1945. Noi difendiamo Berlino

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    1945. Noi difendiamo Berlino

    14.50

    Valentino Appoloni

    Berlino, aprile 1945; la città è stretta nella tenaglia sovietica. Chi può fugge; invece alcuni reparti della divisione francese Charlemagne raggiungono la capitale, decisi a difendere quello che considerano l’ultimo bastione europeo. Amanti del vecchio continente, si sentono infatti fratelli degli uomini che si batterono a Poitiers, Maratona, Lepanto, Vienna. Presi in mezzo tra il fanatismo di un regime morente e la ferocia di una guerra senza quartiere, i francesi vivono le ore finali di una città in agonia. Dietro ai mucchi di macerie o nei palazzi devastati, i superstiti aspettano l’ultimo assalto dei russi.

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    Berlin 1933-45 avec Wilhelm Mohnke

    22.00

    Berlino 1933, Mohnke è uno dei primi ufficiali di quella che sarà la Leibstandarte SS Adolf Hitler. Questo libro ne ripercorre le gesta, alla testa dai suoi uomini dal 1939 al 1941, gravemente ferito in Yugoslavia, poi in Normandia e nelle Ardenne e, soprattutto, comandante della “Zitadelle” a berlino nel 1945, fino agli ultimi giorni della battaglia finale. Questo volume, in gran parte dedicata alla Battaglia di Berlino, fornisce informazioni inedite, nuove testimonianze e una iconografia eccezionale.

    Brossura, 23 x 29,5 cm. cm. pag. 80 illustrato con foto a colori e b/n e riproduzioni di documenti

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2013 da Heimdal

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    Berlin a vida o muerte – Volontari spagnoli nel Terzo Reich

    19.00

    Comandato dal Generale Munoz Grande, il corpo di spedizione spagnolo formato da migliaia di volontari, la Divisione “Azul”, partì per il fronte orientale nell’agosto del 1941 inquadrato nella Wehrmacht tedesca, dopo aver prestato giuramento ad Adolf Hitler. Dopo il contributo offerto ala campagna di Russia che in due anni costò alla Divisione quasi 4.000 effettivi tra caduti e feriti, i volontari spagnori combatterono ancora in difesa della vecchia “Europa, prima in Normandia e poi a Berlino. Miguel Ezquerra, già capitano dell'”Azul”, racconta l’ultima epica battaglia sostenuta dai suoi uomini nella capitale del Reich assediata dai bolscevicchi. L’unità riuscì ad contare alcune centinaia di combattenti inquadrati in due compagnie delle waffen-SS e, prese il nome del suo comandante. Il testo è arricchito dal lungo saggio di Carlos Caballero “Il battaglione fantasma. Spagnoli nella Wehrmacht e nelle Waffen SS (1944-45)”.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 240 + 16 pagine fuori testo con 29 foto b/n

    Stampato nel 2004 da Ritter Edizioni

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    Berlin Then and Now

    69.00

    Utilizzando la tecnica fotografica del mettere a confronto le immagini di ieri e quelle di oggi, il volume ci mostra la storia di Berlino dagli anni turbolenti della Repubblica di Weimar, quando comunisti e nazionalsocialisti combatterono l’un l’altro per il controllo delle strade, fino a Berlino capitale del Reich, teatro di architetture e iconografie spettacolari. La nuova Berlino, capitale del Reich millenario, cominciò a “sgretolarsi” sotto i bombardamenti selvaggi di migliaia di bombardieri inglesi e americani. L’attacco di terra sovietico, portò avanti metodicamente il lavoro di distruzione iniziato dagli occidentali, riducendo la città in macerie. Viene anche esaminata la posizione di Berlino come il punto focale della guerra fredda in Europa, che culmina nel 1961 con la divisione fatidica della città, separata fisicamente da un muro, che la lascia per quasi tre decenni, un’isola all’interno di un mare ostile.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 472 con circa 1700 illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1992 da After the Battle

