I grandi convogli britannici per il rifornimento di Malta dell’estate 1941

Malta

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    I grandi convogli britannici per il rifornimento di Malta dell’estate 1941

    46.00

    Francesco Mattesini

    Le Operazioni “Substance” e  “Stile” “Mincemeat” e  “Halberd”, trattate in modo esaustivo  in   questa pubblicazione   di   Francesco  Mattesini, si svolsero nel Mediterraneo Occidentale tra la terza decade di luglio e la   terza decade del settembre 1941.  Il   risultato    degli    attacchi    fu   soddisfacente  dal    momento   che   gli  aerosiluranti italiani ottennero  successi importanti, colpendo  e danneggiando gravemente cinque navi, due delle quali affondate. I  Bombardieri  della Regia Aeronautica danneggiarono gravemente un cacciatorpediniere, e i MAS della Regia Marina danneggiarono un grosso piroscafo.  I maggiori successi furono conseguiti dal capitano pilota Francesco  Aurelio Di Bella, che  con il  suo  SM.79   della   283a    Squadriglia  Aerosiluranti   colpì     l’incrociatore   Manchester e    dal     colonnello  pilota  Riccardo  Helmuth Seidl, Comandante del 36° Stormo    Aerosiluranti, deceduto nell’abbattimento del suo aereo SM.84, dopo aver colpito la corazzata Nelson, nave ammiraglia della Forza H di Gibilterra, e decorato alla memoria con la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

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    Il blocco di Malta e l’esigenza C.3. Nel contesto della guerra in Mediterraneo Gennaio – Agosto 1942

    44.00

    Francesco Mattesini

    Negli anni precedenti l’inizio della Seconda guerra mondiale l’importanza strategica di Malta era stata considerata dalle Regie Forze Armate italiane, e la sua conquista era ritenuta necessaria nel caso di un conflitto con la coalizione franco-britannica. Ma nessuno studio fu realizzato per un’invasione dell’isola da affidare alla Regia Marina.  Nell’estate del 1941 i britannici con aerei e sommergibili che partivano da Malta causarono pesanti perdite ai convogli italiani. Il nuovo Capo del Comando Supremo, generale Ugo Cavallero, rispolverò quindi il progetto di sbarco. E in ottobre il generale Mario Roatta – Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – fu ufficialmente incaricato di approntare i piani per l’invasione di Malta, denominando il progetto Operazione “C.3”. Da questo momento i piani di sbarco, alla cui stesura contribuirono anche i tedeschi  furono sempre più perfezionati, fino a stabilire che l’operazione “C.3” (“Hercules” per i tedeschi), a cui dovevano partecipare quattro divisioni da sbarco e tre di paracadutisti e truppe aviotrasportate, con l’appoggio di tutte le forze aeree italiane e tedesche e di tutta la Marina italiana, si sarebbe dovuta realizzare per la fine del mese di giugno. Fu poi spostata al mese di agosto per la necessità di impiegarne parte delle forze in appoggio all’offensiva del generale Erwin Rommel contro Tobruk e per l’avanzata in Egitto.

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    L’ultima battaglia per Malta 10-30 ottobre 1942

    35.00

    Francesco Mattesini

    “Troppe volte, invece di fare un’onesta analisi storica, le troppe sconfitte delle armi italiane nella Seconda Guerra Mondiale sono state addebitate alla sfortuna o al tradimento. Bisogna invece onestamente e freddamente considerare, com’è ampiamente risaputo, che “la fortuna non si va a cercare a domicilio, occorre andarle incontro”, mente per il tradimento, soprattutto per quanto insinuato da Rommel, che poi nel dopoguerra ha dato sfogo a un’ampia letteratura con bersaglio, immeritato, soprattutto la Marina italiana, si può tranquillamente dire che esso non esisteva e le vittorie britanniche erano da addebitare ai seguenti motivi: all’organizzazione crittografica britannica Ultra (in particolare nel campo navale) che riusciva perfino a conoscere quanti aerei di scorta avessero le navi italiane dei convoglio con l’Africa settentrionale; alle carenti organizzazioni di chi guidava le sorti della guerra; alla disparità dei messi e delle scorte terrestri, aeree e navali; alla mancanza dei prodotti petroliferi; all’inferiore quantità e qualità dei mezzi costruiti durante il conflitto; ai progressi del nemico nel campo elettronico e dell’addestramento.”

