriose dei nostri aviatori. Gli autori sono storici aeronautici ben conosciuti che hanno al loro attivo decine di pubblicazioni sia con il GMT che con altre testate.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 148 riccamente illustrato con oltre 200 immagini in b/n e colori, 15 profili a colori, decine di disegni a colori di simboli araldici e dettagli coloristici.

    Stampato nel 2024 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Armando Casalini. “Apostolo della redenzione operaia”, vittima della rappresaglia antifascista al delitto Matteotti (1883-1924)

    20.00

    Pietro Cappellari

    Con questo studio vogliamo indagare la figura di Armando Casalini. Veniva dalla sinistra italiana, animatore della Settimana Rossa del 1914, aveva scalato i vertici del Partito Repubblicano, divenendone Segretario nazionale: “Interventista intervenuto”, si definiva un socialista, credente nel riscatto del proletariato nell’etica del dovere e della elevazione spirituale prima che materiale. Il suo incontro con il fascismo fu inevitabile. Di lui ci rimane l’impegno sindacalista nelle Corporazioni fasciste, di cui divenne Vicesegretario e poi il Martirio, colpito barbaramente, da mano fratricida che pure aveva aiutato nel momento del bisogno.

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    Armi leggere catturate dai tedesche nella II G. M.

    20.00

    Luca Poggiali

    Riccamente illustrato in bianco e nero, presenta una breve scheda storico-tecnica delle armi leggere catturate da tedeschi sui vari fronti nella Seconda Guerra Mondiale. Di particolare interesse, le armi prodotte negli stabilimenti della ex-Cecoslovacchia, quelle catturate ai sovietici e, quelle italiane requisite dopo l’8 settembre 1943.

     

     

     

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    Arte e Fascismo. Catalogo della mostra 14 apr 2024 – 01 set 2024 MART Rovereto

    150.00

    A cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari

    A cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari

    La mostra Arte e Fascismo analizza i vari e complessi modi in cui il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana, utilizzando a fini propagandistici il linguaggio dell’arte. Durante il Ventennio la produzione artistica fu infatti ricca ed eterogenea. Accanto al persistere di ricerche di avanguardia legate al Futurismo, si delinea una linea di “ritorno all’ordine”, che confluisce nel movimento del Novecento italiano, creato da Margherita Sarfatti. La mostra rievoca le principali occasioni in cui gli artisti danno voce alla corrente di pensiero dominante, ai temi e ai miti del fascismo attraverso la partecipazione a Biennali, Quadriennali, mostre sindacali, a concorsi e a commissioni pubbliche. Tra pittura, scultura, documenti e progetti, il percorso espositivo si snoda tra oltre 300 opere di artisti e architetti come Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli, Renato Guttuso. Provenienti da collezioni pubbliche e private le opere dialogano con alcuni dei grandi capolavori del Mart e con numerosi materiali provenienti dai fondi dell’Archivio del ’900.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 564 completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2024 da L’Erma

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    Ascari, Dubat e bande irregolari. Somalia 1891-1941

    24.00

    Jacopo Romano

    Questo volume nasce dalla ricerca tra archivi e biblioteche fatta in molti anni e analizza le truppe coloniali che gli italiani reclutarono in Somalia o che, anche se di altra provenienza, vennero impiegate nella colonia. Il testo affronta il colonialismo in Somalia dai suoi inizi nella fine dell’Ottocento fino alla caduta dell’Africa Orientale Italiana nel corso della Seconda guerra mondiale, mostrando le specificità e le evoluzioni di reparti, composti da somali e non solo, che combatterono con gli italiani. Viene dato spazio in particolare ai Dubat, reparti somali costituiti in epoca fascista, molto celebrati dagli ufficiali e dai testi dell’epoca.

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    Ascesa e tramonto dei popoli. Riflessioni sulla storia mondiale da una prospettiva razziale

    15.00

    Max Wundt

    Max Wundt nel suo Aufstieg und Niedergang der Völker presenta una visione della storia incentrata sul ruolo cruciale della razza nello sviluppo e nel destino dei “popoli-guida. Attraverso una veloce ma arguta analisi delle civiltà di Atene, Roma e altre epoche storiche, viene qui dimostrato come l’ascesa dei popoli sia strettamente legata al rinnovamento continuo di sangue proveniente dal contadinato, la cui energia e radicamento nella terra rappresentano la base per quei periodi di fioritura che la storia testimonia. Wundt mette inoltre in evidenza come il flusso di sangue dalle campagne verso le città, nei periodi di espansione urbana, abbia favorito il fiorire della “Kultur”, contribuendo a realizzazioni straordinarie in ogni ambito. Tuttavia, con l’avanzare dell’urbanizzazione e il conseguente distacco dai valori rurali, i popoli iniziano a subire un processo di degenerazione, aggravato dalla mescolanza con elementi razziali estranei.

