Catturati in Africa internati in India. I prigionieri italiani: le fughe dal Tibet ad Ancona. La Free Force Italia Redenta e la Repubblica Fascista dell’Himalaya

Africa

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    Catturati in Africa internati in India. I prigionieri italiani: le fughe dal Tibet ad Ancona. La Free Force Italia Redenta e la Repubblica Fascista dell’Himalaya

    18.00

    Lucio Martino

    Nelle parole del giornalista la storia dei prigionieri italiani catturati dagli inglesi in Africa, nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Diecimila di loro, tutti ufficiali, vennero internati nel campo di Yol, ai piedi dell’Himalaya. Come vivevano? Come passavano i lunghi giorni di prigionia? Chi ebbe successo, a guerra finita, nella vita civile? Chi non ce l’ha fatta e perché? Come venne affrontato l’Armistizio quando anche nel Tibet nacque la Repubblica Fascista? Il libro è una galleria di eventi e di personaggi, dai compagni di fuga come i due ufficiali di Marina anconetani, Elios Toschi e Camillo Milesi Ferretti, vera ossessione degli inglesi, che sulle loro teste misero una taglia di 20.000 rupie, alle guide indù, o alle avventurose scalate himalayane di chi divenuto collaborazionista ebbe il permesso, di uscire dal campo, giurando sul proprio onore di rientrare o infine agli “irriducibili” che furono tutti raggruppati nel recinto 25, uno dei quattro di Yol.

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    Dalle Alpi all’Africa. La politica fascista per l’italianizzazione delle ‘nuove province’ 1922-1943

    32.00

    Roberta Pergher

    L’Italia fascista mise a punto strategie precise per consolidare il dominio sulle recenti acquisizioni territoriali: le regioni nord-orientali del Paese e le colonie in Africa settentrionale. In che modo il regime si impegnò a formulare e imporre la sovranità italiana su territori e popolazioni molto diversi fra loro, ma ugualmente estranei alla nazione? Come mostra Roberta Pergher attraverso lo studio di quanto avvenne in Alto Adige e in Libia, la politica di insediamento in quelle regioni non fu ideata per risolvere un problema di sovrappopolazione, bensì per rafforzare il controllo su aree di fatto non italiane. Pergher esplora le caratteristiche della politica di insediamento fascista, ma anche il modo in cui gli italiani presero parte o si opposero agli sforzi del regime per italianizzare i territori in cui l’autorità era contestata.

    Brossuara, 15 x 21 cm. pag. 364

    Stampato nel 2020 da Viella

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    Il Portogallo nelle Guerre d’Oltremare – Dottrina operativa e operazioni di controinsurrezione in Africa (1961-1974)

    30.00

    Questo libro, scritto dal Prof. John P. Cann, il più grande esperto nordamericano del metodo portoghese di contrasto alla Guerra Subversiva è un testo inedito in Italia. Pubblicato negli USA nel 1997, rappresenta ancora oggi un libro imperdibile per gli analisti italiani di Counterinsurgency (COIN) e, più in generale, per gli studiosi delle tecniche di soppressione delle forme di sovversione politica e militare. Il merito del Professore Cann non è solo quello di aver voluto interpretare i fatti descritti dal punto di vista dei militari che concepirono e realizzarono l’approccio portoghese al COIN, ma è soprattutto quello di aver voluto analizzare una esperienza militare tatticamente vincente, ma spesso ignorata dagli storici e dagli esperti di Controinsorgenza. Infatti, nonostante fosse diplomaticamente isolato ed economicamente limitato, il Portogallo riuscì con uno sforzo logistico impressionante, a condurre e a vincere contemporaneamente, per più di dieci anni, tre operazioni di Counterinsurgency in tre Teatri Operativi differenti: Angola (1961-1974), Guinea Bissau (1963-1974) e Monzambico (1964-1974).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 320 + 32 pagine fuori testo con foto b/n + 8 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2019 da edizioni Il Maglio

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    Kindu. Una missione senza ritorno

    18.00

    Nel 1960 il Governo italiano attua la prima missione all’estero delle nostre Forze armate sotto l’egida delle Nazioni Unite, inviando in Congo un contingente aeronautico appartenente alla 46ma Aerobrigata Trasporto Merci, di stanza presso l’aeroporto militare di Pisa San Giusto, e una unità della Croce Rossa Italiana. In un quadro geopolitico complesso ed estremamente pericoloso, l’11 novembre 1961, tredici aviatori vennero uccisi da bande di soldati ammutinati, aprendo così la pagina nera della nostra storia conosciuta come strage di Kindu. Questo volume, attraverso una accurata documentazione, testimonianze e racconti, ricorda i tredici uomini le cui vite sono state lì tragicamente spezzate.

