Esplorando il Vallo Alpino – Dalla Valle d’Aosta a Ventimiglia: come si viveva e si combatteva nelle opere fortificate

Fortificazioni

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    Esplorando il Vallo Alpino – Dalla Valle d’Aosta a Ventimiglia: come si viveva e si combatteva nelle opere fortificate

    9.90

    Dalla Valle d’Aosta e Ventimiglia. Dopo aver esaminato le vicende che hanno portato alla nascita del sistema fortificato e averne osservato la rapida e tumultuosa evoluzione, anche in relazione ai ben noti fatti storici di cui è stato protagonista, vengono presentati, per ogni settore di copertura del Vallo Alpino, gli itinerari di visita, fornendo notizie relative alle principali opere presenti e alle loro caratteristiche funzionali e tecniche. Fortificazioni ancora ben conservate e facilmente raggiungibili con semplici escursioni adatte a tutti.

    Brossura, 17 x 25 cm. pag. 160 completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Susalibri

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    Exilles – Storia di una fortezza piemontese

    30.00

    Nella valle di Susa, corridoio nevralgico di transito tra Italia e Francia, l’incastellamento ha sempre disegnato presenze di tutto rilievo, dal Forte della Brunetta di Susa, alle fortezze di Moncenisio e Bardonecchia, al baluardo di Exilles. Gariglio prende in esane proprio quest’ultima, Exilles, partendo dalle lontanissime origini, passando per i secoli del tardo Medioevo, illustrando le vicende legate alla dinastia dei Savoia. Disarmato nel 1915 e dismesso dai militari durante la II G.M., il forte torna in questi anni a vita nuova, merito della Regione che a partire dagli anni ’70 ha predisposto dei piani di recupero, facendone un prezioso gioiello delle richezze storico-culturali del Piemonte. Illustrato con cartine in b/n e foto a colori.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 281 con circa 34 cartine e planimetrie b/n e 93 foto a colori

    Stampato nel 2000 da Chiaramonte

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    Fari del mondo

    25.00

    I fari sono le stelle del mare. La loro luce disegna una mappa nella notte che riporta i naviganti in porto. I fari sono circondati da un’aura di romanticismo e avventura, e tra storia e leggenda hanno da sempre affascinato chiunque li guardi. Quali sono le loro storie? Ci sono torri che salde come rocce hanno attraversato i secoli, altre che sono state inghiottite dal mare in una notte. Fari che sono stati costruiti a prezzo di enormi sacrifici su uno scoglio in mezzo all’oceano, o a picco su una scogliera. In cima a ogni faro c’era, e talvolta c’è ancora, un guardiano che ogni notte accendeva la lanterna, e doveva lottare se il vento e le onde volevano spegnerla. Racconti incredibili di fari, uomini e mare. L’autrice con lo sguardo del ‘tecnico’ descrive le caratteristiche, altezza, lampada, sequenza di luce… e con la curiosità del viaggiatore racconta le storie dei più incredibili fari del mondo.

    Brossura, pag. 218

    Stampato nel 2019 da Magenes

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    Festung Trient – Le fortificazioni di Trento e il relativo periodo storico

    22.00

    Sino alle soglie della Grande Guerra la piazzaforte di Trento doveva fornire protezione alla città e al resto dell’impero meridionale e se fino ad allora la Festung Trient non ha corso pericoli lo si deve maggiormente al valore di deterrenza espresso dal campo trincerato. Se poi, nonostante fosse per gli italiani un obiettivo sostanziale, le contingenze militari e politiche abbiano contribuito a spostare il baricentro delle contese verso il settore orientale, lambendo solo marginalmente il perimetro della piazzaforte, lasciandola avulsa dai principali eventi bellici, questo va interpretato come un’accidentalità storica e difficilmente prevedibile. Questo studio, che consente di fare chiarezza conclusiva sui fatti che hanno condotto allo sviluppo della piazzaforte di Trento, si basa su una approfondita ricerca su fonti d’archivio, specie quelle pervenute da un autorevolissimo fondo finora inedito ed è completato da diverse fotografie originali, alcuni disegni al tratto e da tavole sintetiche degli armamenti dei singoli tratti in esame.

    Brossur,a 16,5 x 23,5 cm. pag. 293 con circa 110 illustrazioni e foto b/n

    Stampato nel 2011 da Gino Rossato

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    Forte Bramafan

    9.00

    Sull’altura che dominava la conca di Bardonecchia, dirimpetto all’imboccatura del Traforo del Frejus prese vita a fine Ottocento una fortificazione moderna, la più importante delle Alpi Cozie di fine secolo: Forte Bramafam. La sua realizzazione rispondeva all’esigenza di far fronte alla minaccia rappresentata dall’apertura del traforo nel settembre 1871. Non a caso il risultato fu un complesso scavato nelle viscere della montagna con tecniche d’avanguardia, con un cannone che avrebbe sparato d’infilata all’interno del tunnel. Dai progetti di realizzazione alla destinazione finale, nel secondo conflitto mondiale, l’autore ripercorre le vicende dell’importante opera, divenuta oggi un museo che illustra l’evoluzione dell’architettura militare tra Ottocento e Novecento.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 40 con illustrazione e foto a colori e b/n

    Stampato nel 2003 da Edizioni del Capricorno

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    Forte Cornolò – A difesa della Val Posina

    35.00

    Con questo volume Leonardo Malatesta, attento studioso della Grande Guerra e delle fortificazioni permanenti che punteggiano l’intero confine tra Italia ed Austria, colma una grave lacuna. Persino la Relazione Ufficiale dell’Esercito Italiano nella Grande Guerra, ha dedicato pochissime righe al Forte Cornolò realizzato sulla cima di una montagnola che divide la Val Posina da quella del Riofreddo. Quasi corrispondendo a un’interiore esigenza di giustizia storica, l’autore ha voluto togliere la polvere dai documenti presenti negli archivi militari per far conoscere a tutti le vicende di questo forte del quale ora esistono solamente poche macerie, ma di cui la geografia del territorio circostante conserva ancora evidenti tracce che esercitano un suggestivo fascino sugli appassionati e i turisti. Così dopo 90 anni forte Cornolò torna a vivere con le sue finalità e la sua storia; con i suoi protagonisti, tecnici e artiglieri; con la puntuale analisi dei punti di forza e di debolezza delle sue strutture; con i tragici momenti in cui subì l’onta dell’occupazione nemica e la conseguente distruzione; con i documenti dell’inchiesta che ne seguì.

