Angelo Emo e Jacopo Nani. I due ammiragli che volevano salvare Venezia

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    Angelo Emo e Jacopo Nani. I due ammiragli che volevano salvare Venezia

    28.00

    Guido Ercole

    Un libro che si legge come un romanzo ma in realtà è la storia reale vissuta da due uomini di mare veneziani negli ultimi decenni del 1700; una storia finora mai narrata nel complesso delle sue varie e suggestive sfaccettature. Jacopo Nani (1725-1797) e Angelo Emo (1731-1792), i due ultimi grandi “Capitani da Mar” della Repubblica, erano cugini di primo grado e appartene­vano a due famiglie nobili molto legate tra di loro che si scam­biavano continuamente aiuti, notizie ed esperienze re­ciproche.

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    Da Bergamo al Mediterraneo. Fortezze alla moderna della Repubblica di Venezia

    24.90

    Monica Resmini

    Bergamo è stata nel Cinquecento una delle fortezze del sistema difensivo della Serenissima e oggi è una delle sei città del sito Unesco “Opere di difesa veneziane del XVI e XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale”. Parte da qui il viaggio del lettore che, attraverso le riflessioni di storici delle istituzioni, dell’economia e dell’architettura, inserisce il tema delle ‘fortezze alla moderna’ entro il più ampio contesto delle trasformazioni dell’Europa del Rinascimento. Gli otto saggi, corredati da un ampio e suggestivo apparato iconografico, tracciano – a partire dai turbolenti anni delle guerre d’Italia – la parabola dei ragionamenti, delle decisioni, delle strategie che hanno portato la Serenissima a ripensare la propria “macchina” difensiva, tanto delle città di Terraferma quanto dei possedimenti ultramarini, nel tentativo di adeguarla alla maggiore efficacia delle moderne armi da fuoco.

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    Galeazze – Un sogno veneziano

    30.00

    Notevole studio organico sulle galeazze veneziane, poco conosciute per la segretezza con cui vennero progettate e costruite, perchè ritenute altamente strategiche dal governo della Serenissima. La loro potenza di fuoco, l’adeguata mobilità, sia a remi che a vela, unite ad un’ottima protezione e ad equipaggi qualificati, volontari o stipendiati, permise loro di affrontare innumerevoli confronti senza mai subire perdite. Per documentare al meglio questo volume sono stati costruiti anche i modelli di due di queste imbarcazioni: una “galeazza di lepanto” del 1571, e una successiva “galeazza di seconda generazione” del 1654, che incorporava tutte le migliorie suggerite dal suo utilizzo nei 150 anni in cui furono operative. Il volume, particolarmente interessante per storici e modellisti, è accuratamente illustrato con fotografie, riproduzioni, disegni e ricostruzioni al computer.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 124 interamente illustrate con foto e disegni b/n e colori

    Stampato nel 2010 dal Gruppo Modellistico Trentino

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    Galee veneziane per Capo da Mar – L’eccellenza della flotta remiera della Serenissima

    23.00

    Un libro di storia e di modellismo, scritto a quattro mani. Dopo una breve presentazione storica sulle costruzioni navali seicentesche dell’arsenale di Venezia scritta da Guido Ercole, troviamo un trattato su come costruire un modello di “Galea Capitana” della flotta della Serenissima della metà del XVII secolo scritto da Luciano Giro. Le due parti del volume si integrano e si completano a vicenda, arrivando a farci capire come queste imbarcazioni venivano costruite nell’arsenale veneziano, con quali tecniche e in base a quali conoscenze nautiche, matematiche e scientifiche dell’epoca in questione.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 88 riccamente illustrato con foto a colori , disegni e 2 tavole di disegni tecnici

    Stampato nel 2017 da Gruppo Modellistico Trentino

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    I Bucintoro della Serenissima – The ceremonial state barges of the Venetian Republic

    23.00

    Pur con la concreta difficoltà di una socumentazione scarsa e lacunosa – pochissima documentazione reperibile soprattutto perr i primi esemplari costruiti nell’alto medioevo – il libro cerca di raccontare tutta la storia di queste imbarcazioni, sicuramente tra le più famose navi del mondo, conosciute ovunque per lo sfarzo e la maestosità delle loro decorazioni malgrado non siano mai uscite dallo specchio d’acqua della Laguna di Venezia. Un intero capitolo, inoltre, è dedicato, per i modellisti, al Bucintoro modello del 1526.

