18th Century Turkish and other European Janissary. Vol. 1 Uniforms, tactics and organization

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    1944. La distruzione. I bombardamenti contro l’Italia e la fine della sovranità nazionale

    18.00

    Giuseppe Scalici

    Sebbene ancora vivi nella memoria collettiva, i bombardamenti Alleati sull’Italia non trovano lo spazio che meriterebbero nella narrazione accademica o mediatica della Seconda Guerra Mondiale. Le incursioni aeree degli inglesi e degli americani – spesso programmate con cura per terrorizzare la popolazione civile – hanno provocato devastazioni senza precedenti e decine di migliaia di vittime. Il presente volume – ricchissimo di dettagli tecnici e di dati storici – tratta il periodo compreso tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, soffermandosi sulla guerra aerea scatenata dagli Alleati e sulle vittime di quel conflitto, che ebbe molte sfaccettature e che – ancora oggi – presenta aspetti non del tutto chiariti. Gli eventi descritti – in ogni caso – denotano una fase storica epocale per l’Italia, foriera di conseguenze che si riflettono sull’attuale status geopolitico della penisola.

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    Alba citta contesa 1944/1945

    19.90

    Paolo Crippa – Daniele Notaro

    La città di Alba fece da sfondo agli scontri tra partigiani e truppe dell’Asse tra il 1944 e 1945 e venne addirittura occupata dalle forze della Resistenza nell’ottobre 1944, che però ne mantennero il controllo solo per pochi giorni, i famosi “23 giorni di Alba”, descritti proprio da Beppe Fenoglio nell’omonimo libro. La città venne nuovamente attaccata dai partigiani il 15 aprile 1945, in uno scontro che durò per tutto il giorno, ma che non sloggiò il presidio repubblichino dalla città e solo il 26 aprile vi fu l’ingresso dei partigiani della IIa Divisione “Langhe” e della 21a Brigata Matteotti “Fratelli Ambrogio” con relativa resa delle forze della Repubblica Sociale Italiana. In questa pubblicazione sono state prese in esame le vicende avvenute nella città langarola tra il 1944 e il 1945, con la descrizione delle unità partigiane e di Salò, che si scontrarono nelle Langhe.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    Alle radici della guerra. Storia dei conflitti bellici dal Paleolitico agli eserciti dell’Età del Bronzo

    14.90

    Giorgio Albertini

    Storia dei conflitti bellici dal Paleolitico agli eserciti dell’Età del Bronzo.  Quand’è che gli uomini hanno cominciato a farsi la guerra? Una domanda a cui sembra impossibile rispondere. L’origine della violenza tra esseri umani risale alla notte dei tempi e si può ricondurre a un bisogno ancestrale: fare bottino, allargare il proprio territorio. In sostanza, stare meglio di qualcun altro, che automaticamente, in quest’ottica, diventa il “nemico”. Basato su ricerche di archeologia, antropologia e storia militare, questo libro ripercorre la storia dei nostri progenitori e degli strumenti che hanno ideato per attaccare e difendersi, dalle pietre scheggiate dei primi Neanderthal fino alla rivoluzione delle macchine da guerra: carri e navi. Un libro arricchito da più di ottanta disegni firmati dall’autore che mostrano la vita quotidiana degli uomini primitivi.

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    Alpini. Soldati di montagna

    40.00

    Mario Renna

    Gli Alpini sono i soldati di montagna dell’Esercito Italiano, celebri in Italia e nel mondo per il loro cappello con la penna, simbolo identitario di uno spirito di corpo senza uguali, fondato sulla fratellanza e sul legame con il territorio, e formato attraverso la consuetudine al sacrificio imposto dalle alte quote e dai climi artici, in un ambiente naturale che rende forti, resilienti e versatili. Oggi le Truppe Alpine dell’Esercito – nel solco profondo di un’esperienza lunga più di un secolo e mezzo – sono formate da uomini e donne provenienti da ogni regione d’Italia, che si arruolano volontariamente e continuano ad addestrarsi a vivere, muovere, combattere e soccorrere in montagna d’estate e in inverno, all’interno di reparti dove facilmente ci si può “ammalare” di entusiasmo per uno stile di vita che chiede molto impegno ma dona tante soddisfazioni.

    Rilegato, 29,5 x 29,5 cm. pag. 288 con oltre  300 tra foto, disegni e illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2024 da Giunti

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    Aprile 1945: Garfagnana addio! Gli ultimi combattimenti sulla Linea Gotica del Battaglione «Intra» della Divisione «Monterosa»

    22.00

    Pierfelice Cantori

    Dopo molti anni vedono finalmente la luce le memorie di Garfagnana del Capitano Pierfelice Cantori, Comandante della 12a Compagnia del Battaglione “Intra” della Divisione Alpina “Monterosa”, dattiloscritte nelle pause delle ultime vicende del fronte della Linea Gotica sulle Apuane nel 1945. Sono pagine immediate, incisive, a volte taglienti, altre velate di emozione, frenata dal suo essere Ufficiale fin nell’intimo. La narrazione si focalizza nell’ultima difesa, nel cedimento elastico del fronte, nella difficile ritirata, culminata nei dintorni di Fornovo con la resa con l’onore delle armi da parte dei soldati brasiliani della Força Expedicionária Brasileira, vecchi nemici incontrati in Garfagnana. In appendice, una cronistoria della 12a Compagnia del Battaglione “Intra”, rare immagini del Reparto e fotografie attuali dei luoghi dei combattimenti.

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    Araldica della Regia Aeronautica Vol. 3

    32.00

    Pierluigi Moncalvo – Giovanni Massimello

    È questo il terzo volume della serie “Araldica della Regia Aeronautica”, che comprende come al solito gli articoli dedicati a questo tema apparsi sul Notiziario del GMT. Si tratta di venti articoli, ai quali si aggiunge un pezzo inedito e particolare, dedicato alle interessanti e varie insegne apparse nel primo dopoguerra sui bombardieri Fiat BR del 13° Stormo, un reparto particolarmente ricco di originali distintivi, alcuni dei quali assai poco noti. Nella prefazione del secondo volume si era indicato il principale motivo per cui non si era seguito il criterio di una trattazione organica delle varie insegne preferendo, invece, cogliere l’occasione del reperimento – sovente inaspettato – di materiale interessante, in molti casi mai illustrato in precedenza, per approfondire studio e descrizione dei singoli distintivi senza essere vincolati ad un ordine prestabilito. In questo volume si è cercato di suddividere i vari emblemi trattati negli ultimi anni secondo un criterio abbastanza intuitivo, iniziando da quelli apposti sui velivoli operativi tra le due guerre e facendoli seguire da quelli apparsi sugli aerei impiegati nella seconda guerra mondiale; questi ultimi suddivisi – indicativamente – tra caccia, bombardieri, aerosiluranti, ricognitori marittimi, trasporti e reparti vari. Per facilitare la ricerca da parte dei lettori interessati è stato infine aggiunto, in coda a questo volume, un indice analitico dei singoli distintivi illustrati in questo e nei due volumi precedenti. A fronte di questi piccoli cambiamenti si è confermato l’ impegno principale della pubblicazione: continuare a presentare gli emblemi apparsi sui velivoli della Regia Aeronautica con la massima precisione possibile, aggiungendovi ogni volta una breve descrizione storica dei reparti coinvolti. L’obiettivo è quello di comporre gradualmente, attraverso l’araldica ed i suoi risvolti tendenzialmente “seri”, talvolta umoristici e soprattutto “umani”, una specie di mosaico che tramandi la memoria delle vicende spesso gloriose dei nostri aviatori. Gli autori sono storici aeronautici ben conosciuti che hanno al loro attivo decine di pubblicazioni sia con il GMT che con altre testate.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 148 riccamente illustrato con oltre 200 immagini in b/n e colori, 15 profili a colori, decine di disegni a colori di simboli araldici e dettagli coloristici.

