Guadalajara 1937 – La disfatta che non ci fu

Fascismo

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    Guadalajara 1937 – La disfatta che non ci fu

    20.00

    Questa è un’analisi dettagliata e puntuale di quella che la propaganda antifascista spacciò per “la prima disfatta del fascismo”. Nel presente lavoro si esaminano lo svolgimento della battaglia, le operazioni, le perdite delle due parti, basandosi sulle cifre e sui documenti d’archivio e i diari di guerra delle unità del C.T.V. conservati presso l’Archivio storico dello Stato maggiore dell’Esercito. Ne esce un quadro della battaglia ben diverso da quanto preteso dalla propaganda repubblicana.

    Brossura 14 x 21 cm., pagg. 157 di cui pagg. 12 ill. b/n

    Stampato nel 2015 da Italia Storica

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    Guida ai luoghi di Benito Mussolini. Da Predappio a Villa Torlonia

    9.90

    Pierluigi Moressa

    Un viaggio storico-culturale che svela tutti quei particolari scenari in cui hanno avuto luogo le tappe cruciali e salienti della vita di Benito Mussolini, ma anche della storia di un Paese. La narrazione, dal carattere divulgativo, chiara, rapida ed efficace conquista il lettore rendendolo davvero spettatore di una realtà forse non abbastanza comune e conosciuta, qui evocata attraverso le immagini fornite dalla guida fotografica che accompagna l’intero volume. Le descrizioni, le curiosità storiche e le informazioni aggiunte circa le attività turistico-culturali legate ai luoghi mussoliniani rendono un’immagine sempre più nitida lungo gli scorci delle città in cui Mussolini attraversò turbolenze personali e politiche

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    I canti della Guardia di Ferro

    18.00

    All’apparire del fenomeno legionario, il panorama sociale della Romania si caratterizza per la presenza massiccia di un contadinato autoctono estremamente povero, sul quale si è venuto a sovrapporre, in tempi recenti, uno strato straniero; il ceto medio locale, molto esiguo, vive a contatto immediato col mondo agricolo. In tale situazione, la realtà nazionale coincide con quella popolare, specialmente contadina, mentre la borghesia cittadina si identifica in buona parte con l’elemento forestiero. Molti canti poplari, divennero la base delle musiche della Guardia di Ferro Legionaria.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 78 con 3 illustrazioni b/n. In allegato Cd

    Stampato nel 2017 da Effepi

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    I discorsi della rivoluzione

    13.00

    Dal settembre al novembre 1922, Mussolini segna l’innesco della «Rivoluzione» e la genesi del Ventennio pronunciando cinque discorsi carichi di pragmatica e tensione ideale. Il capo del fascismo espone chiaramente il progetto di liquidare il sistema liberale e fondare un nuovo assetto politico chiamato a ridare dignità all’Italia dopo gli esiti della «Vittoria mutilata». Si rivolge a distese di giovani camicie nere, ex combattenti, operai e ai membri del Parlamento del Regno. Nelle sue parole, socialisti e filosofi materialisti sono a capo dei mali che attanagliano la Penisola. Il discorso di Napoli incassa persino il plauso di Benedetto Croce e rassicura, a distanza, re Vittorio Emanuele III e i membri di casa Savoia. Il futuro duce capisce sin da subito che quegli interventi possano servire a illuminare non solo l’iniziativa squadrista, ma tutta la Nazione sulla direzione del progetto governativo fascista, tant’è che sono tutti e subito pubblicati integralmente nella prima pagina del quotidiano «Il Popolo d’Italia», organo e grancassa del Pnf. Italo Balbo intuisce lo stretto legame tra quei discorsi e li raccoglie in un unico pamphlet.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 96

    Stampato nel 2020 da Eclettica

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    I discorsi, gli scritti

    18.00

    Michele Bianchi

    Raccolta di scritti e discorsi di Michele Bianchi, politico, sindacalista, giornalista e uomo di governo. Prefazione Benito Mussolini. Introduzione Gabriele Limido.

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    I discorsi, gli scritti

    9.00

    Michele Bianchi

    Raccolta di scritti e discorsi di Michele Bianchi, politico, sindacalista, giornalista e uomo di governo. Prefazione Benito Mussolini. Introduzione Gabriele Limido.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 170

    Stampato nel 2020 da Libreria Europa

    Condizioni del libro: piccola piega nella quarta di copertina in basso a sinistra e nelle pagine interne

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    I Due Pilastri del Fascismo

    20.00

    Raul Cesari

    La presente pubblicazione raccoglie tre saggi scritti da Raul Cesari in momenti e occasioni diverse. La loro unione ha lo scopo di mettere in totale evidenza i due cardini intorno ai quali ruotò l’esperienza storica esistenziale politica e sociale del Fascismo: la dimensione etica, centrata sulla visione eroica dell’uomo e del mondo; e il principio “razza”, nella sua centralità politica, come obiettivo e “causa finale” di ogni divenire comunitario. Inutile dire che mai come oggi, nel periodo pianificato di sostituzione e distruzione etnica, la visione rivoluzionaria del Fascismo risulta di estrema attualità come la sola necessaria, quindi come l’unica auspicabile, se intendiamo ancora sopravvivere.

    Brossura, i15 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2023 da La Stirpe

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    I fasci giovanili di combattimento. Una storia di socializzazione politica, militarizzazione e sport

    28.00

    Erminio Fonzo

     Il libro si sofferma sull’evoluzione organizzativa dei Fasci giovanili, sui loro rapporti con gli altri organi del regime e con le istituzioni statali, sulle principali attività, sui dibattiti teorici concernenti la politica giovanile e sui periodici rivolti alle nuove generazioni. Si è cercato anche di evidenziare i cambiamenti subiti dall’organizzazione nel corso degli anni e le differenze che presentava nelle diverse aree territoriali del Paese. Particolare attenzione è stata dedicata al contesto internazionale, perché negli anni tra le due guerre associazioni e movimenti per la gioventù si diffusero in tutto il mondo. Nel complesso, il libro si propone di dare un contributo agli studi sulla storia dei giovani e a quelli sull’Italia fascista, concentrando l’attenzione su alcuni temi fino a ora poco presi in esame dalla storiografia

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    I fascismi sconosciuti

    15.00

    I “Fasismi sconosciuti” è ancora un testo indispensabile per una conoscienza “panoramica”delle varie forme, che tra le due guerre mondiali, rivestì in Europa quel che Adriano Romualdi chiamava il “Fenomeno fascista”. Il testo intendeva e intende, colmare la grave lacuna di una storia ufficiale che, scritta dai vincitori, si è soprattutto sforzata di far dimenticare il Fasismo nella più ampia misura possibile, presentandone un’immagine falsa o deformata, ampuntandone le manifestazioni. Viene analizzato in particolar modo il complesso rapporto tra il Reich nazionalsocialista e le popolazionidei paesi occupati.