    Brossura, 21 x 29 cm. pag. 92 completamente illustrato con fotografie, riproduzioni di illustrazioni d’arte e tavole a colori

    Introduzione e didascalie in lingua inglese, testo in italiano

    Stampato nel 2015 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Il potere marittimo di Venezia. Guerra nell’Egeo, 1645-1651

    12.00

    Federico Moro

    Nel 1645 inizia la Guerra di Candia. L’attacco dell’Impero ottomano ha come obiettivo l’isola di Creta, il cui possesso, unito a quello di Cerigo nel Mar Ionio e di Tinos nelle Cicladi, permette alla Serenissima di controllare buona parte delle rotte navali a lunga distanza che collegano il Ponente con il Levante mediterranei. Creta è indispensabile all’Impero per acquisire pieno controllo dello spazio marittimo orientale, ma lo è anche per Venezia che, grazie al Regno di Candia, mantiene profondità strategica e peso geopolitico, con le conseguenti ricadute economiche e finanziarie. Non si tratta di un conflitto inutile o “barocco”, come talvolta si legge, perché in gioco ci sono interessi vitali per entrambi. Per questo sarà la guerra più lunga e dispendiosa mai combattuta da Venezia, la quale avrebbe potuto uscirne vincitrice, in particolare nel corso delle prime campagne, quando la Repubblica esercitava il pieno dominio del mare. Questa è la storia di cosa successe allora.

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    L’ ultima offensiva del Leone. Venezia ai Dardanelli, 1649-1657

    12.00

    Federico Moro

    Durata un quarto di secolo, la Guerra di Candia rappresenta il più lungo conflitto mai affrontato dalla Serenissima. Non si tratta solo di uno dei sette combattuti contro l’Impero Ottomano, ma di quello che segna il suo definitivo declassamento geopolitico. Per questo è tanto importante sotto il profilo storico. Concluso dalla clamorosa insubordinazione di Francesco Morosini che consegna Candia, è caratterizzato da una serie di episodi i quali dimostrano come Venezia potesse vincere la guerra: se ciò non accadde fu a causa di una sorte avversa a volte incredibile, ma soprattutto per una ragione che ritorna spesso, tanto nelle vicende della Serenissima quanto in quelle degli stati suoi successori nella Penisola, sino a oggi. Diventando così, una preziosa lezione da meditare.

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    L’imperatore Massimiliano I e la guerra contro Venezia

    32.00

    Fondazione Castelli di Bolzano (a cura di)

    Il convegno internazionale di studi è stato organizzato per celebrare la ricorrenza del cinquecentenario della morte dell’imperatore Massimiliano I, straordinaria figura di soluzione fra epoca medievale e moderna, strettamente legata alla città di Bolzano, a Castel Roncolo e al territorio dell’antica Contea Tirolese. Gli atti di convegno, in particolare, intendono affrontare diversi aspetti connessi alla guerra che l’imperatore mosse contro Venezia fra 1509 e 1516, la stessa che porterà il Tirolo a raggiungere quei confini che avrebbe mantenuto – tranne brevi interruzioni – per quattro secoli fino alla fine della prima guerra mondiale.