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    Aspirazioni verticali. La montagna e la formazione dell’uomo

    9.00

    Gruppo Escursionistico Orientamenti       prezzo di listino: 15.00 (sc. 40%)

    Questo volume non è un manuale sulla montagna e neanche un romanzo: non contiene indicazioni tecniche per migliorare la progressione in salita né racconti frutto della capacità creativa dell’autore. È una raccolta di esperienze vissute camminando, scalando, sciando o semplicemente immergendosi nella bellezza di alcune tra le principali cime alpine e nella grandezza delle nostre vette appenniniche. Alla ricerca di qualcosa che fosse “altro” e più in alto della semplice pratica sportiva o della fuga domenicale dallo stress cittadino, questo libro racconta di un simbolo – quello della montagna – e di un viaggio – quello esistenziale – ove la salita può assurgere ad allegoria della vita: attraverso l’attitudine a vivere consapevolmente, a ricercare ciò che siamo veramente e quello che potremmo essere, in un costante e inesorabile confronto con i nostri limiti. Un libro di formazione, quindi, che in una società sempre più complessa e problematica mira a offrire elementi e spunti per migliorare.

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    Axis Wings. The Luftwaffe and co-belligerent air forces’ compendium. Vol. 2

    59.00

    AA.VV.

    Chandos Publications, in associazione con Robert Forsyth della Chevron Publishing, presenta sul mercato internazionale, il secondo di una serie di volumi che, avrà per tema, la Luftwaffe e le aviazioni alleate co-belligeranti. Ogni volume prenderà in considerazione aerei, attività operativa, piloti, ecc. il tutto accompagnato da numerose illustrazioni in b/n, alcune a colori e numerose tavole a colori, che ne fanno un lavoro adatto anche per i modellisti. Vengono presentate moltissime informazioni inedite sulla Luftwaffe e su quelle cobelligeranti, informazioni che magari sarebbero troppo brevi per essere trattate in un libro specifico. Axis Wings’ mira a far conoscere queste storie, accompagnandole con disegni appositamente commissionati e fotografie provenienti da collezioni private. Ogni uscita, potrà contare su circa 200 pagine. Inizialmente si prevedono due uscite l’anno. In questa fase, il progetto è soprattutto un esperimento.

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    Batailles aeriennes de la guerre d’Indochine. De Na San a Dien Bien Phu

    55.00

    Philippe Gras

    Nell’ambito del 70° anniversario della battaglia di Dien Bien Phu, questo libro analizza il combattimento aereo che raramente viene considerato nelle opere esistenti. Ciò che si dimentica è che Dien Bien Phu fu anche una battaglia aerea, concepita sulla base delle lezioni apprese dalla vittoria di Na San un anno prima e degli impegni per mantenere aperta la pista. Sia a Dien Bien Phu che a Na San l’aviazione rappresentava era il cuore delle difese del campo. L’approccio aereo alla battaglia permette di comprendere la prospettiva della leadership francese, ma soprattutto di comprendere meglio la strategia dei Viet Minh contro il campo trincerato.

    Rilegato, 23,5 x 31,5 cm. pag. 144 riccamente illustrato con 295 foto b/n e alcune foto a colori ed alcune cartine

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Histoire et Collections

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    Batteria, fuoco! Ricordi di un ufficiale del 71° Werfer-Regiment durante la campagna d’Italia 1943-1945

    28.00

    Johann Golda

    L’austriaco Johann “Hansµ Golda era ufficiale della Wehrmacht, in servizio presso il 71° Werfer-Regiment, un reparto armato con i temuti Nebelwerfer, un sistema lanciarazzi multiplo impiegato come artiglieria pesante. Inviato in Sicilia alla fine del febbraio 1943, non riuscì mai a raggiungere il teatro di guerra nordafricano per la perdita di quei territori da parte dell’Asse, ma si trovò invece a contrastare lo sbarco alleato del 10 luglio 1943 e, successivamente, a condurre l’intera campagna d’Italia. Dalla Sicilia al Trentino, passando per la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto – senza dimenticare gli aspri scontri della Linea Gustav, Cassino e della Linea Gotica – il capitano Golda terminò il conflitto con i suoi artiglieri, internato nel campo di Ghedi (Brescia). Le sue memorie – recuperate presso il Bundesarchiv di Friburgo e tradotte per la prima volta in italiano – così ricche di dettagli e personali osservazioni della sua esperienza bellica, rappresentano una rara e preziosa testimonianza di quella guerra vista dalla prospettiva del nemico

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    Blindati Ferroviari italiani 1940-1945

    15.00

    Paolo Crippa – Mario Raspagliosi

    Nel corso della Seconda Guerra Mondiale l’Italia utilizzò inizialmente treni armati ed artiglierie ferroviarie per la difesa costiera ed antiaerea. Al principio del 1942 questi convogli furono trasferiti nei territori dell’Ex Jugoslavia, dove numerosi erano i casi di sabotaggi alle linee ferroviarie ed aggressioni ai convogli. Fu subito chiaro che erano necessari mezzi rotabili ad hoc. Nacquero così elaborazioni sull’autoblinda AB (nelle versioni AB40, AB41 ed AB43), un modello di Littorina Blindata (LI.Bli., in due modelli differenti, uno dei quali costruito appositamente per le forze armate dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943) ed un’Autocarretta Ferroviaria, per le linee a scartamento ridotto dell’Erzegovina. Alcuni di questi mezzi ferroviari, sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale, servirono anche nel rinato Esercito Italiano e, persino, nelle forze armate della Jugoslavia.

