Aviazione. Henschel Hs 129 Panzerjager

Recensioni

Visualizzazione di 11 risultati

  • 0 out of 5

    Aviazione. Henschel Hs 129 Panzerjager

    195.00

    Per perfezzionare questo volume, stampato a suo tempo dall’editore inglese Classic publications, l’autore attraverso numerose ricerche ha scoperto molte nuove informazioni e materiale fotografico sullo sviluppo e l’uso operativo dell’Hs 129 in servizio nella Luftwaffe e nell’aeronautica rumena. Il libro include capitoli sulla prima Guerra Mondiale e sullo sviluppo precedente la Seconda Guerra Mondiale, riguardo il concetto di caccia d’assalto, oltre ad una analisi completa dello sviluppo del velivolo stesso e degli armamenti in dotazione. La maggior parte del libro, tuttavia dedicato all’impiego operativo del velivolo in Nord Africa e soprattutto in Russia dove, sebbene non fosse il perfetto velivolo di supporto ravvicinato e anticarro, si rivelò l’unico mezzo disponibile a poter essere impiegato, efficacemente, contro le formazioni sovietica, tanto da essere ancora in linea nel maggio 1945. Nel volume sono inclusi anche numerosi resoconti degli stessi piloti, dettagli sugli esemplari catturati dagli Alleati e una sezione su mimetizzazione e marchi. Il libro è arricchito con disegni in scala aggiornati dell’illustratore e disegnatore di fama mondiale, Arthur Bentley, e contiene anche tavole a colori a colori di Janusz Swiatlon. Illustrato con 415 foto, mappe, disegni tecnici, 13 profili a colori appositamente commissionati, appendici.

    Rilegato, 21,5 c 30,5 cm. pag. 296 riccamente illustrato con foto b/n e profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Chandos

    Condizioni del libro: nuovo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Beretta modello 1934 – Evoluzione e storia

    60.00

    Si tratta della più completa opera dedicata alla pistola Beretta 1934 e alla derivata Modello 1935. L’opera conta di 320 pagine e 930 immagini. Di ogni pistola viene riportata la matricola e ingrandimenti fotografici di alcuni dettagli significativi. La Modello 1934/35 rappresentò l’arma da fianco italiana durante la Seconda Guerra Mondiale guadagnandosi fama di arma sicura e affidabile anche nelle più difficili condizioni ambientali. La produzione proseguì anche dopo il conflitto mondiale concludendosi solo negli Anni ’70 con le ultime commesse. Durante la guerra venne adottata anche dalla Finlandia e dalla Romanaia e fu ordinata dal Giappone. I Tedeschi ne catturarono cospicui lotti e ordinarono il proseguo della produzione sotto il loro controllo. Sono passate in rassegna anche versioni sperimentali mai entrate in produzione e accessori come le fondine. Grazie al meticoloso lavoro di ricerca degli autori, l’opera ha un carattere fondamentale per i collezionisti.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 320 completamente illustrato con circa 930 foto a colori

    Stampato nel 2020 da Editoriale Lupo

    DISPONIBILE IN UN NUMERO LIMITATO DI COPIE. NON E’ UNA RISTAMPA, SONO COPIE DELLA PRIMA EDIZIONE – ULTIMISSIMA COPIA!!!!!!!!

    Quick view
  • 0 out of 5

    Camouflage and Markings of the Panzerwaffe

    130.00

    Hussar Productions, editore di nicchia canadese ha appena pubblicato questo imponente libro, interamente dedicato al camouflage e ai marchi identificativi della Panzerwaffe tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. L’autore di questo volume, Artur Majewski ha impiegato più di cinque anni nella ricerca e nello sviluppo del presente lavoro, combinando fonti documentarie e di archivio con prove fotografiche di unità sul campo, per fornire nuove informazioni sul camuffamento e sui marchi identificativi delle divisioni panzer della Germania nazionalsocialista negli anni 1923-1945.
    Il libro, che tratta dell’evoluzione dei colori e degli schemi mimetici per interni ed esterni, nonché sulle marcature nazionali, unitarie e di servizio è composto da 549 pagine di grande formato, illustrate con oltre 900 fotografie in bianco e nero e 200 tavole a colori. Il volume si presta ad essere apprezzato sia dagli appassionati della storia dei mezzi corazzati tedeschi del secondo conflitto mondiale, sia dai modellisti, vista l’ampiezza dell’apparato inonografico (di ottima qualità e nitidezza) e pittorico. Un sicuro libro di riferimento per gli anni a venire.

