La guerra tiepida. Il conflitto ucraino e il futuro dei rapporti tra Russia e Occidente

Geopolitica

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    La guerra tiepida. Il conflitto ucraino e il futuro dei rapporti tra Russia e Occidente

    22.00

    Enrico Casini – Andrea Manciulli

    Molti analisti hanno teorizzato un ritorno a una sorta di ‘nuova Guerra fredda’. Noi siamo persuasi che quel genere di contesto politico e strategico basato su un confronto bipolare statico e simmetrico non sarà ripetibile. Invece, in futuro, il confronto geopolitico globale potrebbe essere caratterizzato, in un sistema sempre più multipolare, da un moltiplicarsi di conflitti ibridi, locali e asimmetrici, da una competizione agguerrita per l’egemonia e da una crescente centralità assunta dalle dimensioni informativa e cibernetica. Questa competizione tra potenze potrebbe rendere il ‘clima’ molto più caldo e instabile di quanto registrato in passato.

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    La mano invisibile. Come il Partito Comunista Cinese sta rimodellando il mondo

    20.00

    Clive Hamilton – Mareike Ohlberg

    Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Il partito non è interessato alla democrazia. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l’Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide in due: coloro che possono essere conquistati e i nemici.. Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete “di influenza”, la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni. La mano invisibile, frutto di anni di lavoro meticoloso, è il primo testo a gettare finalmente luce sul programma di sovversione globale portato avanti dal Partito Comunista Cinese e sulla serissima minaccia che questo rappresenta per la democrazia.

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    La mia Russia. Ideologia del patriottismo russo.

    20.00

    Nessun’altro potrebbe narrare la storia politica russa degli utimi due secoli meglio di Gennadij Andreevic Zjuganov, leader del Partito Comunista della Federazione Russa. Analista, storico e studioso di geopolitica, il leader comunista è portavoce di una posizione che raccogie consensi tra gli strati popolari e le fila dell’esercito, tra gli ambienti nazionalisti e la classe operaia. Il suo parere continua a godere di una notevole stima e i contenuti di quest’opera, originariamente pubblicati nella prima metà degli anni Novanta, mantengono un’attualità disarmante anche alla luce delle tensioni (geo)politiche che ad intermittenza continuano a impensierire il Cremlino.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2014 da Anteo

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    La Mossa del Drago. Strategia Politico-Militare e Guerra di Intelligence nella Cina del XXI Secolo

    29.00

    Nicola Cristadoro

    La riforma dell’Esercito Popolare di Liberazione con lo slancio nella corsa verso lo Spazio e la guerra portata nella dimensione cyber; la rivolta di Hong Kong e il riaccendersi delle contese territoriali con l’India, il Giappone e Taiwan; i problemi interni in Tibet e nello Xinjang mai attenuatisi, la conquista pacifica di vaste aree dell’Africa e dell’America Latina, il deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, la Nuova Via della Seta aperta in direzione dell’Europa e, infine, la pandemia di covid-19 partita da Wuhan, forse l’evento più devastante della storia contemporanea, non solo per l’impatto sanitario, ma anche economico a livello globale… Tutte situazioni che si sono verificate in un lasso di tempo estremamente breve, con ripercussioni che perdurano tuttora su scala mondiale. Un disegno strategico accurato e profondamente radicato nella ultra-millenaria cultura cinese, che la classe dirigente del PCC e il Presidente Xi Jinping perseguono con freddezza e determinazione, sfruttando schemi consolidati e un apparato intelligence diffuso in modo capillare e sempre più all’avanguardia in tutte le sue discipline: dalla HUMINT all’OSINT, dalla SIGINT, al cyber- espionage. In tale contesto l’Occidente è a un bivio: affrontare il Drago o subirne l’impeto?

     

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    La NATO verso il 2030. Continuità e discontinuità nelle relazioni transatlantiche dopo il nuovo concetto strategico

    19.00

    Gabriele Natalizia – Lorenzo Termine

    Il volume prende spunto dai mutamenti intervenuti nel contesto politico-strategico col quale la NATO si confronta – segnato dalla sfida revisionista della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese, così come dall’instabilità del Fianco sud – per studiare le relazioni transatlantiche. Dopo una parte dedicata al «problema» costituito dalle alleanze per Washington e alle implicazioni legate all’asimmetria dei rapporti di potere all’interno dell’Alleanza Atlantica, i singoli capitoli ricostruiscono le soluzioni adottate per fronteggiare le minacce alla sicurezza degli alleati nel Concetto strategico 2022.