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    L’ultima vittoria della Serenissima – 1716 L’assedio di Corfù

    28.00

    Nel 1716 la Repubblica di Venezia riportò l’ultima grande vittoria contro l’impero ottomano. L’isola di Corfù, definita “antemurale della cristianità”, fu invasa da un esercito turco forte di 30.000 uomini, che mise sotto assedio la fortezza e la città di Corfù. La Piazzaforte fu difesa da circa 5.000 fanti della Serenissima al comando di Matthias von Schulenburg. Dopo venti giorni di attacchi e bombardamenti gli Ottomani frettolosamente abbandonarono l’assedio e l’isola. Il volume, a 300 anni dalla battaglia, è una cronaca dettagliata degli eventi ricavata da relazioni, dispacci ufficiali e lettere private dello Schulenburg, comandante delle forze terrestri, del tenente colonnello Demetrio Stratigò, suo “aiutante generale”, di Andrea Pisani, Provveditore Generale da Mar, di Andrea Corner, Capitano Estraordinario delle Navi, di Nicolò Erizzo, Commissario in Armata e di altri personaggio meno noti o anonimi. Ne esce un quadro vivido e feroce di assalti, ritirate e audaci sortite dipinto sul corpo della fortezza di Corfù che, alla fine, ne uscì ferita ma vittoriosa. Gli autori Alberto Prelli, per la parte veneziana, e Bruno Mugnai, per la parte ottomana e le tavole uniformologiche, hanno voluto arricchire la cronaca della battaglia con una breve disamina della composizione dei due eserciti che si confrontarono in quel primo ventennio del ‘700.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 156 con numerose illustrazioni b/n e tavole a colori

    Stampato nel 20126 da itinera

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    La Marina della Repubblica di Venezia dalle origini alla fine del Medio Evo. Studio sull’opera di Martin da Canal

    25.00

    Danilo Pagliaro

    I Veneziani hanno colonizzato delle isole e degli isolotti nel bel mezzo di una laguna, ma come facevano per spostarsi fra le isole, all’interno della laguna stessa? Con delle imbarcazioni, evidentemente, ma di che tipo? Chi le costruiva? Come?  Dove erano costruite queste barche? A parte le domande riguardo le differenze fra le imbarcazioni utilizzate per la vita di tutti i giorni nelle acque interne, sicure e poco profonde e le navi impiegate per il commercio e nella marina da guerra, che solcavano il Mediterraneo e che partivano anche nell’oceano Atlantico verso i porti inglesi ed olandesi, questo libro vuole dare delle risposte a tutta una serie di domande che l’autore si è posto in quanto veneziano ed in quanto soldato professionista.

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    La Serenissima contro il mondo. Venezia e la Lega di Cambrai, 1499-1509

    12.00

    Federico Moro

    L’inizio del Cinquecento rappresenta il secolo della grande svolta nella storia veneziana: la repubblica perde egemonia marittima e peso politico in Italia e in Europa. La Serenissima inizia affrontando una seconda volta l’impero ottomano, uscendone di nuovo sconfitta. La Guerra della Lega di Cambrai, poi, rischia addirittura di distruggerla. Assieme al dominio del mare evaporano l’identità e la cultura marittime costruite nei secoli. Non si tratta soltanto di dover spartire traffici e rotte navali, prima esclusivi, ma della crisi della civiltà sulla quale Venezia ha edificato se stessa e la propria fortuna, avendo fallito, nel corso del Quattrocento, nel raggiungere una dimensione territoriale adeguata alle nuove sfide.

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    Le Armi di San Marco. Atti del convegno di Venezai e Verona29-30 settembre 2011. La Potenza Militare Venezianadalla Serenissima al Risorgimento

    70.00

    AA.VV.

    Lavoro realizzato in seguito al convegno del 29-30 settembre 2011 sulla potenza navale veneziana della Serenissima, sino al Risorgimento. il lavoro contiene il contributo di una quindicina di specialisti, tra cui lo stesso presidente del SISM, Virgilio Ilari e pone l’accento sulle strategie, le peculiarità e anche i punti deboli dell’apparato navale veneziano che comunque costitui fino al primo settecento, l’unico vero ostacolo alla dilagante potenza ottomana. Di difficile reperibiltà.
    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 382 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Società Italiana di Storia Militare

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    Lepanto, fuochi nel crepuscolo. Venezia e gli Ottomani, 1416-1571