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    Bombe a mano della Seconda Guerra Mondiale. Sviluppo-impiego-evoluzione

    60.00

    Francesco Zanardi

    Unica sopravvissuta tra le tante armi da lancio usate dall’uomo sin dall’antichità, la bomba a mano, chiamata comunemente anche granata, è tuttora presente in tutte le Forze Armate del mondo. La sua estrema versatilità, dovuta dalla facilità d’impiego, dalla sua efficacia e, ultimamente, dall’affidabilità raggiunta, la rendono un’arma pratica ed insostituibile. Lo scopo di quest’opera è quello di narrare la storia e l’evoluzione, anche tecnica, delle bombe a mano impiegate durante la Seconda Guerra Mondiale, non solo da tutti i paesi belligeranti ma anche quelli che rimasero neutrali. Un breve capitolo è inoltre dedicato all’evoluzione delle granate prodotte prima del 1900, le cui informazioni, per quanto spesso nebulose, sono indicative per meglio comprendere lo sviluppo che hanno avuto queste armi. All’epoca i concetti produttivi, basati essenzialmente su di una fabbricazione artigianale, hanno lasciato pochi scritti e pochissimi disegni.

    Brossura, 21 x 30 cnm. pag. 382 con numerose foto a colori e disegni b/n

    Stampato nel 2024 da Youcaprint

    IN ARRIVO VERSO IL 25 LUGLIO

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    Bunker. La difesa di Scigli e Santa Croce Camerina

    20.00

    Lorenzo Bovi – Cesare Iudica – Giuseppe Primaverile

    Si inizia con una panoramica sulla difesa italiana del settore e con la narrazione fatta dal Colonnello Giuseppe Primaverile che spiega gli avvenimenti nel settore di Scicli. Si parla poi del Posto di Blocco 453, dei Campi minati e fossati anticarro, del settore del fiume “Irminio” e di quello di Sampieri; poi le due batterie di cannoni da 149/35, il settore di Donnalucata e quello di Santa Croce Camerina con il Posto di Blocco 451 e la Villa Comitini. Infine l’incredibile Posto di Blocco 452 del quale ci sono fotografie d’epoca da tutti e 4 i lati. Ancora le trincee di Marina di Ragusa e per finire alcune pagine sui militari italiani e tedeschi caduti.

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    C’è del marcio a Bologna. 12 mesi per far sparire la verità sulla strage.

    15.00

    Guido Giraudo

    Fu nei 12 mesi in cui si sviluppa questo racconto, a cavallo tra l’agosto 1980 e il luglio 1981, che si decise che nessuno avrebbe mai saputo la verità sulla strage alla Stazione. Quella verità che Giorgio Pisanò aveva “intuito” in un articolo su Candido del giugno 1981 che costò l’arresto al suo vice (unico giornalista a essere stato detenuto per non aver rivelato le fonti d’informazione). Da qui si parte per riscoprire i teoremi, le trame, le omissioni, le persecuzioni e i coscienti depistaggi orditi dalla magistratura bolognese con la complicità dei servizi segreti. Un castello di menzogne, pregiudizi e sordidi intrighi che dura da più di 40 anni. Con i disegni originali di Almerigo Grilz.

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    Cassano 16 agosto 1705 – La battaglia sull’Adda

    35.00

    Fabio Fiorentin – Giancarlo Boeri

    Fabio Fiorentin – Giancarlo Boeri

    La sanguinosa battaglia combattuta il 16 agosto 1705 sulle sponde dell’Adda fu uno dei più clamorosi pareggi militari della storia! Alla fine di una terribile pugna tanto i francesi a Cassano che Eugenio, una volta rientrato a Treviglio, fecero celebrare il “Te Deum”, a significare la (presunta) vittoria conseguita sull’avversario. Non solo, i due comandanti inviarono ai rispettivi sovrani una relazione sulla battaglia, entrambi attribuendosene la vittoria: il Principe di Savoia scriveva di “un prospero successo”, pur ammettendo che “si è anche perduto assai dal canto nostro”; il Maresciallo di Francia strombazzando la disfatta totale del nemico ebbe a dire:  “la ragguardevole vittoria ottenuta dal sig. Duca di Vandome contra l’esercito imperiale di Lombardia comandato dal sig. Principe Eugenio di Savoja”. La guerra, sul teatro italiano, in Italia si trascinò ancora per un anno e solo la vittoria di Torino il 7 settembre 1706 farà calare il sipario sulle fortune francesi.

    Brosura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 124 con numerose illustrazioni a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    Che cos’è l’economia? Stato, imprese e consumatori ai tempi del capitalismo

    12.00

    Massimiliano Bartolozzi

    Qualora si cercasse di comprendere la natura dell’economia, ci si imbatterebbe in risposte complesse e incomprensibili, formulate usa paroloni spesso vuoti di significato. Questo libro prova, invece, a fornire una spiegazione facile e discorsiva che consenta a chiunque di avvicinarsi a una materia troppo spesso ritenuta di competenza esclusiva degli esperti. Preparatevi a una visita guidata nel sistema economico, alla scoperta dei suoi protagonisti (lo Stato, le imprese e i lavoratori/consumatori) e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento. Prefazione di Carlo Cambi

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    Civiltà medievale

    20.00

    Antonino De Stefano

    Dopo molti anni di oblio, torna disponibile la sintesi del millennio medievale scritta dallo studioso Antonino De Stefano e pubblicata alla fine degli anni ’30 del secolo scorso. In “Civiltà medievale”, il noto medievista siciliano rincorre il susseguirsi degli eventi e delle forze che determinarono l’epoca medievale, analizzandone le strutture ideali, politiche ed economiche. Il lavoro di De Stefano, libero dalle costrizioni intellettuali moderne, è lucido nell’analisi delle trasformazioni che, dall’alto Medioevo fino all’età moderna, hanno plasmato il volto della Civiltà europea, individuando quelle forze antitradizionali e individualiste, che hanno abbattuto l’ideale imperiale cristiano-medievale per sostituirlo con le espressioni moderne dell’Umanesimo e del Rinascimento. Questa ricca opera di sintesi riflette il percorso intellettuale e spirituale dell’autore, grande esperto dei movimenti ereticali medievali e dell’idea imperiale di Federico II di Svevia, consegnando così una potente descrizione della civiltà medievale.

