5ª A.T.A.F. Allied tactical force. Storia e immagini

NATO

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    5ª A.T.A.F. Allied tactical force. Storia e immagini

    30.00

    eonardo Malatesta

    Nel 1999 termina la storia di uno dei più importanti comandi della NATO in Italia, attivo fin dal 1956. L’obiettivo che si pone questo libro è quello di tracciare la storia e i compiti della grande unità aerea della NATO attraverso un apparato fotografico inedito. Tra le oltre 3500 fotografie a disposizione, ne sono state pubblicate alcune sulla nascita della 56ª TAF che poi si trasformò nel 1956 in 5ª ATAF, sulle visite ai vari reparti dipendenti della difesa aerea, sul comando di guerra di West Star e Back Yard, sulle esercitazioni che ogni anno la NATO organizzava nello scacchiere italiano, sulle cerimonie, le visite ufficiali e gli ultimi anni di vita con il coinvolgimento della forza militare della NATO nella gestione delle operazioni militari nelle guerre dei Balcani e la sua chiusura nel dicembre del 1999. Non vengono fornite solo immagini ma anche un saggio storico introduttivo sulla storia e i compiti della 5ª ATAF utilizzando la poca documentazione esistente ad oggi. Si può inoltre trovare l’elenco dei comandanti della grande unità, un glossario tecnico dei termini utilizzati ed una bibliografia ragionata sulla guerra fredda.

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    Attacco all’Europa. L’altra faccia della guerra in Ucraina. Ciò che i media non dicono. Le trame USA per colpire la Russia e destabilizzare il Vecchio Continente

    14.90

    Marco Pizzuti

    Indagine controcorrente dal golpe a Kiev del 2014, ai bio-laboratori segreti e alle provocazioni della NATO, usando l’Ucraina come esca, sull’abisso della Terza guerra mondiale. Nel 2008 (governo Prodi), Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Norvegia votarono contro la proposta di Bush di annettere la Georgia e l’Ucraina alla NATO e lasciare invece uno Stato cuscinetto ai confini con la Russia. Gli stessi britannici di Gordon Brown avevano obiettato agli Usa l’inopportunità di andare allo scontro diretto con la Russia proprio quando il caso Kosovo era ancora fresco. Oggi invece assistiamo all’esatto contrario, con gli Stati europei asserviti al volere americano e coinvolti nel conflitto, mentre le dichiarazioni del Presidente USA con uno dei tassi di gradimento più bassi della storia gettano benzina sul fuoco e istigano allo scontro diretto.

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    Avions De Combat De L’otan. Depuis 1949

    46.00

    Costituita nell’aprile del 1949 da dieci paesi europei ai quali si aggiunsero il Canada e in particolare gli Stati Uniti, l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) originariamente aveva lo scopo di mettere in comune i mezzi di difesa delle nazioni firmatarie nel contesto dell’inizio della guerra fredda, e subito dopo il blocco della città di Berlino. L’istituzione di questa Alleanza ha portato molto rapidamente a una modernizzazione dell’armamento dei paesi membri, e in particolare dei loro aerei militari, essenzialmente sotto l’egida degli Stati Uniti, un paese che era anche l’unico al momento ad avere armi nucleari, un prerequisito per qualsiasi deterrenza. Nei decenni seguenti, diverse nazioni si unirono alla NATO, mentre la Francia decise, al contrario, di lasciarla a lungo per portare avanti una politica di difesa “in autonomia”. La scomparsa dell’URSS, allora del Patto di Varsavia, negli anni ’90, portò a una revisione approfondita del ruolo dell’Alleanza, che aveva perso il suo principale avversario, mentre iniziava a partecipare a varie operazioni esterne, e gradualmente diversi paesi dell’ex blocco orientale si stavano avvicinando ai suoi ranghi. In questo libro di oltre 300 pagine, gli aerei da combattimento delle forze aeree di ogni paese appartenente alla NATO, sia esso un membro fondatore o recentemente aderito, sono presentati in dettaglio, le nazioni sono classificate in ordine alfabetico. Il volume offre un panorama molto completo dei dispositivi utilizzati, delle livree e dei marchi, in particolare grazie a oltre 600 profili e circa 300 foto d’epoca.

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    L’ultima guerra contro l’Europa. Come e perché fra Russia, Ucraina e NATO le vittime designate siamo noi

    22.00

    Gianandrea Gaiani

    La guerra in Ucraina sta modificando radicalmente gli assetti e gli equilibri del Vecchio Continente. L’Ucraina è devastata dal conflitto e comunque vada sul campo di battaglia la Russia ne uscirà indebolita mentre l’Europa perderà il suo primato economico e ha cessato di esistere come soggetto geopolitico con aspirazioni di autonomia strategica, relegata al ruolo di vassallo sempre più debole degli Stati Uniti.

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    La NATO verso il 2030. Continuità e discontinuità nelle relazioni transatlantiche dopo il nuovo concetto strategico

    19.00

    Gabriele Natalizia – Lorenzo Termine

    Il volume prende spunto dai mutamenti intervenuti nel contesto politico-strategico col quale la NATO si confronta – segnato dalla sfida revisionista della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese, così come dall’instabilità del Fianco sud – per studiare le relazioni transatlantiche. Dopo una parte dedicata al «problema» costituito dalle alleanze per Washington e alle implicazioni legate all’asimmetria dei rapporti di potere all’interno dell’Alleanza Atlantica, i singoli capitoli ricostruiscono le soluzioni adottate per fronteggiare le minacce alla sicurezza degli alleati nel Concetto strategico 2022.