    12.00

    Federico Moro

    Gli Ottomani: per secoli il nemico per antonomasia del nome veneziano, i rivali geopolitici capaci di soffocarne il commercio a lunga distanza, prima che i Portoghesi ne tagliassero le rotte a partire dall’Oceano Indiano. Un confronto che si svolge lungo l’arco di circa quattro secoli, caratterizzati da ben sette guerre dichiarate e un ininterrotto stato di tensione e di conflitti a bassa intensità. Il confronto con i padisa ottomani, imponendo l’urgenza di proteggere le vie marittime a largo raggio e la difesa dello Stato da Mar, impedisce a Venezia di sviluppare appieno la spinta strategica in Italia e quindi di acquisire la taglia territoriale e demografica necessaria al rango di grande potenza. Si tratta, quindi, dello snodo chiave della storia della repubblica.

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    Spedizioni navali della Repubblica di Venezia alla fine del Settecento

    28.00

    Nella seconda metà del Settecento la Repubblica di Venezia si apprestava a vivere le ultime decadi della sua gloriosa storia. Nonostante ciò furono anni caratterizzati da un notevole fermento che videro la Serenissima impegnata a cercare d’imporre ancora una volta i suoi interessi nel bacino del Mediterraneo. Partendo quindi da un’analisi delle realtà politiche coinvolte negli scontri si passerà ad analizzare accuratamente la situazione della marina da guerra veneziana, con i suoi aspetti organizzativi, tecnici e strategici. Arriveremo quindi ad affrontare il lungo confronto, diplomatico e militare, con il Regno del Marocco e le Reggenze di Tripoli, Algeri e Tunisi fino alle campagne navali di Angelo Emo fra il 1784 e il 1786 contro il Cantone di Tunisi. Concludono il volume un’attenta analisi della disciplina a bordo dei vascelli veneziani e della situazione delle fortezze marittime e dei bastimenti dopo la caduta della Repubblica e il passaggio alla sovranità francese ed austriaca.

    Brossuara, 21 x 28 cm. pag. 222 illustrato con 6 tavole a collori e alcune foto b/n

    Stampato nel 2108 da Itinera

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    Venetian War of 1487: … or the War of Rovereto

    39.00

    Florian Messner – Hagen Seehase

    La guerra veneziana del 1487 tra la grande potenza marittima Veneziana e l’Arciducato del Tirolo iniziò da eventi insignificanti e portò a notevoli sconvolgimenti politici, specialmente nello stesso Tirolo. Il conflitto è strettamente legato alla biografia in parte tragica e in parte strana dell’arciduca Sigismondo di Tirolo. La guerra veneziana si è svolta alle soglie tra la fine del Medioevo e l’inizio dei tempi moderni: da una parte il duello cavalleresco tra Johann von Waldburg-Sonnenberg e Antonia Maria da Sanseverino, e dall’altra la prolungata battaglia con l’artiglieria pesante per la città e il castello di Rovereto. La battaglia di Calliano fu decisiva: da una parte un veterano delle guerre borgognone, dall’altra un condottiero di tutto rispetto, con le montagne mozzafiato della Valle dell’Adige come sfondo. Per la prima volta, il nuovo tipo di soldato, il Landsknecht, fu decisivo in battaglia. I resti materiali della guerra veneziana sono in parte ancora oggi visibili e rappresenta tesoro scientifico per archeologi e storici. Questo libro è stato realizzato in stretta collaborazione con gruppi di rievocazione storica provenienti da Italia, Austria e Germania. Contiene, insieme a raffigurazioni dettagliate di armi, illustrazioni a colori e alcuni eccellenti disegni di ricostruzione di Wolfgang Braun.