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    Confini e frontiere

    32.00

    Darya Aleksandrovna Dugina

    Che cosa sono, davvero, i “confini”? Quali sono gli elementi che “definiscono”, ossia individuano e caratterizzano un paese, un popolo, una cultura – in una parola sola, una civiltà? È a questi interrogativi non semplici che ha cercato di rispondere Darya Dugina, il cui percorso di vita e di studio è stato tragicamente interrotto il 20 agosto 2022, quando un attentato terroristico ha posto fine alla sua vita. Per sua stessa natura, questo Confini e frontiere non è un testo organico ma raccoglie articoli, analisi, conferenze e contributi dedicati alla Nuova Russia e ai diversi temi che le ruotano attorno: l’Operazione Speciale Militare, il multipolarismo, la filosofia della guerra, la geopolitica. Darya Dugina li ha affrontati tutti con entusiasmo e passione (soprattutto in quelli che non sapeva sarebbero stati gli ultimi giorni della sua esistenza terrena), lasciando “il suo messaggio forse più maturo e indipendente come filosofa politica”, secondo quanto scrive suo padre, Aleksandr Dugin – un messaggio su cui meditare e da cui trarre utili spunti.

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    Corneliu Zelea Codreanu. Il Capitano della Guardia di Ferro

    15.00

    Yves Morel

    Nato a Husi il 13 settembre 1899, Corneliu Codreanu fu il più atipico dei Capi politici tra le due guerre. Nel 1927, fondò la Legione dell’Arcangelo Michele – meglio conosciuta come Guardia di Ferro – e ne fu il “Capitano”: tra mille avversità, dimostrò di aver costruito un proprio modello dottrinale e politico. Le sue Camicie Verdi – infatti – ambivano alla creazione di un “uomo nuovo”, la cui mistica si reggeva su una rigorosa morale cristiana, sul profondo senso del dovere, su un’ascesi costante e verticale, sulla ferrea disciplina dello spirito legionario, su un forte e tenace attaccamento alla Patria e su un autentico senso della Comunità di popolo. Codreanu esortava i suoi compatrioti a condurre una vita eroica, radicata nella consapevolezza dell’identità dacica e latina. Odiato dal re e dalla classe politica del suo Paese, egli fu al centro della vita politica romena fino alla sua tragica esecuzione, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 novembre 1938 per ordine del governo del re Carol II.

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    D’ogni Erba un Fascio. Storia di un Simbolo

    49.00

    Roberto Manno

    Un libro per i curiosi, assolutamente consigliato a coloro che amano la verità storica e non si fermano agli stereotipi. Chi avrebbe mai immaginato che il “fascio Littorio” di Mussolini che ha contraddistinto il Ventennio fascista, non è stato “inventato” dal Regime, ma proviene da un’eredità politica repubblicana e comunista? Lo testimoniano decine di medaglie e distintivi dove il fascio è stato combianto graficamente con la falce ed il martello. 148 pagine illustratissime con centinaia di immagini per comprendere l’evoluzione di un simbolo che conta più di 2000 anni che solo nella prima metà del 1900  ha subito delle impressionanti trasformazioni, e dove la fantasia si è scatenata in una gara senza limiti. Nell’ultima parte della ricerca si potrà osservare come il fascio abbia superato i confini italiani per arrivare a toccare il cuore di milioni di persone in tutta Europa, per poi raggiungere le lontane americhe. Chi direbbe mai che nella Repubblica di Cuba campeggia il fascio nell’Ordine “Al Merito” della Patria? Su questo volumee’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 148 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

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    Da 100 anni negli aeroporti d’Italia. Storia del servizio aeroportuale della Guardia di Finanza – 1923-2023

    16.00

    Gerardo Severino – Vincenzo Grienti

    Una storia nella storia della Guardia di Finanza scritta a 250 anni dalla nascita del Corpo. Un libro che ripercorre le attività investigative e le operazioni dei finanzieri in servizio negli aeroporti d’Italia. Per oltre un secolo le Fiamme Gialle hanno difeso le istituzioni democratiche, la libertà e la legalità prevenendo le varie forme di terrorismo e il crimine organizzato. Un’acerrima battaglia contro i traffici illeciti, il contrabbando, la contraffazione, ma anche il contrasto al mercato illegale delle sostanze stupefacenti. Una capacità organizzativa e un’efficienza unica al mondo che il colonnello Gerardo Severino e il giornalista Vincenzo Grienti raccontano attraverso documenti d’archivio, fotografie e testimonianze, ricostruendone fedelmente le tappe più significative presso gli scali aeroportuali di tutta Italia.

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    Da Montesacro al fronte del Don 1940-1943. Lettere dalla guerra di un giovane caporale romano

    12.00

    AA.VV.