    Stampato nel 2024 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Ascari, Dubat e bande irregolari. Somalia 1891-1941

    24.00

    Jacopo Romano

    Questo volume nasce dalla ricerca tra archivi e biblioteche fatta in molti anni e analizza le truppe coloniali che gli italiani reclutarono in Somalia o che, anche se di altra provenienza, vennero impiegate nella colonia. Il testo affronta il colonialismo in Somalia dai suoi inizi nella fine dell’Ottocento fino alla caduta dell’Africa Orientale Italiana nel corso della Seconda guerra mondiale, mostrando le specificità e le evoluzioni di reparti, composti da somali e non solo, che combatterono con gli italiani. Viene dato spazio in particolare ai Dubat, reparti somali costituiti in epoca fascista, molto celebrati dagli ufficiali e dai testi dell’epoca.

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    Aspirazioni verticali. La montagna e la formazione dell’uomo

    15.00

    Gruppo Escursionistico Orientamenti

    Questo volume non è un manuale sulla montagna e neanche un romanzo: non contiene indicazioni tecniche per migliorare la progressione in salita né racconti frutto della capacità creativa dell’autore. È una raccolta di esperienze vissute camminando, scalando, sciando o semplicemente immergendosi nella bellezza di alcune tra le principali cime alpine e nella grandezza delle nostre vette appenniniche. Alla ricerca di qualcosa che fosse “altro” e più in alto della semplice pratica sportiva o della fuga domenicale dallo stress cittadino, questo libro racconta di un simbolo – quello della montagna – e di un viaggio – quello esistenziale – ove la salita può assurgere ad allegoria della vita: attraverso l’attitudine a vivere consapevolmente, a ricercare ciò che siamo veramente e quello che potremmo essere, in un costante e inesorabile confronto con i nostri limiti. Un libro di formazione, quindi, che in una società sempre più complessa e problematica mira a offrire elementi e spunti per migliorare.

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    Batteria, fuoco! Ricordi di un ufficiale del 71° Werfer-Regiment durante la campagna d’Italia 1943-1945

    28.00

    Johann Golda

    L’austriaco Johann “Hansµ Golda era ufficiale della Wehrmacht, in servizio presso il 71° Werfer-Regiment, un reparto armato con i temuti Nebelwerfer, un sistema lanciarazzi multiplo impiegato come artiglieria pesante. Inviato in Sicilia alla fine del febbraio 1943, non riuscì mai a raggiungere il teatro di guerra nordafricano per la perdita di quei territori da parte dell’Asse, ma si trovò invece a contrastare lo sbarco alleato del 10 luglio 1943 e, successivamente, a condurre l’intera campagna d’Italia. Dalla Sicilia al Trentino, passando per la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto – senza dimenticare gli aspri scontri della Linea Gustav, Cassino e della Linea Gotica – il capitano Golda terminò il conflitto con i suoi artiglieri, internato nel campo di Ghedi (Brescia). Le sue memorie – recuperate presso il Bundesarchiv di Friburgo e tradotte per la prima volta in italiano – così ricche di dettagli e personali osservazioni della sua esperienza bellica, rappresentano una rara e preziosa testimonianza di quella guerra vista dalla prospettiva del nemico

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    Blindati Ferroviari italiani 1940-1945

    15.00

    Paolo Crippa – Mario Raspagliosi

    Nel corso della Seconda Guerra Mondiale l’Italia utilizzò inizialmente treni armati ed artiglierie ferroviarie per la difesa costiera ed antiaerea. Al principio del 1942 questi convogli furono trasferiti nei territori dell’Ex Jugoslavia, dove numerosi erano i casi di sabotaggi alle linee ferroviarie ed aggressioni ai convogli. Fu subito chiaro che erano necessari mezzi rotabili ad hoc. Nacquero così elaborazioni sull’autoblinda AB (nelle versioni AB40, AB41 ed AB43), un modello di Littorina Blindata (LI.Bli., in due modelli differenti, uno dei quali costruito appositamente per le forze armate dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943) ed un’Autocarretta Ferroviaria, per le linee a scartamento ridotto dell’Erzegovina. Alcuni di questi mezzi ferroviari, sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale, servirono anche nel rinato Esercito Italiano e, persino, nelle forze armate della Jugoslavia.

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    Bombe a mano della Seconda Guerra Mondiale. Sviluppo-impiego-evoluzione

    60.00

    Francesco Zanardi

    Unica sopravvissuta tra le tante armi da lancio usate dall’uomo sin dall’antichità, la bomba a mano, chiamata comunemente anche granata, è tuttora presente in tutte le Forze Armate del mondo. La sua estrema versatilità, dovuta dalla facilità d’impiego, dalla sua efficacia e, ultimamente, dall’affidabilità raggiunta, la rendono un’arma pratica ed insostituibile. Lo scopo di quest’opera è quello di narrare la storia e l’evoluzione, anche tecnica, delle bombe a mano impiegate durante la Seconda Guerra Mondiale, non solo da tutti i paesi belligeranti ma anche quelli che rimasero neutrali. Un breve capitolo è inoltre dedicato all’evoluzione delle granate prodotte prima del 1900, le cui informazioni, per quanto spesso nebulose, sono indicative per meglio comprendere lo sviluppo che hanno avuto queste armi. All’epoca i concetti produttivi, basati essenzialmente su di una fabbricazione artigianale, hanno lasciato pochi scritti e pochissimi disegni.

    Brossura, 21 x 30 cnm. pag. 382 con numerose foto a colori e disegni b/n

    Stampato nel 2024 da Youcaprint

    IN ARRIVO VERSO IL 25 LUGLIO

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    C’è del marcio a Bologna. 12 mesi per far sparire la verità sulla strage.

    15.00

    Guido Giraudo

    Fu nei 12 mesi in cui si sviluppa questo racconto, a cavallo tra l’agosto 1980 e il luglio 1981, che si decise che nessuno avrebbe mai saputo la verità sulla strage alla Stazione. Quella verità che Giorgio Pisanò aveva “intuito” in un articolo su Candido del giugno 1981 che costò l’arresto al suo vice (unico giornalista a essere stato detenuto per non aver rivelato le fonti d’informazione). Da qui si parte per riscoprire i teoremi, le trame, le omissioni, le persecuzioni e i coscienti depistaggi orditi dalla magistratura bolognese con la complicità dei servizi segreti. Un castello di menzogne, pregiudizi e sordidi intrighi che dura da più di 40 anni. Con i disegni originali di Almerigo Grilz.