    Brossura, 20 x 27 cm. pag. 312

    stampato nel 2016 da Macchione

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    Forte Dossaccio di Oga – Il baluardo della Valtellina

    30.00

    Dagli anni ’80 del secolo scorso, il forte Dossaccio di Oga è stato riscoperto. Dopo la fine della sua storia militare, quando nel 1958 l’ultimo custode lasciò la struttura oramai disarmata, senza i cannoni in cupola, rimase alla mercé dei vandali e all’oblio del tempo. Per opera della Comunità Montana Alta Valtellina, il forte, pur rimanendo di proprietà demaniale, fu restaurato e aperto al pubblico. Con ciò iniziò ad esserci un certo interesse verso quella struttura, di cui molti cittadini conoscevano l’esistenza, ma pochi l’avevano visitata. Con l’uscita, nel 1984, di un articolo dell’ingegner Stefano Zazzi sul forte, anche gli studiosi iniziarono ad interessarsi alla sua storia. A distanza di oltre cento anni dalla costruzione, il forte risulta completamente integro, unico nel suo genere, con delle particolarità come le cupole corazzate da 120 mm, le cupole per mitragliatrici retrattili e il ponte scorrevole all’ingresso. Nel 2014 il Dossaccio è stato acquistato dal Comune di Valdisotto che intende farne uno degli elementi principali per far conoscere sempre di più le bellezze storiche dell’intero territorio comunale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 517 . appendice con oltre 60 pagine di foto a colori

    Stampato nel 2017 da Macchione

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    Forte Lisser – Dalla grande guerra ad oggi

    25.00

    Posta sulla sommità del Monte omonimo (m. 1.633) avente per obiettivi il massiccio delle Melette, la piana di Marcesina, Costa Alta, Val d’Antenne, Col dei Meneghini, il fondo di Val Sugana, l’opera fortificata di monte Lisser costituiva il collegamento delle difese di Val Brenta con le difese dell’Altipiano di Asiago. Era armata da 4 cann. da 149 A in cupole pesanti tipo Schneider, 4 cann. da 75 A su affusti a ruote, 2 mitragliatrici in torrette a scomparsa, 3 mitragliatrici in casamatta, 4 mitragliatrici su treppiede. Era provvista di ricovero interno per truppa, magazzini e depositi, di polveriera in caverna, di cisterna e di impianto elettrogeno per illuminazione. Esternamente aveva un ricovero truppa per 200 uomini, magazzini di artiglieria, deposito viveri, forno e cisterne. Venne costruita negli anni 1911-1914 ed all’inizio delle ostilità era completamente ultimata. Nei primi tempi della guerra fu disarmata per impiegare altrove l’armamento. Oggi, grazie ad importanti lavori di recupero e restauro, Forte Lisser sta diventando un’importante attrazione turistica in cui il fascino della storia e quello del paesaggio si fondono armoniosamente.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 223 con numerose foto e planimetrie b/n e foto a colori

    Stampato nel 2017 da Macchione

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    Forte Werk Verena – Il Dominatore

    30.00

    L’edificazione del forte di Verena era ritenuta fondamentale dagli Alti Comandi italiani per la sua posizione al centro dell’Altipiano di Asiago, a sbarramento di una delle possibili direttrici principali di invasione austro-ungarica. La nuova, ampia opera di Leonardo Malatesta con circa 300 immagini completa il contesto bibliografico sul forte di Verena, cogliendo aspetti fino ad ora mai del tutto approfonditi, quali la vita del presidio e i suoi episodi più salienti. L’Autore, per mezzo di documenti inediti, propone al lettore uno sguardo profondo sulla guerra osservata con gli occhi di coloro che la combattevano. La vita dei soldati narrata dagli stessi attraverso il loro vivere quotidiano e il confronto con il nemico, scontro non soltanto di fuoco ma soprattutto di coraggio, paure, sogni e speranze in difesa della Patria. L’accurata ricerca delle fonti bibliografiche, soprattutto provenienti dagli archivi militari, fanno sì che quest’opera dia al lettore la visione più completa della storia e degli avvenimenti accaduti al forte di Verena. Tracciando con obiettività il contesto nel quale i fatti si svilupparono, l’Autore porta a riscoprire questi luoghi creando una nuova forma di convivenza con opere belliche che non devono essere cancellate ma intelligentemente utilizzate e valorizzate.

    Brossura, 20 x 27 cm. pag. 288 con circa 200 tra foto d’epoca, foto attuali, illustrazioni e planimetrie a col e b/n

    Stampato nel 2016 da Macchione

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    Fortezza Hermada 1915-1917 – Storia e itinerari della Grande Guerra in Italia e Slovenia

    12.00

    Nel corso della prima parte del conflitto italo-austriaco, la “Fortezza Hermada” sbarrava la strada per Trieste. Gli austro-ungarici avevano trasformato l’altura carsica tra Monfalcone e Aurisina in un agguerrito forte irto di trincee e cannoni, che resistette a tutti gli attacchi italiani. Sul terreno ancor oggi risultano evidentissimi i segni di tale lotta: questa agile guida porta il visitatore a conoscere le trincee e le postazioni in caverna del complesso sistema difensivo austriaco, attraverso itinerari storici spettacolari, istruttivi e facili da percorrere, integrati da una sintetica narrazione storica e da esaurienti approfondimenti sulla guerra sotterranea. Un percorso storico-escursionistico che unisce le aree di confine tra l’Italia e la Slovenia alla ricerca dei diversi segni di una guerra lontana (trincee, postazioni, caverne, cimiteri), da compiere in ogni stagione, con sullo sfondo la splendida natura carsica e il mare.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 124 con circa 65 foto b/n 150 foto, 8 cartine e 4 disegni

    Stampato nel 2002 da Gaspari

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    Fortezze “alla moderna” e ingegneri militari del ducato sabaudo