    Rilegato, 21,7 x 30,5 cm. pag. 550 illustrato con circa 900 foto in bianco e nero e 200 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2020 da Hussar

    Quick view
  • 0 out of 5

    Forse speciali – 100 giorni all’inferno

    17.40

    Claudio Spinelli             Prezzo di listino: 29.00 (sconto 40%)

    Incursore del glorioso 9° Reggiemento D’assalto “Col Moschin” Claudio Spinelli ha operato nella leggendaria TF45. Nel libro vengono raccontati cento giorni tra operazioni, scontri cruenti e sangue, un mix di emozioni e adrenalina raccontanti direttamente per mano dell’ autore. Per la prima volta un Incursore delle Forze Speciali Italiane parla della sua esperienza in missione all’estero con un racconto e foto inedite.

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 140 illustrato con foto a colori

    Stampato nel 2020 da Independently published

    Prezzo di listino  29.00 (sconto 30%)

    Quick view
  • 0 out of 5

    La spada dei samurai

    70.00

    La spada dei samurai occupa sicuramente una posizione di primo piano nell’universo delle armi dell’antichità e certo la sua lama ne rappresenta l’indiscussa meraviglia. Questo libro si propone di colmare almeno in parte molte delle lacune inerenti le particolarità e le problematiche (in particolare quelle che gli antichi forgiatori dovevano affrontare). L’evoluzione dell’arma viene esposta in stretto rapporto con la storia del Giappone spiegando i motivi che di volta in volta portarono a modificazioni formali o tecniche. L’argomento lama viene trattato spiegandone la forgiatura stratificata, la struttura composita, la tempra differenziata, ecc. E infine gli stili formali e tecnici che hanno caratterizzato le varie scuole nei secoli. Un particolare rilievo è stato dato agli ideogrammi relativi alle firme e alla datazione delle lame, con la presentazione di più di 270 caratteri tracciati nei diversi modi possibili. La montatura è trattata con adeguate spiegazioni e molte illustrazioni, ma il lavoro si concentra essenzialmente sulla lama.

    Cartonato 21,5 x 30 cm. pag. 454 + allegato ripiegato in 4, ill.ustrato b/n e colore

    Stampato nel 2019 da Ritter

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le Guide Du Landser

    55.00

    Il soldato tedesco del 1939 è l’erede diretto di quello del 1918 e l’Heer (l’esercito) immerge le sue radici, le sue tradizioni e le sue specificità uniformologiche in quelle degli eserciti imperiali dei secoli passati: i Gebirgsjäger sono i discendenti delle truppe di montagna austriache, le truppe corazzate, anche nella loro iconografia, sono riconducibili agli ussari prussiani; si trovano innumerevoli similitudini che “collegano” il soldato tedesco del secondo conflitto mondiale (perlomeno nell’aspetto esteriore) con i commilitoni dei secoli precedenti. Anche le Waffen-SS, i cui capi disapprovano il conservatorismo dell’esercito, si approprieranno delle loro tradizioni militari, dando ad alcune delle loro unità il nome di grandi dinastie e condottieri tedeschi del passato. Conoscere questi dettagli consente di “leggere” una fotografia vintage: riconoscere un’unità, una divisa, un’arma o una decorazione può essere usato per datare una fotografia, sapere dove è stata scattata, capire cosa rappresenta. Questo volume si prefigge il compito di aiutare i collezionisti alle prime armi o, con una esperienza temporale relativamente breve. La prima parte del volume decodifica l’uniforme del soldato tedesco (Heer), quella delle Waffen-SS e della Luftwaffe, evidenziando il simbolismo delle uniformi, i copricapi, il camuffamento, l’equipaggiamento individuale e tutte le eccezioni che molto spesso corrispondono alle tradizioni militari. La seconda parte elenca le decorazioni principali ricevute e indossate dai soldati tedeschi. Infine, un’ultima parte descrive in dettaglio l’armamento leggero in dotazione al soldato tedesco: Lüger P08, Panzerfaust, Tellermine, bombe a mani, l’MG-34 e 42, MP40 Schmeisser, Mauser, Stg44, ecc. Questo libro delle edizionin Caraktère, splendidamente illustrato con foto originali in b/n di altissima qualità e numerose immagini a colori, fornisce uno strumento indispensabile a chi si vuole avvicinale al collezionismo della militaria germanica del sec

    Quick view
  • 0 out of 5

    MISSIYA VYPOLNENA! (MISSIONE COMPIUTA!) – Le Forze Armate russe nella Campagna di Siria (2015-2019)