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    Che cos’è l’economia? Stato, imprese e consumatori ai tempi del capitalismo

    12.00

    Massimiliano Bartolozzi

    Qualora si cercasse di comprendere la natura dell’economia, ci si imbatterebbe in risposte complesse e incomprensibili, formulate usa paroloni spesso vuoti di significato. Questo libro prova, invece, a fornire una spiegazione facile e discorsiva che consenta a chiunque di avvicinarsi a una materia troppo spesso ritenuta di competenza esclusiva degli esperti. Preparatevi a una visita guidata nel sistema economico, alla scoperta dei suoi protagonisti (lo Stato, le imprese e i lavoratori/consumatori) e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento. Prefazione di Carlo Cambi

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    Civiltà medievale

    20.00

    Antonino De Stefano

    Dopo molti anni di oblio, torna disponibile la sintesi del millennio medievale scritta dallo studioso Antonino De Stefano e pubblicata alla fine degli anni ’30 del secolo scorso. In “Civiltà medievale”, il noto medievista siciliano rincorre il susseguirsi degli eventi e delle forze che determinarono l’epoca medievale, analizzandone le strutture ideali, politiche ed economiche. Il lavoro di De Stefano, libero dalle costrizioni intellettuali moderne, è lucido nell’analisi delle trasformazioni che, dall’alto Medioevo fino all’età moderna, hanno plasmato il volto della Civiltà europea, individuando quelle forze antitradizionali e individualiste, che hanno abbattuto l’ideale imperiale cristiano-medievale per sostituirlo con le espressioni moderne dell’Umanesimo e del Rinascimento. Questa ricca opera di sintesi riflette il percorso intellettuale e spirituale dell’autore, grande esperto dei movimenti ereticali medievali e dell’idea imperiale di Federico II di Svevia, consegnando così una potente descrizione della civiltà medievale.

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    Confini e frontiere

    32.00

    Darya Aleksandrovna Dugina

    Che cosa sono, davvero, i “confini”? Quali sono gli elementi che “definiscono”, ossia individuano e caratterizzano un paese, un popolo, una cultura – in una parola sola, una civiltà? È a questi interrogativi non semplici che ha cercato di rispondere Darya Dugina, il cui percorso di vita e di studio è stato tragicamente interrotto il 20 agosto 2022, quando un attentato terroristico ha posto fine alla sua vita. Per sua stessa natura, questo Confini e frontiere non è un testo organico ma raccoglie articoli, analisi, conferenze e contributi dedicati alla Nuova Russia e ai diversi temi che le ruotano attorno: l’Operazione Speciale Militare, il multipolarismo, la filosofia della guerra, la geopolitica. Darya Dugina li ha affrontati tutti con entusiasmo e passione (soprattutto in quelli che non sapeva sarebbero stati gli ultimi giorni della sua esistenza terrena), lasciando “il suo messaggio forse più maturo e indipendente come filosofa politica”, secondo quanto scrive suo padre, Aleksandr Dugin – un messaggio su cui meditare e da cui trarre utili spunti.

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    D’ogni Erba un Fascio. Storia di un Simbolo

    49.00

    Roberto Manno

    Un libro per i curiosi, assolutamente consigliato a coloro che amano la verità storica e non si fermano agli stereotipi. Chi avrebbe mai immaginato che il “fascio Littorio” di Mussolini che ha contraddistinto il Ventennio fascista, non è stato “inventato” dal Regime, ma proviene da un’eredità politica repubblicana e comunista? Lo testimoniano decine di medaglie e distintivi dove il fascio è stato combianto graficamente con la falce ed il martello. 148 pagine illustratissime con centinaia di immagini per comprendere l’evoluzione di un simbolo che conta più di 2000 anni che solo nella prima metà del 1900  ha subito delle impressionanti trasformazioni, e dove la fantasia si è scatenata in una gara senza limiti. Nell’ultima parte della ricerca si potrà osservare come il fascio abbia superato i confini italiani per arrivare a toccare il cuore di milioni di persone in tutta Europa, per poi raggiungere le lontane americhe. Chi direbbe mai che nella Repubblica di Cuba campeggia il fascio nell’Ordine “Al Merito” della Patria? Su questo volumee’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 148 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

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    Da 100 anni negli aeroporti d’Italia. Storia del servizio aeroportuale della Guardia di Finanza – 1923-2023

    16.00

    Gerardo Severino – Vincenzo Grienti

    Una storia nella storia della Guardia di Finanza scritta a 250 anni dalla nascita del Corpo. Un libro che ripercorre le attività investigative e le operazioni dei finanzieri in servizio negli aeroporti d’Italia. Per oltre un secolo le Fiamme Gialle hanno difeso le istituzioni democratiche, la libertà e la legalità prevenendo le varie forme di terrorismo e il crimine organizzato. Un’acerrima battaglia contro i traffici illeciti, il contrabbando, la contraffazione, ma anche il contrasto al mercato illegale delle sostanze stupefacenti. Una capacità organizzativa e un’efficienza unica al mondo che il colonnello Gerardo Severino e il giornalista Vincenzo Grienti raccontano attraverso documenti d’archivio, fotografie e testimonianze, ricostruendone fedelmente le tappe più significative presso gli scali aeroportuali di tutta Italia.

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    Da Montesacro al fronte del Don 1940-1943. Lettere dalla guerra di un giovane caporale romano

    12.00

    AA.VV.

    Le 100 lettere scritte dal fronte francese, greco-albanese e russo dal caporale ventenne Otello Taborri ci portano nel vivo dell’itinerario di sofferenze materiali e spirituali che la tragedia della Seconda guerra mondiale lo ha costretto a percorrere: dal nuovo quartiere Città Giardino-Aniene (Montesacro), dove la vita scorreva semplice e tranquilla, ricca di amicizie e innocenti svaghi nell’attesa di un avvenire pieno di promesse, a un percorso crescente di privazioni e sofferenze, fino al dissolvimento nel nulla del gelo della Russia, che non ha mai consentito alla famiglia di dimenticare. Dopo 80 anni i tre nipoti Massimo, Otella e Patrizia, ormai ultrasettantenni, vogliono salvare il ricordo di zio Otello, presenza costante nelle loro vite, per consegnare ai familiari più giovani e a chi leggerà questo volume la testimonianza diretta del suo calvario, lo stesso di milioni di giovani vite, accompagnata dalla ricostruzione dell’ambiente di “prima” e delle dolorose tappe verso l’ignoto concluse sul fiume Don.

