1969. Piazza Fontana e oltre

Italia secondo dopoguerra

Visualizzazione di 1-48 di 66 risultati

  • 0 out of 5

    1969. Piazza Fontana e oltre

    14.00

    Vincenzo Vinciguerra

    Le vicende di Piazza Fontane… e oltre, raccontate da Vincenzo Vinciguerra, attualmente recluso nel carcere di Opera. L’autore ha pubblicato diversi libri su tematiche inerenti gli anni di piombo, la strategia della tensione, la NATO, ecc.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 94

    Stampato nel 2022 da Avanguardia

    Quick view
  • 0 out of 5

    A destra della città proibita – Genova quelli che non si arresero

    25.00

    Gli studi ormai numerosi sulla Repubblica Sociale Italiana non la fanno scaturire e svolgere – come la logica più elementare vorrebbe– dal seno del Regime, ma ne rilevano solo gli elementi di contraddizione e di contrasto, e addirittura la saltano per guardare agli spunti ideali del primo fascismo (il citatissimo “programma di San Sepolcro”) – e per cercare il “rosso” in una impresa dove palesemente predomina il “nero”. Così quasi tutti finiscono per fermarsi dinanzi al fenomeno apparentemente inspiegabile dei giovanissimi non ancora diciottenni che corsero ai centri di arruolamento per combattere una guerra perduta, e nessuno bada al fatto evidente che quei ragazzi avevano avuto dieci anni al tempo delle guerre d’Africa e di Spagna, erano cresciuti in quello che una popolare e stupenda del tempo chiamava “clima di battaglia e di vittoria”, non si rassegnavano quindi alla sconfitta, volevano malgrado tutto e contro ogni evidenza, giocare ancora una carta, come per fare violenza alla sorte avversa, e si schieravano – altro fatto inesplicabile – dalla parte ormai sicuramente battuta non solo per rispetto dei patti e per fedeltà alle alleanze, ma perché da quando avevano aperto gli occhi sul mondo, la lotta contro l’Occidente capitalista e contro l’Oriente comunista era stata la battaglia originariamente sollevata e poi coerentemente condotta dall’Italia come rispondendo alla sua profonda natura.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 244 con alcune foto e documenti

    Stampato nel 2019 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    A Praga senza ritorno. I partigiani comunisti italiani in Cecoslovacchia

    20.00

    Gianfranco Stella

    Una storia romanzata dei partigiani italiani comunisti, rifugiati in Cecoslovacchia, poichè ricercati dalle autorità di polizia italiane per i crimini commessi durante la guerra civile (1945-1945) e nell’immediato dopoguerra.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 314 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2022 In Proprio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Almerigo Grilz – Avventure di una vita al fronte

    17.00

    Il 19 maggio del 1987, gli organi di informazione italiani e mondiali comunicano la morte di Almerigo Grilz, reporter italiano sul fronte di guerra del Mozambico. Grilz, triestino, è il primo giornalista italiano caduto su un campo di battaglia dalla fine della seconda guerra mondiale. Un grande giornalista ignorato, scansato, non ricordato a causa delle sue passioni politiche giovanili. La vita avventurosa di Almerigo Grilz, passata da un fronte di guerra all’altro (dall’invasione israeliana del Libano nel 1982 alla Cambogia nel 1984, dalla guerra etnica in Birmania al conflitto tra Iran e Iraq nel 1985), viene raccontata per immagini in un albo basato su materiale storico e testimonianze. L’albo contiene uno scritto inedito di apertura del giornalista Toni Capuozzo e una postfazione dei noti inviati di guerra Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, amici di Almerigo e fondatori con lui nel 1983 dell’Albatross Press Agency.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 128 completamente illustrato con disegni b/n e 8 foto b/n a tutta pagina

    Stampato nel 2017 da Ferrogallico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Autobiografia di un Fucilatore

    39.00

    Giorgio Almirante

    La documentazione più completa sul processo intentato dat “regime” contro la Destra. Gli atti parlamentari, gli articoli, i saggi, gli interventi, le dichiarazioni e i giudizi sulle “autorizzazioni a procedere” contro il segretario del MSI-Destra Nazionale, Giorgio Almirante, denunciato “per aver tentato la ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista”. Un libro che ha rappresentato un atto di accusa contro i falsi democratici che dicevano di voler difendere la democrazia.

    12 x 20 cm. pag. 242

    Stampato nel 1973 da Il Borghese

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Bologna: la pista israeliana

    14.00

    Luca Tadolini

    Basandosi su alcuni notevoli indizi, nonché sulle esplosive dichiarazioni di Ilich Ramírez Sánchez (Carlos) e di esponenti del mondo politico (il senatore Rino Formica) e giudiziario (il giudice Carlo Mastelloni) e considerando il contesto internazionale dell’epoca, Luca Tadolini propone per la strage di Bologna l’ipotesi di una pista israeliana, L’esplosivo trasportato da uomini di Carlos per colpire un obiettivo sionista (una scuola ebraica, secondo l’Agence Télégraphique Juive) sarebbe stato fatto “brillare” dai servizi speciali di Tel Aviv, i quali avrebbero così conseguito lo scopo di punire l’Italia, rea di non osteggiare l’attività dei gruppi palestinesi sul suo territorio.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Borghese mi ha detto. L’ultima testimonianza del principe nero