    Le 100 lettere scritte dal fronte francese, greco-albanese e russo dal caporale ventenne Otello Taborri ci portano nel vivo dell’itinerario di sofferenze materiali e spirituali che la tragedia della Seconda guerra mondiale lo ha costretto a percorrere: dal nuovo quartiere Città Giardino-Aniene (Montesacro), dove la vita scorreva semplice e tranquilla, ricca di amicizie e innocenti svaghi nell’attesa di un avvenire pieno di promesse, a un percorso crescente di privazioni e sofferenze, fino al dissolvimento nel nulla del gelo della Russia, che non ha mai consentito alla famiglia di dimenticare. Dopo 80 anni i tre nipoti Massimo, Otella e Patrizia, ormai ultrasettantenni, vogliono salvare il ricordo di zio Otello, presenza costante nelle loro vite, per consegnare ai familiari più giovani e a chi leggerà questo volume la testimonianza diretta del suo calvario, lo stesso di milioni di giovani vite, accompagnata dalla ricostruzione dell’ambiente di “prima” e delle dolorose tappe verso l’ignoto concluse sul fiume Don.

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    Dall’Italia al cielo. Ritratti di istriani, fiumani, giuliani e dalmati

    18.00

    Cristina Di Giorgi

    Questo libro è dedicato a uomini e donne che, nella loro vita, hanno fatto di tutto per dare corpo alle loro aspirazioni. E lo hanno fatto molto spesso a prezzo di enormi sacrifici. Uomini e donne che hanno saputo e voluto dimostrare che si può credere in un sogno e farlo diventare realtà. Ognuno di loro si è impegnato, ha studiato, ha lavorato. Ha creduto. Ed è riuscito nel suo intento nonostante le difficoltà. Alcuni, nati e cresciuti in tempi lontani, hanno compiuto grandi imprese e sono riusciti a scrivere il loro nome sul grande libro della storia d’Italia realizzandosi nell’ambito professionale che avevano scelto. Altri hanno fatto questo stesso percorso con un segno nel cuore, più o meno nascosto, più o meno riconoscibile, più o meno consapevolmente percepito: quello provocato dall’essere stati costretti, insieme alle loro famiglie, a subire l’allontanamento forzato dai luoghi natii. Tutti hanno in comune una cosa: sono nati nei luoghi italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

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    Dalla distruzione del convoglio «Duisburg» alla prima battaglia della Sirte. Novembre-dicembre 1941

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il problema che nell’estate del 1941 nel Mediterraneo centrale stava causando ai Comandi delle Forze Armate italiane le maggiori preoccupazioni era costituito dal rafforzamento di Malta. Le conseguenze che ne derivarono furono rappresentate da un notevole incremento dell’attività degli aerei e dei sommergibili britannici contro i convogli dell’Asse diretti in Libia. Per permettere ai convogli italiani di transitare con alquanta sicurezza nel Mediterraneo centrale, occorreva però che la Regia Aeronautica aumentasse gli sforzi contro Malta, da cui partivano gli aerei e i sommergibili britannici che causavano le maggiori perdite ai convogli italiani; perdite spesso dolorosissime, in particolare quella del convoglio “Duisburg” la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio, mentre dirigeva per Tripoli. Successo della Marina britannica che fu conseguito da una piccola Divisione di 2 incrociatori leggeri e 2 cacciatorpediniere, che costituivano la Forza K da pochi giorni dislocata a Malta. Questo libro descrive gli avvenimenti che seguirono, con altri annientamenti di convogli italiani e di forti perdite tra il naviglio militare, in particolare la notte del 13 dicembre nelle acque di Capo Bon. Anche le perdite britanniche, causate dai sommergibili tedeschi furono molto gravi. Il racconto termina con la Prima battaglia navale della Sirte che, assieme alle perdite subite dalla Forza K nelle acque di Tripoli, permise finalmente ad un grosso convoglio partito da Taranto, fortemente scortato dalla Flotta italiana e protetto dall’aviazione italiana e tedesca, di raggiungere Tripoli. Da questo momento, la situazione andò migliorando e nel corso del 1942 con l’arrivo in Sicilia di un’altra grande unità aerea germanica, la 2a Squadra Aerea del feldmaresciallo Albert Kesselring.

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    Dentro la cucina medievale. Manuale pratico di cucina medievale per una rievocazione storica

    16.00

    Rosella Omicciolo Valentini

    Questo testo analizza sia i prodotti da utilizzare secondo la correttezza storica, sia le preparazioni culinarie con l’interpretazione di alcuni metodi di cottura: ad esempio, il termine ‘brodo’ o ‘brodetto’ per i cuochi medievali non sempre aveva il valore che si attribuisce oggi. Conoscere gli elementi fondamentali e leggere le ricette dai manoscritti originali potrà sicuramente aiutare a immergersi “dentro la cucina medievale”, in tutti i sensi.

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    Elogio del duello. L’onore al di sopra della vita

    14.00

    Bernard Lugan

    La nostra società, tra le più ingiuste e ipocrite di sempre, ha dimenticato che cos’è il confronto diretto: schiere di codardi – coperti dalla Legge – possono permettersi di dire ciò che vogliono, nella certezza di non doverne mai render conto. Lungi dal celebrare la forza bruta, “Elogio del duello” è un invito a tornare ad una civiltà governata dal codice d’onore, fatta di uomini temprati come l’acciaio e di donne che combattono con dignità e coraggio. Bernard Lugan, accademico e moschettiere nel cuore, ripercorre la storia di questa nobile istituzione e difende i valori virili dalle tendenze castranti del wokismo.

