Una vita per la Palestina

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Stefano Fabei

Il 4 luglio 1974 con la morte a Beirut di Hâjj Amîn al-Husaynî, Gran Mufti di Gerusalemme, finiva un lungo capitolo nella recente storia della Palestina. Esponente di primo piano del mondo arabo e di quello islamico, fondatore del movimento nazionale palestinese, la sua storia s’identificò, in gran parte, con quella della sua patria e del suo popolo, di cui fu il leader incontrastato, seppur discusso, per più di trent’anni. Unità e indipendenza del mondo arabo, solidarietà islamica e lotta di liberazione palestinese furono gli obiettivi per cui lottò fino agli anni Cinquanta e anche dopo, schierandosi di volta in volta al fianco di chi – da Mussolini a Hitler, da ‘Abd al-Nâser a re Husayn di Giordania – sembrò poter contribuire al suo progetto, secondo una concezione «machiavellica» della politica che lo indusse a stringere contemporaneamente la mano al leader dei Black Muslims, Malcom X, e al Primo ministro della Cina comunista Chou En-Lai. Non c’è quasi nulla nella dottrina dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e nella carta del Consiglio Nazionale Palestinese che non sia stato già concepito da lui o da lui, indirettamnete, ispirato.

Brossura 14 x 21 cm. pag. 294

Stampato nel 2003 da Mursia

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Stefano Fabei

Il  4 luglio 1974 con la morte a Beirut di Hâjj Amîn al-Husaynî, Gran Mufti  di Gerusalemme, finiva un lungo capitolo nella recente storia della  Palestina. Esponente di primo piano del mondo arabo e di quello islamico,  fondatore del movimento nazionale palestinese, la sua storia s’identificò,  in gran parte, con quella della sua patria e del suo popolo, di cui  fu il leader incontrastato, seppur discusso, per più di trent’anni.  Unità e indipendenza del mondo arabo, solidarietà islamica  e lotta di liberazione palestinese furono gli obiettivi per cui lottò  fino agli anni Cinquanta e anche dopo, schierandosi di volta in volta  al fianco di chi – da Mussolini a Hitler, da ‘Abd al-Nâser a re Husayn  di Giordania – sembrò poter contribuire al suo progetto, secondo  una concezione «machiavellica» della politica che lo indusse  a stringere contemporaneamente la mano al leader dei Black Muslims,  Malcom X, e al Primo ministro della Cina comunista Chou En-Lai. Non  c’è quasi nulla nella dottrina dell’Organizzazione per la Liberazione  della Palestina e nella carta del Consiglio Nazionale Palestinese che  non sia stato già concepito da lui o da lui, indirettamnete,  ispirato.

Brossura 14 x 21 cm. pag. 294

Stampato nel 2003 da Mursia

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