    Cartonato 11 x 20 cm. pag. 208

    Stampato da Ciarrapico

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    I muri del Duce

    30.00

    Questo libro è il racconto di un viaggio fotografico alla ricerca delle scritte lasciate sui muri delle case da vent’anni di fascismo, i famosi motti del ventennio, dal più antico che si trova a Torino, tratto da un discorso di Mussolini nel 1919, al più recente, che è a Chieri e fu gridato a Roma per l’entrata in guerra. Questo libro li raccoglie, li cataloga e li commenta, con la curiosità nuova verso un tema mai affrontato. Il testo e le oltre 300 fotografie a colori, frutto di anni di ricerche, ci presentano l’operazione “muri in camicia nera”, come e quando nacque, come venne gestita, come vennero scelti i motti, in quali occasione venivano dipinti e quanto costava realizzarli. Non è un recuperio nostalgico ma la raccolta di singolari testimonianze di un’Italia come ferma nel tempo.

    Brossura 22 x 22 cm. pag. 328 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2007 da Arca Edizioni

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    I Mussolini dopo i Mussolini

    18.00

    Edda Negri Mussolini – Mario Russomanno

    Nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del fascismo decretò la sfiducia a Benito Mussolini, capo del Governo in carica. La notizia raggiunse Rachele Guidi, consorte di Mussolini, a Villa Torlonia. Si trovava a Roma anche la primogenita Edda, moglie di Galeazzo Ciano, che aveva sottoscritto il documento di sfiducia al suocero. Presso l’aeroporto di Guidonia era di stanza il secondogenito Vittorio, pilota militare. I figli adolescenti della coppia, Romano e Anna Maria, si trovavano a Riccione, nella casa di vacanza di proprietà della madre. Si aprì improvvisamente davanti ai familiari del Duce un percorso irto di inattese difficoltà, caratterizzato da drammatici avvenimenti e dalla ricerca di una normalità difficile da raggiungere. Edda Negri Mussolini, figlia di Anna Maria, ha frequentato ciascuno di loro. In questo libro, scritto con Mario Russomanno, ne descrive il percorso esistenziale, le convinzioni, le attese, la quotidianità. Ne emerge un ritratto familiare denso di riferimenti agli avvenimenti storici di cui i Mussolini furono, inevitabilmente, protagonisti.

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    I pretoriani di Mussolini – Storia militare delle Camicie Nere 1923-1943

    12.00

    Agile lavoro sulla storia militare della Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), i cui membri erano noti anche come Camicie Nere. Un testo che ci consegna una viva istantanea di quei combattenti che si consideravano i “Pretoriani di Mussolini”.

    Brossura 14,5 x 20,5 cm. pag. 96 con 26 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2009 da Chillemi

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    I Ragazzi Della Rivoluzione

    24.00

    Gino Fornari

    “Dalle Alpi alla Sicilia la lotta si era fatta serrata e i fascisti, con la passione della loro fede inestinguibile e della loro volontà indomabile, marciavano senza esitazioni e senza paure mentre gli ostacoli cadevano ad uno ad uno dinanzi alla loro travolgente marcia. Passavano le squadre, con le loro fiamme in testa, con le loro canzoni e col loro ardimento. Testa alta, sguardo fiero, muscoli possenti sotto la camicia nera, pronti a scattare; manganello in mano, una bomba nel tascapane, un cuore da leone. Ecco gli squadristi. Un ordine e via”.

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    I tentacoli dell’OVRA. Agenti, collaboratori e vittime della polizia politica fascista

    29.00

    Mimmo Franzinelli

    Sigla di «Opera Volontaria di Repressione Antifascista», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell’Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali», o forse più probabilmente frutto dell’associazione nella fertile mente del duce con piovra o con Ochrana (la polizia segreta zarista), il termine «Ovra» continua a esercitare un fascino sinistro. Ma all’interesse scandalistico non avevano corrisposto studi adeguati. Basato sull’analisi dei fondi versati all’Archivio centrale dello Stato dal ministero dell’Interno, opportunamente verificati con quante più fonti possibili, il libro di Franzinelli – apparso per la prima volta nel 1999 e ora arricchito di una nuova introduzione e dell’elenco dei confidenti della polizia politica fascista – è uno studio innovativo per almeno due aspetti. In primo luogo la considerazione dei margini di autonomia che mantenne la polizia politica ereditata dall’epoca liberale, per cui la storia dell’apparato e le vicende dei funzionari non si identificano e non si esauriscono col fascismo. Il centro della ricerca poi è costituito dall’analisi degli informatori della polizia politica, reclutati specialmente nei movimenti di sinistra, con storie individuali in cui gli itinerari esistenziali e i percorsi ideologici risultano stravolti dall’impatto col sistema investigativo repressivo.

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    Ignis cova sotto le ceneri. Julius Evola, Arturo Reghini e l’imperialismo pagano

    17.00

    Fabrizio Giorgio

    Avvolti da un’aura di mistero risultano ancora oggi i complessi rapporti tra alcuni ambienti esoterici e i settori più oltranzisti del Partito Nazionale Fascista. Sebbene non si possa parlare di «radici occulte del Fascismo», è, tuttavia, innegabile che tali connessioni, ancorché tenute sapientemente nascoste, vi siano state. Tra i vari tentativi di orientare in senso tradizionale il movimento di Rinascita Nazionale, di indiscutibile rilevanza risulta quello di Arturo Reghini e del suo sodalizio pitagorico massonico. Non solo perché la trama ordita dal matematico fiorentino coinvolse molti esponenti del Regime, compreso, forse, lo stesso Mussolini, ma anche perché essa si basava su un preciso programma esoterico-politico che sinteticamente si può definire «imperialistico-pagano».