    75.00

    Incuneato in territori altrui, il Ducato sabaudo è teatro delle guerre tra Francia e Spagna, entrambe desiderose di entrarne in possesso. Sin dal momento in cui si accinge a ricostruire lo stato, Emanuele Filiberto decide di fortificarlo secondo le tecniche più aggiornate. Per la fama acquisita con la vittoria di San Quintino, il Duca si può permettere di chiamare al suo servizio i migliori progettisti militari esistenti in Europa, esperti in fortificazioni bastionate ‘alla moderna’. Ciò consente di formare presso la corte torinese una scuola di avanguardia, con notevole anticipo rispetto ad altre realtà europee. Vi appartengono infatti personaggi di chiara fama, da Francesco Paciotto (autore di quella cittadella torinese che diverrà un modello internazionale) a Ferrante Vitelli (la cui fama indurrà Venezia a chiederne l’opera per la fortezza di Corfù), agli estensori di fondamentali trattati sulle difese militari come i lombardi Gabrio Busca, Federico Ghislieri e Giacomo Soldati. Sul finire del secolo XVI ritroviamo poi Ercole Negr. A questa prima generazione di stranieri, ‘imprestati’ al ducato, segue alla metà del Seicento quella degli ingegneri militari piemontesi, tra i quali emergono altri grandi nomi: Carlo di Castellamonte, Carlo Morello (e più tardi il figlio Michel Angelo) e Pietro Arduzzi, autore di progetti di inaudita grandiosità. Dall’opera di questi e altri tecnici, che all’esperienza edificatoria abbinano quella prettamente militare come comandanti di eserciti, nascono fortezze isolate e cinte urbane bastionate estremamente duttili che, dovendosi adattare a siti montuosi o collinari, creano tipologie architettoniche inedite, mediate tra i modelli ideali rinascimentali e la realtà dei luoghi. Il ricchissimo e in gran parte inedito apparato iconografico consente di verificare l’eccellenza delle opere progettate o realizzate, che posero il piccolo Ducato dei Savoia all’apice della cultura militare europea.

    Ri

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    Fortezze crociate – La storia avventurosa dei grandi costruttori medievali, dai templari ai cavalieri teutonici

    18.00

    La Terra Santa e le crociate: non soltanto una controversa e spesso violenta pagina del nostro passato ma anche storie di uomini e delle loro imprese, in una fitta trama di fervore religioso, strategie militari e ingegno edilizio e architettonico. Ancora oggi molti siti del Vicino Oriente mostrano al turista e al pellegrino il volto impresso loro dagli eserciti cristiani: imponenti fortezze come il Crac des Chevaliers in Siria o il castello di Belvoir in Galilea, ma anche basiliche ed edifici pubblici, non ultima la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Questo volume restringe il campo ad alcune fortezze crociate per raccontare storie di pietre ma soprattutto di uomini. Con l’accuratezza dello storico e la passione del pellegrino, l’Autore accompagna i lettori attraverso luoghi e memorie spesso dimenticati anche dagli itinerari turistici, restituendone tutto il fascino e il valore storico e archeologico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 190 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2016 da Edizioni Terra Santa

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    Fortezze d’Europa – Forme, professioni e mestieri dell’architettura difensiva in Europa e nel Mediterraneo spagnolo. Atti del Convegno (Aquila, 6-7-8 marzo 2002)

    32.00

    Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale “Fortezze d’Europa” (6-8 marzo 2002) promosso dall’Università e dalla Soprintendenza de L’Aquila. Prendendo lo spunto dall’imponente forte spagnolo aquilano – una delle prime grandi fabbriche “alla moderna” costruite in Italia – l’incontro di studio ha voluto distinguere, nell’ambito della architettura “castellana” i caratteri costruttivi, funzionali, figurali che, dal ‘500, danno particolare riconoscibilità alle opere difensive in Europa.

    Brossura, pag. 463

    Stampato nel 2004 da gangemi

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    Fortezze e baluardi veneziani

    9.00

    Fin dai secoli del medioevo la Repubblica di Venezia condusse un’intensa e capillare opera di fortificazione a difesa della sua supremazia politica ed economica. In queste pagine si tratteggia una storia disomogenea di architettura militare de tera e de mar, di protezione di città costiere e di terra ferma, di porti e di scali nel Golfo di Venezia e nei mari d’Oriente. La Serenissima ha fatto delle sue fortezze non solo possenti strumenti difensivi ma anche opere del bello perché avessero a servire non solo a sicurtà e a comodo ma insieme a un certo ornamento”.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 128

    Stampato nel 2016 da De Bastiani

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    Forti e postazioni della grande guerra – 30 itinerari scelti in Pasubio Altipiani-Ortigara

    13.00

    In 178 pagine il libro illustra trenta itinerari scelti sui monti teatro delle battaglie più rappresentative svoltesi tra 1915 e 1918: dal Pasubio agli Altopiani e all’Ortigara, dalla Valsugana a Panarotta, Lagorai, Val Cismon, Monte Grappa, Tofane, Lagazuoi, Dolomiti Agordine, Col di Lana, passo Rolle. E’ un vero e proprio viaggio nella memoria, che permetterà al visitatore non solo di toccare dal vivo frammenti di storia ma anche di cogliere la diversità di ambienti e contesti con cui si dovettero confrontare i militari di entrambi gli schieramenti.

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    Fortifications des Alpes – Leur role dans les combats de 1939-1945 Ubaye Ubayette Restefond

    45.00

    Questo lavoro ci racconta con grande precisione e dettaglio, gli eventi del conflitto l 1939-1945 nel settore alpino franco-italiano, sempre visto nel contesto generale del conflitto. Il libro riporta fatti e inediti che riguardano in particolare, il settore Ubaye dell’Ubayette Restefond e altri meno conosciuti ma non meno interessanti. Il testo è corredato da un buon apparato iconografico di quasi 400 illustrazioni comprendenti, foto a colori e b/n, cartine e piani costruttivi.

    Rilegato, 30,5 x 21,5 cm. pag 303 illustrato con circa 350 foto a colori e 40 cartine

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2006 da Editions du Fournel

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    Fortifications du III Reich. Plans et Modeles 3D

    55.00

    Notevole lavoro della Histoire et Collections che llustra attraverso centinaia di foto e Piani di costruzioni in 2D e 3D, le diverse tipologie di fortificazione che i Tedeschi realizzarono a Partire dal 1935 Lungo i 3.500 km sul confine orientale e quello meridionale del Terzo Reich. Hitler prese il potere in Germania nel 1933 e rapidamente respinse il trattato di Versailles, incluse le restrizioni sulla costruzione delle fortificazioni. In questo periodo furono partati avanti i principali programmi di fortificazione sui confini del Reich a Est e a Sud. Dal 1935 furono definiti diversi tipi di fortificazioni moderne e fino al 1937 vennero erette ventisei linee fortificate dirette verso la Francia, la Cecoslovacchia e la Polonia, per un totale di oltre oltre 3.500 km. Attraverso centinaia di illustrazioni a colori e in 3D, vengono mostrate la maggior parte delle opere realizzate dalla Germania sul suo territorio e, nei paesi conquistati. Tutte le opere sono descritte in maniera dettagliata, riferendosi anche a quelle strutture che sopravvivono ancora oggi. Questo volume, permette di capire la scala colossale del programma di costruzioni di fortificazioni tedesche di cemento e acciaio e, la loro complessità costruttiva.

