Operationszone Adriatisches Kustenland – Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana durante l’occupazione tedesca 1943-1945

47.00

Dal settembre 1943 al maggio 1945 le provincie dell’Italia nord-orientale (Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e l’allora provincia di Lubiana vennero dopo l’8 settembre occupate dai tedeschi e di fatto amministrate direttamente dalla Germania, assumendo il nome di “Operationszone Adriatisches Kustenland” (Zona d’Operazione Litorale Adriatico). Si trattava di una regione strategicamente importante, sia perchè controllava alcune tra le principali vie di comunicazione tra il Reich, l’italia e i Balcani, sia per la sua vicinanza all’Austria, che la rendeva un probabile obbiettivo di uno sbarco alleato. Tali considerazioni di ordine strategico, nonchè l’intensità della resistenza armata partigiana italiana ma, soprattutto jugoslava, obbligarono i tedeschi a mantenervi costantemente forti contigenti di truppe. Questi vennero affiancati da numerosi reparti della Repubblica Sociale Italiana nonche da varie unità collaborazioniste di varia nazionalità: Sloveni, Croati, Cosacchi, Caucasici, Serbi, Montenegrini, etc. Utilizzando particolarmente le fonti d’archivio, questo volume analizza la presenza e l’evoluzione delle FF.AA. tedesche (Esercito, SS e Ordnungpolizei), della R.S.I. e di altre nazionalità che operarono nell’O.Z.A.K., dall’entrata in Italia dei primi reparti tedeschi a fine agosto 1943 fino alle conclusione delle ostilità nel maggio 1945. Capitoli specifici sono dedicati alla descrizione delle operazioni anti-partigiane condotte nella regione.

Brossura 17 x 24 cm. pag. 808 con diverse cartine b/n ripiegate + 18 cartine a colori in faldone

Stampato nel 2005 dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione

Esaurito

COD: SB01354 Categorie: , ,

Descrizione

Stefano Di Giusto

Dal settembre 1943 al maggio 1945 le provincie dell’Italia nord-orientale (Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e l’allora provincia di Lubiana vennero dopo l’8 settembre occupate dai tedeschi e di fatto amministrate direttamente dalla Germania, assumendo il nome di “Operationszone Adriatisches Kustenland” (Zona d’Operazione Litorale Adriatico). Si trattava di una regione strategicamente importante, sia perchè controllava alcune tra le principali vie di comunicazione tra il Reich, l’italia e i Balcani, sia per la sua vicinanza all’Austria, che la rendeva un probabile obbiettivo di uno sbarco alleato. Tali considerazioni di ordine strategico, nonchè l’intensità della resistenza armata partigiana italiana ma, soprattutto jugoslava, obbligarono i tedeschi a mantenervi costantemente forti contigenti di truppe. Questi vennero affiancati da numerosi reparti della Repubblica Sociale Italiana nonche da varie unità collaborazioniste di varia nazionalità: Sloveni, Croati, Cosacchi, Caucasici, Serbi, Montenegrini, etc. Utilizzando particolarmente le fonti d’archivio, questo volume analizza la presenza e l’evoluzione delle FF.AA. tedesche (Esercito, SS e Ordnungpolizei), della R.S.I. e di altre nazionalità che operarono nell’O.Z.A.K., dall’entrata in Italia dei primi reparti tedeschi a fine agosto 1943 fino alle conclusione delle ostilità nel maggio 1945. Capitoli specifici sono dedicati alla descrizione delle operazioni anti-partigiane condotte nella regione.

Brossura 17 x 24 cm. pag. 808 con diverse cartine b/n ripiegate + 18 cartine a colori in faldone

Stampato nel 2005 dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione

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