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    Il 1921 sulle pagine de L’Assalto – Giornale del Fascio di combattimento bolognese

    16.00

    Emilio Gentile, nel suo ultimo recentissimo libro, ha coniato un neologismo, definendo “astoriologia” la tendenza a giudicare e raccontare la storia (in particolare per ciò che riguarda il Fascismo), a prescindere dal suo svolgimento fattuale. Invece, è dai documenti e dagli avvenimenti che bisogna partire, senza trascurare quella importantissima fonte che sono i giornali dell’epoca, rivelatori certamente di stati d’animo e sentimenti diffusi, spesso prima ancora che diventino idee politiche di successo. È il caso de “L’Assalto” di Bologna, che, nato alla fine del 1920 come organo di un Fascio minuscolo, in una città “rossissima”, diventerà ben presto portavoce della gran parte dei Fasci locali, non solo della Regione e delle zone limitrofe, molto sensibili alla penetrazione fascista, ma dell’Italia intera.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    Il bosco e l’aratro

    20.00

    Arnaldo Mussolini

    Gli scritti e i discorsi qui pubblicati rappresentano un monito per l’ecologismo dei tempi moderni che dello spirito sembra aver perso completamente memoria». Frutto di una lunga ricerca tra archivi e riviste condotta dal gruppo abruzzese di Coscienza e Dovere, il libro racchiude, oltre a quattro discorsi, tutti i trentaquattro articoli, in tema di rilancio dell’agricoltura e difesa della terra, che Arnaldo Mussolini pubblicò sulle pagine de Il Popolo d’Italia tra il 1928 e il 1931. Questa raccolta  rappresenta a tutti gli effetti il lascito politico e spirituale, dal punto di vista agrario e ambientale, di Arnaldo Mussolini.

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    Il capitano “Neri” e la morte del Duce – Una tragedia avvolta nel mistero

    20.00

    La questio e della morte di Mussolini si è infranta finora su due scogli, che hanno a lungo impedito di accertare la verità dei fatti. Il primo scoglio è rappresentato dalla cosiddetta “versione ufficiale”, codificata dal Partito comunista. Il secondo, e non meno pericoloso, è quello costituito dall’incredibile numero di versioni “alternative”. Festorazzi basandosi su fonti orali e documenti di archivio inediti, è in grado ora di svelare il ruolo decisivo del capitano “Neri”, Luigi Canali, leader dei partigiani lariani, nell’azione di Giulino di Mezzegra del 28 aprile 1945.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 108

    Stampato nel 2019 da il Silicio

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    Il codice del Foro Mussolini

    25.00

    Nel 1932, anno del Decennale della Marcia su Roma, venne eretto davanti al Foro Mussolini il colossale obelisco in marmo di Carrara, detto Stele Mussolini. Prima di alzarlo, seguendo la tradizione antica e rinascimentale di lasciare simbolicamente ai posteri una traccia della propria civiltà e della sua visione del mondo, nelle fondamenta vennero posti alcuni medaglioni aurei coniati per l’occasione insieme al Codex Fori Mussolini, una pergamena contenente un testo in latino narrante la storia della Rivoluzione Fascista dal primo dopoguerra alla presa del potere, e glorificante l’opera di Mussolini e l’Italia Fascista. Questo testo latino non fu mai tradotto in italiano, ed è quindi la prima volta che questo documento di importanza storica e ideale viene presentato al lettore italiano moderno. A corredo del Codex, un inquadramento storico-architettonico del Foro Mussolini a cura dello storico e archeologo Pierluigi Romeo di Colloredo e un completo apparato iconografico comprendente planimetrie, fotografie d’epoca e le immagini del fotografo professionista Antonio Mele.

    Brossura, 19 x 25 cm. pag. 128 riccamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Associazione Italia

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    Il diciannovismo fascista. Un mito che non passa

    19.00

    Andrea Ventura

    Nell’immaginario storiografico la nascita del “vero” fascismo è collocata nel 1920-1921 e numerosi studi considerano il movimento del 1919 come un confuso e informe magma di sinistra. Nell’Italia del centenario della nascita dei Fasci italiani di combattimento, i mass-media hanno utilizzato questa interpretazione per parlare di estremismi, populismi e governi instabili. In questo quadro, il volume scava e identifica – quasi con metodo archeologico – i pluridecennali sedimenti discorsivi che si sono stratificati sul fascismo diciannovista, e torna a scriverne la storia. Il libro ricostruisce le pratiche e l’ideologia del primo fascismo svelandoci tutti i limiti del mito politico diciannovista.

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    Il diritto del duce. Giustizia e repressione nell’Italia fascista

    30.00

    Luigi Lacchè

    Giustizia e repressione: quali rapporti hanno intrattenuto nel processo di sviluppo, consolidamento e crisi del regime fascista? Questo binomio rappresenta un’importante prospettiva a partire dalla quale ricostruire la storia di qualsiasi regime totalitario, e del fascismo in particolare, visto che in questo caso la storiografia ha insistito soprattutto sulla repressione, trascurando il fatto che il regime fascista ha coltivato un’idea e una cultura istituzionale della “giustizia” in parte nuove, in parte collegate alle fragili radici del principio di legalità dello Stato liberale. Attraverso l’analisi dei protagonisti istituzionali, dei codici, degli organismi giudiziari, delle logiche e delle pratiche politico-giuridiche, nei saggi che compongono questo volume si delinea il processo di torsione in chiave repressiva che gli organi di giustizia hanno subito durante il ventennio all’interno di un quadro di asserita legalità, evidenziando altresì l’influsso che i “discorsi della giustizia” hanno avuto sulle forme giuridiche, politiche, istituzionali del fascismo.

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    Il fascismo contro il comunismo. Fascismo e bolscevismo

    15.00

    Antonino Pagliaro – Francesco Coppola

    Pubblicato nel 1938 dalla Biblioteca Popolare di Cultura Fascista, Il Fascismo contro il Comunismo di Antonino Pagliaro non si sofferma esclusivamente sulla nascita e l’evoluzione del comunismo, bensì focalizza l’attenzione sui punti salienti della dottrina fascista soprattutto in riferimento all’uomo e al lavoratore. Sempre del 1938, Fascismo e Bolscevismo di Francesco Coppola. Articolato in due parti, il testo affronta innanzitutto i due movimenti nel contesto della politica europea, per poi completare il quadro corredandolo di scritti riguardanti alcuni momenti della battaglia antibolscevica.