    13.00

    Giampaolo Pansa

    Il 4 dicembre 1970 Giampaolo Pansa, allora giovane giornalista della “Stampa”, si presenta a Junio Valerio Borghese e gli chiede un’intervista. Da questo incontro di poche ore nasce un documento storico: l’intervista sarà pubblicata sulla “Stampa” il 9 dicembre 1970, pochi giorni dopo il tentato colpo di Stato passato alla storia come “golpe Borghese”, e sarà l’ultima concessa dal vecchio comandante. Borghese è un personaggio controverso: medaglia d’oro al valor militare nel 1941 per le sue imprese da sommergibilista, nel 1943 aderisce alla Repubblica Sociale assumendo il comando della X MAS; dopo la guerra aderisce al Movimento Sociale Italiano, da cui prende le distanze per fondare nel 1969 il Fronte Nazionale. Quando concede l’intervista, può essere considerato un’icona della destra extraparlamentare italiana, di cui ben rappresenta l’ideologia e la visione politica.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Brigate rosso sangue – Mazzola e Giralucci il primo omicidio delle BR

    19.00

    Le brigate rosse hanno lasciato una lunga scia di sangue in quella che è stata una delle più violente stagioni della storia italiana: tutto ebbe inizio a padova, il 17 giugno 1974. Il battesimo di sangue delle br raccontato in un fumetto che riporta il lettore nel clima cupo e violento degli anni 70. Un fumetto per ricordare, per riflettere sull’assurdità di un odio ideologico assassino.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 illustrato con disegni b/n

    Stampato nel 2019 da Ferrogallico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Camminando con libero passo. Una storia padovana 1969-1978

    18.00

    Mario Bortoluzzi

    Camminando con libero” passo è la storia romanzata di un gruppo di giovani missini nella Padova degli opposti estremismi durante gli anni ’70 del secolo scorso. Dal 1969 al 1978 i protagonisti vivono il passaggio dalla Giovane Italia al Fronte della Gioventù nel bel mezzo di una vera e propria guerra civile scatenata dall’ultrasinistra locale. I ragazzi, inferiori di numero ma determinati a non mollare, fanno muro contro il tentativo quotidiano di toglier loro financo il diritto di esistere politicamente in città e riescono a resistere per dieci lunghi anni ad aggressioni e attentati, tenendo sempre la posizione. Solo l’iniziativa politico giudiziaria di una parte della magistratura, orientata a sinistra, riesce a fermare la resistenza missina imprigionando dodici militanti e mettendone sotto processo complessivamente trentatré. L’esperienza del carcere non abbatte i giovani, anzi, li stimola a immaginare la rifondazione del Fronte su altre basi, puntando con decisione alla preventiva formazione spirituale dei militanti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Come pesci nell’acqua. Le Brigate rosse e i contesti della violenza politica

    16.00

    Chiara Dogliotti

    Il rapporto tra terrorismo e sinistra rivoluzionaria è da sempre oggetto di due narrazioni opposte, ma ugualmente stereotipate: da un lato viene descritto come assoluta alterità e dall’altro come un legame assai stretto in cui i confini tra i due termini sono labili. Entrambe queste narrazioni tendono a porre al centro le vittime in una prospettiva sostanzialmente moralistica che guarda con diffidenza alle sfumature e alle contestualizzazioni, quasi costituissero un implicito riconoscimento delle ragioni del nemico che offende la memoria delle vittime. Il libro offre una ricostruzione che cerca di discostarsi da questi “opposti estremismi” e che non teme di addentrarsi nelle ragioni storiche su cui poggia la vicenda della violenza politica degli anni Settanta, nella convinzione che lo sforzo di comprensione e la restituzione della complessità che caratterizza ogni vicenda umana sia doverosa anche per tentare di ritrovare un senso storico in cui collocare quei dolorosi eventi.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Con Mussolini e oltre. Giovanni Gentile da Marx alla destra postfascista

    25.00

    Rodolfo Sideri

    Una analisi della filosofia del grande filosofo a partire dalla pubblicazione de “La filsoofia di Marx”, alla sua uccisione per mano partigiana, fino alla riscoperta delle sue idee da parte della destra postfascista.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Destra terminale addio

    12.00

    Gabriele Adinolfi

    C’era una volta l’avanguardia rivoluzionaria che, almeno dagli anni ‘20 agli ‘80 del Novecento, comprese la realtà prima di tutti gli altri, ne anticipò gli sviluppi e presentò idee forza e modelli politici per la rigenerazione delle nazioni e dei popoli. Quando la storia le diede ragione, coloro che a quell’avanguardia pretendevano di rifarsi passarono bruscamente alla retroguardia, affetti dai disagi di un rapporto difficile con la rivoluzione tecnologica e con tutti i cambiamenti epocali.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 104

    Stampato nel 2022 da Associazione Italia

    Quick view
  • 0 out of 5

    Dignità di una scelta. Cronistoria di un balilla classe 1931

    24.00

    Ludovico Boetti Villanis-audifredi

    Una storia del tutto diversa da quella narrata dai più, ecco qual è la cronistoria di Ludovico Boetti Villanis, figlio di una comunità dolente forgiata dalla sconfitta morale ancor più che militare. È la storia dei pochi, quella di questo Balilla classe 1931. La dignità di una scelta, dunque. Con Giorgio Almirante, capo del MSI, questo libro ripete: “Non dite che siamo pochi, dite che siamo”. È la storia della destra, quella dell’onorevole Boetti Villanis. Il grande equivoco del fascismo come espressione della destra, nel vissuto di Boetti Villanis si risolve nell’eterno dopoguerra quando con la nascita della Destranazionale, dismesso il repertorio del proletarismo, egli può cogliere l’occasione di sanare la ferita dell’8 settembre 1943, sofferta e patita dai più ingenui tra i patrioti, tra i quali quell’Edgardo Sogno del Golpe Bianco, del quale questo libro offre un’interessantissima testimonianza, insieme a molti altri documenti originali

    Quick view
  • 0 out of 5

    Esperienze in Uniforme. Immagini e ricordi del servizio militare obbligatorio

    20.00

    Paolo Cededdu

    Questo libro è dedicato a chi ha svolto il servizio militare di leva. A soli 14 anni dalla sua sospensione, il ricordo sempre vivo e presente, è testimoniato da molte pubblicazioni autobiografiche e dalla presenza sui social di pagine aggiornate quasi quotidianamente. In questo volume si passa in rassegna tutta una serie di oggetti, beni, accessori, documenti ed episodi, riferiti al Servizio Militare Obbligatorio, dove la persona passava dallo stato civile a quello militare. Un sistema che nel corso dei decenni ha caratterizzato la vità di milioni di giovani italiani.