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    Berlino 1945

    29.00

    La battaglia di Berlino (in tedesco Schlacht um Berlin, in russo Берлинская наступательная операция) fu lo scontro finale sul teatro europeo, che pose fine alla Seconda guerra Mondiale. A partire dal 16 aprile 1945, l’Armata Rossa sferrò il grande attacco sulla linea dell’Oder per distruggere le forze tedesche poste a difesa del cuore della Germania e conquistare la capitale del Reich; dopo scontri molto aspri, dure perdite da entrambe le parti e alcuni disperati tentativi di resistenza delle raccogliticce e disomogenee forze tedesche (seppur contraddistinte da alcuni reparti di volontari stranieri delle waffen-SS e dai giovani della Hitlerjugend), i sovietici, in netta superiorità numerica e di mezzi terrestri e aerei, riuscirono a portare a termine la loro missione: distruggere o catturare il grosso delle forze nemiche e a circondare e conquistare Berlino (2 maggio 1945). Già il 30 aprile Adolf Hitler, che aveva deciso di rimanere nella capitale accerchiata per organizzare l’ultima resistenza, si era suicidato per non cadere in mano nemica. Il Terzo Reich si arrese ufficialmente l’8 maggio, 6 giorni dopo la fine della battaglia.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 illustrato con nemerose foto b/n e colori

    Didascalie in lingua italiano/inglese

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Between the Oder and the Elbe – The Battle for Berlin 1945

    95.00

    Per molti anni questo lavoro di Wilhelm Tieke è stato utilizzato come una fonte importante per i libri che descrivono la lotta sull’Oder e l’assalto finale a Berlino nel 1945. Esso descrive in dettaglio i tentativi tedeschi di arginare la marea sovietica sul fiume Oder, l’attraversamento del fiume da parte dei russi, i cruenti combattimenti nella capitale del Reich fino alla morte dello stesso Hitler. Vengongono riportate le ultime direttive del Führer a Wenck e Steiner per rompere l’accercfhiamento di Berlino, ormai impraticabili per le ridotte forze a disposizione. Il libro analizza anche le azioni della testa di ponte Stettino, i combattimenti a Swinemünde, l’evacuazione dell’isola di Rügen, il ritiro delle unità dell’esercito da Nord di Berlino per arrivare all’Elba per arrendersi agli anglo-americani, ei disperati tentativi da parte delle truppe e dei civili di rompere il cercio di ferro e fuoco che attorniava Berlino. Le vane speranze di un capovolgimento di fronte che, nelle speranze di Himmler, avrebbero portato gli alleati occidentali a schierarsi con i tedeschi contro i sovietici, vengono raccontate azioni eroiche di piccoli raggruppamenti che lottarono sino all’ultimo uomo, l’alto numero di suicidi sia presso il personale milire che da parte della popolazione civile, la lotta dei volontari stranieri a difesa estrema del Reich germanico.

    Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 531 con circa 35 foto e 14 mappe + 1 mappa a colori ripiegata

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Fedorowicz

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    Bloody Streets. The Soviet Assault on Berling, April 1945

    69.00

    Aaron Stephan Hamilton

    Il 16 aprile 1945 l’Armata Rossa lanciò la sua quarta più grande offensiva lungo il fronte orientale durante la Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo era conquistare Berlino prima degli alleati occidentali. Sedici giorni dopo, l’ex capitale del Terzo Reich cadde sotto gli eserciti conquistatori dei generali Georgi Zhukov e del suo rivale Ivan Koniev. Il costo per catturare il più grande complesso urbano dell’Europa continentale, difeso da una manciata di divisioni eterogenee dell’esercito e delle Waffen-SS, sostenute dalle formazioni Volkssturm e Hitlerjugend armate principalmente du fucilim qualche arma automatica ePanzerfaust, era eccezionalmente alto. L’Armata Rossa ebbe a lamentare più vittime tra i suoi soldati in questo frangente che durante l’assedio di sei mesi di Stalingrado, perdendo più veicoli corazzaati rispetto alla battaglia di Kursk. Le perdite totali tra i difensori e la popolazione civile rimangono sconosciute. Il centro di Berlino era diventato un deserto. Le cicatrici dei combattimenti di strada sono ancora visibili oggi, settantacinque anni dopo la battaglia. Quando Bloody Streets è stato pubblicato per la prima volta nel 2008, descriveva per la prima volta giorno per giorno i combattimenti di Berlino attraverso vivaci resoconti in prima persona e immagini aeree d’epoca della città. Dieci anni dopo, questo studio innovativo è tornato in stampa completamente rivisto. I resoconti in prima persona non pubblicati in precedenza sia dal punto di vista tedesco che da quello sovietico integrano documenti d’archivio che includono nuovi dati dai diari di guerra operativi del I Fronte bielorusso e I Ucraino. Il libro è ampiamente illustrato con immagini d’epoca della città, panoramiche aeree e foto in tempo di guerra. Basandosi su più di 15 anni di ricerca, la seconda edizione di Bloody Streets è una pietra miliare per i lavori precedenti dell’autore sulle battaglie finali lungo il fronte orientale. Il presente lavoro imarrà uno studio di riferimento della battaglia di Berlino per gli anni a venire.