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    La nuova arte della guerra – I conflitti moderni e la teoria del coaching war

    18.00

    La nuova arte della guerra è il primo saggio pubblicato in Italia dell’analista ed esperto di geopolitica russo Leonid Savin. Copre una vasta gamma di conflitti: dalle operazioni militari e di lobbismo politico, ingegneria sociale e geoeconomia alla propaganda attraverso i media, rivolte civili e atti di terrorismo. Tutti inseriti all’interno del più generale concetto di Guerra attraverso l’insegnamento (Coaching War). Nel saggio vengono esaminati diversi casi recenti di guerre ibride o asimmetriche, a partire dal colpo di Stato in Ucraina nel 2011, che ha visto l’uso della tecnologia a sciame per fomentare le rivolte di strada e il finanziamento dall’estero di organizzazioni non governative. Altri esempi trattati sono la manipolazione di gruppi etnici e le strutture di opposizione durante l’inasprirsi del conflitto armato in Siria o l’applicazione delle tecnologie di genere come strumenti di influenza socio-politica nel Caucaso.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 178

    Stampato nel 2019 da Idrovolante

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    La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina

    16.00

    Marco Costa – Andrea Turi – Stefano Vernole

    La collocazione geopolitica di Taiwan conserva un’importanza vitale in relazione alle vie essenziali del traffico marittimo, attraverso cui vengono trasportati greggio e altre materie prime verso la Repubblica Popolare Cinese: in caso di conflitto, per gli USA diverrebbe essenziale tagliare o rallentare le forniture di petrolio a Pechino. Taiwan possiede inoltre una posizione geografica strategica globale sulla rotta commerciale marittima che collega l’Asia orientale al Sud-est asiatico e al Canale di Suez. L’amputazione di Taiwan rappresenta per la Cina una “ferita aperta” e la sua riunificazione alla madrepatria segnerebbe la conclusione definitiva della guerra civile sfociata nella nascita della Repubblica Popolare Cinese; questa è la ragione per cui la diplomazia di Pechino l’ha definita “una linea rossa” nei suoi rapporti con Washington.

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    La rivoluzione russa – Un impero in crisi 1890-1928

    34.00

    La Rivoluzione del 1917 rappresentò un mutamento politico, economico, sociale e culturale, ma allo stesso tempo conservò anche forti elementi di continuità conia struttura profonda della storia russa. Stephen A. Smith – esperto in materia a livello internazionale – presenta un racconto dell’evoluzione della Russia, dai primi segni di crisi del regime zarista, travolto dalla modernizzazione industriale della fine del XIX secolo, alla “rivoluzione dall’alto” scatenata da Stalin nel 1928.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 462 con numerose foto e alcune mappe b/n

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    La rosa geopolitica. Economia, strategia e cultura nelle relazioni internazionali

    15.00

    Mirko Mussetti

    In tempi di pandemia, nuove minacce terroristiche e scontri economici globali, il termine «geopolitica» è soggetto a ripetute rivisitazioni e, in molti casi, anche a utilizzi impropri. Come orientarsi? Un utile strumento giunge da Mirko Mussetti, analista di geopolitica e geostrategia, che in questo saggio rimette ordine nello studio della disciplina, partendo da un’analisi delle sue branche – geoeconomia, geostrategia e geocultura – e di come la mancanza di politiche incisive in questi ambiti sia alla base dell’attuale declino delle nazioni. Prefazione di Lucio Caracciolo.