    Brossura, 21 x 21 cm. pag. 125 con varie foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Editoriale Delfino

    Quick view
  • 0 out of 5

    Filosofia della rivolta. Critica dell’ideologia della sinistra radicale

    23.00

    Eduard Batalov

    Ancora attuale a cinquant’anni dagli eventi presi in esame, Filosofia della rivolta affronta la questione del ‘68 da un punto di vista – quello sovietico – che non ha ancora trovato sufficiente spazio nel dibattito sulla Grande Contestazione. Smontando la menzogna che vede in Sartre e Marcuse la continuazione del pensiero socialista, Batalov porta alla luce l’origine idealista e la natura contraddittoria delle loro filosofie, oltre a mostrare come i moti di protesta dei giovani europei e americani fossero basati su confuse e vaghe utopie. Il libro è essenziale per comprendere la degenerazione delle sinistre occidentali

    Quick view
  • 0 out of 5

    Frontiere contese tra Italia e Francia. 1947: le valli perdute del Piemonte

    16.00

    Gian Vittorio Avondo – Marco Comello

    10 febbraio 1947: con il trattato di Parigi parte dell’alta valle Susa e la valle Roya passano alla Francia. Come si è arrivati a quell’atto finale? Quale fu davvero l’atteggiamento delle popolazioni? Per la prima volta due storici ripercorrono le vicende che hanno portato la valle Roya e il colle di Tenda, ma anche parti del territorio della valle Stretta, Clavière e il Moncenisio a diventare francesi. Il Memorandum di Algeri, che dichiarava le mire espansionistiche di De Gaulle sul Piemonte, le trattative prima e dopo il 25 aprile, le infiltrazioni dei servizi segreti, la propaganda sui due fronti, i plebisciti che sanciscono il passaggio alla Francia, il destino dei profughi che scelsero l’Italia. Attraverso una ricerca condotta su documenti d’epoca, cronache dei giornali e interviste ai protagonisti, il libro racconta la storia delle terre di confine valsusine e cuneesi, sullo sfondo del secondo conflitto mondiale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    FUAN. Prima parte: dai Guf al ’68. Gli studenti nazionali tra piazze e atenei

    22.00

    Alessandro Amorese

    Il primo libro che racconta ed analizza la storia del più longevo movimento politico universitario. La fondazione, i vertici, la cultura, i rapporti con il Msi, le battaglie. Una lunga ricerca d’archivio con le memorie di chi ha vissuto i vari passaggi. Tra cognomi di insospettabili, scontri dentro e fuori gli atenei, l’egemonia in alcune università, il lavoro di Amorese descrive la vita di un vero e proprio laboratorio politico.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Giorgio Pisanò. Soldato, giornalista, politico

    23.00

    Luca Bonanno

    Luca Bonanno racconta tutta l’intensa vita di Giorgio Pisanò; il soldato volontario della Rsi che alla fine del conflitto rischia di essere giustiziato; il politico che nel 1947 si iscrive al Msi poi nel 1950 fonda l’Associazione Studentesca “Giovane Italia” e torna nel 1972, eletto senatore e riconfermato per quattro volte, per abbandonare poi il Msi nel 1991 per dare vita al Movimento Fascismo e Libertà; ma soprattutto il giornalista (“Meridiano d’Italia”, “Oggi”, “Gente” e “Secolo XX”) che nel 1968 fa rinascere il “Candido” di Guareschi e diventa famoso per le sue inchieste e le sue denunce, oltre che per i libri “Sangue chiama sangue”, “La generazione che non si è arresa” e la monumentale “Storia della guerra civile in Italia”.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I giganti del MSI

    16.00

    AA.VV.

    Cesco Giulio Baghino, Alfredo Cucci, Augusto De Marsanich, Araldo di Crollalanza, Enrico Endrich, Ciccio Franco, Beppe Niccolai, Filippo Anfuso, Ernesto Massi.  L’aver voluto riscoprire queste figure è un modo per arricchire il ricordo dell’esperienza politica, storica e umana del Msi, mediante la vita, le opere e le intuizioni di uomini che non ebbero in quel partito lo stesso straordinario successo di altri come Almirante o Romualdi. Prefazione di Roberto Fiore.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I ragazzi del ciclostile. La Giovane Italia, un movimento studentesco contro il sistema

    23.00

    Adalberto Baldoni – Alessandro Amorese

    Cosa ha rappresentato la Giovane Italia? Baldoni e Amorese raccontano i due decenni del più importante movimento giovanile di studenti del secondo dopoguerra. Nata a Milano nel 1950, l’Asan Giovane Italia ha caratterizzato dentro e fuori le scuole italiane una presenza preponderante: sindacalismo studentesco, pubblicazioni e giornalini, attenzione alla cultura ed all’arte, ma soprattutto un movimento che, fin dal suo nome con quel richiamo mazziniano, ha fatto della difesa della Nazione la sua ragione di vita e la sua principale attività. Dalla questione orientale con la difesa di Trieste italiana a quella dell’Alto Adige, dall’egemonia delle proteste anticomuniste per l’invasione sovietica di Budapest e Praga, la Giovane Italia riporta i tricolori nelle piazze e nelle strade italiane, è l’incubo di presidi e questori, è per anni punto di riferimento per generazioni di ragazze e ragazzi alternativi all’incombente penetrazioni marxista nelle scuole