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    Dall’Italia al cielo. Ritratti di istriani, fiumani, giuliani e dalmati

    18.00

    Cristina Di Giorgi

    Questo libro è dedicato a uomini e donne che, nella loro vita, hanno fatto di tutto per dare corpo alle loro aspirazioni. E lo hanno fatto molto spesso a prezzo di enormi sacrifici. Uomini e donne che hanno saputo e voluto dimostrare che si può credere in un sogno e farlo diventare realtà. Ognuno di loro si è impegnato, ha studiato, ha lavorato. Ha creduto. Ed è riuscito nel suo intento nonostante le difficoltà. Alcuni, nati e cresciuti in tempi lontani, hanno compiuto grandi imprese e sono riusciti a scrivere il loro nome sul grande libro della storia d’Italia realizzandosi nell’ambito professionale che avevano scelto. Altri hanno fatto questo stesso percorso con un segno nel cuore, più o meno nascosto, più o meno riconoscibile, più o meno consapevolmente percepito: quello provocato dall’essere stati costretti, insieme alle loro famiglie, a subire l’allontanamento forzato dai luoghi natii. Tutti hanno in comune una cosa: sono nati nei luoghi italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

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    Esercito Repubblicano – 3° Corso Allievi Ufficiali. Alessandria 1o gennaio – 31 marzo 1945

    29.00

    AA.VV.

    Questo libro è la riedizione di un’opera rarissima, pubblicata il 30 marzo 1945 ad Alessandria e dedicata al terzo corso con cui sono stati formati gli allievi ufficiali dell’Esercito repubblicano. Limitata ai soli componenti dell’unità la sua diffusione fu estremamente circoscritta, ridotta oggigiorno ai pochi esemplari che sono stati attentamente conservati dai loro proprietari. Il contenuto del libro, decisamente appassionante, trasuda dell’atmosfera del momento e del singolare stato d’animo che animava quei giovani allievi ufficiali, consci di appartenere ad un esercito destinato ormai alla sconfitta. Forti del patriottismo di cui erano permeati, questi soldati rimasero comunque fedeli al loro giuramento – a dispetto delle avversità – fino al crollo della Repubblica Sociale Italiana. Splendidamente illustrata da numerose immagini ed altrettanti disegni, ma soprattutto forte dell’incredibile mole di documentazione di cui dispone, si tratta senz’altro di un’opera che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di storia della RSI.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 68 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Memorabilia

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    Eugenio di Savoia, stratega militare. Le campagne antiottomane nell’Europa centrale (1683-1718)

    49.00

    Gizella Nemeth Papo – Adriano Papo

    Il principe Eugenio di Savoia è stato uno stratega militare di prim’ordine, oltreché un eccellente uomo politico e un abile diplomatico, una personalità geniale, altresì dotata di uno spiccato senso artistico. Come condottiero, non solo tenne testa alle armate del Re Sole in Italia e sul fronte renano, ma combatté con successo anche contro i turchi in Ungheria e nei Balcani, contribuendo in maniera decisiva alla liberazione dell’Europa centrale dalla dominazione ottomana. Il volume racconta la sua storia, dall’esordio come volontario nella liberazione di Vienna (1683) alle campagne antiturche del 1683-88 dove si distinse nella riconquista di Buda (1686). La celeberrima battaglia di Zenta dell’11 settembre 1697 rappresenta il capolavoro strategico del principe sabaudo, ora comandante supremo dell’armata imperiale in Ungheria. Dopo aver partecipato, con alterna fortuna, alla guerra di successione spagnola, si ripresentò sul fronte antiottomano vincendo a Petrovaradino (1716), prendendo Temesvár/Timisoara (1716) e riconquistando Belgrado (1717), imprese grazie alle quali raggiunse l’apice della carriera militare.

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    Evgenij Golovin. L’alchimista

    10.00

    Maurizio Murelli

    Con Evgenij Golovin siamo al cospetto di un personaggio che può entrare a pieno titolo nella categoria dei grandi maestri, ma il cui nome ben difficilmente può essere stato captato persino dai lettori più bulimici. Il raggio d’azione di Evgenij Golovin è stato la Russia, e la sua fama non ha mai travalicato il confine; rarissime le persone che in Occidente ne hanno sentito parlare.

    Brossura, 10,5 x 17,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2024 da AGA

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    Festung Demjansk 1942. La Totenkopf nella sacca di Demjansk

    22.00

    Massimiliano Afiero

    La rapida avanzata delle forze sovietiche sul fronte di Leningrado tra il dicembre 1941 ed il gennaio del 1942 tagliò fuori dalle loro linee numerosi reparti tedeschi e portò alla conseguente creazione di numerose isole di resistenza, in modo particolare nella regione di Demjansk. Qui, i sovietici riuscirono a chiudere in una gigantesca sacca alcune divisioni dell’esercito ed i reparti SS della divisione Totenkopf. L’offensiva generale sovietica a sud del lago Ilmen iniziò durante la notte tra il 7 e l’8 gennaio 1942, con una temperatura polare, quasi quaranta gradi sottozero. I combattimenti grazie alla resistenza del reparto d’elite tedesco si protrassero fino all’estate del 1942, con la sorprendente completa vittoria dei reparti tedeschi, fatto questo che permise ai soldati della Totenkopf di venire poi evacuati dal settore solo nell’autunno del 1942 per essere riorganizzati in Francia.

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    Figli della lupa nipoti dell’aquila.Memorabilia e collectibles della gioventù littoria Vol. 1

    60.00

    Franco Mesturini – Fausto Sparacino – Hugh Page Taylor – Mario Valzelli

    Il volume, di stampo storico/collezionistico, riguarda prevalentemente la grafica del Ventennio riferita a tutte le Organizzazioni Giovanili del PNF (AS•AF•AGF•ONB•GVF•FFGGC•GIL/GILE• OB-RSI ) tramite l’illustrazione al 95% di materiale cartaceo ma con inevitabile inserimento di alcuni interessanti “pezzi metallici. Attraverso una straordinaria galleria di fotografie, documenti, collectables e memorabilia legati ad un’epopea che segnò profondamente il XX secolo, questa rassegna ci restituisce la pregnante quotidianità estetica che circondò quelle generazioni di italiani diventati adulti prima di crescere, con un mutamento costante che da piccole camicie nere li trasformò in giovani guerrieri che marciarono risoluti e ordinati al passo romano, fino all’ultimo. Il primo tomo oltre a una esauriente carrellata di immagini d’epoca che testimoniano l’aspetto sociale e uniformologico delle varie organizzazioni, riguarda tutta l’editoria, pagelle, oggettistica, memorabilia varia e altro ancora. Il secondo volume con le stesse caratteristiche editoriali del primo si presume vedrà la luce entro Maggio 2025 e tratterà cartoline, quaderni, tessere, spartiti musicali, ecc.

    Rilegato, 21 x 30 cm. 320 interamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Ritter

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    Flashbang 16. Groupe Diane / COT / FOE

    33.00

    AA.VV.

