La Dottrina Gerasimov. La Filosofia della Guerra Non-Convenzionale nella Strategia Russa Contemporanea

Nicola Cristadoro

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    La Dottrina Gerasimov. La Filosofia della Guerra Non-Convenzionale nella Strategia Russa Contemporanea

    27.00

    Nicola Cristadoro

    “Guerra ambigua”, “non – lineare”, “ibrida”, … modi diversi per indicare guerre combattute con modalità che ormai si allontanano sempre più dalle concezioni e dalle dottrine dei conflitti tradizionali, tanto a livello strategico, quanto a livello tattico. La guerra non-convenzionale assurge ad un ruolo dominante e, dunque, la componente militare nei conflitti contemporanei sovente non indossa un’uniforme, né esibisce simboli distintivi. In generale, le guerre contemporanee prefigurano situazioni in cui un’entità statuale o non statuale belligerante schiera unità militari e paramilitari in modo confuso ed ingannevole, allo scopo di conseguire obiettivi militari e politici, dissimulando la partecipazione diretta delle proprie forze armate alle operazioni. In tempi assolutamente ridotti vengono immesse nelle zone di combattimento le forze speciali e, accanto ad esse, agiscono gruppi paramilitari locali, mercenari, gruppi di civili leali all’una o all’altra parte in causa su base etnica e, non ultime, le organizzazioni criminali interessate a lucrare sui traffici legati al conflitto. Accanto alle operazioni tradizionali, il terrorismo, le operazioni psicologiche, l’intimidazione, e la corruzione diventano gli strumenti impiegati su vasta scala per minare la resistenza dell’avversario. In tale quadro, già sufficientemente confuso, non bisogna trascurare il ruolo sempre più cogente degli hackers, i “signori della cyberwar” che, con le loro capacità e gli strumenti sempre più sofisticati di cui dispongono, rappresentano l’avanguardia dell’infowar. Ecco allora l’attualità del pensiero del Gen. Valeij Gerasimov, Capo di Stato Maggiore della Difesa russo, che supera il modello “asimmetrico” con una dottrina che prevede di attaccare l’avversario sul piano economico, cognitivo e fisico facendo largo ricorso a procedure non convenzionali e che vede nella contesa del Donbass con l’Ucraina e nell’occupazione della Crimea l’applicazione paradigmatica di quanto teorizzato nel nuovo modello di difesa russo. Il 2022 ha visto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con le proprie forze convenzionali. L’impiego delle unità regolari delle Forze Armate non ha, comunque, precluso o ridotto, l’intervento delle unità paramilitari, le azioni di cyber-warfare e tutte quelle azioni realizzate attraverso elementi e tattiche/strategie non militari. Il testo esamina questi aspetti riferiti al periodo di otto anni (2014-2022) che hanno preceduto le operazioni delle Forze Armate russe iniziate nel febbraio 2022.

    IN RISTAMPA – DISPONIBILE A FINE MAGGIO

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    La Mossa del Drago. Strategia Politico-Militare e Guerra di Intelligence nella Cina del XXI Secolo

    29.00

    Nicola Cristadoro

    La riforma dell’Esercito Popolare di Liberazione con lo slancio nella corsa verso lo Spazio e la guerra portata nella dimensione cyber; la rivolta di Hong Kong e il riaccendersi delle contese territoriali con l’India, il Giappone e Taiwan; i problemi interni in Tibet e nello Xinjang mai attenuatisi, la conquista pacifica di vaste aree dell’Africa e dell’America Latina, il deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, la Nuova Via della Seta aperta in direzione dell’Europa e, infine, la pandemia di covid-19 partita da Wuhan, forse l’evento più devastante della storia contemporanea, non solo per l’impatto sanitario, ma anche economico a livello globale… Tutte situazioni che si sono verificate in un lasso di tempo estremamente breve, con ripercussioni che perdurano tuttora su scala mondiale. Un disegno strategico accurato e profondamente radicato nella ultra-millenaria cultura cinese, che la classe dirigente del PCC e il Presidente Xi Jinping perseguono con freddezza e determinazione, sfruttando schemi consolidati e un apparato intelligence diffuso in modo capillare e sempre più all’avanguardia in tutte le sue discipline: dalla HUMINT all’OSINT, dalla SIGINT, al cyber- espionage. In tale contesto l’Occidente è a un bivio: affrontare il Drago o subirne l’impeto?