    Quick view
  • 0 out of 5

    I ribelli – Memorie del Sessantotto all’Università Cattolica

    18.00

    Verso la fine degli anni ’60 la gioventù europea condivise un’esperienza politica di massa che passerà poi alla storia come il Sessantotto. Non solo la Francia vide le rivolte studentesche, le proteste sociali, le rivendicazioni politiche, ma anche l’Italia, in un arco temporale che modificò drasticamente l’autopercezione sociale delle nuove generazioni del Paese, portando con sé molti avanzamenti e altrettante contraddizioni. Epicentro dei fatti fu Milano, con il Movimento Studentesco, e tra i protagonisti vi sono i suoi padri fondatori presso l’Università Cattolica.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 358 + 14 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2018 da Novaeuropa

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Generale Dalla Chiesa, il terrorismo, la mafia

    20.00

    Vittorio Coco

    Il 3 settembre 1982 a Palermo veniva ucciso dalla mafia il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Nella storia dell’Italia repubblicana, dalla Chiesa era l’uomo per gli incarichi difficili, fin da quando aveva scelto di andare volontario nella Sicilia di Salvatore Giuliano. Successivamente le istituzioni democratiche si affidarono a lui in alcuni dei momenti più drammatici, chiamandolo a contrastare l’offensiva del terrorismo brigatista, sia prima che dopo il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro. La sua ultima missione, conclusasi con l’attentato che lo colpì assieme alla moglie, fu quella di prefetto di Palermo, dove era stato inviato a fronteggiare un’escalation di violenza della mafia senza precedenti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Golpe Borghese quarto grado di giudizio… La leadership di Gelli, il «golpista». Andreotti, i depistaggi della «Dottrina Maletti»

    16.00

    Fulvio Mazza

    Il 17 marzo 1971, esattamente 50 anni fa, l’edizione pomeridiana di “Paese Sera” e, con maggiore consapevolezza e dirompenza, quella successiva del 18 marzo (immagine in copertina), denunciarono il “Golpe” tentato nel dicembre 1970 dai neofascisti guidati da Junio Valerio Borghese. Un agente del Sid, il capitano Antonio Labruna, aprì un’inchiesta riuscendo a scoprire mandanti ed esecutori. Produsse un “Malloppo documentario” poi però censurato dal suo capo, il generale Gian Adelio Maletti, e dall’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti. Il depistaggio andò in porto e tutti, persino i rei confessi, furono assolti dalla Cassazione. Questo saggio, attraverso un provocatorio “Quarto grado di giudizio”, ribalta la “verità giudiziaria” e porta in scena la “verità storica”. Dimostra, tra l’altro, che il tentativo di “Golpe” fu pieno e concreto e che coinvolse personaggi di primo piano delle trame politiche di quegli anni, a partire da Giulio Andreotti e Licio Gelli. Gli stessi, con ogni probabilità, dopo aver constatato la defezione dal progetto eversivo da parte dei Carabinieri e degli Usa, furono anche gli autori dei messaggi inviati a Borghese circa la necessità di emanare un “contrordine”. Che Borghese emanò immediatamente. Ogni dato è stato ricostruito anche grazie alla documentazione archivistica, spesso inedita, proveniente dal Sid, dalla Commissione parlamentare P2 e dalla Commissione parlamentare stragi. Lettura interessante, peccato che l’autore analizzi l’argomento con dei preconcetti notevoli.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il golpe Borghese. Nel racconto di un protagonista

    22.00

    Adriano Monti

    A cinquant’anni dal colpo di Stato tentato da junio Valerio borghese, uno dei protagonisti, l’ultimo significativo testimone di quella vicenda, Adriano monti, svela diversi retroscena che portarono alla preparazione e al rapido fallimento del golpe.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il polo escluso. La fiamma che non si spegne: da Almirante a Meloni

    19.00

    Piero Ignazi

    Questa edizione presenta in versione integrale il testo originale, pubblicato per la prima volta nel 1989, al quale è stata aggiunta una postfazione che dà conto dell’evoluzione di quel “polo escluso”, il quarto partito italiano, e delle formazioni che gli sono succedute, fino all’exploit elettorale di Fratelli d’Italia e al governo di Giorgia Meloni.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il progetto nucleare italiano (1952-1964). Conversazioni con Felice Ippolito

    19.00

    Barbara Curli

    La questione dell’energia nucleare è tornata in questi anni al centro dell’attenzione della storiografia internazionale, tanto da far parlare di un ‘rinascimento’ degli studi sul nucleare. Il cambiamento climatico e la transizione verso energie a bassa emissione di carbonio, la fine della guerra fredda e la ridefinizione degli scenari geopolitici hanno infatti suscitato nuovi interrogativi sulla dimensione sociale e ambientale del nucleare, sulla sua natura di veicolo di significati culturali e mediatici sulla modernità, sui rapporti giuridici e politici tra normativa europea, governance nazionale e poteri locali nella gestione di una “industria a rischio”. Questo libro ripercorre la storia del programma nucleare italiano dalle origini alla metà degli anni Sessanta, quando, dopo essere stata all’avanguardia nel settore, l’Italia abbandonò sostanzialmente i grandi progetti di costruzione di centrali nucleari, che furono poi fermati alla fine degli anni Ottanta apparentemente sull’onda emotiva suscitata dal disastro di Chernobyl. Il volume è costituito da un saggio storico e da una lunga intervista a Felice Ippolito, che di quel programma nucleare fu animatore e figura simbolo e protagonista del cosiddetto ‘caso Ippolito’.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il secondo ritorno di Trieste all’Italia – La rinascita dell’Esercito italiano nel secondo dopoguerra