    Splendida rivista a cadenza semestrale, interamente illustrata, dedicata ai Reparti Speciali delle Forze Armate e di Polizia di tutto il mondo. Le monografie sono caratterizzate da circa 160 pagine di superlative fotografie a colori che mostrano, uomini, armi ed equipaggiamenti dei reparti, di volta in volta, presi in esame. Le didascalie sono essenziali e fungono da integrazione ai dettagli, assolutamente superlativi, delle immagini. Le monografie sono particolarmente indicate a chi si occupa di armi e forze speciali moderne. Questo numero in particolare, è dedicato ai seguenti tre reparti: Groupe Diane (Belgio);  COT (Brasile); FOE (Perù)

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    Fronti di Guerra Numero 93 – Maggio Giugno 2024

    9.00

    AA.VV.

    – Corpi d’armata della Waffen-SS: Generalkommando XI. e XII.SS-Armeekorps  di Charles Trang
    – SS-Sturmbannführer Erwin Meierdress di Massimiliano Afiero
    – 209: il P.O.W. Camp di Afragola, 2a parte di Giovanni Maressi
    – Fallschirmjäger e Rappresaglie di Massimo Lucioli
    – I reparti corazzati della LSSAH, 5a parte di Sergio Volpe

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    Fronti di Guerra Numero 94 – Luglio Agosto 2024

    9.00

    AA.VV.

    – Generalkommando XIII. e XIV.SS-Armeekorps

    – SS-Hauptsturmführer Heinz Müller

    – Heinrich Severloh, una MG-42 a Omaha Beach

    – Il Corpo Volontario Serbo

    – L’SS-Panzer-Regiment 2 ‘Das Reich’ 1a parte

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    Galloglas. From the Western Isles to Ireland

    45.00

    Dave Swift – Maximillian Bunk – Hagen Seehase

    Dalla loro comparsa nel XIII secolo fino alle guerre dell’epoca Tudor del XVI secolo, i cosiddetti galloglas determinarono il modo in cui veniva condotta la guerra sul suolo irlandese. Mentre la tradizionale guerra irlandese si basava principalmente su tattiche mordi e fuggi, questi guerrieri temprati dalla battaglia resistevano e combattevano fino all’ultimo uomo. L’era dei galloglas raggiunse il suo cruento culmine nella battaglia di Knockdoe nel 1504. Descritti come enormi, violenti e ossuti dalle fonti contemporanee, questi guerrieri rappresentavano un elemento archetipico della guerra irlandese, eppure avevano le loro origini nelle Ebridi al largo della costa. La costa scozzese. Questo libro cerca di descrivere le origini, la storia e l’eventuale scomparsa del galloglas dai campi di battaglia d’Irlanda. Basandosi sulle più recenti prove archeologiche, fa luce sull’aspetto esteriore, sulle armi e sull’equipaggiamento, sulla paga, sull’organizzazione e sulle motivazioni di questi temibili guerrieri. Il libro è stato scritto in collaborazione con Claíomh, uno dei principali gruppi di rievocazione storica irlandesi che ricostruiscono la vita quotidiana dei galloglas. Oltre a numerose fotografie di rievocatori, questo volume contiene fotografie dettagliate di armi ed attrezzature, nonché di luoghi storici, illustrazioni contemporanee e tavole appositamente commissionate.

    Brossura, 20 x 27 cm. pag. 156 con numerose foto e illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Zeeghaus Verlag

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    Garibaldi. Ma quale eroe. Il vero volto di un falso mito

    20.00

    Erminio De Biase

    Si dice che di Giuseppe Garibaldi non bisogna parlar male. Invece, si può, anzi si deve. Bisogna smascherare questo pseudo-eroe che, da oltre un secolo, ci guarda beffardo dall’alto dei suoi piedistalli massonici sparsi in tutte le piazze d’Italia. Questo scritto ha l’intento di smontare tutta la mielosa oleografia in cui è stata sempre avvolta la sua figura; vuole rivelare le pecche, vuole svelare gli altarini di questo “eroe” di professione che degli eroi, però, così come ebbe ad affermare il poeta inglese Alfred Tennyson, ebbe solo la divina stupidità… Per saperne di più basta, quindi, sfogliare queste pagine in cui ogni argomento riportato è suffragato da testi dell’epoca e da documenti di prima mano reperiti in archivi italiani ed esteri.

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    Gaza. Nulla sarà come prima

    18.00

    Franco Cardini

    Gaza. Da 6 mesi è il luogo in cui esplodono sanguinosamente tutte le contraddizioni dell’occidente, incapace di arrestare il peggior massacro di popolazione civile dalla fine della Seconda Guerra mondiale. L’attacco palestinese del 7 ottobre 2023, con tutte le sue ambiguità ancora irrisolte, ha infatti originato una sanguinosa rappresaglia contro la popolazione civile della Striscia che ha causato più di 40.000 morti, mentre la guerriglia di Hamas non ha cessato di colpire l’esercito israeliano, le cui reali perdite rimangono ignote.Nel frattempo larga parte della società civile israeliana si è sollevata contro un governo fondamentalista e bellicista, chiedendo a gran voce le dimissioni del governo Netanyahu e nuove elezioni. Di fronte a ciò, troppi media dell’occidente tacciono, minimizzano, mentono. Grazie ad intellettuali e giornalisti israeliani liberi, questo saggio ricorda le cause reali dello scontro israelo-palestinese, svela i disegni di oggi chi punta a scatenare la Terza Guerra Mondiale e costituisce un invito meditato e serio a costruire una autentica Pace nella Giustizia in tutta la Terrasanta.

     

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    Gazette des armes hors-serie n°32. Les Dagues de la SA (Sturmabteilung)

    29.00

    Jean-Francoise Pelletier

    Monografia dedicata ai pugnali delle SA, le truppe d’assalto del NSDAP. Questo libro invita a scoprire, in primo luogo, i pugnali di pre-produzione, raramente presentati per la loro rarità, poi i pugnali di servizio prodotti in larga scala nelle loro diverse varianti e molteplici tipologie di produzione, senza dimenticare i modelli particolari destinati ad alcuni membri di queste truppe d’assalto. Un’illustrazione di qualità presenta i pugnali in dettaglio e integra un testo chiaro e conciso. Il collezionista, sia esso alle prime armi o esperto, completerà o rafforzerà le sue conoscenze in un campo che interessa un pubblico internazionale. L’autore, appassionato di storia e collezionista lui stesso, è interessato da molti anni a questo periodo ricco di uniformi e armi bianche di ogni tipo. 

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 82 interamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Regi-arm

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    German Fighters of the Great War

    25.00

    AA.VV.

