American sniper – Autobiografia del cecchino più letale della storia americana

Iraq

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    American sniper – Autobiografia del cecchino più letale della storia americana

    18.00

    Tra il 1999 e il 2009 Chris Kyle, membro dei Navy SEAL degli Stati Uniti, ha fatto registrare il più alto numero di uccisioni a opera di uno sniper di tutta la storia militare americana. I suoi compagni d’armi, che ha protetto con precisione letale dall’alto dei tetti e da altre postazioni invisibili durante la guerra in Iraq, lo chiamavano “la Leggenda”. Per i nemici, invece, era semplicemente al-Shaitan Ramadi, il diavolo di Ramadi. Texano di nascita, Chris impara a sparare da ragazzo, andando a caccia con il padre. Dopo aver fatto il cowboy e aver partecipato a diversi rodei, decide di arruolarsi nei SEAL e viene subito catapultato in prima linea nella “guerra al terrore” intrapresa dall’amministrazione Bush dopo l’11 settembre 2001. “American Sniper” è l’autobiografia di un guerriero che rimpiange di non aver ucciso più nemici, ma, al tempo stesso, non nasconde la drammaticità dell’esperienza bellica. Il racconto delle sue imprese si intreccia alle pagine dedicate alle vicende più strettamente private. Sino alla sofferta decisione di congedarsi, per diventare “un bravo papà e un buon marito”, e per aiutare, i reduci in difficoltà e abbandonati a se stessi. Sopravvissuto a battaglie, imboscate e trappole di ogni genere, Chris Kyle troverà prematuramente la morte proprio per mano di un giovane veterano afflitto da disturbo da stress post-traumatico un anno dopo l’uscita dell’edizione originale di questo libro.

    Cartonato con sovracopertina, 14,5 x 22 cm. pag. 352 + 8 pagine fuori testo con 27 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Mondadori

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    La battaglia dei ponti – Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III

    21.00

    Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L’ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un’inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del “ponte Charlie”. Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall’allora Colonnello Luigi Scollo, era l’unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l’11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l’evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l’autore prese nell’immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 212 illustrato con 36 foto e 14 cartine a colori

    Stampato nel 2018 da Itinera

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    La guerra del golfo. Diario di una guerra dimenticata

    25.00

    Il libro racconta tutte le difficoltà politiche che la partecipazione italiana incontrò, a partire da quelle dovute al Governo Andreotti e al Parlamento, nel cui ambito le decisioni necessarie e spesso impellenti furono invece prese troppe volte con le ben note lentezza e ambiguità della politica nazionale. Ma il libro del generale Arpino è soprattutto ambientato “in prima linea”, dove la guerra era appunto tale e veniva combattuta da tutte le forze della Coalizione. Il lavoro è strutturato principalmente su tre parti: la prima, dedicata alla preparazione delle forze rischierate nel teatro, alla pianificazione delle operazioni e al “targeting”, cioè l’analisi degli obiettivi e lo studio delle soluzioni migliori per colpirli. La seconda parte è tratta dal diario operativo dell’autore e descrive dettagliatamente le operazioni nel teatro, iniziate nell’ambito del rischieramento internazionale denominato “Desert Shield” (scudo del deserto) e confluite, allo scadere dell’ultimatum dell’ONU, nella campagna denominata “Desert Storm” (Tempesta del deserto). In questa seconda parte, che è sicuramente quella più estesa e importante del volume e che solo dopo la successiva “desecretazione” delle informazioni è stato possibile descrivere dettagliatamente, Mario Arpino racconta, giorno per giorno, la vita dei nostri equipaggi e del suo ridottissimo ma molto motivato staff di comando.

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    La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq (1980-1988)

    25.00

    Andrea Lombardi (a cura di)

    Un incubo durato otto anni. Un milione di morti e milioni di profughi. Armi chimiche, missili balistici e attacchi in massa di ragazzini-soldato. La doppiezza di una comunità internazionale che ha venduto armi ad entrambi i contendenti, preoccupandosi soltanto del prezzo del petrolio. Quella tra Iran e Iraq – senza dubbio – è una guerra dimenticata, presto sommersa dagli interessi energetici nel Golfo Persico e dagli equilibri politici nello scacchiere medio-orientale, preda di lotte intestine, ingerenze straniere e destabilizzazioni forzate. In questo libro – composto di numerosi saggi e curato da Andrea Lombardi – si analizza la storia del conflitto, indagandone le cause e gli effetti: un’opera unica nel suo genere, che riapre un capitolo controverso della storia recente e contribuisce a chiarire – come sottolineato nella Prefazione di Paolo Mauri – le successive evoluzioni nella regione, attraversata dalle “Guerre del Golfo”, dal fondamentalismo islamico e dalla mai sopita tensione tra Teheran e Washington.