    Rilegato, 23,5 x 31,5 cm. pag. 224 completamente illustrato con foto a colori e b/n e planimetrie b/n e colori in 3D

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2018 da Histoire & Collections

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    Fortificazione e operazione – Lo sbarramento degli altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna

    39.00

    Il volume esamina la Prima guerra mondiale da un punto di vista molto particolare: la trasposizione di un’idea operativa in un concetto fortificatorio, con le relative conseguenze. L’interesse dell’autore si rivolge in particolare verso lo sviluppo concettuale dei piani di fortificazione, nonché verso l’evoluzione tecnica e architettonica delle opere progettate e costruite sugli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, sotto l’influsso delle riflessioni operative del capo di Stato Maggiore dell’esercito austro-ungarico Franz Conrad von Hötzendorf (1852-1925), a partire dal 1907. Nel quadro di queste riflessioni, lo sbarramento austro-ungarico degli altipiani costituiva il perno di un’area di radunata fortificata, il cui scopo era di creare i presupposti per un’offensiva dalle vallate alpine verso il Veneto. La nascita di quest’idea e delle relative componenti fortificate vengono presentate tanto nel contesto storico dello sviluppo della fortificazione austriaca di montagna nel XIX e nel primo XX secolo, quanto anche nel loro stretto nesso con i fondamenti dei piani di guerra di Conrad contro il Regno d’Italia. L’autore non trascura di esaminare i piani di guerra contro l’Austria sviluppati dallo Stato Maggiore italiano, dalla fine dell’Ottocento sino allo scoppio della Grande Guerra, e di descrivere le opere di fortificazione permanenti italiane realizzate nello scacchiere strategico degli altipiani.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 768 con varie foto e cartine b/n

    Stampato nel 2016 da Curcu & Genovese

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    Fortificazioni – Castelli e fortezze di Liguria. Un affascinante viaggio tra storia e architettura

    25.00

    La Liguria possiede un ricco patrimonio di architettura militare che la pone sicuramente al di sopra di altre realtà italiane. Questo volume descrive i più importanti castelli, torri e fortificazioni della regione, ma anche le opere fortificate del XVIII secolo, come il Primar di Savona e i forti di Vado e gli importanti sbarramenti difensivi di fine ottocento (Colle di Nava, Melogno, Altare, Giovo, Piazzaforte di La Spezia) e del XX secolo. Sono raggruppati in diversi itinerari, ciascuno dei quali prende in esame una precisa e limitata zona geografica. Illustrato con circa 200 tra foto a colori e riproduzioni di cartine in b/n.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 238 con circa 161 foto a colori e 13 b/n

    Stampato nel 2006 da Servizi Editoriali

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    Fortificazioni – Forti di Genova. Storia, tecnica e architettura dei fortini difensivi

    25.00

    Chi ha letto qualche pubblicazione sui forti e ne conosce i percorsi, forse non sa che si può parlare dei forti coinvolgendo molte discipline. Bisogna sapere di storia, di architettura, di tecniche belliche, di balistica, di orografia e di geologia, di gerarchie militari e di sistemi di difesa del passato. Tutto questo ovviamente deve essere collocato in una giusta prospettiva sociologica. Ecco perchè parlare dei forti con Finauri apre il campo ad un’ampia serie di narrazioni, che comprendono i rapporti tra militari e cittadini, le tecniche di trasporto, l’organizzazione delle guardie, l’umore dei soldati o il piazzamento strategico delle batterie. Ed ecco perchè il tutto, pur mettendo in primo piano gli aspetti tecnici, sa suscitare l’interesse di un romanzo. Ma soprattutto ci invita a guardare con maggiore considerazione e anche con maggiore rispetto al grande patrimonio storico e ambientale delle antiche strutture difensive che circondano Genova.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 258 interamente illustrate con circa 247 foto a colori, 102 foto b/n e alcuni disegni

    Stampato nel 2007 da Servizi Editoriali

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    Fortificazioni di montagna

    11.00

    Mauro Minola, Beppe Ronco

    Le vestigia delle fortificazioni sull’arco alpino costituiscono una testimonianza di una importante pagina di storia militare che merita di essere conservata e adeguatamente valorizzata. Questo breve testo ci offre una panoramica storica e turistica di questo sistema di fortificazioni che va dal Forte di Bard, in Valle d’Aosta, fino allo sbarramento delle Giudicarie, con la bellissima Rocca d’Anfo. Completano il testo fotografie e disegni.

    Brossura 13 x 21 cm. pag. 112 interamente illustrate a colori

    Stampato nel 1998 da Macchione

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    Fortificazioni in Liguria – Dal XVIII secolo alla grande guerra

    19.90

    Accanto alle più diffuse fortificazioni risalenti all’epoca medievale, la Liguria possiede un ricco insieme di opere militari a difesa dei punti strategici del territorio, in particolare lungo le direttrici stradali con il Piemonte e nelle zone favorevoli ad un eventuale sbarco nemico. Si tratta delle fortezze del XVII-XVIII secolo, come il Priamàr di Savona e i forti di Vado o le tipiche piazzeforti di fine Ottocento che punteggiano i colli alpini (Colle di Nava, Melogno, Altare ecc.) e che fino a poco tempo fa non attiravano l’interesse dello studioso dei beni culturali. Questo libro, curato da tre autori esperti della materia, compie per la prima volta una sistematica descrizione delle piazzeforti liguri, riferita al periodo storico e all’evoluzione tecnica e funzionale delle tipologie. Non manca tuttavia di offrire all’appassionato le indicazioni per raggiungere e visitare con metodo le opere fortificate descritte negli itinerari.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 231 illustrato con circa 150 foto a colori e planimetrie b/n

    Stampato nel 2009 da Ligurpress

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    Fortificazioni nell’arco alpino. L’evoluzione delle opere difensive tra XVIII e XX secolo

    39.00

    Sulle nostre Alpi le opere difensive costituiscono un patrimonio unico che merita di essere conservato e adeguatamente valorizzato. Dalla grande fortezza di sbarramento che chiudeva il passaggio della vallata alle armate nemiche, alle scarse tracce degli antichi trinceramenti eretti per difendere un colle o un passaggio di grande importanza, fino alle casematte di calcestruzzo del Vallo Alpino, le testimonianze di un passato non sempre facile tornano a riscuotere un grande interesse tra il pubblico che ama la montagna. In questo libro vengono descritte le principali tipologie in cui è possibile suddividere le fortificazioni che hanno popolato il versante italiano delle Alpi, a partire dal XVI secolo fino al passato più recente. Ogni capitolo, ad eccezione del primo, che offre una panoramica sulla storia della fortificazione moderna, è dedicato a un ben preciso schema tipologico. Si inizia dall’esterno del manufatto, dalla conformazione generale, per arrivare a descrivere i fronti di fuoco e le strutture per la difesa ravvicinata; quindi, superato l’ingresso, vengono descritte le particolarità interne, gli alloggi della truppa e degli ufficiali, i locali dei servizi logistici, i depositi di polveri e di munizioni, gli elementi attivi del complesso (casematte, torrette corazzate ecc.), l’armamento impiegato, con continui riferimenti alla realtà presente sul territorio in opere realmente costruite.