     

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    MISSIYA VYPOLNENA! (MISSIONE COMPIUTA!) – Le Forze Armate russe nella Campagna di Siria (2015-2019)

    25.00

    Scrivere di un conflitto ancora in corso non è facile, se non altro per la confusione generata dalle parti in causa, attraverso un sapiente uso della propaganda, per attribuire a sé stessi le ragioni ed al nemico le colpe e le responsabilità degli orrori che ogni guerra implica. Missiya Vypolnena! è il risultato di un meticoloso lavoro di ricerca e di analisi sulla missione assegnata alle truppe russe in Siria a sostegno del Presidente Bashar al-Assad, contro le forze ribelli appoggiate dalla Coalizione a guida statunitense e, soprattutto, contro i terroristi dello Stato Islamico. Le attività delle unità delle Forze Terrestri schierate in teatro, gli attacchi condotti dalle VKS e dalla Marina Militare che incrocia al largo della costa siriana, il ruolo degli spetsnaz del GRU e delle Forze per Operazioni Speciali del KSO, l’impiego spregiudicato dei mercenari del Gruppo “Wagner” e di altre PMC meno note, sono gli oggetti della disamina effettuata in questo libro. L’opera si prefigge l’ambizioso obiettivo di fornire una visione il più possibile oggettiva degli eventi di una guerra che vede attuati, ancora una volta, i dettami della “Dottrina Gerasimov”, l’impianto teoretico su cui si fonda la dimensione militare della politica estera di Putin.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198 + 48 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2020 da Edizioni il Maglio

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    Spetsnaz e Corpi Paramilitari dei Servizi di Sicurezza Russi. Il Contro-Terrorismo sui Campi di Battaglia

    28.00

    Alfa, Vympel, Vityaz, Rus, SOBR, OMON… nomi e sigle dietro i quali si celano soldati “speciali”, gli spetsnaz appunto, un tempo alle dipendenze del KGB ed oggi strumenti operativi del FSB e del SVR. Ad essi si affiancano le forze d’élite del Ministero degli Interni (VV MVD), del Servizio Penitenziario Federale (FSIN) e del Servizio per il Controllo del Narcotraffico (FSKN), confluite nei neo-pretoriani di Putin della Guardia Nazionale Russa. Oggi, che il terrorismo globale, assurge a protagonista quotidiano della cronaca di numerosi Paesi, il ruolo delle forze speciali deputate a combatterlo è sempre più evidente, pur restando avvolte da un necessario velo di mistero mirato a garantirne la sicurezza. Non possiamo, né vogliamo, dimenticare quanto è accaduto al teatro Dubrovka di Mosca o alla scuola n. 1 di Belsan in Ossezia, dove i team dell’antiterrorismo del Cremlino hanno dimostrato le loro capacità (e i loro limiti!) adottando procedure tecnico-tattiche distanti da quelle che si riescono a concepire in Occidente. Questo libro è il risultato di un lavoro di ricerca molto accurato e meticoloso, durato oltre quindici anni e svolto pressoché esclusivamente su testi in lingua inglese e russa. In esso si racconta chi sono questi uomini, come si addestrano, come agiscono e dove la storia li ha visti protagonisti: dall’Afghanistan, alla Cecenia, dai Paesi Baltici, al Caucaso, dove hanno condotto decine di operazioni antiterrorismo e dove, in numerose occasioni, hanno anche agito come veri e propri reparti d’assalto, accanto alle unità regolari delle Forze Armate russe, nei diversi conflitti del passato e del presente.

    Prefazione del Gen.C.A. (aus.) Marco Bertolini

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 152 + 48 pagine fuori testo di foto a colori

    Stampato nel 2018 da Edizioni Il maglio

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