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    Il fascismo e l’immagine dell’impero. Retoriche e culture visuali

    35.00

    Luca Acquarelli

    La sera del 9 maggio 1936, dal balcone di Palazzo Venezia e dalle radio di tutta Italia, Benito Mussolini proclama l’istituzione dell’impero d’Italia, con il celebre discorso che annuncia «la riapparizione dell’Impero sui colli fatali di Roma». La narrazione dell’impero fascista è oggetto in questo libro di un’analisi approfondita, condotta attraverso la visione e la lettura delle immagini della propaganda. Se la vicenda storica è ovviamente sullo sfondo, il volume si concentra maggiormente sull’impianto iconografico e narrativo dell’impero, frutto della gigantesca macchina propagandistica messa in piedi dal regime fascista.

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    Il fascismo immenso e rosso

    20.00

    Giano Accame

    Al centro di questo libro sta un’interpretazione del fascismo che, seppur condotta con scrupolo scientifico, non è puramente catalogatoria di un fenomeno del passato. Ha una precisa funzione pratica: quella di fornire alla “destra” le categorie culturali di un nuovo protagonismo per uscire dal lungo letargo in cui la politica italiana è caduta con la crisi delle ideologie. La presente opera, edita per la prima volta nel 1990, oltre che ritracciare un percorso storico, ripropone quel modello di socialismo patriottico che è stato il filo conduttore della teorizzazione politica di Accame sin dagli anni Cinquanta. Come per molti scritti di Giano Accame l’attualità delle argomentazioni e tesi. Introduzione di Marcello De Angelis.

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    Il Fascismo rurale – Arrigo Serpieri e la bonifica integrale

    20.00

    Attraverso la storia di quest’uomo, peraltro croce di guerra oltre che accademico e cattedratico, principale protagonista delle bonifiche in Italia (ricordiamo anche il suo fondamentale ruolo nella battaglia del grano) e precursore della sociologia in Italia, il volume descrive il contesto storico e agricolo in cui operò il fascismo, leggendo dal suo punto di vista la situazione economica e politica nazionale confrontandola con quella estera. Egli fu teorico ed artefice dell’impresa che portò nel solo Agro Pontino alla creazione di 5 nuove cittadine e 18 borgate: la Bonifica Integrale dell’ Italia che all’epoca era una realtà prevalentemente rurale sia economicamente che a livello di mentalità e costumi. Il libro, attraverso un’analisi scientifica dei dati e delle fonti offre un quadro organico dell’Italia agricola, perchè non si può capire il fascismo se non se ne conoscono gli aspetti rurali.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 280

    Stampato nel 2001 da Settimo Sigillo

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    Il Leone – Un caso politico e giornalistico degli anni ottanta

    16.00

    La spagna di Francisco Franco fu rifuggio per molti esiliati politici che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dovevano trovare protezione dalle richieste di estradizione dei paesi d’origine. Tra i personaggi più famosi ricordiamo Leon Degrelle, Otto Skorzeny, Horia Sima, Wiekoslav Maks, Louis Darquier ecc. Degrelle fu uno dei casi più scottanti da gestire da parte del governo spagnolo, dati i reiterati tentativi di rapirlo per poterlo giudicare in Belgio, tentativi che giunsero anche ad accusarlo di traffico di opere d’arte per sceditarlo agli occhi del mondo. Grazie al sostegno di Cedade, organizzazione fascista costituita nel 1967, che si portò poi su posizioni nazionalsocialiste, Degrelle replicò alle puerili e infondate accuse con uno scritto pubblicato come “speciale” dell’omonima rivista del Circolo titolata Leon Degrelle, un leon iberico nazi. La Novantico ha tradotto in lingua italiana questo famoso libello.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 96 con circa 20 tra foto e disegni b/n

    Stampato nel 2007 da Novantico

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    Il maledetto trapezio di Venere. Il libro-scandalo di Appelius censurato da Mussolini

    15.00

    Roberto Festorazzi

    1934: il giornalista e scrittore Mario Appelius, inviato all’estero tra i più prolifici e onnipresenti di tutto il Ventennio, scrisse, per il suo editore Mondadori, un libro-inchiesta, intitolato “Il trapezio di Venere”, che documentava la tratta internazionale delle schiave bianche, come prima forma di globalizzazione del mercato della prostituzione. Avvalendosi della sua esperienza di consumato “redattore viaggiante”, e contando sul supporto informativo di fonti interne al trust mondiale del sesso a pagamento, Appelius si infiltrò nei gangli del Big Business, ne scoperchiò i punti vitali, e scrisse un’inchiesta avvincente, che non vide però mai la luce. Il libro, destinato e diretto, come atto di denuncia, alla Società delle Nazioni di Ginevra, fu infatti censurato per ordine di Mussolini. Il testo conteneva veementi accuse contro la Francia, rea di essere uno dei maggiori paesi di esportazione della “donna bianca” destinata ai bordelli di metà del mondo. In quel momento, il Duce stava intavolando feconde trattative con la Francia, e ritenne “inopportuna” la pubblicazione dell’opera.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 135

    Stampato nel 2021 da Macchione

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    Il Portogallo di Salazar. Politica, società, economia

    22.00

    Fernando Rosas – Alvaro Garrido

    Istituito da António de Oliveira Salazar nel 1933 e abbattuto quarantun’anni dopo da una rivoluzione incruenta, l’Estado Novo portoghese ha rappresentato la più longeva dittatura di destra nell’Europa del Novecento. Álvaro Garrido e Fernando Rosas ne ripercorrono l’intera parabola, offrendo per la prima volta al pubblico italiano una ricostruzione complessiva della lunga esperienza lusitana. Tramite una narrazione degli eventi fondata su un solido quadro interpretativo, gli autori chiariscono le ragioni dell’eccezionale stabilità di un regime che ha attraversato i decenni centrali del XX secolo, superando indenne anche la Seconda guerra mondiale e la sconfitta del modello politico fascista.

