Legittima difesa – Quando e come difendersi nel rispetto della legge

Paola Ghirardelli

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    Legittima difesa – Quando e come difendersi nel rispetto della legge

    25.00

    Mai come in quest’ultimo periodo l’intensificarsi di casi di aggressioni violente, che hanno coinvolto privati cittadini, membri delle forze dell’ordine e persino militari, rende attuale la problematica e complessa tematica della legittima difesa. Numerosi sono gli interrogativi che usualmente si pone chi, per scelta, per lavoro o per professione, intende prepararsi a rispondere ad una eventuale quanto si spera remota necessità: È legittimo difendersi da una aggressione? In qualunque modo e a qualunque condizione? La difesa potrebbe, in alcuni casi, trasformarsi in offesa? Chi pratica arti marziali e le impiega per difendersi rischia di vedersi contestare un’aggravante? Può difendersi anche chi per professione è normalmente esposto al pericolo per la propria incolumità fisica? E per i militari ha senso parlare di legittima difesa? Il presente volume risponde, in modo chiaro ed esauriente, a tutte queste domande, attraverso l’esame non soltanto della attuale normativa penale e della giurisprudenza più recente, ma anche di numerosi casi pratici, esplicitando e sottolineando i punti controversi, individuando e spiegando gli errori più consueti e sfatando molti luoghi comuni o errate convinzioni. In tal modo si forniscono delle linee guida di comportamento generalmente valide sia per i normali cittadini che acquistano un’arma per difesa personale o abitativa, ovvero che si trovino nella necessità di doversi difendere senza armi o impiegando strumenti estemporanei, sia per alcune specifiche categorie professionali, siano esse coinvolte per lavoro in episodi che possano configurare la legittima difesa (membri delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali, Pubblici Ufficiali, Guardie Particolari Giurate, addetti alla sicurezza e militari in operazioni dentro o fuori i confini nazionali) o si trovino a dover giudicare o tutelare legalmente chi la invochi. A questi ultimi, magistrati e penalisti, è soprattutto dedicata la prima parte che analizza nel dettaglio i meccanismi

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