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    Le guerre illegali della Nato

    20.00

    Daniele Ganser

    Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’istituzione nel 1945 delle Nazioni Unite  la guerra è stata bandita dalla politica internazionale. Uniche due eccezioni a tale divieto: il diritto all’autodifesa o un’azione bellica su mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Come documenta lo storico Daniele Ganser, negli ultimi settant’anni sono stati i paesi della NATO – la più grande alleanza militare, guidata dagli Stati Uniti – ad aver avviato in molti casi guerre illegali per garantire e ampliare il predominio dell’impero americano, ignorando il divieto dell’uso della forza stabilito dall’ONU e riuscendo sempre a farla franca. Ganser, attraverso l’analisi puntuale di tredici di questi conflitti – Iran, Guatemala, Egitto, Cuba, Vietnam, Nicaragua, Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Ucraina, Yemen e Siria – e delle loro disastrose conseguenze per i popoli, evidenzia come la NATO abbia sistematicamente sabotato le regole delle Nazioni Unite.

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    Morire per la Nato?

    13.00

    Fabio Filomeni

    La Nato, l’alleanza militare più longeva della storia, dopo la caduta del muro di Berlino ha cambiato pelle. Con la dissoluzione dell’U.R.S.S., venendo meno la sua principale ragione d’essere, la Nato è divenuta paradossalmente sempre più aggressiva trasformandosi in uno strumento in mano alla nazione che esercita la più forte influenza destabilizzante del pianeta: gli Stati Uniti d’America. Dopo aver messo i cosiddetti “boots on the ground” in vari teatri operativi, l’autore, ex tenente colonnello delle Forze Speciali, mette in discussione il modus operandi della Nato interpretando, l’attuale corso degli eventi in Ucraina che rischiano di degenerare in una Terza guerra mondiale.

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    NATO Special Forces

    55.00

    Soren Sunkler

    Questo studio sulle forze operative speciali della NATO mira a creare un lavoro che offra la migliore panoramica possibile al momento attuale. Tuttavia, le forze speciali della NATO sono in costante stato di cambiamento. La NATO ha 70 anni nel momento in cui scriviamo. Molte cose sono cambiate dai primi giorni del 1949 ad oggi, anche se molte forze per le operazioni speciali della NATO affondano le loro radici nelle SAS britanniche o nei commando britannici. Fanno eccezione l’Italia, la Germania e alcuni paesi dell’Est Europa. Anche l’espansione della NATO verso est ha comportato sfide molto grandi. Le forze speciali che in precedenza erano state addestrate ed equipaggiate in condizioni completamente diverse dovevano essere integrate e armonizzate.  Inoltre, il Trattato Nord Atlantico getta uno sguardo inquieto sui paesi baltici, che si sentono minacciati dal loro grande vicino ma che ora sono una parte importante della NATO. Le forze per le operazioni speciali della NATO devono essere in grado di affrontare la nuova guerra ibrida. Nonostante gli avvenimenti recenti, la Russia continua a essere un importante interlocutore politico per l’Europa a tutti i livelli. Sebbene le forze per le operazioni speciali abbiano un’importanza strategica nella NATO, funzionano solo in un complesso “quadro generale” in interazione con molti altri attori globali provenienti da tutti i rami delle forze armate, della politica, dell’economia, della società, delle autorità e del cyberspazio. Le forze per le operazioni speciali della NATO rappresentano quindi solo un aspetto di un’operazione globale, ma anche più della semplice somma delle sue parti. Indice: 1. 70 anni della NATO; 2. Forze speciali della NATO in transizione; 3. Quartier generale delle operazioni speciali della NATO (NSHQ); 4. Centro internazionale di addestramento speciale della NATO; 5. Scenari e dottrine oggi; 6. Ordine e Missione oggi; 7. Esercitazioni per operazioni speciali; 8. Puntate; 9. Nord America; 10. Portogallo: Tropas de Operações Especiais; 11. Spagna: Mando Conjunto de Operaciones Especiales; 12. Francia: Commandment des opérations spéciales (COS); 13. Comando componente composito per operazioni speciali (C-SOCC) “Centrale”; 14. Germania: KSK e KSM; 15. Gran Bretagna: UKSF (SAS, SBS, SRR, SFSG); 16. Cooperazione nordica in materia di difesa (NORDEFCO) “Nord”; 17. BALTSOF; 18. Polonia: POLSOCOM Wojsk Specjalnych; 19° Repubblica Ceca: 601° SKSS; 20. Comando della componente per operazioni speciali regionali (R-SOCC) “Sud”; 21. Italia: Commando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali; 22. BALCONE; 23. Grecia: Eidikés Dynámeis; 24. Romania: B6 OS “MV”; 25. Bulgaria: 68. SFB/CKCO; 26. Turchia: OKK; 27. Partner della NATO:

    Rilegato, 23 x 32,5 cm. pag. 206 interamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2019 da S. Ka.-Verlag

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    Nato Tiger Meet 2023. Gioia del Colle 2-13 Ottobre

    24.00

    AA.VV.

    Una delle esercitazioni complesse delle NATO con il maggior numero di velivoli impegnati; una delle esercitazioni complesse della NATO con una lunga tradizione; una delle esercitazioni complesse della NATO con la maggiore varietà di velivoli partecipanti; una delle esercitazioni complesse della NATO con il maggior numero di nazioni partecipanti. Sicuramente l’esercitazione NATO più colorata in assoluto: il TIGER MEET. Ospitato sulla base di Gioia del Colle, l’edizione del 2023 ha visto la partecipazione di 80 velivoli provenienti da 12 paesi.

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