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    Il Regime dell’arte – Premio Cremona 1939-1941

    59.00

    La mostra, mai prima allestita, ripercorre la vicenda storica del Premio Cremona. Una ricostruzione del concorso pittorico voluto da Roberto Farinacci nel 1939 con l’intento di sostenere l’idea dell’arte come celebrazione dei valori e delle imprese del fascismo, a sostegno delle esigenze di propaganda ideologica del regime. Si affronteranno le ragioni della politica artistica di Farinacci e gli esiti figurativi della rassegna, attraverso una selezione delle opere presentate durante le tre edizioni, dal 1939 al 1941, utile a comprendere la trasformazione del linguaggio figurativo fra tradizione naturalistica, eredità delle avanguardie e metamorfosi del Novecento. Saranno quindi esposte le principali opere degli autori che vi parteciparono, tra i quali: Mario Biazzi, Giuseppe Moroni, Biagio Mercadante, Gian Giacomo Dal Forno, Pietro Gaudenzi, Donato Frisia, Luciano Ricchetti, Mario Beltrami, Divo Lotti, Innocente Salvini, Neno Mori, Cesare Maggi.

    Rilegato, 20,5 x 25,7 cm. pag. 326 con numerose foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Contemplazioni

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    Il sangue e l’oro – Benito Mussolini. L’uomo della Pace

    17.00

    Questo volume è indirizzato soprattutto ai giovani che desiderano addentrarsi nelle vicende del “ventennio”, da molti ritenute irripetibili. A differenza dei testi di autori “cattedratici”, spesso involuti e di ardua lettura, questo testo vuole essere scorrevole e accessibile a tutti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 252 con 24 foto b/n di documenti

    Stampato nel 1995 da Settimo Sigillo

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    Il socialismo rivoluzionario di Benito Mussolini 1883 – 1918

    28.00

    Roberto Mancini

    Questo lavoro non si limita a prendere in esame le origini del fascismo quale mera reazione alla condizione drammatica italiana nel 1918 – 1919, ma lo presenta comeil naturale sviluppo delle criticità tanto del socialismo materialista, quanto del liberalismo/liberismo borghese. La necessità di un ordine rappresentò il filo conduttore che mise d’accordo i sindacalisti rivoluzionari, i reduci di Fiume, quelli che attendevano impazienti l’attuazione della Carta del Carnaro del 1920 e gli squadristi sansepolcristi. Prefazione di Daniele Trabucco.

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    Italiani… tutti con la tessera! Manuale fotografico per il collezionista. 4 Volumi

    105.00

    Il Sesti

    Opera illustrata in 4 volumi sulle numerosissime tessere delle varie organizzazioni diel Partito emesse durante il periodo fascista, riprodotte a colori e brevemente commentate. Per ogni tipologia sono presentate diverse varianti, per anno e per rappresentazione. Illustratissimo a colori.

    Di seguito, l’indice dei vari volumi:

    Volume 1 – Interessante raccolta di tessere del periodo rappresentate in 272 foto a colori e 120 pagine: i Fasci precursori, l’Associazione Nazionalista Italiana, i Fasci Italiani di Combattimento, il Partito Nazionale Fascista, l’Ass. Famiglie Caduti, Mutilati e Feriti per la Rivoluzione, il Fascio Femminile, le Massaie Rurali, le Operaie e Lavoratrici a Domicilio, i gruppi rionali e locali, le Colonie, i Fasci all’Estero, il Partito Fascista Sammarinese, il Partito Fascista Albanese, l’Opera Nazionale Dopolavoro, l’Istituto Nazionale di Cultura Fascista, l’Istituto Coloniale Fascista, l’Istituto Fascista dell’Africa Italiana, l’Associazione Famiglie Numerose, Opera Nazionale Maternità Infanzia, l’EIAR, l’Istituto LUCE, l’Unione Nazionale Protezione Antiaerea, il CONI, il Club Alpino Italiano, la Reale Unione Nazionale Aeronautica e la Lega Navale Italiana.

    Volume 2 – Interessante raccolta di tessere del periodo rappresentate in 441 foto a colori e 180 pagine: le organizzazioni giovanili e il fascismo (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana, Associazioni studentesche varie, Azione Cattolica, Club Alpino Italiano, Corda Frates, Croce Rossa Italiana, Dante Alighieri, Istituti Vari, Lega Navale Italiana), l’Avanguardia Studentesca, l’Avanguardia Giovanile, i Gruppi Balilla, i Gruppi Piccole Italiane, Gruppo Giovanile Femminile, Gruppo Giovani Italiane, Gruppo Giovani Fasciste, Federazione Studenti Medi, i Fasci Giovanili di Combattimento, l’Opera Nazionale Balilla, l’Organizzazione Giovanile Italiana all’Estero, la Gioventù Italiana del Littorio, le colonie, la Gioventù Italiana del Littorio all’Estero, i Gruppi Universitari Fascisti e i Gruppi Universitari Fascisti all’Estero.