    I piloti da caccia tedeschi erano senza dubbio le “rock star” della Prima Guerra Mondiale: personalità appariscenti che volavano su aerei dai colori vivaci e spesso tecnologicamente avanzati, per l’epoca…. Il governo del Kaiser creò questa immagine, prommuovendola atraverso articoli di giornale, premi e persino figurine. In realtà, erano soldati esperti che combatterono con coraggio e tattiche intelligenti contro le forze britanniche e francesi numericamente superiori. Questa pubblicazione mette in mostra l’incredibile varietà di colori e livree degli aerei su cui volavano, dai primi monoplani Fokker agli ultimi Albatros D-V e Junkers D-I. Il rinomato profile artist Ronny Bar presenta in questo volume una selezione dei suoi migliori lavori. Molto indicato per i modellisti.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 130 completamente illustrato con profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Mortons

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    Giorgio Locchi. Il Cantore del Nuovo Mito

    12.00

    Stefano Vaj

    «Ciò che è proprio al Mito, come lo intendo io, è di entrare nella storia creando se stesso, vale a dire creando e organizzando i suoi propri elementi. Il Mito è la forza storica che dà vita ad una comunità, la organizza, la lancia verso il suo destino. Il Mito è prima di tutto un sentimento del mondo, ma un sentimento del mondo condiviso e, in quanto tale, è, e al tempo stesso crea oggettivamente, il legame sociale e la norma comunitaria». «Laddove il Mito aveva organizzato, armonizzato, unito, e perciò dato un significato e un contenuto spirituale, vale a dire umano, alla vita degli uomini, le ideologie oppongono, disuniscono, disaggregano. L’ideologia rigetta il Mito come irrazionale e pretende di essere razionale, di essere fondata razionalmente». «In generale, i popoli indoeuropei hanno perfettamente percepito la necessità di preservare la propria originalità, pur accettando le conseguenze dell’allargamento dell’orizzonte culturale e geopolitico che imponeva loro il trionfo progressivo della “rivoluzione neolitica”. Ma, limitandoci al mondo antico, soltanto i Romani sono riusciti a operare una sintesi tra perennità, fedeltà a se stessi ed alle proprie origini, ed accettazione piena e intiera della loro “intricazione cosmica”. Questa sintesi porta un nome, inciso nella storia in lettere capitali: l’imperium».

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    Giovinezze. Quelli furono gli anni. Diario di un giovane non conforme nella Chieti degli anni Settanta

    15.00

    Marcello Michetti

    Ripercorrendo gli anni Settanta nella piccola ma effervescente realtà teatina, un giovane di destra (ri)costruisce  una delicata quanto complessa pagina di storia. Le vicende politiche e personali dell’io narrante sono pressoché intrecciate, quasi inscindibili, sebbene il privato paia talvolta essere d’ostacolo al politico e viceversa. Non è però soltanto la Storia o la cronistoria diaristica di un nostalgico della (sua) giovinezza. Alla militanza attivistica e alla formazione culturale si affiancano le microstorie di altri giovani, vicini e lontani, amici e non, che con la loro propria unicità e originalità, con la voglia di innamorarsi e di realizzare i propri sogni, guardano al futuro. Ciò che dunque ne viene fuori è il ritratto di una generazione, ardita nel combattere per le proprie idee e che è pronta a sacrificare tutto quanto pur di conquistarsi finalmente uno spazio d’identità. «Quelli furono gli anni: belli e insieme crudeli delle gioventù armate di sogni e di odio. Mentre la “massa dei più” albergava in ogni dove, alcuni giovani si erano rifugiati in un lembo d’Italia chiamato “Fronte della Gioventù”. Un luogo in cui una generazione di ragazzi aveva scelto di vivere la propria libertà di pensare e immaginare un domani. Quel luogo lo scelsi anch’io. Da lì partii per qualche tempo per poi tornarvi: era la mia Itaca.»

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    Gli alpini. Dalla fondazione del corpo alle missioni di pace internazionali

    16.00

    Giovanni Punzo

    Fondate nel 1872, dopo il Risorgimento, le truppe alpine da più di un secolo e mezzo rappresentano un capitolo unico ed eccezionale della storia d’Italia. Costitute originariamente per la difesa dei confini e la guerra tra le cime e le valli, ben presto si trovarono a combattere in Africa, prima in Etiopia e poi in Libia, e nelle trincee ad alta quota della Prima guerra mondiale, nel cui fango innevato nacque il loro mito. Le Penne nere si distinsero poi in Etiopia, tra 1935 e 1936, e durante la Seconda Guerra Mondiale si sacrificarono nei Balcani e soprattutto sul Don, tra le steppe russe, in cui ancora oggi risuona la loro memoria. Oggi impegnati nelle missioni all’estero, il reclutamento degli alpini dalle regioni delle Alpi progressivamente si è esteso ad ampi settori del Paese: non solo quindi genti di montagna, ma anche uomini delle pianure e delle città, che hanno contribuito a narrare e portare in alto i valori del corpo in tutti gli aspetti della vita nazionale. Il forte senso identitario e un radicato “spirito di corpo”, sotto forme diverse, proseguono tuttora l’impegno a favore della comunità, anche tra coloro i quali non vestono più l’uniforme. Ripercorrendo le tappe dell’audace storia degli alpini non si incontrano dunque solo cruenti e drammatici episodi bellici, ma anche vicende e protagonisti legati al racconto dell’Italia intera.

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    Gli Assiri. Ascesa e caduta del primo impero al mondo

    27.00

    Eckhart Frahm

    Nell’estate del 671 a.C. l’esercito del re Esarhaddon attraversò la penisola del Sinai, entrò in Egitto e si impossessò della terra dei faraoni. Migliaia di prigionieri furono condotti a Ninive, la capitale del regno assiro, un immenso impero che dal Mediterraneo si estendeva all’Iran occidentale e dall’Anatolia arrivava al Golfo Persico. La conquista dell’Egitto fu il culmine di un lungo viaggio attraverso la storia. Un viaggio iniziato nella seconda metà del III millennio a.C. ad Assur, una piccola città che nel corso di alcuni secoli assunse un ruolo di primo piano nel commercio internazionale, accumulò una notevole ricchezza e divenne il centro di uno stato con una monarchia bramosa di misurarsi con le grandi potenze dell’epoca e di estendere i confini nazionali con la forza delle armi. Fu proprio la guerra, infatti, la cifra della politica assira, l’espressione della sua hýbris imperiale. Feroci e spietati, i re assiri diventarono così il simbolo del «dispotismo orientale», nonché l’emblema della corruzione dei costumi, e le loro città finirono con l’incarnare l’«alterità» rispetto alle capitali religiose, culturali e politiche dell’Occidente. Ma l’Assiria, a lungo conosciuta soltanto attraverso la Bibbia ebraica e i testi degli autori greci, non fu soltanto un regno oppressivo e sanguinario. La circolazione delle merci e delle idee, i centri urbani ornati di giardini, le sculture monumentali, la scrittura, i grandi poemi epici, le ricche biblioteche, un efficiente apparato burocratico e una società cosmopolita ne fecero una delle più fiorenti civiltà del mondo antico. Essa fu il primo grande organismo sovranazionale, un modello per gli imperi successivi

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    Guardiani della storia Le fortificazioni nel Gemonese 1940-1992. Vallo alpino – Blaue Linie – Linea del Tagliamento