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    Der Panzerbar. Foglio di lotta per i difensori della grande Berlino

    22.00

    AA.VV.

    Il foglio di lotta per i difensori della Grande Berlino, così recitava la sottotitolatura, venne pensato da Goebbels per offrire una dettagliata cronaca giornaliera degli avvenimenti e per innalzare gli sforzi immensi che la popolazione civile e le varie diramazioni del partito si erano addossati per affiancare in maniera esemplare e incondizionata i combattenti. Si tratta di un giornalismo politico da prima linea che non ha il tempo, neanche la necessità, per indugiare in dotte analisi di critica ai massimi sistemi bensì rimarcare costantemente la drammaticità del momento e soprattutto l’appassionata e incredibile partecipazione collettiva a una battaglia che si andava consumando in feroci corpo a corpo nelle strade, nelle piazze, nei caseggiati. Uscendo dal 23 al 29 aprile intese offrire una immagine diretta, nitida e reale e senza infingimenti della quotidianità berlinese, delle sue indicibili sofferenze, sempre mettendo in evidenza gli innumerevoli atti di valore e la tenacia dimostrati da tutti.

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    For the defence of the Reich. The performance of one’s duty. The Memoirs of Klaus Grotjahn

    33.00

    Klaus Grotjahn

    Questa pubblicazione riporta le memorie di Klaus Grotjahn. Membro della Gioventù Hitleriana, prestò servizio in una squadra di riflettori a Dusseldorf, prima di essere inviato a Stettino quando compì 16 anni. Venne assegnato alla squadra di serventi di un cannone Flak da 88 mm, a cui venne attribuito l’abbattimento di 5 aerei nemici e anche la distruzione di 5 carri armati sovietici. All’inizio di aprile 1945, Klaus fu inviato a Berlino mentre le truppe sovietiche attraversavano la Pommerania. A causa di questa situazione, fu coinvolto nella battaglia finale per la capitale del Terzo Reich. Una volta che quel combattimento ebbe termine, fu fatto prigioniero e trascorse 5 anni nei campi di prigionia sovietici.

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    Fortezza Berlino – La caduta della capitale del Terzo Reich

    18.00

    Le cronache hanno a lungo guardato solo al combattimento degli uomini in divisa, dimenticando milioni di civili berlinesi travolti da quella storia. Solamente nel 1954 venne infatti pubblicato in Europa – ma non tradotto in Germania – l’intenso diario anonimo Una donna a Berlino cioè la cronaca lucida e spietata di una donna rimasta sola di fronte al dilagare delle violenze. E il lavoro di Marco Serena, attento agli schieramenti ed ai grandi nomi della guerra, prevede uno sguardo a queste figure tutt’altro che marginali. La situazione della città in guerra, le distruzioni, gli ultimi atti del conflitto in terra europea, vengono descritti nel dettaglio e documentati da immagini e schemi precisi ed esaurienti. Si parte dall’irrimediabile sconfitta delle truppe tedesche sul fronte orientale e la conseguente avanzata sovietica fino a Berlino, dove il regime organizzò l’ultima, disperata difesa, il cui cuore era il Führerbunker, descritto minuziosamente in queste pagine; l’epilogo, inevitabile, giunse nei primi giorni di maggio del 1945 e viene descritto con testi e immagini in parte inedite. Il libro è completato da appendici documentali e da una raccolta di manifesti della propaganda sovietica riprodotti a colori.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 160 con circa 136 foto b/n, 10 cartine e 19 manifesti

    Stampato nel 2008 da Bacchilega Editore

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    I leoni morti – La battaglia di Berlino