    Volume 3: Interessante raccolta di tessere del ventennio rappresentate in 370 foto a colori e 136 pagine:
    – Il Sindacalismo: Confederazione delle Corporazioni Sindacali, Confederazione delle Corporazioni Sindacali Fasciste, Confederazione Corporazioni Fasciste, Confederazione Naz. dei Sindacati Fascisti.
    – Parte I – Pubblica Amministrazione: I Ministeriali, Addetti alle Aziende Industriali dello Stato (Ass. Gen. Fasc. Addetti Aziende Industriali dello Stato, Ass. Fascista Addetti alle Aziende dello Stato), Ferrovieri (Associazione Nazionale Ferrovieri, Associazione Nazionale Ferrovieri Fascisti, Associazione Nazionale Fascista Ferrovieri dello Stato, Associazione Fascista Ferrovieri, Assistenza Sanitaria), Postelegrafonici (Associazione Nazionale Fascista Postelegrafonici, Associazione Fascista Postelegrafonici), Pubblico Impiego (Ass. Gen. Fascista del Pubblico Impiego, Associazione Fascista del Pubblico Impiego), Scuola (Ass. Naz. Fasc. della Scuola Primaria, Gruppo Nazionale Fascista della Scuola, Gruppi Assistenti e Professori Universitari Fascisti, Associazione Professori Universitari Fascisti, Associazione Assistenti Universitari Fascisti, Associazione Fascista della Scuola) Il Modello Unificato, La Previdenza.
    – Parte II – Il Privato: Agricoltura (Conf. Naz. Fascista degli Agricoltori, Federazione Nazionale Bieticoltori, Confederazione Fascista degli Agricoltori, Dirigenti di Aziende Agricole, Sezione Apicoltori Italiani, Acceleramento Ammasso Cereali, Confederazione Naz. dei Sindacati Fascisti dell’Agricoltura, Federazione Naz. Fascista Massaie Rurali, Confederazione Fascista dei Lavoratori dell’Agricoltura, Fed. Naz. Fasc. Impiegati Tecnici ed Amm. di Aziende Agricole e Forestali, Istituto Fascista di Tecnica e Propaganda Agraria, Fed. Naz. Fasc. Mutue di Malattia per i Lavoratori Agricoli, CFLA Istituto Nazionale delle Assicurazioni), Artigianato (Fed. Fascista Autonoma delle Comunità Artigiane d’Italia, Federazione Fascista Autonoma Artigiani d’Italia, Federazione Fascista Artigiani d’Italia, Fed. Nazionale Fascista degli Artigiani), Aziende di Credito ed Assicurazioni (Conf. Generale Bancaria Fascista, Conf. Naz. dei Sindacati Fascisti dei Bancari, Conf. Naz. dei Sindacati Fascisti Bancari, Conf. Naz. dei Sind. Fasc. del Credito e delle Assicurazioni, Conf. Fasc. Lavoratori Aziende di Credito e Ass.), Commercio (Confederazione Generale Fascista del Commercio Italiano, Confederazione Nazionale Fascista dei Commercianti, Confederazione Fascista dei Commercianti, Federazione Nazionale Fascista Venditori Ambulanti, Dirigenti Aziende Commerciali, Conf. Naz. dei Sindacati Fascisti del Commercio, Confederazione Fascista dei Lavoratori del Commercio), Industria (Confederazione Generale Fascista dell’Industria Italiana, Federazione Nazionale Fascista della Proprietà Edilizia, Dirigenti di Aziende Industriali, Confederazione Fascista degli Industriali, Conf. Naz. dei Sind. Fascisti dell’Industria, Conf. Fascista dei Lavoratori dell’Industria, Fed. Naz. Fascista degli Industriali dello Spettacolo, L’Assistenza Sanitaria), Professionisti e Artisti (Conf. Nazionale Sindacati Fascisti Professionisti e Artisti, Confederazione Fascista dei Professionisti e degli Artisti, Tessere Locali e Albi), Trasporti (Conf. Naz. Fasc. Trasporti Terrestri e della Navig. Interna, Conf. Naz. Sind. Fasc. dei Trasp. Terr. e della Navig. Int., Conf. Naz. Sind. Fasc. Comunicazioni Interne, Associazione Nazionale Marinara Fascista, Conf. Naz. Fascista della Gente del Mare e dell’Aria, Associazione Nazionale Insegnanti Nautici).
    – Parte III – Il Terzo Settore: Ente Naz. fasc. della Cooperazione.
    – La Libia

    Volume 4: le Squadre d’Azione, la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, Associazione Nazionale Combattenti, Associazione Famiglie Caduti, Gruppi d’Azione Nizzarda, Gruppi d’Azione Corsa, Unione Nazionale Ufficiali in Congedo, Associazione Nazionale Volontari di Guerra, Federazione Nazionale Arditi d’Italia, Istituto Nastro Azzurro, Reparti d’Arma (Alpini, Artiglieria, Bersaglieri, Carabinieri, Cavalleria, Fanteria, Genio, Granatieri, Guardia di Finanza), Repubblica Sociale Italiana, Repubblica Italiana e Associazioni reducistiche.

    4 volumi in brossura, 15 x 23 cm. pag. 120 + 180 + 136 + 164 interamente illustrati a colori

    Stampati nel 2021

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    Italo Balbo e le grandi crociere aeree 1928-1933

    25.00

    Edoardo Grassia

    Con la nomina di Italo Balbo al Ministero dell’Aeronautica prese avvio una politica di impiego della forza armata aerea orientata verso azioni propagandistiche funzionali al ministro, al duce e al fascismo.Nel 1928 gli idrovolanti italiani sorvolarono il Mediterraneo occidentale, mentre l’anno successivo fecero rotta sul Mediterraneo orientale e sul Mar Nero, con uno storico ammaraggio nell’allora sovietica Odessa. Nel 1930-31 la crociera aerea sull’Atlantico meridionale portò le squadriglie italiane a Rio de Janeiro e nel 1933 Balbo e la sua «centuria alata» raggiunsero Chicago e New York. Le immagini delle loro gesta e delle celebrazioni organizzate ai loro ammaraggi fecero il giro del mondo. Edoardo Grassia racconta queste straordinarie imprese in un saggio ricco di aneddoti e di fotografie che hanno fatto la storia della Regia Aeronautica

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    L’ architettura delle colonie d’oltremare. Un riflesso della «Modernità» fra sperimentalismo e identità nazionale

    24.00

    Giovanni Carbonara – Antonello Pagliuca – Pier Pasquale Trausi

    Il processo di colonizzazione non fu certo esente dagli orrori della guerra e dallo sfruttamento delle risorse economiche, seppur mitigato da una politica coloniale molto meno invasiva rispetto a quella delle altre nazioni. Tuttavia, parallelamente non si può trascurare l’apporto costruttivo che l’Italia profuse al fine di creare, soprattutto in Africa, una “Nuova Italia d’Oltremare”, spesso impostando sostanziali modifiche all’ambiente di vita delle popolazioni indigene, pesando fortemente sulla storia e le tradizioni locali. In circa un decennio di intensa colonizzazione l’impegno dello Stato e dei coloni italiani (imprenditori, professionisti ed operai) si tradusse nella realizzazione di decine di piani urbanistici, centinaia di edifici e migliaia di chilometri d’infrastruttura che da una parte stravolsero, in poco tempo, l’assetto originario delle città conquistate, sebbene non senza difficoltà logistiche e tecniche, d’altra parte crearono una serie di infrastrutture, ad utilizzo anche delle popolazioni indigene, in parte rimpiante dalle stesse popolazioni locali, in seguito alla fine dell’occupazione italiana.

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    L’aeropoema di Cozzarini – Primo eroe dell’esercito Repubblicano

    15.00

    Ristampa anastatica, accompagnata dalla riproduzione della cartolina disegnata dallo stesso Marinetti, del poema che esalta l’eroismo e il fecondo sacrificio della leggendaria figura di Rino Cozzarini, primo Caduto della riscossa repubblicana.