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    Nassiriyah. Dall’attentato alla ricerca della verità

    20.00

    Carmelo Burgio

    Iraq, città di Nassiriyah, 12 novembre 2003, 10.40 del mattino (ore locale), un camion cisterna lanciato a tutta velocità esplode davanti all’ingresso della base militare Maestrale, sede della MSU italiana dei Carabinieri. L’attentato, rinominato subito dai mass media “Strage di Nassiriyah” provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni: l’esplosione è così violenta da distruggere completamente la base Maestrale riducendola a un rudere di cemento. Anche il complesso Libeccio, distante qualche centinaio di metri, viene investito. A vent’anni dalla tragedia, il generale Carmelo Burgio racconta la sua verità sull’attentato. Proprio in quei giorni fatali l’autore assumeva il comando della missione al posto del suo predecessore che terminava il mandato. Nassiriyah ricostruisce l’attacco terroristico del 12 novembre, i mesi immediatamente successivi dedicati alla ricostruzione del reparto e la lunga vicenda giudiziaria, volta a individuare le responsabilità penali e civili dei comandanti sul terreno. Una testimonianza diretta e personale di un evento drammatico che ha segnato la storia dell’Italia e dell’Arma dei Carabinieri.

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    The CIA War in Kurdistan. The Untold Story of the Northern Front in the Iraq War

    35.00

    Charles Faddis

    Una visione convincente dei mesi di preparazione segreta della CIA per l’invasione dell’Iraq del 2003. Scritto dal leader del team della CIA presente in Iraq prima della guerra, questa è una nuova e unica prospettiva su una guerra che rimane controversa e divide le opinioni.  All’inizio del 2002 Sam Faddis è stato nominato a capo di una squadra della CIA che sarebbe entrata in Iraq, con lo scopo di preparare il campo di battaglia e facilitare l’ingresso di forze militari convenzionali (40.000 soldati americani). Questa forza, costruita attorno alla 4a divisione di fanteria, in collaborazione con le forze curde e con l’assistenza della Turchia, avrebbe ingaggiato l’esercito di Saddam nel nord come parte di un’imminente invasione. Faddis si aspettava di essere sul campo in Iraq entro poche settimane e che l’intera campagna sarebbe probabilmente finita entro l’estate. Nel corso dell’anno successivo praticamente ogni aspetto di quel piano per la condotta della guerra nel nord dell’Iraq venne meno. La 4a divisione di fanteria non arrivò mai né altre forze convenzionali in numero considerevole. I turchi non solo non fornirono supporto, ma fecero di tutto per impedire alle forze americane di raggiungere il successo. Un esercito arabo che doveva assistere le forze statunitensi, venne meno prima di arrivare sul campo. Da solo, in inferiorità numerica,  Faddis, che lavorava con i peshmerga curdi, ha comunque aperto la strada a una vittoria brillante e in gran parte incruenta nel nord e alla caduta dell’Iraq di Saddam. Quella vittoria, consegnata a Washington e al Dipartimento della Difesa su un piatto d’argento, è stata poi sperperata. La resa delle forze irachene nel nord venne respinta. Tutte le istituzioni governative esistenti furono, in nome della de-baathificazione, smantellate. Tutti gli input del team di Faddis, che era stato nel paese per quasi un anno intero, sono stati ignorati. Le conseguenze di queste azioni furono e continuano ad essere catastrofiche.

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    The Paras in Iraq. Operation Telic 1

    25.00

    Craig Allen

    Per l’operazione Telic, la campagna del 2003 in Iraq, il Regno Unito è stato il partner minore degli americani, ma ha comunque contribuito con una forza sostanziale. Questa era basata sulla 1a divisione corazzata composta dalla 7a brigata corazzata, dalla 16 brigata d’assalto aereo e dalla 102a brigata logistica, con in più i Marines della 3 brigata commando. Questo libro si concentra sull’operato di due battaglioni paracadutisti della 16a brigata d’assalto aereo, il I e il III, e sul loro ruolo nella preparazione e durante la campagna, compreso l’addestramento nei campi temporanei in Kuwait e la preparazione finale di veicoli, armi e attrezzature pronte per l’attacco. Il ruolo dell’autore, come portavoce del 3 Para Battle Group gli ha dato la libertà di muoversi sul campo di battaglia, verificando con mano le operazioni dei paracadutisti brutannici. Questo libro, illustrato da oltre 200 fotografie a colori, mostra i paracadutisti britannici in combattevano durante la campagna irachena. Mostra la realtà delle forze britanniche in una guerra moderna, con approfondimenti sull’equipaggiamento del reggimento paracadutisti.

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