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    Venezia ‘800 – Bufera in arsenale. La marina veneziana nel ventennio napoleonico (1796-1815)

    25.00

    Un libro che risponde ad una semplice domanda. Esistono documenti che permettono di ricostruire le vicende dell’Arsenale di Venezia e della Marina veneziana nel ventennio napoleonico (1796-1815)? Molti documenti esistono ancora. Solo che sono divisi tra gli archivi veneziani, viennesi e parigini, con una piccola appendice anche a Trieste, dove la Marina Austro-Ungarica ne portò una parte in gran premura nel 1866 quando dovette lasciare Venezia e il suo Arsenale. Inoltre, il fatto che molti testi siano scritti in francese o in tedesco non aiuta di certo a semplificare le ricerche. Questo studio cerca ora di mettere insieme tutti i dati che è stato possibile ritrovare, dando loro una classificazione temporale, in modo da poter raccontare il più compiutamente possibile la storia delle predette strutture, degli uomini che vi operarono e delle navi che vi furono costruite.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 128 riccamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2016 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Venezia e la Terraferma. 1404-1797. Gli antichi stati italiani

    15.00

    Marco Pellegrini

    In un breve lasso di tempo fra tardo Medioevo e Rinascimento, Venezia aggregò un ragguardevole numero di città e di territori che andarono a costituire lo «Stado da Terra», compreso tra il Friuli, il Veneto e la Lombardia orientale: una parte d’Italia quanto mai prospera e invidiata, che la Serenissima riuscì a conservare superando crisi anche assai gravi. Sotto lo sguardo vigile dei rettori inviati dalla Laguna, queste province godettero di notevole vitalità economica. L’autore racconta tre secoli di sviluppo della Terraferma veneziana: la formazione, le rivalità locali, le istituzioni e lo stile di governo, l’ambiente culturale e le tradizioni, fino alla dissoluzione nel 1797

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    Viva san Marco! Storia di una repubblica marinara. Venezia 421-1797

    40.00

    Libro intitolato con il grido di battaglia dei marinai della Serenissima che racconta la storia di Venezia da un punto di vista molto particolare: quello della sua Marina. Un’avventura di indipendenza durata oltre mille e trecento anni da quando, il 25 marzo del 421, venne fondata la chiesa di San Giacometto vicino ad un canale profondo, in latino “rivus altus”, fino al 23 agosto 1797 quando alcuni valorosi marinai veneziani sottrassero alle mire dei Francesi, che avevano invaso con l’inganno Venezia e i suoi territori, lo storico “gonfalone da battaglia” della flotta portandolo al loro paese, a Perasto nelle Bocche di Cattaro, e qui lo seppellirono in un luogo sconosciuto “per impedire che cada in mani indegne”. È quindi la storia organica, documentata e aggiornata alle ultime scoperte, non solo delle varie categorie di navi di tutti i tipi e dimensioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli ma anche del suggestivo ambiente della Marineria Veneta e di quanto ruotava intorno ad essa.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 302 riccamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2019 da Gruppo Modellistico Trentino

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  • 0 out of 5

    XVII Secolo. Sotto le bandiere di San Marco

    49.00

    Attraverso documenti inediti, libelli e trattati d’arte militare seicenteschi l’autore ci fa entrare nelle pieghe dell’organizzazione e della vita quotidiana dei soldati della Serenissima Repubblica di Venezia a quell’epoca. Nel volume vengono esaminate le varie specialità della fanteria, della cavalleria, con l’addestramento particolare del cavallo da guerra, dei bombardieri, sia in campagna che sulle galee e galeazze, del genio dei trasporti e della sanità. Un capitolo è riservato anche alle donne dei soldati, mogli, compagne o prostitute, le quali condividevano la dura vita dei loro uomini. Molte sono le curiosità dall’evoluzione dell’armamento alle paghe, dal vitto all’abbigliamento. Le puntuali e colorate tavole di Pietro Compagni, poi, ci restituiscono un quadro vivido di particolari degli uomioni che militarono nelle fila dell’esercito veneziano in quel lontano e talvolta dimenticato secolo.

    Brossura con sovracopertina 21 x 26 pagg. 164 + pagg. 28 di tavole a colori e b/n

    Stampato nel 2012 da Itinera

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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