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Io, comandante di Wagner. Una testimonianza unica sull’armata segreta di Putin
€18.90Marat Gabidullin
Per la prima volta un ex comandante del gruppo Wagner racconta fatti (e misfatti) delle guerre di Putin. Nel 2020, un piccolo ma coraggioso editore siberiano annuncia la pubblicazione della prima testimonianza non anonima dall’interno del Gruppo Wagner, considerato l’armata segreta di Vladimir Putin. Ma il giorno dopo aver parlato del libro in un’intervista, l’autore, Marat Gabidullin, un ex comandante della milizia, riceve minacce tali da costringerlo ad annullare il progetto. Ora questa preziosissima testimonianza di un soldato dell’ombra viene finalmente alla luce. Gabidullin non è un pentito. Non è un delatore, dilaniato dalla propria coscienza. No. Marat è un soldato.. Orgoglioso di aver combattuto l’Isis in Siria come mercenario di Wagner. Eppure, Marat è a disagio nell’ammettere di aver servito un esercito ombra illegale, oggi sotto i riflettori, accusato di aver commesso i peggiori abusi, stupri, torture e omicidi contro le popolazioni civili nei Paesi in cui è sceso in campo. Dalla Siria alla Repubblica Centrafricana. Dalla Libia all’Ucraina.
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Wagner & Co. Le Compagnie di Ventura Russe ai Tempi della Guerra in Ucraina
€29.00Nicola Cristadoro
Uno degli aspetti caratteristici dell’ibridizzazione della guerra contemporanea è il diffuso ricorso degli Stati alla figura del mercenario, per il conseguimento in armi degli obiettivi strategici prefissati, a prescindere dalla legittimità o meno delle decisioni e delle scelte operate. Anzi, tanto più l’obiettivo e il disegno sostantivo alla sua conquista sono illegittimi, maggiore è la propensione a ricorrere ai servigi del soldato di ventura. Laddove non è politicamente opportuno o tatticamente vantaggioso impiegare le Forze Armate regolari, ma una guerra si impone come extrema ratio, ecco che un soldato sacrificabile senza troppo clamore etico-mediatico diventa una risorsa di grande valore. Questo libro si propone di analizzare il fenomeno del proliferare delle imprese militari private russe e l’ampio impiego di tali strumenti da parte del Cremlino, nel quadro della politica estera russa contemporanea, in cui la dimensione bellicista ricopre un ruolo dominante.