    Brossura, 21 x 29,7 cm. pag. 120 con circa 120 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1999 da Priuli & Verlucca

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Fortificazioni. Gli artigli del Leon. La batteria «Amalfi» e le fortificazioni costiere di Venezia nelle due guerre mondiali

    70.00

    Descrive in dettaglio il più imponente sistema difensivo costiero mai realizzato sul suolo nazionale, la cui costruzione iniziò sul finire del 1880 e fu portato a termine durante il primo conflitto mondiale. Le difese costiere di Venezia, costituiscono un esempio assai significativo dell’evoluzione dell’ingegneria militare nell’arco di mezzo secolo. In queste pagine si vogliono analizzare gli aspetti tecnici e introdurre il lettore alla scoperta di questo sistema di batterie costiere e, con l’ausilio di rare e, in buona parte inedite immagini, provare a rileggere obbietivamente gli avvenimenti bellici, cosa oggi possibile a più di mezzo secolo dagli eventi di allora. L’apparato iconografico è superbo e completo in tutte le sue parti.

    Rilegato con sovracopertina, 20 x 28 cm. pag. 164 interamente illustrato con circa 128 foto b/n, 51 foto a colori e 20 tra disegni tecnici e cartine

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 1997 da Ermanno Albertelli

    Usato in perfette condizioni con sovracopertina.

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    Fortress Europe – European Fortifications of World War II

    55.00

    Abbiamo ritrovato una copia del classico lavoro della Greenhill Books (casa editrece ormai scomoparsa) del 1999 inerente le fortificazioni della Seconda Guerra Mondiale. Il lavoro è suddiviso per paese ed oltre ad un testo ben documentato mostra una serie di disegni e di planimetrie sulle maggiori opere fortificate poste in essere o già esistenti in quel periodo.

    Rilegato, 19 x 26 cm. 431 pag. illustrato con circa 200 foto b/n e cartine

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1999 da Greenhill Books

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    Fortress Europe – Hitler’s Atlantic Wall

    45.00

    Questo volume è dedicato a una delle più famose linee difensive del mondo, il Vallo Atlantico, che è stata fonte di interessanti studi per gli storici militari. Questa linea non avrebbe dovuto, nelle intenzioni dei costruttori, tenere lontano il nemico, ma solo rallentarlo per poter operare il contrattacco. Il volume, quasi completamente illustrato con moltissime fotografie, molte delle quali inedite, prende in esame le ragioni della progettazione, la costruzione degli edifici, i lavoratori, la tipologia delle strutture difensive, gli attacchi subiti e che cosa resta oggi da vedere.

    Rilegato con sovracopertina, 20 x 25 cm. pag. 160 con circa 165 foto b/n, 11 cartine e 11 planimetrie

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2002 da Ian Allan

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    Fortress Europe -The Atlantic Wall guns

    15.00

    Collana dell’editore americano Schiffer Publications dedicata a tematiche (prevalentemente riguardanti le forze armate germaniche) durante la Seconda Guerra Mondiale. Le tematiche trattate variano dall’aviazione ai mezzi corazzati, dalle fortificazioni alle armi. Le monografie sono costituite da circa 59 pagine, quasi interamente illustrate con foto e disegni b/n. Il testo è limitato a poche pagine e alle didascalie delle immagini. Questa pubblicazione, in particolare, è riferita alle fortificazioni e agli armamenti del vallo atlantico.

    Brossura punto metallico, 21,5 x 28 cm. pag. 52 interamente illustrato con 105 foto b/n e 12 disegni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1993 da Schiffer

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    Fortress Third Reich – German fortifications and defense systems in world war II

    45.00

    Il Vallo Atlantico può essere definito sicuramente come l’opera fortificata più famosa della seconda guerra mondiale. In realtà la Germania costruì molte altre linee fortificate difensive durante la guerra (anche se molto meno imponenti): difese costiere lungo il Canale della Manica, Il Westwall sul confine occidentale della Germania, un’analoga linea difensiva sul confine orientale del paese, costruita in tutta fretta, causa l’avnzare delle forze russe e ancora, la Linea gotica in Italia che collegava il mare Tirreno con l’Adriatico passando per l’appennino. Il libro è corredato da disegni tecnici riproducenti le fortificazioni e da fotografie in b/n.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 369 illustrato con 88 disegni tecnici, 17 mappe e oltre 140 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2003 da Greenhill Books

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    Forts – An illustrated history of building for defence

    39.00

    Da quando gli umani hanno iniziato a vivere insieme negli insediamenti, hanno sentito il bisogno di organizzare una sorta di difesa contro i vicini potenzialmente ostili. Molti dei primi stati cittadini furono costruiti come città murate e durante l’epoca medievale furono costruiti castelli di pietra sia come simboli della forza dei difensori, sia come protezione contro un potenziale attacco. L’avvento del cannone spinse le fortificazioni a diventare più basse, più dense e più complesse, ei forti del diciottesimo e diciannovesimo secolo potevano apparire come fiocchi di neve nella loro complessità e nella loro originale geometria. Senza forti, la storia dell’America avrebbe potuto seguire un corso molto diverso, i pirati avrebbero potuto navigare senza controllo sui mari e la stessa Gran Bretagna avrebbe potuto essere invasa con facilità. Questo libro analizza la storia delle fortificazioni costruite dagli uomini in diverse epoche storiche ed è magnificamente illustrato con fotografie, piani costruttivi, disegni e mappe, per spiegare il perchè vennero costruiti, la loro funzione e il loro immenso valore militare nel porre le basi dell’impero britannico.

    Rilegato, 28 x 28 cm. pag. 224 riccamente illustrato con foto, piani di costruzione, disegni e mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Osprey

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    Fuhrer Bunker – Svelati i suoi misteri

    20.00

    L’ultimo storico reperto lasciato dal nazismo è stato, per più di mezzo secolo, occultato e oggetto di mistificazioni. Composto di oltre 200 pagine, accompagnato da un’ampia documentazione fotografica e di mappe, dell’epoca e attuali, questo libro ripercorre le vicende degli ultimi giorni di vita nel bunker fino alla fine dei suoi protagonisti. Ricostruisce la sua storia dall’occupazione dei russi alla sua (falsa) distruzione, dai rinvenimenti accidentali dei suoi resti ai successivi occultamenti, dagli errori di identificazione ai falsi “scoop” giornalistici, fino alle mistificazioni attraverso la realizzazione di finte ubicazioni.