    Brossura punto metallico, 12 x 17 cm. pag. 23 con allegata la riproduzione di una cartolina

    Stampato nel 2009 da Associazione Italia

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    L’Asse Roma-Berlino-Tel Aviv – I rapporti internazionali delle organizzazioni ebraiche e sionistiche con l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista

    24.00

    Questo libro fornisce fatti, dati e documenti tanto importanti quanto ignorati nello studio della Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, nell’analisi degli intensi rapporti che hanno coinvolto diverse organizzazioni ebraiche (religiose, non religiose, socialiste, nazionaliste, sioniste, sioniste-revisioniste) e le gerarchie politiche dell’Italia di Mussolini e della Germania di Hitler: la presenza massiccia di ebrei tra i dirigenti dello stato fascista, il caso del giornale ebraico-fascista La Nostra Bandiera, gli intensi scambi tra i dirigenti sionisti e l’Italia di quegli anni in campo economico e politico, il rapporto privilegiato dei sionisti-revisionisti di Jabotinsky considerati i “fascisti del sionismo” e le organizzazioni di regime, l’esistenza di gruppi organizzati di ebrei “assimilati” favorevoli all’instaurazione del nazionalsocialismo, la consistente presenza di esponenti di origine ebraica nelle forze armate e negli apparati di potere tedeschi, le fonti finanziarie del regime hitleriano, i forti legami e gli importanti accordi “nazi-sionisti” tra cui l’Haavara (per il trasferimento delle proprietà ebraiche in Palestina) e gli Umschulungsläger (campi di addestramento per i pionieri sionisti presenti in Germania), le collaborazioni con i sionisti-revisionisti e in particolare la proposta di alleanza di guerra avanzata dal Lehi al Terzo Reich in cambio di aiuto per la creazione dello stato ebraico. Questo lavoro è il risultato di quasi due anni di studi. In esso sono riportate decine di estratti di giornali dell’epoca e diversi documenti inediti trovati dall’autore nelle sue ricerche in archivi storici italiani e israeliani. I testi citati nella bibliografia sono in larga parte di autori di origine ebraica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 240 + 23 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2010 da Il Cerchio

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    L’essenza del fascismo

    15.00

    Giorgio Locchi

    Cosa è stato il fascismo? Si tratta di un movimento solo italiano o anche europeo? Il fenomeno si è esaurito nel 1945 o ha una sua vitalità ancora oggi? Questo folgorante libretto di Giorgio Locchi ci aiuta a rispondere a tali domande. Interpretando il fascismo come prima espressione politica di un più vasto movimento spirituale – il sovrumanismo forgiato da Nietzsche e Wagner – Locchi dà una inedita profondità storica all’idea che ha incendiato il Novecento e che non cessa, ancora oggi, di popolare gli incubi dell’attuale sistema di potere

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    L’Europa e il fascismo. Alle origini del pensiero autoritario

    18.00

    Hermann Heller

    Europa und der Fascismus, pubblicato nel 1929 è rimasto troppo a lungo ignorato in Italia tanto dai giuristi quanto da storici e filosofi. Con Europa und der Fascismus Hermann Heller proponeva una precoce interpretazione del fascismo e imprimeva una forte scossa ai rigidi schemi della giuspubblicistica e del pensiero giusfilosofico, entrambi attardati sulla contrapposizione astratta tra le due “teorie generali” del decisionismo e del normativismo. Con la traduzione Carlo Amirante ricordò alla scienza giuridica che il pensiero tedesco non poteva essere ridotto a queste due polarità: tra normativismo e decisionismo, tra Kelsen e Schmitt vi era il pensiero di Heller, travolto dalla fine di Weimar e in Italia sovente dimenticato nonostante la sua ricchezza dottrinale. Heller aveva colto prima e meglio di altri le molte insidie che si annidavano nelle acrobazie teoriche degli addottrinati e che si apprestavano a tramutare hegelianamente il «razionale» in «reale».

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    L’ombra del duce. Il fascismo italiano in Germania

    34.00

    Wolfgang Schieder

    Il fascismo italiano, secondo Wolfgang Schieder da intendersi come modello di riferimento necessario all’interpretazione di tutti gli altri movimenti fascisti nati in Europa nella prima metà del secolo scorso, è indagato nel presente volume seguendo un approccio comparativo e transnazionale. Gli undici saggi qui raccolti si soffermano dapprima sulla figura di Benito Mussolini e sulla nascita del fascismo italiano per poi analizzare le modalità con cui questo venne percepito e accolto in Germania, grazie anche al determinante aiuto di mediatori come Giuseppe Renzetti, Erwin von Beckerath e Carl Schmitt. Di particolare interesse, secondo l’analisi di Schieder, è infatti il modo in cui Hitler guardò al fascismo durante la sua ascesa al potere e come il nazionalsocialismo tedesco, dopo il 1933, una volta evolutosi in regime dittatoriale, si distinse, nonostante le tante similitudini di carattere strutturale, dal suo modello italiano.

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    L’ultima raffica

    14.00

    Questo è il racconto, tormentato e commovente, di una pagina di storia della guerra civile. È la cronaca romanzata dell’eroica resistenza degli ultimi fascisti: un pugno di giovani volontari delle brigate nere, tra i quattordici e i diciannove anni, chiamati a presidiare un casolare tra le montagne del nord Italia. Una storia di coraggio e di abnegazione che lascia ammutoliti, dove la vita e la morte si mescolano al senso dell’onore e al rispetto della parola data, all’amor di patria e alla spartana volontà di donare se stessi. Un romanzo scomodo, ma vero: la narrazione di un’altra Italia capace di sforzi straordinari e di sacrifici olimpici, di fedeltà assolute e di esempi offerti con la naturale spontaneità della trincea, fino all’ultimo respiro. L’epilogo di un’epoca che si materializza nella lotta del sangue contro l’oro e dello spirito contro la materia, nella cristallina certezza che “se ci restasse di vita un sol minuto, noi lo vivremmo per un’eternità”. Prefazione di Maurizio Rossi.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2017 da Passaggio al Bosco

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    L’Universale. Contributi per un’atmosfera

    18.00

    Una selezione di articoli tratti da una delle più trasgressive riviste dell’avanguardia italiana degli anni Trenta, a cui collaborarono anche Montanelli, Pellizzi, Diano Brocchi e Romano Bilenchi. Invitò gli intellettuali italiani alla «lotta ferma e serena contro il barocco ambiente dei cerebratucoli camorristi» e contro il parassitismo di «quella classe di ricchi oziosi che sta assente dalla lotta economica».