    22.00

    Saint-Paulien è lo pseudonimo di M.I. Sicard, che, giovanissimo, fu il braccio destro di Jacques Doriot, presidente del Parti Populair Francais, considerato dal 1936 al 1945 il partito “fascsita” per eccellenza in Francia. Sicard, nel 1946, fu condannato ai lavori forzati a vita. Si consegnò volontariamente alla polizia francese nel 1957 e fu quindi amnistiato. Questo libro che, l’autore stesso, definisce una via di mezzo tra il fatto storico e il romanzo, ha costituito per diversi decenni (e continua tuttora ad esserlo) un fondamentale punto di riferimento, quasi un’icona tra le letture preferite di quanti, vedono nella lotta spesso senza speranza dei volontari stranieri delle Waffen-SS, l’ultimo atto di una vecchia Europa delle varie etnie, delle diverse nazionalità che ormai è in pieno disfacimento. L’epopea dei volontari francesi nell’ultima difesa di Berlino. Così ne scrisse Otto Skorzeny: «Posso affermare che gli ultimi combattimento svoltisi attorno alla Cancelleria del Reich sono descritti da Saint-Paulien con rigorosa esattezza. Impegno tutti i miei camerati a leggere questo libro e posso solo rimpiangere che un’opera siffatta non sia stata scritta da un tedesco». L’abnegazione e il sacrificio di un reparto di Waffen-SS francesi nella capitale del Reich ormai circondata dai sovietici, resterà nell’immaginario delle generazioni di europei che credono ancora in una visione del mondo alternativa all’attuale, esempio estremo di coerenza, fedeltà, onore. A prescindere che il libro è attualmente pubblicato dalla nostra casa editrice, lo riteniamo uno dei dieci libri che non dovrebbero in assoluto mancare nella bibblioteca di chi vuole andare oltre e vedere la storia da una differente prospettiva.

    Brossura 15 x 23 cm. 288 pagine con 16 pagine fuori testo con 29 foto b/n

    Quarta edizione, stampato nel 2007 da Ritter Edizioni

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    La Batalla de Berlin 1945

    15.00

    Juan Vazquez Garcia

    Collana di monografie dell’editore spagnolo Galland Books dedicata essenzialmente alla Seconda Guerra Mondiale. I volumi sono interamente illustrati con fotografie d’epoca in b/n di eccellente qualità e tavole a colori con profili dei mezzi e tavole uniformologiche e, sono indicati sia per i modellisti che per gli appassionati di storia. La presente monografia si occupa in particolare della battaglia du Berlino, nell’aprile 1945.

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    La caduta di Berlino – L’ultima battaglia di Hitler

    25.00

    Un classico della storia militare, bilanciante l’accuratezza della ricostruzione storica degli ultimi combattimenti per Berlino dell’aprile-maggio 1945, dallo sfondamento sovietico sull’Oder sino alla battaglia di Seelow e la difesa finale della capitale del III Reich, e le avvincenti vicende di un pugno di carristi della Panzer-Division “Müncheberg” e volontari francesi dell’SS-Sturmbataillon “Charlemagne”, tra gli ultimi difensori di Berlino. Questa edizione presenta una traduzione rivista e annotata a cura del Wehrmacht Research Group, ed è integrata da nuove dettagliate mappe delle operazioni, fotografie dell’epoca in azione, immagini attuali dei luoghi dei combattimenti, e di illustrazioni a colori.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 240 con illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2020 da Associazione Italia

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    La difesa tedesca di Berlino

    27.00

    In questo studio la difesa della capitale del Reich viene analizzata in dettaglio in ogni suo aspetto: i vari contrastanti punti di vista, da quello di Adolf Hitler all’Alto Comando dell’Esercito e al Gruppo d’Armate “Vistola”, la sua pianificazione organizzativa, l’organizzazione delle posizioni difensive, le forze coinvolte (Wehrmacht, Waffen-SS, Volkssturm, Hitlerjugend e le altre forze paramilitari e di difesa locale), la situazione dei rifornimenti e le misure per la sicurezza della popolazione civile.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 129 illustrato con varie foto b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    La divisione Charlemagne – I combattenti della Waffen SS francese

    35.00

    Jean Mabire

    Questo è il secondo atto della drammatica rappresentazione che Jean Mabire ha realizzato sulle vicissitudini dei volontari francesi, inquadrati nella 33ª divisione della Waffen SS denominata Charlemagne. Una delle molte pagine di storia rimosse, in primis dai governi di Francia, imbarazzati dalla testimonianza dei loro connazionali. Impegnati in una strenua lotta sul Fronte Orientale, quei soldati saranno tra gli ultimi a retrocedere, lasciando sul terreno migliaia di caduti. Gli eventi di quei mesi terribili sono raccontati con tratti incisivi, rara sensibilità e abilità pittorica. Un esempio: Proprio dietro al fronte, ad alcune decine di chilometri dai russi, una donna, sola in casa, sembra colta da un attacco di follia. Indossa il suo vestito più bello e suona un valzer dopo l’altro, aspettando la violenza e la morte. Mabire ripercorre, tappa dopo tappa, l’odissea dei vari reparti, offrendo un testo di lettura che è allo stesso tempo emozionante e scorrevole. Protagonisti e comprimari, tutti peraltro realmente esistiti, balzano fuori dal libro e, quasi si assistesse ad una recita teatrale, si presentano a noi con precisi tratti somatici e psicologici, intrecciando brevi dialoghi estremamente funzionali alla dinamica della narrazione.

