Rivoluzione sociale – “Critica fascista” e il Corporativismo

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Tra le due guerre il corporativismo costituì per molti intellettuali italiani lan “nuova scienza economica” capace di porsi oltre le teorie economiche comuniste e liberali. Il quindicinale “Critica fascista”, magistralmente diretto da Giuseppe Bottai, fu il palcoscenico privilegiato dai dibattiti su tutti i temi sociali dell’epoca: il ruolo del sindacato, la costruzione dell’edificio corporativo,lo studio economico dei paesi esteri, il Convegno di Ferrara, il rapporto con la Rivoluzione Francese e l’anticapitalismo tra i principali. Sergio Panunzio, Camillo Pellizzi, Ugo Spirito, Berto Ricci: solo un piccolo esempio dei molti protagonisti di questo profondo momento di riflessione economica, insuperato dall’Unità ai giorni nostri.

Brossura, 15 x 21 cm. pag. 364

Stampato nel 2015 da AGA

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Francesco Carlesi

Tra le due guerre il corporativismo costituì per molti intellettuali italiani lan “nuova scienza economica” capace di porsi oltre le teorie economiche comuniste e liberali. Il quindicinale “Critica fascista”, magistralmente diretto da Giuseppe Bottai, fu il palcoscenico privilegiato dai dibattiti su tutti i temi sociali dell’epoca: il ruolo del sindacato, la costruzione dell’edificio corporativo,lo studio economico dei paesi esteri, il Convegno di Ferrara, il rapporto con la Rivoluzione Francese e l’anticapitalismo tra i principali. Sergio Panunzio, Camillo Pellizzi, Ugo Spirito, Berto Ricci: solo un piccolo esempio dei molti protagonisti di questo profondo momento di riflessione economica, insuperato dall’Unità ai giorni nostri.

Brossura, 15 x 21 cm. pag. 364

Stampato nel 2015 da AGA

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