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 212

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    L’arte pubblicitaria del Fascismo. Le Reclame nelle Riviste Italiane durante il Ventennio

    25.00

    Paolo Alberto Del Bianco – Davide Rossi

    Il presente volume, interamente illustrato a colori (i manifesti originariamente in b/n risultano seppiati) vuole essere un viaggio attraverso le reclama pubblicate sulle riviste del ventennio, illustrate da artisti come Depero, Boccasile, Seneca, Bucci e tanti altri. Uno strumento che ci riporta agli albori della pubblicità, molto utile per i collezionisti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 230 completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Edizioni Studio Del Bianco

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    La “Legione Straniera” di Mussolini

    22.00

    Tra le pagine poco note della partecipazione italiana alla II G.M. c’è quella relativa ai volontari stranieri che, inquadrati in vario modo nelle Forze Armate, combatterono per la causa del fascismo e dell’Asse, ma non solo. Per gli arabi e gli indiani si trattò di passare dalla condizione di prigionieri a quella di membri del primo nucleo dell’esercito di liberazione dei propri paesi. Nel caso dei serbi ortodossi, schierarsi al fianco del Regio Esercito fu, dopo lo smenbramento della Jugoslavia, una scelta imposta dalla neccessità di difendersi dalla politica persecutoria dei croati cattolici. Se per i cosacchi, i croati e gli sloveni determinante fu la scelta ideologica nella lotta al comunismo, per i dalmati e i maltesi combattere sotto il tricolore significava scrivere con il sangue un’altra pagina di storia per l’Italia. Per la prima volta, sulla base di una vasta documentazione, viene raccontata la storia della “Legione Straniera” di Mussolini.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 372

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    La carta del Carnaro. Stato, diritti di libertà e corporativismo

    18.00

    Leonardo Tosoni

    Benché sia sempre stata pacificamente riconosciuta una certa importanza storico-giuridica alla Carta del Carnaro, a questa valutazione non sono corrisposti, almeno nella prima metà di secolo seguente alla sua promulgazione, studi scientifici e approfondimenti accademici capaci di indagare fino in fondo gli aspetti maggiormente rappresentativi di questo documento costituzionale. Tra le ragioni a cui si deve questo stato di cose, vanno anzitutto considerate le complesse vicende che investirono la politica italiana – ma forse sarebbe più corretto dire la politica europea – nel corso del Novecento.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2021 da Libreria Europa

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    La conquista dello Stato. Giornale di battaglia e di Informazione Politica

    22.00

    Ramiro Ledesma Ramos

    Quella di Ramiro Ledesma Ramos (1905-1936) è, con tutta probabilità, una delle figure maggiormente dimenticate e trascurate dalla storia contemporanea spagnola. Dalla mente del giovane filosofo nacque il settimanale La Conquista del Estado, la cui attività durò dal 14 marzo 1931 (un mese prima della proclamazione della II Repubblica spagnola) sino al 24 ottobre dello stesso anno. Per la prima volta viene tradotta in italiano un’antologia degli articoli da lui scritti in questa importante rivista. Qui vi sono i semi, le idee e i motti che successivamente daranno vita alle organizzazioni e ai partiti fascisti che conosciamo.

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    La difesa della razza. 1938. Studi incrociati

    22.00

    Stefania Labruzzo  (a cura di)

    Se il 1936, con l’Asse Roma-Berlino, e il 1939, con il Patto d’Acciaio, furono teatro di un deciso avvicinamento politico-militare tra l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, è indubbiamente nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali da parte di Benito Mussolini, che entrambe le nazioni raggiunsero una perfetta intesa sul piano ideologico. Differentemente dal popolo tedesco, quello italiano, che, fino a tre anni prima – all’apertura delle ostilità con l’Etiopia – poteva ingenuamente intonare “Pupetta mora, africanina. Saprai baciare alla garibaldina”, veniva a trovarsi impreparato di fronte a una realtà pressoché sconosciuta: la purezza della razza. È a questa tangibile mancanza di conoscenza, a questa forte lacuna etico-culturale-identitaria che il regime fascista sentì la necessità pressante di porre rimedio.

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    La dottrina del fascismo e i documenti ufficiali dal 1919 al 1945

    12.00

    “La dottrina del fascismo”, può essere ritenuta il fondamento culturale di quell’azione che – attraverso la lotta – portò il fascismo stesso a compiere la rivoluzione. Per nulla dogmatica o accademica, la dottrina racchiude gli orientamenti filosofici, gli istinti vitali e gli slanci sociali di un fenomeno – quello fascista – che fu politico e spirituale al tempo stesso: la sintesi tra il pensiero e l’azione, la fede fanatica nel capo e nell’idea, il dono sacrale e incondizionato di sé, l’affermazione di avanguardie rivoluzionarie e consapevoli, la volontà di edificare una patria coesa e sovrana. E ancora: il richiamo alla tradizione della civiltà romana, il legame identitario con la terra dei padri, la dimensione verticale dell’esistenza, la centralità di uno Stato che oltrepassa il meccanismo burocratico, il primato del sangue sull’oro e dello spirito sulla materia, la concezione organica del popolo quale comunità nazionale. Il testo, arricchito dal saggio introduttivo di Luca Leonello Rimbotti, racchiude la famosa opera di Benito Mussolini, un intervento di Giovanni Gentile e anche un’ampia selezione di documenti ufficiali prodotti tra il 1919 e il 1945: dal Manifesto dei Fasci di Combattimento al Programma del Partito Nazionale Fascista, dalla Carta del Lavoro al Manifesto di Verona, dal Decreto per la socializzazione delle imprese al Decalogo dell’Italiano nuovo, redatto da Niccolò Giani per la Scuola di Mistica Fascista.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 184

    Stampato nel 2019 da Passaggio al bosco

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    La dottrina del fascismo e il suo posto nella storia del pensiero politico

    15.00

    Alfredo Rocco

    “Di quel complesso fenomeno politico e sociale, che si chiama fascismo, il quale, sorto in Italia, non più di sei anni or sono, ha riempito di sé tutta la vita italiana, e, oltrepassando le frontiere, ha avuto, dove più, dove meno, risonanza in ogni parte del mondo, molto si è discusso, molto si discute ancora”.

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