    25.00

    Scrivere di un conflitto ancora in corso non è facile, se non altro per la confusione generata dalle parti in causa, attraverso un sapiente uso della propaganda, per attribuire a sé stessi le ragioni ed al nemico le colpe e le responsabilità degli orrori che ogni guerra implica. Missiya Vypolnena! è il risultato di un meticoloso lavoro di ricerca e di analisi sulla missione assegnata alle truppe russe in Siria a sostegno del Presidente Bashar al-Assad, contro le forze ribelli appoggiate dalla Coalizione a guida statunitense e, soprattutto, contro i terroristi dello Stato Islamico. Le attività delle unità delle Forze Terrestri schierate in teatro, gli attacchi condotti dalle VKS e dalla Marina Militare che incrocia al largo della costa siriana, il ruolo degli spetsnaz del GRU e delle Forze per Operazioni Speciali del KSO, l’impiego spregiudicato dei mercenari del Gruppo “Wagner” e di altre PMC meno note, sono gli oggetti della disamina effettuata in questo libro. L’opera si prefigge l’ambizioso obiettivo di fornire una visione il più possibile oggettiva degli eventi di una guerra che vede attuati, ancora una volta, i dettami della “Dottrina Gerasimov”, l’impianto teoretico su cui si fonda la dimensione militare della politica estera di Putin.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198 + 48 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2020 da Edizioni il Maglio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Panzerjager – Storia reparti e armi delle truppe controcarro tedesche nella Seconda Guerra Mondiale

    65.00

    Questa è la prima opera enciclopedica in italiano dedicata alle truppe controcarro tedesche nella Seconda Guerra Mondiale. Il testo ne descrive l’organizzazione, le dotazioni in armi, mezzi e uomini, gli ordini di battaglia, le tattiche, l’armamento e il relativo munizionamento, dalle origini nella grande guerra alla nascita della Panzerabwehrtruppe nella Reichswehr, allo sviluppo dei Panzer Abwehr Kanone (PAK) della Wehrmacht e relativi trattori ruotati, semicingolati e cingolati al combattimento ravvicinato, dei corazzati nemici ai semoventi controcarro, dai primi Panzerjäger I alla serie Marder ai Ferdinand/Elefant e Hornisse/Nashorn, sino agli Jagdpanzer IV e Panzer IV/70, dagli Jagdpanther, Jagdpanzer 38 (t) e Jagdtiger, agli altri cingolati o ruotati dotati di pezzi PAK di serie, sperimentali o improvvisati, all’uso controcarro degli Sturmgeschütz III e IV ai mezzi di preda bellica, inclusi i semoventi Fiat-Ansaldo italiani. Con approfondimenti sulle difese fisse controcarro comprese le Pantherturm, sulla mimetizzazione e i simboli tattici dei semoventi Panzerjäger, sulle uniformi degli equipaggi dei Panzerjäger, e sulla formazione e le innumerevoli battaglie combattute su ogni fronte da tutti i reparti controcarro indipendenti della Wehrmacht e delle Waffen-SS, comprese le schede biografiche e le azioni degli “assi” dei Panzerjäger e degli insigniti del Panzervernichtungs-Abzeichen per il combattimento ravvicinato contro i corazzati, maggiormente decorati.

    Brossura, 21 x 26 cm. pag. 736 illustrato con centinaia di foto in bianco e nero e 96 pagine di foto e disegni al tratto a colori

    Stampato nel 2019 da Associazione Italia

    Quick view
  • 0 out of 5

    Storia dei Freikorps – I combattimenti dei Freikorps dalle rivolte spartachiste in Germania alle battaglie nel Baltico contro l’Armata Rossa

    29.00

    In quest’opera lo storico francese Dominique Venner narra l’epopea dei Freikorps, i corpi franchi nati dalle ceneri dell’Esercito Imperiale nella Germania in preda al caos dopo l’Armistizio del novembre 1918. Questi volontari, pronti a tutto per mantenere in piedi il Reich vacillante e le sue frontiere minacciate a est ed ovest, di volta in volta cinicamente usati e rigettati dai politici della Repubblica di Weimar, repressero nel sangue le rivolte spartachiste a Berlino e Amburgo e abbatterono le “Repubbliche dei Soviet” di Monaco di Baviera e nella Ruhr, per poi combattere contro l’avanzata dell’Armata Rossa nei Paesi baltici. Traditi e rinnegati per l’ennesima volta dal governo tedesco, parteciperanno a tentativi di golpe, all’assassinio del ministro degli esteri Walther Rathenau, e saranno essenziali nella nascita del Nazismo, offrendo a Adolf Hitler i suoi primi seguaci – ma anche alcuni dei suoi più feroci oppositori, come le SA di Ernst Röhm.