    Brossura, 24 x 29,5 cm. pag. 306 con circa 100 tra foto, cartine e disegni

    Stampato nel 2009 da ISEM

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    Gazette des armes hors-serie n°17 – Le mur de l’Atlantique en France 1940-1944

    18.00

    Nel giugno 1940 l’esercito tedesco occupa tutto il litorale europeo, dal Nord della Norvegia alla frontiera franco-spagnola. Dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, lo stato maggiore tedesco vuole impedire l’apertura di un secondo fronte ad Ovest. Decide allora di costruire un muro di cemento e acciaio lungo più di 6000 chilometri di costa. Questa bella pubblicazione – Hors-série de Gazette des armes – completamente illustrata con più di 270 fotografie, mostra come questo Muro Atlantico venne costruito, organizzato e difeso e come reagì ai vari assalti alleati.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 78 interamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2010 da Régi-Arm

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    Geheime Bunkeranlagen der DDR

    35.00

    Questo lavoro presenta un argomento finora inedito: le tecniche costruttive dei bunker segreti nella DDR, una autentica arte architettonica. Più di 300 illustrazioni, a colori e in bianco e nero, tra fotografie degli interni e degli esterni, piani costruttivi, mappe, documentano una cinquantina di queste incredibili costruzioni visitabili dal 1989, a partire dall’enorme complesso di bunker del Nationalen Verteidigungsrates fino agli hangar del GSSD (Forza aerea sovietica basata in Germania).

    Rilegato, 21 x 24 cm. pag. 216 interamente illustrato con circa 90 foto b/n, 131 foto a colori e 103 tra disegni e planimetrie

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2004 da Motorbuch Verlag

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    Geometria dell’architettura militare – Francesco I d’Este e la Cittadella di Modena

    22.00

    Francesco I d’Este architetto. Architetto, poiché artefice nodale della Cittadella di Modena, in grado di riformulare la dialettica progettuale tra il principe del Rinascimento e l’ingegnere-architetto. Impresa tra le più significanti del Seicento europeo, la vicenda modenese palesa la centralità di Francesco e la sostanziale subalternità degli ingegneri militari in essa coinvolti. Disegni e documenti d’archivio inediti sulla Cittadella riaffermano l’essenza dell’architettura militare, pura struttura geometrica aliena dai canonici ordini classici. Cittadella che, come il Palazzo Ducale, diviene riferimento primario nell’ampliamento modenese attuato all’interno della linea magistrale cinquecentesca della quale il Seicento preservava l’angolo rientrante di Jacopo Seghizzi. Quanto inoltre emerge dall’ampia appendice documentale dove i progetti di Antonio e Francesco Vacchi, Carlo di Castellamonte, Nicolino Candido, Gasparo Vigarani, suggerendo nuove angolazioni interpretative, interagiscono con i testi di trattatisti quali Francesco de’ Marchi, Pompeo Robutti, Raimondo Montecuccoli, Guarino Guarini, Luigi Ferdinando Marsili

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 214 con oltre 150 disegni e planimetrie

    Stampato nel 2012 da Pontecorboli Editore

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    German Bunkers in Denmark

    49.00

    Gli Autori hanno realizzato uno degli studi più completi riguardo i Bunker e le fortificazioni costiere realizzate dai tedeschi in Danimarca nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Il volume mostra le circa 3800 fortificazioni in cemento costruite dalle forze armate tedesche sul suolo danese, dandone ubicazione e dati salienti anche attraverso fotografie e piani di costruzione. In dettaglio il libro propone: Una completa rassegna tipologica di tutti i bunker costruiti e programmati; Una completa indagine geografica con mappe dettagliate; Le fortificazione tedesche in Danimarca nel periodo 1940-1945;Tipi di costruzione; Progettazione e costruzione; Reparti di protezione; Sede e posti di comando; Artiglieria; Fanteria; Operazioni; Cosa è rimasto; Indagine tipologica; Indagine geografica; Letteratura; terminologia e abbreviazioni tedesco; Indice dei nomi geografici e nomi in codice tedeschi.

    Rilegato, 22 x 27 cm. pag. 240 completamente illustrato con circa 105 foto b/n, 78 cartine e 80 planimetrie

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da PRAK publishing

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    German Coastal Radar Stations. Then and Now

    45.00

    Winston Ramsey – Jean Paul Pallud

    Dettagliata analisi del sistema radar tedesco nelle Isole Channel, in Francia e in Belgio nonché l’operato del Central Interpretation Unit inglese per neutralizzare queste difese in vista dell’invasione della Normandia da parte delle forze Alleate. Il libro riproduce piani inediti dei preparativi per l’invasione, con il consueto stile “then and now”. Quando le forze tedesche occuparono la costa del Canale della Manica nel 1940, una delle misure intraprese per allertare tempestivamente gli attacchi dal mare o dall’aria fu quella di allestire una linea di stazioni radar. Sebbene questo schermo invisibile fosse una difesa passiva, rappresentava una seria “barriera” che doveva essere neutralizzata affinché l’invasione alleata potesse essere lanciata nel 1944. I pianificatori della avevano stabilito una Central Interpretation Unit (CIU) per esaminare i risultati delle fotografie aeree sul continente e l’unità studiava i piani di ogni sito radar tedesco, pronto per informare i piloti che intraprendevano attacchi pre-invasione. Quei piani un tempo segreti sono ora riprodotti in questo libro, insieme alla fotografia di guerra, con viste comparative dei siti di oggi. Per preparare la scena, il professor R. V. Jones, vicedirettore dell’intelligence presso il ministero dell’Aeronautica, racconta gli eventi che hanno portato alla proposta di organizzare un raid sul sito radar di Bruneval. Il sito aveva quello che divenne noto come un “Würzburg” e l’idea era di smantellare e rimuovere le parti critiche dell’unità per riportarle in Gran Bretagna e, allo stesso tempo catturare gli operatori per l’interrogatorio. L’operazione nel febbraio 1942 raggiunse tutti i suoi obiettivi e nei due anni successivi la CIU creò un elenco di obiettivi con cartelle che includevano descrizioni dettagliate di tutti i 61 siti in Belgio e Francia che avrebbero avuto un impatto sull’area di invasione in Normandia. Indubbiamente le informazioni – ora riprodotte in questo libro – furono di inestimabile valore per assicurare il successo dell’operazione “Overlord” nel giugno 1944.

