Aviazione. Il Savoia Marchetti S.M. 79 Sparviero. 1933-1940

79.00

Alberto Borgiotti – Cesare Gori

Il SIAI-Marchetti S.M.79 Sparviero era un trimotore ad ala bassa multiruolo, inizialmente progettato come aereo da trasporto civile veloce. Negli anni 1937-39 stabilì 26 record mondiali e fu – per un certo periodo – il più veloce bombardiere medio del mondo. Costruito in legno, tela e metallo, si riconosceva per la tipica “gobba” dietro l’abitacolo, che ospitava la mitragliatrice da 12,7 e il relativo armiere. La presenza di tale gobba ha creato nella pubblicistica italiana degli anni settanta il mito di un presunto nomignolo ( “gobbo maledetto”. Fu impiegato per la prima volta nella guerra civile spagnola nelle file dell’Aviazione Legionaria italiana. La Regia Aeronautica lo impiegò durante la Seconda Guerra Mondiale in tutto il teatro del Mediterraneo, prima come bombardiere (ruolo per il quale venne progressivamente sostituito dal CR.D.A. Cant.Z.1007 bis) e poi come trasporto veloce; in mancanza di un valido velivolo espressamente concepito per il ruolo, la Regia Aeronautica fu costretta ad impiegare lo Sparviero anche come aerosilurante, ruolo in cui dette il meglio di se. L’aeronautica romena (FARR), dove fu costruito anche su licenza in una versione bimotore, lo impiegò con successo sul fronte orientale. Restò in servizio, in Italia, fino al 1950 e fu uno dei velivoli italiani costruiti nel maggior numero di esemplari (circa 1.300). Il volume è riccamente illustrato con immagini d’epoca, tabelle, cartine e alcune tavole a colori. raro.

Brossura, 21 x 27 cm. pag. 260 con numerose foto e disegni tecnici b/n e alcuni profili a colori

Stampato nel 1980 da Stem Mucchi

Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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Descrizione

Alberto Borgiotti – Cesare Gori

Il SIAI-Marchetti S.M.79 Sparviero era un trimotore ad ala bassa multiruolo, inizialmente progettato come aereo da trasporto civile veloce. Negli anni 1937-39 stabilì 26 record mondiali e fu – per un certo periodo – il più veloce bombardiere medio del mondo. Costruito in legno, tela e metallo, si riconosceva per la tipica “gobba” dietro l’abitacolo, che ospitava la mitragliatrice da 12,7 e il relativo armiere. La presenza di tale gobba ha creato nella pubblicistica italiana degli anni settanta il mito di un presunto nomignolo ( “gobbo maledetto”. Fu impiegato per la prima volta nella guerra civile spagnola nelle file dell’Aviazione Legionaria italiana. La Regia Aeronautica lo impiegò durante la Seconda Guerra Mondiale in tutto il teatro del Mediterraneo, prima come bombardiere (ruolo per il quale venne progressivamente sostituito dal CR.D.A. Cant.Z.1007 bis) e poi come trasporto veloce; in mancanza di un valido velivolo espressamente concepito per il ruolo, la Regia Aeronautica fu costretta ad impiegare lo Sparviero anche come aerosilurante, ruolo in cui dette il meglio di se. L’aeronautica romena (FARR), dove fu costruito anche su licenza in una versione bimotore, lo impiegò con successo sul fronte orientale. Restò in servizio, in Italia, fino al 1950 e fu uno dei velivoli italiani costruiti nel maggior numero di esemplari (circa 1.300). Il volume è riccamente illustrato con immagini d’epoca, tabelle, cartine e alcune tavole a colori. raro.

Brossura, 21 x 27 cm. pag. 260 con numerose foto e disegni tecnici b/n e alcuni profili a colori

Stampato nel 1980 da Stem Mucchi

Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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