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    Eredità della Grande Guerra sul Monte Sette Termini

    21.50

    Enrico Fuselli

    A Montegrino e a Bosco Valtravaglia non è avvenuto alcun combattimento durante la Grande guerra, ma nel territorio comunale si trovano, in stato di abbandono, importanti strutture della “Linea Cadorna”, il complesso di fortificazioni allestito, con gran fretta e notevole dispendio di materiali ed energie umane, tra il 1916 e il 1917, per fronteggiare un eventuale attacco tedesco attraverso la Svizzera (si paventò anche il pericolo che la Confederazione potesse allearsi con gli Imperi centrali per regolarizzare i propri confini meridionali con il nostro paese). Il presente lavoro, prima di esaminare l’eredità lasciata nel territorio, ricostruisce il clima politico e militare nel quale era maturata la decisione di allestire tale sistema difensivo, frutto di rapporti diplomatici e politici a volte difficili tra la Svizzera e l’Italia, tali, come si vedrà, sia per motivi contingenti, sia per questioni di natura – se così si può dire – “etnica”.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 188 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Ravizza

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    Esercito Repubblicano – 3° Corso Allievi Ufficiali. Alessandria 1o gennaio – 31 marzo 1945

    29.00

    AA.VV.

    Questo libro è la riedizione di un’opera rarissima, pubblicata il 30 marzo 1945 ad Alessandria e dedicata al terzo corso con cui sono stati formati gli allievi ufficiali dell’Esercito repubblicano. Limitata ai soli componenti dell’unità la sua diffusione fu estremamente circoscritta, ridotta oggigiorno ai pochi esemplari che sono stati attentamente conservati dai loro proprietari. Il contenuto del libro, decisamente appassionante, trasuda dell’atmosfera del momento e del singolare stato d’animo che animava quei giovani allievi ufficiali, consci di appartenere ad un esercito destinato ormai alla sconfitta. Forti del patriottismo di cui erano permeati, questi soldati rimasero comunque fedeli al loro giuramento – a dispetto delle avversità – fino al crollo della Repubblica Sociale Italiana. Splendidamente illustrata da numerose immagini ed altrettanti disegni, ma soprattutto forte dell’incredibile mole di documentazione di cui dispone, si tratta senz’altro di un’opera che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di storia della RSI.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 68 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Memorabilia

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    Eugenio di Savoia, stratega militare. Le campagne antiottomane nell’Europa centrale (1683-1718)

    49.00

    Gizella Nemeth Papo – Adriano Papo

    Il principe Eugenio di Savoia è stato uno stratega militare di prim’ordine, oltreché un eccellente uomo politico e un abile diplomatico, una personalità geniale, altresì dotata di uno spiccato senso artistico. Come condottiero, non solo tenne testa alle armate del Re Sole in Italia e sul fronte renano, ma combatté con successo anche contro i turchi in Ungheria e nei Balcani, contribuendo in maniera decisiva alla liberazione dell’Europa centrale dalla dominazione ottomana. Il volume racconta la sua storia, dall’esordio come volontario nella liberazione di Vienna (1683) alle campagne antiturche del 1683-88 dove si distinse nella riconquista di Buda (1686). La celeberrima battaglia di Zenta dell’11 settembre 1697 rappresenta il capolavoro strategico del principe sabaudo, ora comandante supremo dell’armata imperiale in Ungheria. Dopo aver partecipato, con alterna fortuna, alla guerra di successione spagnola, si ripresentò sul fronte antiottomano vincendo a Petrovaradino (1716), prendendo Temesvár/Timisoara (1716) e riconquistando Belgrado (1717), imprese grazie alle quali raggiunse l’apice della carriera militare.

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    Evgenij Golovin. L’alchimista

    10.00

    Maurizio Murelli

    Con Evgenij Golovin siamo al cospetto di un personaggio che può entrare a pieno titolo nella categoria dei grandi maestri, ma il cui nome ben difficilmente può essere stato captato persino dai lettori più bulimici. Il raggio d’azione di Evgenij Golovin è stato la Russia, e la sua fama non ha mai travalicato il confine; rarissime le persone che in Occidente ne hanno sentito parlare.

    Brossura, 10,5 x 17,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2024 da AGA

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    Fasciofobia. Bugie e follie dei nuovi antifascisti

    20.00

    Alberto Busacca

    Dai continui allarmi sul “fascismo alle porte” al sogno di demolire i monumenti del Ventennio, dalle bufale su Giorgio Almirante all’inchiesta su una torta con la faccia del Duce, e poi gli orsi trasformati in nuovi partigiani, la caccia al Babbo Natale col braccio teso e la vergogna per gli antenati che hanno indossato la camicia nera: l’antifascismo sta cambiando faccia, trasformandosi in una “fasciofobia” totalmente incomprensibile e priva di senso del ridicolo, che ha finito per danneggiare l’antifascismo medesimo. A ormai ottant’anni dal termine della Seconda guerra mondiale, infatti, è sempre più evidente che il fantasma di Mussolini venga usato dalla sinistra solo per provare a conservare posizioni di potere in ambito politico, mediatico e culturale.