    Brossura 17,5 x 24 cm. pag. 193 con 42 foto b/n e colori

    Stampato nel 2008 da Herald Edizioni

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    Mancò la fortuna non il valore. Storia militare dei soldati italiani in Africa 1940-1943

    24.00

    Antonio Leggiero

    Tra racconto e saggio storico, un resoconto suddiviso in tre ampie parti della lunga, drammatica e tragica campagna militare delle nostre forze armate in Africa dall’inizio delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale, nel fatidico giugno 1940, fino a quando, nel 1943, l’ultimo soldato italiano abbandonò il suolo africano. La prima parte tratta l’avanzata in Nord Africa delle truppe dell’Asse e la frenetica, concitata e tumultuosa “fase del pendolo”, durante la quale gli eserciti in campo si avvicendarono in offensive e ripiegamenti sullo scacchiere dell’Africa Settentrionale. L’autore prosegue, per afferenza cronologica e quindi per omogeneità descrittiva, con la narrazione e la rievocazione delle disperate vicende del nostro impero in Africa Orientale. Nella seconda è descritto il lungo periodo di stasi e di blocco del fronte, sebbene denso di aspri combattimenti fra le nazioni, in attesa delle vicende risolutive della battaglia di El Alamein. La terza parte conclude la narrazione con l’epica, leggendaria e per noi tanto gloriosa, ma sfortunata, battaglia di El Alamein, descritta minuziosamente in tutti i suoi passaggi più significativi

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    SGM – Tobruch 1942 trionfo dell’asse

    8.00

    Collana di monografie derivate dalla rivista “Storia & Battaglie” di Editoriale Lupo. Gli argomenti trattati riguardano, essenzialmente, tematiche inerenti la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono costituite da circa 80 pagine, con un testo accurato e un ottimo apparato iconografico rappresentato da 100/110 fotografie b/n, una decina di disegni tecnici e una serie di utilissime tabelle. Questa monografia in particolare, si occupa della conquista di Tobruch nel 1942, considerato a ragione, un trionfo per le forze dell’Asse in Africa settentrionale.

    Sommario.

    – Introduzione

    – Il quadro strategico

    – Armi nel deserto intorno a Tobruch

    – Armi e mezzi a confronto

    – Il problema dei rifornimenti navali

    – Un gancio aggirante: la battaglia di Ain El-Gazala

    – Le capacità tattiche tedesche

    – Le operazioni aeree

    – La caduta di Tobruch

    – Il nuovo quadro strategico il miraggio delle piramidi

    – Il campo di battaglia oggi

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 66 completamente illustrato con circa 90 foto b/n e alcune cartine

    Prodotto da Editoriale Lupo

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    Teatrino africano. Racconti attorno al fuoco di un bivacco

    20.00

    Giancarlo Coccia

    Il filone hollywoodiano straripa di storie di un’Africa che non esiste più o, forse, non è mai esistita. Agli occhi di un Occidente ingenuo, ancora innamorato dell’idea del buon selvaggio incorrotto e incorruttibile, il continente africano continua ad essere una terra di romantiche avventure e anime candide sullo sfondo di un paradiso naturale.Ma è davvero così? Giancarlo Coccia ci mostra un’altra Africa, quella cruda, violenta, impenetrabile anche a chi, innamorato non corrisposto, a questa terra ha dedicato tutta la sua vita. Un quadro disincantato raccontato da un palcoscenico su cui si muovono, attori loro malgrado, figure come quella della mamibi trevigiana Kuki Gallmann, di Robert Ruak, Almerigo Grilz o, ancora, Matzangainisse, Giulio Andreotti e tanti altri. Sullo sfondo, come una scenografia, le guerre civili, le lotte per il potere e gli spazi infiniti di un’Africa mai raccontata, sporca del sangue di chi qui ha trovato la fine del suo trilho, il suo sentiero, ma ancora con tanto, troppo da raccontare.

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    Vincere. The Italian Royal Army’s Counterinsurgency Operations in Africa 1922-1940

    49.00

    Federica Saini Fasanotti

    Basato su una ricerca durata 10 anni negli archivi italiani e su soppraluoghi sui campi di battaglia, il presente volume, esamina un argomento poco conosciuto: le operazioni di controinsurrezione condotte dal Regio Esercito Italiano in Libia ed Etiopia dal 1922 al 1941. Le forze italiane hanno affrontato le popolazioni locali mentre conducevano la controinsurrezione (COIN) in quello che era, per loro, un nuovo teatro di guerra. In Libia, la ribellione venne debellata repressa nell’arco di dieci anni, a un prezzo decisamente alto per le popolazioni locali. In Etiopia, dove le operazioni COIN furono interrotte dalla Seconda Guerra Mondiale, i dati disponibili suggeriscono che le azioni militari, accompagnate da una politica più responsabile nei confronti della popolazione, avrebbero alla fine sconfitto l’insurrezione. L’uso della forza aerea in Etiopia fece un’enorme differenza e le sue lezioni furono apprese molto prima dell’esperienza francese in Algeria. Gli italiani hanno condotto operazioni di controinsurrezione per oltre 20 anni in due teatri geograficamente separati e in due ambienti operativi molto diversi. Si può imparare molto, anche applicando certe teorie nelle situazioni conflittuali attuali, prendendo spunto da queste due diverse esperienze operative.

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