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    La lotta per Berlino

    30.00

    Joseph Goebbels

    Nella seconda metà della Repubblica di Weimar, l’azione politica dello Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori ebbe tra le sue priorità fondamentali la “lotta per la conquista delle strade” e la “lotta per Berlino”, per la capitale del Reich. È a queste due priorità che Joseph Goebbels, Gauleiter di Berlino dal novembre del 1926, dedicò nel 1932 un libro, dandogli il significativo nome di Kampf um Berlin. Der Anfang (La battaglia per Berlino. L’inizio). Tale libro – che descrive il primo anno da Gauleiter di Goebbels e che Thule Italia propone, così come nella versione originale, con un ricco contributo iconografico, fatto di foto d’epoca, manifesti dei vari raduni e vignette e disegni propagandistici (in primis quelli di Mjölnir) – contiene sia le motivazioni del perché fosse tanto importante per lo NSDAP il riuscire ad avere il dominio delle strade nella capitale, in quella roccaforte del Movimento operaio che era allora Berlino; sia un’accurata descrizione degli obiettivi e delle procedure organizzative delle manifestazioni nazionalsocialiste in questo suo primo anno di gestione del Gau. Non possono ovviamente mancare pagine interessanti sul Congresso di Norimberga del 1927, e passaggi fondamentali sulla SA – su quell’“ignoto uomo della SA” che rappresentava il vero nerbo del Movimento e il grande protagonista del Kampfzeit, il “periodo della lotta” – e sulla Vecchia Guardia del Partito, cui peraltro il libro è dedicato.

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    Les Dernieres Archives du Bunker 23-26 Avril 1945 Berlin 1945

    46.00

    Nel novembre 1945, due ufficiali francesi entrarono di nascosto nel bunker del Führer. Torcia in mano, scoprono i diversi pezzi di quella che fu la residenza “ultima” di Adolf Hitler. Nel mezzo di una pila di mobili e oggetti rotti, centinaia di documenti spargono il terreno. I due ufficiali prendono alcuni documenti che considerano interessanti. Tra questi ci sono una dozzina di telegrammi di primaria importanza storica che ci permettono di comprendere lo stato mentale dei soldati, degli ufficiali e dei dignitari del Terzo Reich e gli eventi che si svolgono tra il 23 e il 26 aprile 1945. Sono questi documenti che il presente volume riporta in esclusiva e che sono commentati da Paul Villatoux e Xavier Aiolfi specialisti della Seconda Guerra Mondiale.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 128 illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2018 da Heimdal

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    Morire a Berlino. Le SS francesi gli ultimi difensori del bunker di Adolf Hitler

    30.00

    Jean Mabire

    Terzo volume della trilogia di Jean Mabire dedicata ai volontari francofoni racconta l’ultima strenua difesa della Cancelleria del Reich a Berlino: il Crepuscolo degli dèi. Il Crepuscolo degli dèi, è stata l’ultima difesa del bunker che il Führer Adolf Hitler non volle abbandonare. La difesa della Cancelleria non era solo un obiettivo militare. I Russi avevano come fine la sua conquista per il 1° maggio, obiettivo impedito dai giovani legionari SS lo, sacrificando le loro stesse vite. Circa 300 volontari della SS Charlemagne partirono da Neustrelitz, facendo un secondo giuramento, destinazione la morte per la morte, come il Totenkopf che portavano sul loro Feldmütze. Durante la battaglia di Berlino, le SS francesi del battaglione d’assalto “Fenet”, lo Sturmbataillon con le compagnie Labourdette, Michel, Olliver, Rostand e della Kampfschule Weber, distrussero ufficialmente sessantadue carri sovietici. Ottocento carri e veicoli blindati furono messi fuori uso, in una settimana, dagli uomini della Waffen SS a Berlino. La Cancelleria era da molti giorni sotto un fuoco ininterrotto dell’artiglieria sovietica. In quell’inferno maleodorante, i comandi vennero improvvisati presso negozi, stazioni di polizia, fermate della metropolitana, sul cui marciapiede Krukenberg conferì una Croce di ferro. Struggenti gli atti di gratitudine della popolazione tedesca nel porgere ai loro salvatori francesi viveri, bevande e aiuti di primo conforto. A Fenet venne concessa, su proposta del Brigadeführer Mohnke, la Croce di Cavaliere della Croce di ferro. Il testo è accompagnato da diversi allegati: I gradi della Waffen SS; Canto di fedeltà della Waffen SS; La difesa di Kolberg; L’assedio di Gotehafen; La ritirata dal Mecleburgo; La marcia verso la Baviera; L’esecuzione di Bad reichenhall; Edizione a tiratura limitata accompagnata da un set di cartoline.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 322 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2021 da Novantico