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    Festung Demjansk 1942. La Totenkopf nella sacca di Demjansk

    14.30

    Massimiliano Afiero           prezzo di listino: 22.00 (sc. 35%)

    La rapida avanzata delle forze sovietiche sul fronte di Leningrado tra il dicembre 1941 ed il gennaio del 1942 tagliò fuori dalle loro linee numerosi reparti tedeschi e portò alla conseguente creazione di numerose isole di resistenza, in modo particolare nella regione di Demjansk. Qui, i sovietici riuscirono a chiudere in una gigantesca sacca alcune divisioni dell’esercito ed i reparti SS della divisione Totenkopf. L’offensiva generale sovietica a sud del lago Ilmen iniziò durante la notte tra il 7 e l’8 gennaio 1942, con una temperatura polare, quasi quaranta gradi sottozero. I combattimenti grazie alla resistenza del reparto d’elite tedesco si protrassero fino all’estate del 1942, con la sorprendente completa vittoria dei reparti tedeschi, fatto questo che permise ai soldati della Totenkopf di venire poi evacuati dal settore solo nell’autunno del 1942 per essere riorganizzati in Francia.

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    Fiat Aeritalia Fighters. C.R.32, C.R.42 Falco, G.50 Freccia, G.55 Centauro

    69.00

    Luigino Caliaro

    Questo è il secondo volume della trilogia di Luigino Caliaro sui più importanti aerei da caccia italiani utilizzati nella Seconda Guerra Mondiale. Il focus di questo libro è sugli aerei da caccia sviluppato dall’azienda torinese Fiat. L’autore descrive la lunga e illustre storia della Fiat e introduce i primi progetti di biplano del talentuoso ingegnere Celestino Rosatelli prima di esaminare quattro degli aerei Fiat di maggior successo. Il biplano CR.32, realizzato in lega leggera rivestita in tessuto, fu uno degli aerei da caccia più straordinari della fine degli anni ’30. Non solo volò con la Regia Aeronautica durante la Guerra Civile Spagnola, ma prestò servizio anche con le forze aeree di Cina, Austria, Ungheria, Paraguay e Venezuela. Il CR.42 Falco, sviluppo del CR.32 da parte di Rosatelli, divenne l’ultimo caccia biplano monoposto costruito dalle nazioni belligeranti della Seconda Guerra Mondiale, e fu venduto anche a diverse altre nazioni, tra cui Belgio e Svezia, oltre che utilizzato dlla Luftwaffe, dopo l’8 settembre 1943. Il CR.42 prestò servizio nel Mediterraneo, Nord Africa, Balcani e Iraq, ed esisteva anche una variante da caccia notturno. Tra i monoplani, il G.50 Freccia con motore radiale progettato da Giuseppe Gabrielli fu il primo aereo da caccia monoposto italiano con costruzione interamente in metallo e carrello di atterraggio retrattile. È stato utilizzato in Spagna, nei Balcani, nell’Egeo e nel Nord Africa, mentre le macchine sono arrivate anche in Finlandia e Croazia. Il G.55 Centauro, che nella sua variante finale era motorizzato con il motore RA.1050 R.C.58 Tifone raffreddato a liquido, che era una versione su licenza del tedesco DB 605A-1, equipaggiava sia la Regia Aeronautica che l’Aviazione Nazionale Repubblicana (ANR). Basato su documenti aziendali e rapporti provenienti da archivi militari, il libro esamina la progettazione, lo sviluppo e l’utilizzo di ogni tipo di velivolo costruito dall’azienda torinese, oltre alla produzione, ai prototipi, agli aspetti tecnici e molto altro. Il volume è interamente illustrato da centinaia di fotografie rare e affascinanti.

    Rilegato, 23 x 31 cm. pag. 288 riccamente illustrao con foto b/n e alcune foto e profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Classic

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    Figli della lupa nipoti dell’aquila.Memorabilia e collectibles della gioventù littoria Vol. 1

    60.00

    Franco Mesturini – Fausto Sparacino – Hugh Page Taylor – Mario Valzelli

    Il volume, di stampo storico/collezionistico, riguarda prevalentemente la grafica del Ventennio riferita a tutte le Organizzazioni Giovanili del PNF (AS•AF•AGF•ONB•GVF•FFGGC•GIL/GILE• OB-RSI ) tramite l’illustrazione al 95% di materiale cartaceo ma con inevitabile inserimento di alcuni interessanti “pezzi metallici. Attraverso una straordinaria galleria di fotografie, documenti, collectables e memorabilia legati ad un’epopea che segnò profondamente il XX secolo, questa rassegna ci restituisce la pregnante quotidianità estetica che circondò quelle generazioni di italiani diventati adulti prima di crescere, con un mutamento costante che da piccole camicie nere li trasformò in giovani guerrieri che marciarono risoluti e ordinati al passo romano, fino all’ultimo. Il primo tomo oltre a una esauriente carrellata di immagini d’epoca che testimoniano l’aspetto sociale e uniformologico delle varie organizzazioni, riguarda tutta l’editoria, pagelle, oggettistica, memorabilia varia e altro ancora. Il secondo volume con le stesse caratteristiche editoriali del primo si presume vedrà la luce entro Maggio 2025 e tratterà cartoline, quaderni, tessere, spartiti musicali, ecc.

    Rilegato, 21 x 30 cm. 320 interamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Ritter

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    Flashbang 16. Groupe Diane / COT / FOE

    33.00

    AA.VV.