    28.00

    Andrea D’Aronco – Lorenzo Ielen – Marco Basilisco

    Solcato dal corso del Tagliamento e posto al confine tra monte e piano, il Gemonese costituisce da sempre una zona strategica per il controllo delle vie di comunicazione fra le Alpi e la pianura friulana. Proprio per la sua particolare collocazione, tale territorio fu interessato, nel corso dei secoli, dalla costruzione dei più diversi tipi di strutture fortificate. All’inizio degli anni ‘40, non a caso, il Gemonese venne a costituire uno dei baluardi più arretrati del Vallo Alpino, con gli sbarramenti di Portis e Val Fella al km 172. Dopo l’8 settembre 1943, in seguito alla creazione della Zona d’Operazioni Litorale Adriatico, le forze d’occupazione tedesche edificarono una vera e propria roccaforte all’altezza di Ospedaletto, ricorrendo in maniera massiccia alla manodopera coatta. Punto nevralgico dell’ultima linea fortificata della Wehrmacht in Italia (la cosiddetta blaue Linie), lo sbarramento di Ospedaletto fu teatro, nel maggio 1945, dell’estrema difesa della Divisione SS Karstjäger di fronte alle incalzanti avanguardie della 6a Divisione Corazzata britannica. Con il successivo delinearsi della Guerra Fredda il Gemonese fu nuovamente al centro di piani di difesa, destinati stavolta a fronteggiare una possibile invasione proveniente da Est. Le vecchie opere del Vallo Alpino vennero aggiornate e ammodernate mentre nuove fortificazioni vennero allestite sulla Destra Tagliamento: nel complesso, tali strutture rimasero attive fino all’inizio degli anni ‘90. Il presente volume analizza la costruzione e lo sviluppo di queste fortificazioni, un tempo baluardo militare contro possibili invasioni, ora silenti testimoni delle fasi storiche che le videro protagoniste.

    Brossura, 21,5 x 28 cm. pag. 278 riccamente illustrato con circa 200 foto a colori e b/n e planimetrie e cartine b/n e colori

    Stampato nel 2023 da Aviani & Aviani

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    Guerre Aerienne au Vietnam 1961-1973

    39.00

    Gerard Paloque

    Dopo aver iniziato in modo molto discreto nel 1961 con l’intervento di alcuni “consiglieri” americani presso la nascente SVNAF, l’aviazione militare del Vietnam del Sud, la guerra aerea nel Sud-Est asiatico, e in particolare in Vietnam, ha continuato a svilupparsi fino al punto che al suo apice, nel 1968, la sola aeronautica americana dispiegò nella regione quasi 100.000 uomini e 1.800 aerei. La guerra aerea in Vietnam, che per gli Stati Uniti si concluse all’inizio del 1973 con il loro disimpegno, vide coinvolte  l’USAF ovviamente, ma anche ‘La Marina americana con le portaerei in servizio permanente nel Golfo del Tonchino, il Corpo dei Marines americani, senza dimenticare l’esercito americano, i cui elicotteri hanno svolto un ruolo senza precedenti, soprattutto durante le operazioni di terra, depositando i soldati nelle zone più vicine ai combattimenti. La guerra del Vietnam fu anche l’occasione per assistere a massicci bombardamenti strategici come non si vedevano dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, effettuati principalmente da Boeing B-52, e che ebbero un certo impatto sull’esito delle battaglie. Fu anche durante questo conflitto che i missili antiaerei conobbero un boom senza precedenti, che modificò profondamente le dottrine sull’impiego degli aerei da combattimento, costringendo ad esempio allo sviluppo di tattiche tanto uniche quanto pericolose per la soppressione di questi siti. La guerra aerea del Vietnam, infine, fu anche l’ultima occasione per assistere a numerosi combattimenti aerei, al termine dei quali un numero significativo di piloti, sia americani che nordvietnamiti, ottennero il tanto invidiato status di asso, riuscendo ad abbattere almeno cinque aerei avversari, in particolare con i missili aria-aria, un’altra arma che ha conosciuto uno sviluppo senza precedenti durante i tredici anni di questo lunghissimo conflitto.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 208 riccamente illustrato con numerose foto e profili a colori e alcune foto b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Heimdal

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    Gun Digest Book of the M1 Garand. Collecting and Shooting America’s Greatest Battle Rifle

    49.00

    Patrick Sweeney

    Poche armi da fuoco americane hanno resistito alla prova del tempo come l’M1 Garand. Il fucile semiautomatico americano della Seconda Guerra Mondiale progettato da John C. Garand è stato immortalato dal generale George S. Patton, che lo ha descritto come “Il più grande strumento da battaglia mai ideato”. Incarna la sensazione di solidità e la costruzione che solo il legno e l’acciaio possono fornire e si erge spalla a spalla con altre armi militari senza tempo, tra cui l’iconica pistola 1911. In effetti, l’M1 Garand rimane una scelta popolare anche per i tiratori di oggi. Risulta essere tra le armi più collezionate in assoluto.

    Brossura, 20 x 26,5 cm. pag. 254 riccamente illustrato con circa 300 illustrazioni, di cui la maggior parte a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Krause

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    I bombardamenti alleati in Italia 1943-1945. Cronologia di una guerra aerea

    59.00

    Enrico Canini

    Il volume intende dare un giusto apporto alle varie tematiche riguardanti fatti noti e non della Seconda Guerra Mondiale sul suolo italiano. L’obbiettivo dell’autore è di mettere in luce le informazioni che ha acquisito in anni di ricerca negli archivi americani, traducendo con cura e facendo comparazioni con altri documenti provenienti da archivi privati, collezionisti, musei e altri storici. A volte i documenti consultati, si sono dimostrati poco attendibili, ad esempio sul numero delle vittime. La ricerca stessa è stata volutamente ridimensionata, data l’enorme mole di dati, rapporti ufficiali e documenti provenienti dall’Italia e dall’estero. Il lavoro stesso, non può dirsi conclusivo perchè altre nazioni hanno difficoltà a divulgare dati e fatti, anche se oramai risalgono a 70 anni fa.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 830 illustrato con foto b/n e cartine e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2023 da EBS Print

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    I Caduti della RSI. Firenze 1943-1946. I Caduti Civili e Militari della Repubblica Sociale Italiana nei Sacrari del Cimitero di Trespiano e in altri Cimiteri Fiorentini

    60.00

    Mauro Franciolini – Andrea Scampoli

    Il libro, con oltre quattrocento immagini a colori e in bianco e nero, è suddiviso in tre parti. La prima è dedicata al ricordo del professor Gigi Salvagnini, il primo a cimentarsi in questo tipo di ricerca a Firenze, integrato da una breve storia dei Sacrari di Trespiano e da una sintesi della situazione militare in Toscana dopo l’otto settembre 1943. La seconda parte è invece inerente all’organizzazione militare della RSI a Firenze. La terza riguarda la “battaglia” di Firenze dell’agosto 1944

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 356 con numerose foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Arnaud

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    I Lanzichenecchi

    12.00

    Renato Scuterini

    I lanzichenecchi (Landsknecht) sono stati tra i più famosi soldati mercenari della storia, arruolati dalle Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico, tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. Molto noti per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano sul nemico. Diventati nel tempo militari di professione (dopo la Riforma protestante per lo più di fede luterana) reclutati dall’Imperatore soprattutto tra i figli cadetti delle famiglie di piccoli proprietari terrieri. Furono protagonisti delle principali battaglie delle Guerre d’Italia, in particolare Marignano nel 1515, Bicocca nel 1522, Pavia nel 1525, Calliano nel 1487 e nella spedizione contro il papa Clemente VII culminata con il tristemente famoso Sacco di Roma del 1527.