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    La battaglia aeronavale di Mezzo Giugno. Operazione Julius. Il contrasto italo-tedesco alle operazioni britanniche “HARPOON” e “ VIGOROUS”

    44.00

    Francesco Mattesini

    Nella Seconda Guerra Mondiale, l’importanza di Malta è stata uno degli elementi determinanti per il successo degli Alleati, perché è servita come importantissima base aerea e base navale, dalla quale i britannici, operando da quella invidiabile posizione strategica, poterono attaccare i convogli dell’Asse in Libia, con risultati a volta straordinari, come quello dell’annientamento del grosso convoglio Beta (“Duisburg”) la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio. Per Londra, era prioritario soddisfare le necessità di rifornimento di Malta, organizzando convogli fortemente scortati che partivano da Alessandria e da Gibilterra, ma addirittura anche da Clyde, nella Scozia sud-occidentale. E questo passaggio di navi dall’Atlantico al Mediterraneo avveniva allorché le necessità incombenti, costringevano ad organizzare i convogli nel Regno Unito con la scorta rafforzata dalle unità della Home Fleet, la cui principale base era Scapa Flow, nelle Isole Orcadi. Pertanto, il rifornimento di Malta, con carburante, munizioni, mezzi di combattimento, artiglierie e prodotti alimentari, rappresentò sempre, negli anni tra il 1940 e il 1942, non soltanto un grosso problema logistico, ma anche un ingentissimo sforzo di carattere operativo, dovendo spesso raccogliere unità navali da ogni settore di operazioni, dall’Artico all’Oceano Indiano, per poter fronteggiare, adeguatamente, le ingenti forze aeronavali messe in campo dalle potenze dell’Asse per impedire l’arrivo a Malta dei convogli stessi, sia che giungessero da occidente come da oriente.

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    La battaglia di mezzo agosto. Operazione Pedestal. 1942: la flotta che salvò Malta

    28.00

    Il 10 agosto la piú grande flotta mobilitata dalla Royal Navy, a quasi tre anni dall’inizio del conflitto e a tre dalla fine, prende il mare diretta a Malta. L’obiettivo dell’operazione Pedestal, nota come Battaglia di mezzo agosto, è scortare quattordici navi con a bordo cibo, armi e medicinali fino a Malta. Lo scopo è il salvataggio della guarnigione britannica e della popolazione maltese, trecentomila persone che rischiano la morte per inedia; la battaglia che infurierà per cinque strenue giornate diverrà sinonimo di coraggio, risolutezza e sacrificio.

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    Malta 2 – 25/26 luglio 1941

    24.00

    Lino Mancini

    All’alba del 26 luglio 1941, mezzi di superficie e subacquei della X Flottiglia MAS attaccarono Malta per penetrare nel porto grande de La Valletta, azione che si concluse con una disfatta. In questo volume ne viene riproposta una rilettura, sia sulla base di documenti d’archivio, che di testimonianza diretta di uno dei partecipanti, per confutare troppe verità di comodo e indicare eventuali errori commessi nella pianificazione dell’azione. L’attacco viene riproposto con un esame dettagliato dell’ordine delle operazioni, delle rotte di avvicinamento e dei mezzi impiegati, il tutto corredato con la documentazione oggetto della ricerca. Viene inoltre ricostruita l’azione di Teseo Tesei per respingere la versione “maltese” secondo la quale non raggiunse il proprio obiettivo ma venne ucciso da un colpo di cannone nella fase di avvicinamento.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 152 con diverse foto b/n e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2011 da Editoriale Lupo

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    SGM – Obiettivo Malta – Operazione C3/Hercules

    10.00

    Collana di monografie derivate dalla rivista “Storia & Battaglie” di Editoriale Lupo. Gli argomenti trattati riguardano, essenzialmente, tematiche inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono costituite da circa 80 pagine, con un testo accurato e un ottimo apparato iconografico rappresentato da 100/110 fotografie b/n, una decina di disegni tecnici e una serie di utilissime tabelle. Questa monografia in particolare, si occupa dell’operazione C3/Hercules che, avrebbe dovuto portare all’occupazione dell’isola di Malta.

    Il ruolo strategico di Malta

    Le difese dell’isola

    La componente aerea

    I reparti italiani per la C/3 Hercules

    I mezzi da sbarco dell’Asse

    Le forze tedesche per l’Operazione hercules

    I bombardamenti su Malta

    I piani operativi e la rinuncia all’azione

    Come si sarebbe potuta svolgere l’azione

    Stampato nel 2016 da Editoriale Lupo

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