    Rilegato, 22 x 30,5 cm. pag. 192 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2021 da  After the Battle

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    German Defensive Batteries & Gun Emplacements – On the Normandy Beaches Invasion: D-Day June 6 1944

    15.00

    Collana dell’editore americano Schiffer Publications dedicata a tematiche (prevalentemente riguardanti le forze armate germaniche) durante la Seconda Guerra Mondiale. Le tematiche trattate variano dall’aviazione ai mezzi corazzati, dalle fortificazioni alle armi. Le monografie sono costituite da circa 59 pagine, quasi interamente illustrate con foto e disegni b/n. Il testo è limitato a poche pagine e alle didascalie delle immagini. Questa pubblicazione, in particolare, è riferita alle batterie e alle armi difensive tedesche durante lo sbarco di Normandia.

    Brossura punto metallico, 21,5 x 28 cm. pag. 48 interamente illustrato con circa 94 foto b/n e 6 disegni tecnici

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1995 da Schiffer

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    Giambattista Aleotti e gli ingegneri del Rinascimento

    55.00

    La prima parte del volume è dedicata alla figura dell’ Aleotti e ai suoi trattati inediti di idraulica, artiglieria, fortificazioni, teoria musicale, nonché all’ambiente culturale ferrarese del tempo. La seconda parte riguarda gli studi di matematica applicata in diverse parti d’Italia, tra cui la Toscana, Mantova, Venezia a cavallo tra XVI e XVII secolo. Conclude un’appendice comprendente l’elenco delle opere a stampa e dei manoscritti di Aleotti, una cronologia e una bibliografia aleottiana

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. XXVI + 466 con illustrazioni + 16 tavole fuori testo

    Stampato nel 1998 da Olschki

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    Giulio Savorgnan – Il gentiluomo del Rinascimento e le fortezze della Serenissima

    16.50

    Il “gran capitano” della Serenissima ha costruito, comandato e combattuto nel Cinquecento lasciando grandi capolavori dell’architettura militare europea – mura, bastioni, baluardi, fortezze – da Bergamo a Peschiera, dalla Dalmazia a Cipro, da Venezia a Palmanova. Gentiluomo rinascimentale, appassionato di tecnologia, al centro di una fitta rete di rapporti con intellettuali e uomini di scienza quali Bembo, Tartaglia, Pigafetta, Giulio percorre in lungo e in largo i domini della Repubblica curando al tempo stesso gli interessi del potente casato Savorgnan del Monte. Il racconto della sua vita restituisce la complessità di un intero secolo veneziano. Prefazione di Alessandro Barbero e postfazione di Angelo Floramo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 111 con un inserto di 16 pagine con foto illustrazioni e mappe

    Stampato nel 2018 da Gaspari

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    Giuseppe Ignazio Bertola (1676-1755) – Il disegno e la lingua dell’architettura militare

    32.00

    Ricca di zone d’ombra per la scarsa attenzione critica sinora dedicatagli, l’opera del più importante ingegnere e architetto militare, e non solo, del Settecento sabaudo, Giuseppe Ignazio Bertola, attendeva ancora un recupero storico complessivo. Bertola è infatti tra altro autore della cittadella di Alessandria, della piazza da guerra di Fenestrelle, di forticazioni alla Brunetta, Verrua, Demonte, Exilles, di ponti nella Savoia. Inoltre, del palazzo dei cistercensi della Consolata d’Asti realizzato nella contrada di Dora Grossa a Torino, nonché, a Cuneo, della ranata interazione icnograca di ovali a connotare la chiesa di Santa Croce.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 353 con oltre 40 tra illustrazioni e disegni b/n

    Stampato nel 2015 da Pontecorboli Editore

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    Gli Assedi italiani di Napoleone

    49.00

    Livio Simone – Massimo Zanca

    Quali erano le condizioni di vita in una città assediata? Cosa voleva dire dover restare chiusi in casa o poter uscire solo per recarsi nei luoghi dove si vendeva il poco cibo disponibile? Com’era dover ridurre gli acquisti ai soli beni di prima necessità a causa di un prolungato blocco? Cosa comportava parlare solo di un argomento di conversazione, cioè l’assedio? E questo per uno o due mesi? Discutere  di morti e feriti causati dai bombardamento? Nell’immaginario collettivo l’epopea napoleonica è luogo di assalti di cavalleria lanciata al galoppo su prati ondulati, di colonne di soldati in marcia nel fango, di grandi masse di artiglieria che spazzano colline e dolci pendii. Eppure la stella del giovane ufficiale corso si accese proprio durante un assedio, quello di Tolone, e molte sue campagne, ad iniziare da quelle in Italia, saranno fortemente condizionate dalla presenza di piazzaforti. L’epopea napoleonica in realtà è costellata di assedi, ne possiamo contare undici nel periodo repubblicano (dal 1792 al 1800) e tredici in quello imperiale (dal 1805 al 1815). Lo stesso Napoleone fu coinvolto in prima persona in almeno quattro assedi, Tolone nel 1793, Mantova nel 1796, San Giovanni d’Acri nel 1799 e Ratisbona nel 1809 e proprio durante questo assedio l’Imperatore venne, per la prima ed unica volta, ferito lievemente alla caviglia da una proiettile vagante di moschetto. Considerato che a Tolone il futuro Imperatore si prese la scabbia bisogna dire che gli assedi non gli portavano propriamente fortuna. Eppure malgrado gli assedi siano così importanti nella storia napoleonica essi sono spesso stati trascurati nella pur immensa produzione libraria sul periodo. Questa è la motivazione per cui l’Associazione Napoleonica d’Italia ha voluto colmare un vuoto pubblicando un’opera specificatamente dedicata alla guerra d’assedio in Italia dal 1796 al 1814. L’imponente lavoro costiuisce una monumentale raccolta di saggi sulla storia degli assedi avvenuti in Italia durante l’epoca napoleonica. Il primo volume introduce l’arte dell’assedio tra il XVII e il XIX Secolo, il secondo ricostruisce nel dettaglio gli assedi di Mantova (1796-97 e 1799), Ancona (1799), Genova (1800), Peschiera (1801), Gaeta, Civitella e Amantea (1806), Palmanova (1809), Venezia, Genova e Trieste (1814).