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    Panzers en Berlin. Unidades Acorazadas Alemanas y Sovieticas combaten Por La Capital Del Reich

    22.00

    Alfonso Marina

    All’inizio del 1945 i sovietici avevano iniziato la loro marcia finale verso Berlino. La città si stavano preparando all’arrivo dell’Armata Rossa organizzando le forze disponibili e costruendo linee difensive, mentre i generali della Wehrmacht cercavano di fermare la marea sovietica sulle rive dell’Oder. Questo libro, incentrato sui combattimenti effettuati dalle unità corazzate schierate su entrambi gli schieramenti, narra la battaglia per Berlino sin dalle sue fasi iniziali in Pomerania, dove i carri armati Königstiger lanciati nel contrattacco riuscirono a fermare temporaneamente il maresciallo Zhukov. Alla fine, numericamente preponderanti, i carri T-34 e i possenti IS-2, nnostante le pesanti perdite subite, riuscirono ad avere la meglio sui difensori di Berlino. Le immagini d’epoca sono mumerose e si affiancano ad una serie di tavole e cartine a colori.

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    Reichshauptstadt Berlin 1926-1939 – Zeitgeschichte in Farbe. Vol. 1

    36.00

    Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla capitale del Reich, Berlino, negli anni 1926-1939.

    Cartonato, 21 x 30 cm. pag. 158 interamente illustrato con circa 27 foto b/n e 100 foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2009 da Arnd

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    Reichshauptstadt Berlin 1939-1941 – Zeitgeschichte in Farbe. Vol. 2

    36.00

    Collana di volumi essenzialmente fotografici a colori di un pool di editori tedeschi (Arndt – Pour le Merite…) dedicati alla Germania, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. L’originalità di questi libri sono proprio le bellissime foto a colori originali risalenti all’epoca descritta. Gli argomenti trattati vanno dalle parate nelle diverse città tedesche ai decorati con Ritterkreuz, dagli aspetti prettamente militari a quelli politici. Ogni volume di circa 150/160 pagine presenta una parte introduttiva di circa 30 pagine in lingua tedesca a cui fa seguito la parte fotografica a colori, di cui molte a piena pagina, con esaustive didascalie. Il volume in questione fa riferimento alla capitale del Reich, Berlino, negli anni 1939-1941.

    Cartonato 21,5 x 30 cm. pag. 160 interamente illustrato con circa 23 foto b/n e 132 foto a colori

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2009 da Arndt

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    Una donna a Berlino. Diario, 20 aprile – 22 giugno 1945

    20.00

    Anonima

    Una donna a Berlino” è un resoconto scritto del periodo che va dal 20 aprile al 22 giugno del 1945 a Berlino, dettagliante le esperienze vissute in prima persona dall’autrice durante l’occupazione della città da parte dell’Armata Rossa, descrivendo in particolare gli stupri subiti da lei e dalle donne del suo caseggiato. L’autrice riportò gli appunti in 121 fogli dattiloscritti, e il giornalista e scrittore Kurt Wilhelm Marek, il quale abitava nella stessa zona dei fatti, dopo aver scoperto l’esistenza del diario convinse l’autrice a pubblicarlo negli Stati Uniti nel 1954, e solo successivamente in Germania nel 1959. Su richiesta dell’autrice, l’opera fu pubblicata anonima: soltanto dopo la sua morte, la redattrice del diario fu identificata come la giornalista Marta Hillers (1911-2001). Con una nuova introduzione della professoressa Simonetta Bartolini e, in appendice, una scheda biografica di Marta Hillers e un approfondimento confermante la corrispondenza fattuale dei diari originali della Hillers con le successive stesure del manoscritto e del testo definitivo a stampa del 1954.

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