    12.00

    I rapporti tra militari italiani e alleati ancorché regolati da clausole armistiziali non furono sempre facili anzi, alcune volte i rapporti furono così tesi da richiedere dignitosi bracci di ferro a causa dei difficili rapporti in cui si giunse alla resa dell’Italia agli Alleati. A oltre settant’anni da quelle vicende, con serenità d’animo, è opportuno rivisitare circostanze in cui furono commessi numerosi errori che la storia ha archiviato, perché le responsabilità non possono essere mai più perseguite. La rinascita delle Forze Armate italiane ebbe un severissimo banco di prova: come avremo presidiato la frontiera orientale, contro la quale si ammassavano le unità slave, quando gli Alleati sarebbero rientrati nei loro paesi? “L’esigenza T” in piena guerra fredda fu il vero banco di prova del nuovo esercito repubblicano che tendeva ad entrare, per la seconda volta nello stesso secolo, a Trieste. L’autore è il Col. Lorenzo Cadeddu, ufficiale della riserva proveniente dal servizio permanente che ha trascorso quasi quarant’anni sulla frontiera orientale presso unità, Enti e reparti del 5° Corpo d’Armata.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 238 illustrato con alcune foto e cartine

    Stampato nel 2018 da Editoriale Programma

    Quick view
  • 0 out of 5

    Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire

    10.00

    Giovanni Fasanella – Rosario Priore

    Perché l’Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica. Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell’attentato a Giovanni Paolo II, prova a rispondere cambiando completamente scenario. Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia. Siamo stati in guerra, senza saperlo. L’egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche ci hanno messo in rotta di collisione con l’asse franco-inglese che non ha mai sopportato il nostro rapporto privilegiato con la Libia. Ecco chi era il terzo giocatore dopo Urss e Stati Uniti.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 194

    Stampato nel 2021 da Chiarelettere

    Quick view
  • 0 out of 5

    Italia! Italia! Italia! L’appello di graziani ai Combattenti della Repubblica Sociale Italiana

    20.00

    Formato 22 x 32 cm. 8 pagine

    Volantino a otto facce, stampato nel 1952, in cui il Maresciallo Graziani ringrazia ed elogia gli ex-combattenti della Repubblica Sociale Italiana, per il coraggio e i scarifici sopportati anche dopo la conclusione del conflitto.

    Anno di Stampa: Presumibilmente 1944

    Tipologia: Volantino di Propaganda

    Condizioni:  buono di conservazione. Piccola mancanza nella parte in basso a destra

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’ Italia non gioca a risiko. Il ruolo delle Forze armate nella sfida geopolitica contemporanea

    14.00

    Giampiero Cannella

    Le Forze armate hanno attraversato le fasi più complesse della storia recente conquistando la fiducia degli italiani e la stima degli alleati. Oggi i nostri militari sono impegnati in decine di missioni fuori area e rappresentano una risorsa fondamentale in caso di emergenze nazionali. Nonostante ciò, bilanci sempre più esigui e decisioni estemporanee in politica estera impediscono all’Italia di recitare nel Mediterraneo il ruolo che le compete. Dal 1945 ad oggi, l’evoluzione, gli impegni internazionali, le caratteristiche e le criticità di un settore strategico penalizzato dalla mancanza di una chiara visione geopolitica da parte della classe dirigente del Paese.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 160

    Stampato nel 2021 da Giubilei Regnani

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’utilità della naja. Perchè ci serve la leva militare. Memorie di un ex allievo Teuliè

    10.00

    Andrea Ghiglione

    Ci serve ancora la leva militare? Quali vantaggi potrebbero derivare dalla sua reintroduzione? Andrea Ghiglione, ex allievo Teuliè, racconta la propria avventura presso la celebre scuola militare milanese: dai sacrifici quotidiani ai forti legami camerateschi, dal rispetto delle gerarchie al rinnovato spirito di appartenenza, dalla ferrea disciplina alla riscoperta dei valori marziali. Secondo l’autore la naja è una palestra del corpo e dell’anima, che potrebbe restituire un centro, una forma e una direzione a tutti quei giovani che – cresciuti all’ombra di una società opulenta, ipocrita e consumista – sono imprigionati nella gabbia delle mode effimere, dell’edonismo individuale, del consumo compulsivo, dell’assenza di riferimenti e della virtualità digitale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La fiamma che non si arrende

    18.00

    Il Movimento Sociale Italiano non è stato soltanto un partito. Per chi vi ha militato è stato una scuola di vita. Per chi lo ha avversato è stato la sentina di tutti i mali. Per tutti è stato semplicemente un fatto straordinario. Nato dalla sconfitta del ’45, il Msi è stato capace di durare per cinquanta anni fra persecuzioni giudiziarie, manovre dei servizi segreti, censura della stampa, scissioni, golpe veri e presunti, tensioni internazionali, terrorismi. E poi l’arco costituzionale per soffocare il popolo missino. Cinquanta anni nei quali il Msi ha rappresentato un grande fenomeno di libertà, la libertà dell’uno contro tutti.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 306

    Stampato nel 2019 da Pagine

    Quick view
  • 0 out of 5

    La maledizione di Piazza Fontana – L’indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati

    22.00

    Le rivelazioni esclusive del giudice che ha condotto l’ultima istruttoria su piazza Fontana. Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l’assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell’istruttoria che ha portato all’ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. “La prego contattarmi personalmente – recita – per novità su piazza Fontana.” È il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha raccolto elementi e riscontri. Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant’anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.

    Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 611

    Stampato nel 2019 da Chiarelettere

    Quick view
  • 0 out of 5

    La morale sinistra. Il vero volto dell’antifascismo

    22.00

    Francesca Totolo

    La questione morale è divenuta oggi la questione nazionale più importante. Da Enrico Berlinguer ai cattivi maestri degli anni Settanta, passando per i reati associativi e per gli scandali delle Regioni rosse, la storia del Partito Democratico è lontana dai propositi sostenuti nel Codice Etico sottoscritto nel 2008, un anno dopo la sua fondazione. In questo nuovo viaggio nell’Inferno dantesco, Francesca Totolo vi traghetterà nei gironi dei dannati degli esponenti della sinistra italiana, attraverso un’analisi che intende svelare che la superiorità morale degli eredi del Partito Comunista esiste soltanto sulla carta. “La morale sinistra”, vuole essere una sorta di manuale politico. Intende svelare la confusione di un partito che ha perso l’identità originaria, trasformandosi da rosso ad arcobaleno, senza reali linee guida, ed evidenziare che: “La vera questione morale oggi a sinistra è che la sinistra non sa più quale sia la morale della storia”-

    Quick view
  • 0 out of 5

    La repubblica transitoria. Considerazioni sulla disposizione che vieta la riorganizzazione del Partito Fascista

    13.00

    Stefano Stochino

    Dal dibattito in Costituente al processo a Julius Evola del 1951, dalla legge Scelba del 1952 alla legge Reale del 1975, per giungere alla legge Mancino del 1993 si dipana uno scrupoloso fil rouge politico e giudiziario vòlto all’istituzione di un monopolio ideologico con l’obiettivo di far assurgere a reato non solo i tentativi di replicare l’esperienza storica uscita sconfitta nel 1945, ma soprattutto il pensiero che ne costituì il sostrato dottrinale. La repressione penale nell’utilizzare simboli, manifestazioni esteriori e parole d’ordine nostalgiche, unitamente al divieto “culturale” di esercitare l’indispensabile funzione del revisionismo storico (tranne quella dell’unica vulgata ammessa) sono le due direttrici indagate dall’autore che, con rigore giuridico ed attenzione al contesto sociale, ci accompagna in un lungo estenuante presente che stenta a divenire passato.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La rivolta ideale 1993-1995. Nascita e tramonto del Movimento Sociale Italiano. Vol. 1. Le radici, l’identità e l’opposizione al sistema

    20.00

    Pietro Cappellari – Italo Linzalone

    A differenza di tutti i partiti della Prima Repubblica,  il MSI è ancora fonte di ispirazione: il suo simbolo sopravvive, Almirante è spesso citato come un esempio e la parabola missina – uscita intonsa da Tangentopoli – è tuttora richiamata pubblicamente. Eppure il Movimento Sociale Italiano è stato, per mezzo secolo, la casa comune di tutti gli italiani che riconoscevano nel Fascismo un riferimento ideale, manifestando contenuti culturali e basi politiche estranee all’universo liberale. Queste pagine – che formano il primo dei due volumi – ripercorrono una parabola iniziata nel “cupo tramonto” della disfatta bellica e terminata a Fiuggi nel 1995. Ma c’è di più: raccontano la storia mai scritta di coloro che  lottarono per rimanere fedeli alle idee di sempre e e per impedire che il bagaglio politico, culturale e spirituale – trasmesso loro dai reduci della RSI – andasse disperso.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La sovranità limitata dell’Italia sconfitta. 1948-1978: gli Stati Uniti, il mondo libero, Aldo Moro e il silenzio operoso

    18.00

    Pier Francesco Galgani

    L’Italia sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale e colonia americana in trent’anni di storia difficile e sanguinosa. Da Eisenhower a Kennedy, da Nixon a Ford e Carter, presidenti statunitensi protesi a mantenere l’Italia nel “Mondo Libero” isolando il Pci e permettendo al terrorismo nero e rosso di spiegare la sua azione, complice un colpevole “silenzio operoso”. Per decenni la strategia di destabilizzare per stabilizzare attraverso il Piano Solo, Piazza Fontana, il Golpe Borghese, fino alla strage di via Fani e al rapimento di Aldo Moro. La peculiare posizione dell’Italia nella Guerra Fredda, snodo per Medio Oriente ed Europa dell’Est, culla del più importante partito comunista occidentale, sono vitali per gli Stati Uniti nel controllo del Mediterraneo. Ma il meccanismo di Washington rischia di incepparsi quando Moro, per aprire le stanze del potere a masse popolari a lungo escluse (elettori PSI e PCI), tentò di costruire una democrazia matura trovando in Berlinguer e nel compromesso storico un prezioso interlocutore.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le bombe di Savona 1974-’75. Chi c’era racconta

    20.00

    Massimo Maccio

    Quattordici storie. Quattordici uomini e donne che hanno attraversato i giorni delle “bombe si Savona”. Un caso inquietante e irrisolto, che ha sconvolto la vita di una città e della sua gente. Queste storie, aiutano a capire la vicenda, le indagini, i silenzi, la risposta della popolazione alla più grave serie di attentati mai compiuti in una città d’Europa.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 172 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2008 da L’Editrice

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le Brigate Rosse Venute dalla Jugoslavia. L’organizzazione clandestina per la “seconda ondata” partigiana in Italia (1945-1948)

