Fridericus Rex – Federico II e il cinema del Reich

Attilio Cucchi

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    Fridericus Rex – Federico II e il cinema del Reich

    30.00

    L’attenzione particolare della cinematografia tedesca alla figura di Federico II di Prussia si manifesta praticamente senza soluzione di continuità dal primo dopoguerra agli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, protraendosi, sia pure in modo più sporadico, sino agli anni Cinquanta e ancora ai giorni nostri. Nel 1936… la Germania si confronta nuovamente col re prussiano Fridericus. Se l’Unione Sovietica ha utilizzato le figure di Alexander Nevski e Ivan il terribile fra il 1938 e il 1944, se la Francia ha portato sugli schermi la figura di Napoleone e l’epopea della rivoluzione, Federico è una costante per il cinema tedesco, e questa continua riproposizione avviene piuttosto a partire dal primo dopoguerra, proseguendo durante il Terzo Reich con forme espressive e narrative non troppo diverse. Allegati al volume i film completi: Der Choral von Luthen; Der alte un der junge Konig; Fridericus; Der Gosse Konig.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 68. Con allegato cofanetto con 4 DVD

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    Simenon e il Pericolo Ebraico

    22.00

    Attilio Cucchi

    E’ con un misto di perplessità, pudore e rammarico che, non di rado, i curatori di un articolo sul più prolifico e popolare scrittore del Novecento, Georges Simenon, accennano al suo antisemitismo e alle accuse mossegli in Francia nell’immediato dopoguerra riguardo alla sua presunta collaborazione con le autorità tedesche […] Nel caso di Simenon, noto e pubblicato in Italia sin dagli anni Trenta, da qualche lustro si pone anche un po’ arbitrariamente il problema della sua collocazione ideologica e dell’attegiamento nei confronti dell’ebraismo, visti anche alla luce dell’ininterrotta riproposizione della questione olocaustica… L’opera comprende gli articoli pubblicati sulla “Gazette de Liège” e il saggio di Lèon Degrelle: Le rexiste Simenon.

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    Un proscritto all’UFA – I film di Ernst Salomon

    20.00

    L’impegno di von Salomon come sceneggiatore risulta dunque una sorta di paragdima delle varie tendenze che hanno caratterizzato la cinematografia nazionalsocialista, tesa all’emulazione del modello propagandistico sovietico incarnato dalla Potemkin, all’intrattenimento e alla competizione con quello americano, imitato non di rado con alterne fortune. Lo scrittore stesso testimonia di come tutto fosse iniziato a causa della sua militanza nei Corpi franchi, condizione che ne faceva in un certo qual modo un esperto, e nel Questionario indica il 1936 come anno d’inizio dell’attività di soggettista…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 75

    Stampato nel 2016 da Effepi

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