    Brossura, 18 x 25 cm. pag. 411 + 530 riccamente illustrato com mappe, schizzi e foto

    Stampato nel 2021 da Associazione Napoleonica d’Italia

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    Guida ai campi di battaglia dell’Altipiano dei Sette Comuni – Itinerari della Grande Guerra Vol. 1. Monte Ortigara

    13.50

    L’Altopiano dei Sette Comuni è uno splendido angolo d’Italia coinvolto in alcuni dei combattimenti più cruenti e furibondi del conflitto. L’escursionista trova le tracce imponenti ed in alcuni tratti tanto vive da parlare ancora con eloquenza di personaggi straordinari, avventure incredibili e sacrifici inumani. Uno dei più interessanti “musei all’aperto” europei raccontato dai massimi esperti dei luoghi e della storia.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 166 illustrato con circa 290 immagini a colori e b/n

    Stampato nel 2010 da Gaspari

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    Guida ai campi di battaglia dell’Altipiano dei Sette Comuni. Vol. 2 Itinerari della Grande Guerra – Melette. Altopiano orientale.

    13.50

    L’Altopiano dei Sette Comuni è uno splendido angolo d’Italia coinvolto in alcuni dei combattimenti più cruenti e furibondi del conflitto. L’escursionista trova le tracce imponenti ed in alcuni tratti tanto vive da parlare ancora con eloquenza di personaggi straordinari, avventure incredibili e sacrifici inumani. Uno dei più interessanti “musei all’aperto” europei raccontato dai massimi esperti dei luoghi e della storia.

    Brossura 11,5 x 20,5 cm. pag. 166 con circa 290 illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2010 da Gaspari Editore

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    Guida ai campi di battaglia dell’Altipiano dei Sette Comuni. Vol. 4 Itinerari della Grande Guerra. Monte Zebio

    14.50

    L’Altopiano dei Sette Comuni è uno splendido angolo d’Italia coinvolto in alcuni dei combattimenti più cruenti e furibondi del conflitto. L’escursionista trova le tracce imponenti ed in alcuni tratti tanto vive da parlare ancora con eloquenza di personaggi straordinari, avventure incredibili e sacrifici inumani. Uno dei più interessanti “musei all’aperto” europei raccontato dai massimi esperti dei luoghi e della storia.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 106 con circa 160 illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2010 da Gaspari Editore

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    Guida ai campi di battaglia dell’Altopiano dei Sette Comuni. Itinerari della Grande Guerra Vol. 3 – Monte Chiesa e Monte Forno

    14.50

    L’Altopiano dei Sette Comuni è uno splendido angolo d’Italia coinvolto in alcuni dei combattimenti più cruenti e furibondi del conflitto. L’escursionista trova le tracce imponenti ed in alcuni tratti tanto vive da parlare ancora con eloquenza di personaggi straordinari, avventure incredibili e sacrifici inumani. Uno dei più interessanti “musei all’aperto” europei raccontato dai massimi esperti dei luoghi e della storia.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 106 illustrato con circa 160 immagini a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Gaspari

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    Guida ai forti della Grande Guerra sul Fronte invalicabile tra l’Altipiano dei 7 Comuni e gli Altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna

    13.50

    Gli ambienti incontaminati degli Altipiani hanno anche il fascino di essere stati per due anni sconvolti dalla “guerra dei forti” e dalla strafexpedition. I segni dei cannoneggiamenti e degli scontri furibondi sono rimasti nei racconti collegati con i ruderi dei luoghi. Vi sono però delle storie che pochi conoscono… Zigliotto ha basato la sua conoscenza storica sulle letture di manoscritti e testi originali in tedesco ed è andato alla ricerca dei luoghi descritti da Luis Trenker, Fritz Weber e da molti ufficiali italiani. Ha ricercato con meticolosità nei luoghi storici dei fatti avvenuti i punti descritti accomunandoli in quest’unica opera.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 132 con circa 103 illustrazioni b/n, 17 foto a colori, 7 cartine b/n, 5 cartine a colori e 11 disegni

    Stampato nel 2008 da Gaspari

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    Guida ai forti e ai percorsi sugli altipiani veneto trentini da Luserna a Passo della Borcola – Le escursioni i protagonisti la storia Vol. 2

    13.50

    Gli ambienti incontaminati degli Altipiani hanno anche il fascino di essere stati per due anni sconvolti dalla “guerra dei forti” e dalla strafexpedition. I segni dei cannoneggiamenti e degli scontri furibondi sono rimasti nei racconti collegati con i ruderi dei luoghi. Vi sono però delle storie che pochi conoscono… Zigliotto ha basato la sua conoscenza storica sulle letture di manoscritti e testi originali in tedesco e in questo libro descrive quel tratto di dorsale prealpina che va da Campo Luserna alle propaggini del Pasubio, il fronte più meridionale del Sud Tirolo, che è stato il più conteso e più difeso all’inizio del conflitto. Ha ricercato con meticolosità nei luoghi storici dei fatti avvenuti i punti descritti accomunandoli in quest’opera.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 150 interamente illustrato con circa 65 foto b/n, 69 foto a colori e alcune cartine

    Stampato nel 2010 da Gaspari

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    Guida ai forti italiani e austriaci degli altipiani – Itinerari e storia

    12.00

    Fra il 1908 e il 1914, le zone montane comprese tra l’Adige e il Brenta vennero trasformate in quella che verrà poi definita “la cinturà corazzata degli altipiani”. Il promotore dell’opera fu Franz Conrad von Hotzendorf, alto ufficiale dell’Esercito austro-ungarico. Anche gli italiani fortificarono questa parte del confine, tuttavia le opere italiane non si discostarono mai dalla concezione medievale di postazione difensiva posizionata su picchi di difficile accesso. Edizione interamente rinnovata e completa per escursioni ai forti della Grande Guerra, corredata da interessanti articoli storici sulle fortezze e sui loro armamenti.

    Brossura, 12 x 20,5 cm. pag. 144 con circa 60 fotografie b/n e 57 tra cartine e disegni

    Stampato nel 1994 da Rossato

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    Guida al campo trincerato del Monte Calisio. Capisaldi austriaci costruiti a difesa della città di Trento nell’imminenza della grande guerra

    20.00

    Marco Dorigatti

    Questo secondo libro di Marco Dorigatti si dedica ai manufatti militari che sono stati costruiti a scopo difensivo sul Monte Calisio, nell’imminenza e durante la Grande Guerra e che costituivano appunto il campo trincerato della città.  Il metodo seguito per la rilevazione è stato quello topografico: l’acquisizione cioè sul posto dei vari manufatti, con bussola giroscopica e distanziometro digitale. Successivamente, questi dati sono stati georeferenziati e riportati sulla carta tecnica della Provincia Autonoma di Trento. Il risultato finale è la costruzione della linea difensiva in ogni suo piccolo dettaglio. Ogni caposaldo può quindi essere visitato ed interpretato sul posto consultando le planimetrie allegate. In questo modo l’opera può divenire un utile strumento sia per l’escursionista, sia per l’Ente pubblico interessato a eventuali opere di ripristino dei manufatti militari o dei sentieri di accesso.

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