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    Il 7 ottobre fra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana

    12.00

    Roberto Iannuzzi

    Il brutale attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023 contro le comunità di Israele attorno alla Striscia di Gaza ha rappresentato uno spartiacque nella storia israelo-palestinese. Quella scintilla ha innescato una guerra ancora più violenta a Gaza, a sua volta all’origine di una gravissima crisi regionale. Ma cosa è realmente accaduto quel giorno? Davvero l’intelligence israeliana era all’oscuro del piano palestinese? E perché i segnali premonitori sono stati ignorati? Quel 7 ottobre hanno avuto luogo feroci combattimenti tra le forze armate israeliane e i miliziani palestinesi. Il terribile bilancio di 1139 morti israeliani è stato attribuito alla furia di Hamas. Ma quante di quelle vittime sono rimaste uccise nel fuoco incrociato tra israeliani e palestinesi?

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    Il bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943. Misteri, incertezze, motivazioni e bugie

    20.00

    Franco Introna

    Perché il 2 dicembre 1943 i tedeschi bombardarono il porto di Bari? Perché non considerarono altri bersagli sensibili ben più importanti? Perché concentrarono il bombardamento solo su innocui mercantili ignorando del tutto le navi militari inglesi ancorate nel porto? Perché un mercantile americano, durante il bombardamento, fu trainato fuori dal porto ed affondato dagli stessi alleati inglesi? Quante furono realmente le navi affondate dai tedeschi? Cosa trasportavano i mercantili americani? Perché gli Stati Uniti inviarono a Bari il Dott. Alexander massimo esperto in patologie da guerra chimica? Perché si cercò in tutti i modi di addebitare ai Tedeschi l’avvelenamento da iprite? Perché Churchill negò sempre tutto e dispose che i dati sanitari fossero alterati? Quanti furono i morti nella popolazione barese? Cosa altro fu bombardato a Bari oltre al porto? Fu veramente una piccola Pearl Harbour? Perché fu imposto il segreto militare? Cosa si voleva nascondere agli occhi del mondo? Questi alcuni degli interrogativi a cui cercheremo di dare una risposta.

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    Il calderone delle streghe. La battaglia della sacca di Cherkassy gennaio-febbraio 1944

    35.00

    Gunther Jahnke

    Lo studio sulla Sacca di Cherkassy è un’analisi operazionale e tattica. Vi sono descritte la sequenza degli avvenimenti e lo sviluppo della situazione militare del fronte tedesco a sud di Cherkassy dal 28 gennaio al 17 febbraio 1944. Viene anche data un’ampia panoramica del quadro generale di ciò che avvenne tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944 sul fronte dell’Heeresgruppe Süd, per assicurare una migliore comprensione del contesto della battaglia, che si distinse per drammaticità e svolgimento tattico dal resto degli eventi del fronte orientale. L’opera si sforza di dare una rappresentazione fattuale e quanto più esauriente possibile, grazie alla consultazione di una vasta mole di documenti d’archivio e fonti secondarie tedesche e sovietiche, diari di guerra delle unità coinvolte e testimonianze dirette di veterani. In appendice, numerose fotografie rare e inedite della battaglia, e la riproduzione delle mappe originali tedesche delle operazioni nella sacca

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    Il capitano. Emilio Lussu: il Carso, l’Altopiano e il Piave che non ha mai raccontato

    37.00

    Stefano Aluisini – Ruggero Dal Molin

    Un classico della Grande Guerra, compagno sui banchi di scuola per tanti studenti soprattutto delle passate generazioni, un libro indimenticabile di quella “letteratura con le stellette” nata in Italia nel primo dopoguerra. “Un anno sull’Altopiano”, scritto a vent’anni di distanza dagli eventi che rievoca, rivela solo parzialmente il reale vissuto di Lussu tra i “Dimonios” della gloriosa Brigata “Sassari” nel 1915-18. Ne è un esempio la profonda amicizia tra lo scrittore e Teresa Nardini, l’amatissima “Madrina” volutamente mai nominata nel libro, una figura ancor più celata di quella fanciulla sconosciuta e del suo amore che invece compaiono tra le pagine più toccanti, segnando la sottile traccia di un sentimento destinato a morire con uno dei migliori amici dello scrittore. Attraverso le testimonianze di quanti condivisero con Lussu glorie e miserie della guerra, questo libro ricostruisce un’immagine dello scrittore sardo, e della sua Brigata Sassari, poco nota se non del tutto sconosciuta. Grazie a un vasto apparato fotografico, in buona parte raro ed inedito, ripercorreremo inoltre tutti i campi di battaglia nei quali egli fu protagonista, riscoprendo i volti di chi allora gli fu vicino e rileggendo attraverso le immagini i suoi tre anni e mezzo di guerra, dal Carso all’Altopiano, dalla Bainsizza a Caporetto, dai “Tre Monti” al Piave. Lussu era destinato a diventare una vera figura iconica della Storia d’Italia: ufficiale pluridecorato nella Grande Guerra, eroe della Resistenza, membro della Costituente e Ministro della Repubblica. Un uomo deciso a non rinunciare mai e in nessun caso, sul campo di battaglia come in politica, a quanto il cuore e la coscienza gli dettavano, così come a quel codice d’onore che lo rese l’eterno “Capitano” svelato da queste pagine.

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    Il Comandante Umberto Bardelli. Una Biografia

    22.00

    Andrea Lombardi

    In questo libro, prima biografia della M.O.V.M. Umberto Bardelli (Livorno 1908 – Ozegna 1944), Ufficiale del Genio Navale, creatore e Comandante del Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia MAS, l’autore ricostruisce minuziosamente la carriera militare del Comandante Bardelli ed esamina nel dettaglio sin dagli esordi nella Regia Marina, che lo videro protagonista nell’allestimento e nelle crociere di numerosi Sommergibili nel 1930- 1940 e quindi ai suoi imbarchi in guerra come Direttore di Macchina, per i quali fu insignito di due Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di una Croce di Guerra al Valor Militare. La seconda parte della biografia copre le sue attività dopo lotto settembre 1943, dalle sue missioni a Trieste e Pola all’arruolamento nella Decima Flottiglia MAS, il suo essenziale ruolo nella formazione del Battaglione Maestrale, poi Barbarigo, il Comando del Battaglione ad Anzio/Nettuno, l’organizzazione del 1 ° Reggimento F.M. San Marco della Decima MAS, sino alla sua tragica fine ad Ozegna.  Il libro e basato sulla consultazione di documenti d’archivio inediti, come lo stato di servizio del Maggiore G.N. Bardelli, di fonti contemporanee, come il raro volumetto “Il Comandante Bardelli”, edito nel luglio 1944, entrambi riprodotti interamente in appendice, e testimonianze dei famigliari del Comandante Bardelli e di veterani della X MAS.

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