    Splendida rivista a cadenza semestrale, interamente illustrata, dedicata ai Reparti Speciali delle Forze Armate e di Polizia di tutto il mondo. Le monografie sono caratterizzate da circa 160 pagine di superlative fotografie a colori che mostrano, uomini, armi ed equipaggiamenti dei reparti, di volta in volta, presi in esame. Le didascalie sono essenziali e fungono da integrazione ai dettagli, assolutamente superlativi, delle immagini. Le monografie sono particolarmente indicate a chi si occupa di armi e forze speciali moderne. Questo numero in particolare, è dedicato ai seguenti tre reparti: Groupe Diane (Belgio);  COT (Brasile); FOE (Perù)

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    Fronti di Guerra Numero 93 – Maggio Giugno 2024

    9.00

    AA.VV.

    – Corpi d’armata della Waffen-SS: Generalkommando XI. e XII.SS-Armeekorps  di Charles Trang
    – SS-Sturmbannführer Erwin Meierdress di Massimiliano Afiero
    – 209: il P.O.W. Camp di Afragola, 2a parte di Giovanni Maressi
    – Fallschirmjäger e Rappresaglie di Massimo Lucioli
    – I reparti corazzati della LSSAH, 5a parte di Sergio Volpe

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    Fronti di Guerra Numero 94 – Luglio Agosto 2024

    9.00

    AA.VV.

    – Generalkommando XIII. e XIV.SS-Armeekorps

    – SS-Hauptsturmführer Heinz Müller

    – Heinrich Severloh, una MG-42 a Omaha Beach

    – Il Corpo Volontario Serbo

    – L’SS-Panzer-Regiment 2 ‘Das Reich’ 1a parte

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    Galloglas. From the Western Isles to Ireland

    45.00

    Dave Swift – Maximillian Bunk – Hagen Seehase

    Dalla loro comparsa nel XIII secolo fino alle guerre dell’epoca Tudor del XVI secolo, i cosiddetti galloglas determinarono il modo in cui veniva condotta la guerra sul suolo irlandese. Mentre la tradizionale guerra irlandese si basava principalmente su tattiche mordi e fuggi, questi guerrieri temprati dalla battaglia resistevano e combattevano fino all’ultimo uomo. L’era dei galloglas raggiunse il suo cruento culmine nella battaglia di Knockdoe nel 1504. Descritti come enormi, violenti e ossuti dalle fonti contemporanee, questi guerrieri rappresentavano un elemento archetipico della guerra irlandese, eppure avevano le loro origini nelle Ebridi al largo della costa. La costa scozzese. Questo libro cerca di descrivere le origini, la storia e l’eventuale scomparsa del galloglas dai campi di battaglia d’Irlanda. Basandosi sulle più recenti prove archeologiche, fa luce sull’aspetto esteriore, sulle armi e sull’equipaggiamento, sulla paga, sull’organizzazione e sulle motivazioni di questi temibili guerrieri. Il libro è stato scritto in collaborazione con Claíomh, uno dei principali gruppi di rievocazione storica irlandesi che ricostruiscono la vita quotidiana dei galloglas. Oltre a numerose fotografie di rievocatori, questo volume contiene fotografie dettagliate di armi ed attrezzature, nonché di luoghi storici, illustrazioni contemporanee e tavole appositamente commissionate.

    Brossura, 20 x 27 cm. pag. 156 con numerose foto e illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Zeeghaus Verlag

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    Garibaldi. Ma quale eroe. Il vero volto di un falso mito

    20.00

    Erminio De Biase

    Si dice che di Giuseppe Garibaldi non bisogna parlar male. Invece, si può, anzi si deve. Bisogna smascherare questo pseudo-eroe che, da oltre un secolo, ci guarda beffardo dall’alto dei suoi piedistalli massonici sparsi in tutte le piazze d’Italia. Questo scritto ha l’intento di smontare tutta la mielosa oleografia in cui è stata sempre avvolta la sua figura; vuole rivelare le pecche, vuole svelare gli altarini di questo “eroe” di professione che degli eroi, però, così come ebbe ad affermare il poeta inglese Alfred Tennyson, ebbe solo la divina stupidità… Per saperne di più basta, quindi, sfogliare queste pagine in cui ogni argomento riportato è suffragato da testi dell’epoca e da documenti di prima mano reperiti in archivi italiani ed esteri.

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    Gaza. Nulla sarà come prima

    18.00

    Franco Cardini

    Gaza. Da 6 mesi è il luogo in cui esplodono sanguinosamente tutte le contraddizioni dell’occidente, incapace di arrestare il peggior massacro di popolazione civile dalla fine della Seconda Guerra mondiale. L’attacco palestinese del 7 ottobre 2023, con tutte le sue ambiguità ancora irrisolte, ha infatti originato una sanguinosa rappresaglia contro la popolazione civile della Striscia che ha causato più di 40.000 morti, mentre la guerriglia di Hamas non ha cessato di colpire l’esercito israeliano, le cui reali perdite rimangono ignote.Nel frattempo larga parte della società civile israeliana si è sollevata contro un governo fondamentalista e bellicista, chiedendo a gran voce le dimissioni del governo Netanyahu e nuove elezioni. Di fronte a ciò, troppi media dell’occidente tacciono, minimizzano, mentono. Grazie ad intellettuali e giornalisti israeliani liberi, questo saggio ricorda le cause reali dello scontro israelo-palestinese, svela i disegni di oggi chi punta a scatenare la Terza Guerra Mondiale e costituisce un invito meditato e serio a costruire una autentica Pace nella Giustizia in tutta la Terrasanta.

     

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