Batteria, fuoco! Ricordi di un ufficiale del 71° Werfer-Regiment durante la campagna d’Italia 1943-1945

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Johann Golda

L’austriaco Johann “Hansµ Golda era ufficiale della Wehrmacht, in servizio presso il 71° Werfer-Regiment, un reparto armato con i temuti Nebelwerfer, un sistema lanciarazzi multiplo impiegato come artiglieria pesante. Inviato in Sicilia alla fine del febbraio 1943, non riuscì mai a raggiungere il teatro di guerra nordafricano per la perdita di quei territori da parte dell’Asse, ma si trovò invece a contrastare lo sbarco alleato del 10 luglio 1943 e, successivamente, a condurre l’intera campagna d’Italia. Dalla Sicilia al Trentino, passando per la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto – senza dimenticare gli aspri scontri della Linea Gustav, Cassino e della Linea Gotica – il capitano Golda terminò il conflitto con i suoi artiglieri, internato nel campo di Ghedi (Brescia). Le sue memorie – recuperate presso il Bundesarchiv di Friburgo e tradotte per la prima volta in italiano – così ricche di dettagli e personali osservazioni della sua esperienza bellica, rappresentano una rara e preziosa testimonianza di quella guerra vista dalla prospettiva del nemico

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Johann Golda

L’austriaco Johann “Hansµ Golda era ufficiale della Wehrmacht, in servizio presso il 71° Werfer-Regiment, un reparto armato con i temuti Nebelwerfer, un sistema lanciarazzi multiplo impiegato come artiglieria pesante. Inviato in Sicilia alla fine del febbraio 1943, non riuscì mai a raggiungere il teatro di guerra nordafricano per la perdita di quei territori da parte dell’Asse, ma si trovò invece a contrastare lo sbarco alleato del 10 luglio 1943 e, successivamente, a condurre l’intera campagna d’Italia. Dalla Sicilia al Trentino, passando per la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto – senza dimenticare gli aspri scontri della Linea Gustav, Cassino e della Linea Gotica – il capitano Golda terminò il conflitto con i suoi artiglieri, internato nel campo di Ghedi (Brescia). Le sue memorie – recuperate presso il Bundesarchiv di Friburgo e tradotte per la prima volta in italiano – così ricche di dettagli e personali osservazioni della sua esperienza bellica, rappresentano una rara e preziosa testimonianza di quella guerra vista dalla prospettiva del nemico

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 284

Stampato nel 2024 da Il Mulino

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