    25.00

    Roberto Gremmo

    Subito dopo la Liberazione, i comunisti jugoslavi erano davvero convinti che la rivoluzione proletaria fosse possibile anche in Italia perciò crearono nel nostro Paese un’organizzazione clandestina armata di “brigate rosse” che, a dispetto degli accordi di Yalta, dovevano preparare la “seconda ondata” del movimento partigiano… “La struttura cospirativa con la stella rossa venne sempre attentamente tenuta sotto controllo dallo spionaggio italiano e questo libro si basa proprio sui numerosi, clamorosi ma ancora oggi inediti, rapporti dei servizi segreti d’uno Stato democratico, ben conscio della loro pericolosa ed insidiosa attività sotterranea”

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale

    19.00

    Giuseppe Parlato  – Andrea Ungari

    Il volume affronta analiticamente, nell’arco cronologico che va dal 1944 al 1994, le vicende di quei partiti, movimenti, politici e intellettuali che animarono l’azione politica della composita destra italiana. Partendo dall’esperienza dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, gli autori, da sempre impegnati nell’analisi della destra politica italiana del secondo dopoguerra, hanno ripercorso l’attività del Movimento Sociale Italiano e del Partito Nazionale Monarchico, ricostruendone i tentativi di realizzare una Grande Destra nel corso degli anni Cinquanta. Non è mancata, poi, la riflessione sulle testate giornalistiche che animarono il dibattito in campo conservatore, il «Candido» di Giovanni Guareschi e «Il Borghese» di Mario Tedeschi, evidenziandone l’atteggiamento nei confronti della questione di Trieste e nella valutazione della stagione del centro-sinistra e del compromesso storico. Il volume si conclude con l’analisi del percorso che condusse il Msi a trasformarsi in Alleanza Nazionale e con una riflessione sul rapporto tra destra e neofascismo che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell’esperienza della destra italiana nella Prima Repubblica.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le radici nascoste della Costituzione. La terza via, il corporativismo e la carta del 1948

    16.00

    Francesco Carlesi – Gianluca Passera

    La Costituzione italiana è stata spesso al centro di aspri dibattiti, ancor più oggi nell’epoca dell’emergenza pandemica. Molti l’hanno costantemente dipinta come la «più bella del mondo», per l’ampio spazio dato ai diritti politici e civili, altri l’hanno messa sul banco degli imputati considerandola obsoleta e incapace di garantire continuità politica e poteri adeguati ai governi. Eppure la parte più significativa risiede negli articoli che trattano di materie economiche: programmazione, ruolo economico dello Stato, riconoscimento giuridico dei sindacati, collaborazione dei lavoratori alle imprese, disciplina pubblica del credito, il Cnel, sono tutti elementi ricchi di spunti per chi volesse superare i dogmi del neoliberismo e dell’individualismo. Questo studio vuole andare alle radici di quelle impostazioni, che si collegano direttamente alle idee di «terza via» e socializzazione espresse dal fascismo, ripercorrendo minuziosamente tutto il dibattito costituente, la storia e il bagaglio culturale di tanti protagonisti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le uniformi della Repubblica. Esercito, armamenti e politica in Italia (1945-1949)

    24.00

    Andrea Argenio

    La fine della Seconda guerra mondiale, l’instaurazione di uno Stato democratico e l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana posero una sfida inedita al nuovo esercito italiano ricostruito dopo il 1945. Il confronto con la classe politica antifascista che aveva un atteggiamento diffidente nei confronti del mondo militare – tanto che cercò, durante gli anni immediatamente successivi alla guerra, pur nel rispetto dell’autonomia, di controllarlo – sarà caratterizzato da una sfiducia crescente da parte di entrambi. Sarà solo il difficile cammino per l’inserimento dell’Italia nella Nato a far emergere un rinnovato ruolo degli alti ufficiali dell’esercito, che si rivelerà decisivo per la scelta atlantica del Paese. Attraverso l’analisi di documenti di archivio italiani e statunitensi, della stampa di partito e di opinione e di una vasta bibliografia, il volume offre un quadro del complesso rapporto tra politici e militari in un periodo così importante della storia italiana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le verità negate. Bologna 2 agosto 1980

    20.00

    Riccardo Pelliccetti

    Leggendo la storia giudiziaria della strage di Bologna, così magnificamente illustrata da questo fumetto verità, si apre un mondo. Quello drammatico di una parte dello Stato che per anni ha voluto vedere solo da una parte. (…). Non abbiamo sicurezza di quello che sia successo… ma il fumetto e una grande messe di documenti, note e interviste posti al termine del libro, ci raccontano un dubbio legittimo su mandanti ed esecutori della strage e ci raccontano una granitica certezza: quelle indagini volevano un colpevole ben identificato sin da subito

    Quick view
  • 0 out of 5

    Matteo Salvini – Radiografia di un fenomeno

    15.00

    Matteo Salvini – senza dubbio – ha egemonizzato il dibattito nazionale. Agitatore e trascinatore di qualità, il leader leghista ha scalato i vertici della politica italiana, affermando le proposte di un populismo a trazione sovranista che sembra collocarsi al di là della destra e della sinistra. Questo testo – agile e diretto – ripercorre le tappe cruciali di questo percorso: dalla conquista del Carroccio al riposizionamento ideologico di fondo, dall’apertura nazionale alla riuscita egemonizzazione dei temi cardine dell’agenda politica, dalla sfida europea al governo giallo-verde. Un leader carismatico, che sembra aver mandato in tilt le vaghe certezze di un liberal-progressismo incapace di affrontare i drammi globali della società liquida, precarizzata e multietnica.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 180