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 351

    Stamapto nel 2019 da Italia Storica

    Quick view
  • 0 out of 5

    Vickers Guide – AK Kalashnikov Vol. 1

    135.00

    Con una storia che risale agli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, l’Atomat Kalashnikova Model 1947, o AK-47, come doveva essere conosciuto, “iniziò” una trasformazione del campo di battaglia che dura fino ai nostri giorni, mutando profondamente la capacità di fuoco del semplice fante. Il suo design, semplice ma robusto, ha permesso all’AK-47 di funzionare in modo efficace praticamente in qualsiasi ambiente e nelle mani degli operatori con poca o nessuna preparazione. Promosso durante la Guerra Fredda come arma dei “movimenti di liberazione”, strumento essenziale e funzionale al rovesciamento dei governi colonialisti e capitalisti, l’AK-47 (insieme alla sua tecnologia e strumentazione di base) doveva diventare l’arma più esportata, in assoluto, dell’Unione Sovietica. È interessante notare che la produzione “base” dell’AK-47 ebbe una durata relativamente breve, poiché molto rapidamente subì un numero crescente di modifiche al design. Nel 1959, la versione “modernizzata” di questo fucile nacque sotto forma di AKM e questa piattaforma avrebbe continuato ad evolversi nell’Unione Sovietica e nelle mani dei diversi costruttori nei paesi del Patto di Varsavia e oltre. Questo primo, di due volumi, analizza la storia e lo sviluppo della vasta gamma di varianti in calibro 7.62x39mm della famiglia di fucili AK-47/AKM nel mondo – dall’Unione Sovietica, poi Russia, all’Albania, Bulgaria, Cina, Germania orientale, Egitto, Ungheria, Iraq, Corea del Nord, Pakistan, Polonia, Romania, Vietnam e Jugoslavia. Il volume mostra, in maniera estremamente dettagliata, oltre sessanta varianti di questa famosa arma. Per svfiluppare questo progetto editoriale, Larry Vickers e James Rupley hanno riunito un team internazionale di esperti in materia, tra cui Ian McCollum di Forgotten Weapons e Rob Stott di The AK-47 Catalog, e hanno percorso un numero record di miglia per visitare le collezioni negli Stati Uniti, Svizzera e Russia. Questi volumi della Vickers presentano una raccolta altamen

    Quick view
  • 0 out of 5

    Vickers Guide – Ak Kalashnikov. Vol. 2

    125.00

    Con una storia che risale agli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, l’Atomat Kalashnikova Model 1947, o AK-47, come doveva essere conosciuto, “iniziò” una trasformazione del campo di battaglia che dura fino ai nostri giorni, mutando profondamente la capacità di fuoco del semplice fante. Il suo design, semplice ma robusto, ha permesso all’AK-47 di funzionare in modo efficace praticamente in qualsiasi ambiente e nelle mani degli operatori con poca o nessuna preparazione. Promosso durante la Guerra Fredda come arma dei “movimenti di liberazione”, strumento essenziale e funzionale al rovesciamento dei governi colonialisti e capitalisti, l’AK-47 (insieme alla sua tecnologia e strumentazione di base) doveva diventare l’arma più esportata, in assoluto, dell’Unione Sovietica. È interessante notare che la produzione “base” dell’AK-47 ebbe una durata relativamente breve, poiché molto rapidamente subì un numero crescente di modifiche al design. Nel 1959, la versione “modernizzata” di questo fucile nacque sotto forma di AKM e questa piattaforma avrebbe continuato ad evolversi nell’Unione Sovietica e nelle mani dei diversi costruttori nei paesi del Patto di Varsavia e oltre. Questo secondo, di due volumi, analizza in particolare la ricerca, che parti già nell’immediato dopoguerra, di un calibro meno performante rispetto a quello utilizzato dai fucili semiautomatici, che ebbe nel munizionamento utilizzato dallo StG 44 e dall’AK 47 (!!!) gli esempi migliori. Qualche decennio più tardi si decise di puntare su un calibro inferiore al 7.62 NATO e al 7.62 X 39 sovietico. Nel mondo occidentale questa tendenza portò all’adozione del 5.56 X 45, il cui utilizzo perdura ancora oggi, nonostante si stiano sperimentando calibri altrenativi, un po in tutti i paesi. Per svfiluppare questo progetto editoriale, Larry Vickers e James Rupley hanno riunito un team internazionale di esperti in materia, tra cui Ian McCollum di Forgotten Weapons e Rob Stott di The AK-47 Catalog, e hanno percorso

    Quick view
X