    Stampato nel 2019 da Passaggio al Bosco

    Quick view
  • 0 out of 5

    Né fronte rosso né reazione. Gli scritti politici di Terza Posizione

    15.00

    Gabriele Adinolfi (a cura di)

    Terza Posizione rappresenta una delle più note espressioni degli “anni di piombo”. Questa raccolta integrale di scritti – che riunisce tutte le pubblicazioni ufficiali del Movimento – vuole contribuire a restituire la fotografia di un fenomeno originale e vitale, nato dallo spontaneismo dei giovani e represso dalla ghigliottina giudiziaria. Dalla volontà di conquistare nuovi spazi alla necessità di sopravvivere alla violenza quotidiana, tra simboli antichi e nuove parole d’ordine: quella che emerge dalle pagine del testo è una parabola breve e intensa, tra prospettive verticali e pratiche legionarie. Un’alternativa vitale al sistema, oltre le logiche parlamentari e i limiti della destra borghese: “dalle angosce dei quartieri” alla riappropriazione di una profonda radicalità culturale, oltre i compromessi elettorali e i miti incapacitanti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nino Benvenuti – Il mio esodo dall’Istria

    15.00

    .L’autobiografia a fumetti di Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani, è il racconto di un ragazzo e del suo sogno, ma, anche, di un dramma… Il dramma degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia costretti all’esodo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire alle terribili violenze, agli omicidi, agli infoibamenti scatenati dalle truppe comuniste jugoslave di Tito. Nino Benvenuti, istriano, è il simbolo del riscatto: la sua indimenticabile conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960 rappresenta una vittoria per sé e per la sua gente. “Ci sono storie che non si possono dimenticare. La mia è una di quelle. Di un popolo intero. Cacciato, umiliato, calpestato, strappato dalla propria terra senza che nessuno, dico nessuno, abbia alzato un dito per difenderlo. Di un popolo dimenticato, la cui storia è stata oscurata per anni, cancellata dai libri di storia, negata. A chi per oltre mezzo secolo ha negato le migliaia di morti, le violenze, le foibe. A chi, ancora oggi, nega. Io non ho mai dimenticato. Chi sono, da dove vengo, le mie origini. Mi chiamo Nino, Nino Benvenuti. Questa è la mia storia”.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 112 riccamente illustrato b/n

    Stampato nel 2020 da Ferrogallico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nome in codice Gladio

    18.00

    Mirko Croccoli

    La fedele e incredibile cronistoria dettagliata dell’operazione Gladio, la struttura segreta voluta da CIA e NATO in epoca di Guerra fredda. Aneddoti, verità, passaggi chiave e una marea di informazioni considerate preziosissime per capire la nascita e l’evoluzione della Stay Behind italiana. Una pubblicazione priva di qualsiasi pregiudizio, che si addentra con maniacale precisione in uno dei contesti più delicati dell’Italia di Prima Repubblica. Pagine che descrivono i quarant’anni di vita di una delle organizzazioni Top Secret più misteriose e avvincenti della storia del nostro Paese. Un eccellente saggio composto da antefatti, eventi, scandali, uomini, mezzi, imponente materiale documentale, dati e nomi che lasciano poco spazio all’immaginazione ma che si addentrano nella verità (talvolta scomoda) e nel tramonto del “gruppo di specialisti” promosso dal Patto Atlantico, dal SIFAR e successivamente rinvigorito dalla 7ª Divisione del SISMI, comandata dal Generale Paolo Inzerilli. Ed è proprio con quest’ultimo che l’autore ha intrapreso un lungo e costante percorso per portare a termine il presente progetto, impreziosito da un intenso faccia a faccia che rende il tutto ancor più vivace e interessante. Numerosi gli interventi all’interno dell’opera: da Gian Marco Chiocci (Direttore de Il Tempo) alla giornalista e conduttrice Rai Gemma Favia, dal Gen. Antonio Federico Cornacchia al capo-rete della struttura Giorgio Mathieu, fino al bravissimo Toni Capuozzo. Una vicenda tanto “singolare” quanto straordinaria ma anche estremamente complessa, una pubblicazione autentica e forse l’unica capace di farci immergere in prima persona e con modi garbati in un mondo così delicato come è stato quello dell’Intelligence nei discussi e tragici “anni di piombo

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 380

    Stampato nel 2017 da A.Car

    Quick view
  • 0 out of 5

    Oltre la destra. Storie e uomini nel Movimento Sociale

    16.00

    AA.VV.

    Il Movimento Sociale Italiano vide la luce il 26 dicembre 1946 raccogliendo un manipolo di coraggiosi e reduci dell’esperienza fascista. «Non rinnegare, non restaurare» fu la formula che indicava la volontà di portare nel nuovo contesto pluripartitico e democratico alcuni principi del ventennio, dalla centralità della Nazione all’idea sociale del corporativismo. Questo volume nasce con il preciso intento di recuperare il messaggio di politici, giuristi, sindacalisti e intellettuali che combatterono in una vera e propria trincea culturale, portando un contributo di alto livello sul piano delle proposte concrete e delle riflessioni storiche. Carlo Costamagna, Giorgio Almirante, Gaetano Rasi, Giano Accame, Ernesto Massi, Pino Rauti, Rutilio Sermonti, Giuseppe Tricoli, Dino Grammatico, Teodoro Buontempo e Beppe Niccolai: uomini che, dentro e fuori al partito, scrissero pagine importanti, spesso ancora attuali, rischiando ogni giorno in prima persona. Persone la cui profondità sembrava andare spesso oltre le etichette del momento, “oltre la destra”.

    Quick view
X