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    La strategia del canguro

    9.10

    Agli occhi degli Europei, l’Australia rimane un Paese lontano, un luogo quasi d’esilio. I problemi strategici dell’Asia-Pacifico sono sempre infatti stati presi poco in considerazione dai mass-media nostrani. Tuttavia, diversi avvenimenti, come la crescita della Potenza cinese e la crisi nucleare coreana, hanno riacceso l’interesse del Mondo occidentale. La fine degli Anni 2000 ha visto il ritiro delle truppe americane e dei loro alleati dal Medio Oriente con la fine della guerra contro il “terrorismo”. Gli Stati Uniti hanno, da quel momento in poi, cominciato a riassestare i loro obiettivi strategici verso l’Asia per far fronte ad una Repubblica Popolare Cinese che sempre più afferma la propria influenza in una regione che considera sua. Dal 2011 però Washington, ricordandosi di essere anch’essa una “Potenza del Pacifico”, ha iniziato a portare avanti una politica più attiva nell’area, non intendendo permettere alla Cina di mettere a rischio i suoi interessi. È in tale contesto che l’Australia si è impegnata a ridefinire la sua strategia geopolitica ed a voler affermare il suo ruolo di Potenza regionale.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 167

    Stampato nel 2015 da Fuoco Edizioni

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    La tragedia delle grandi potenze

    29.00

    Nel grande scacchiere della politica internazionale, ogni volta che una potenza ambisce all’egemonia regionale le altre si coalizzano per contrastarla. La guerra è uno degli esiti più probabili del bilanciamento dei poteri globali e gli Stati devono essere sempre pronti a combatterla. È questa la tragedia delle grandi potenze raccontata da John Mearsheimer che, con questo studio, si è affermato come uno dei più autorevoli politologi al mondo. Il realismo offensivo qui elaborato è a sua volta uno dei modelli teorici più accreditati nello studio e nella comprensione delle dinamiche in atto nelle relazioni tra Stati. In questo saggio, considerato tra i grandi classici sui temi della politica internazionale, Mearsheimer usa gli strumenti dello storico e del politologo per consegnare una profonda riflessione sull’inevitabilità della guerra, resa evidente dal perdurare e dall’inasprirsi dei conflitti nel trentennio seguito alla caduta del Muro di Berlino e alla fine della Guerra fredda. La presente edizione è arricchita da un nuovo capitolo sull’ascesa della Cina, precedentemente inedito in italiano, in cui l’autore si interroga sulle possibilità che essa avvenga senza conflitti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 528

    Stampato nel 2019 da Luiss

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    Le aree montane come frontiere – Spazi d’interazione e connettività

    46.00

    Negli ultimi anni, nei settori degli studi storici e archeologici vi è stata una crescita dell’attenzione nei confronti di alcuni ambiti d’indagine finora poco studiati o non adeguatamente affrontati, tra quali i vannoannoverati i cosiddetti ambienti marginali. Alla base di tale impulso sono senz’altro da individuare interessi e fattori di piena attualità, influenzati dalle condizioni socio-politiche e connessi alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale, ma vi è anche l’acquisita consapevolezza del ruolo e del peso economico e sociale che tali aree, talvolta marginali solo se considerate alla luce di una prospettiva moderna, hanno rivestito nelle diverse epoche della storia. In particolare, in uno spazio come quello circummediterraneo, dominato da catene montuose e rilievi, spesso aspri, che si affacciano direttamente sul mare, è un dato di fatto significativo che le areemontane comincino a ricevere da parte degli studiosi un’attenzione adeguata alla loro importanza. Esse, infatti, hanno svolto un ruolo fondamentale per la vita dell’uomo a partire dalla più remota antichità, contribuendo a definire con la propria presenza le forme di distribuzione delle popolazioni, le modalità dell’insediamento antropico e dello sfruttamento delle risorse, lo sviluppo di peculiari direttrici di comunicazione. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 672

    Stampato nel 2013 da Aracne

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    Le frontiere della Venezia Giulia 1866-1924

    15.00

    Vittorio Leschi

    L’autore, riportando nel testo una serie di trattati e di documenti ufficiali originali reperiti dalle più varie fonti, ha sottinteso rievocare la storia delle terre orientali italiane sotto il dominio dell’Austria-Ungheria, rinominate Venezia Giulia dal filologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli nel 1863. In tale contesto ha riprodotto gli schemi delle più disparate e complicate soluzioni progettate e presentate in sede della Conferenza della Pace di Parigi (1919), per la definizione della frontiera orientale italiana con il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Ha voluto evidenziare la ferma volontà dei fiumani di far parte della Nazione italiana, manifestata nell’Ottocento con le istituzioni di irredentismo culturale e politico, dal Deputato di Fiume Andrea Ossoinack al Parlamento di Budapest il 18 ottobre 1918, dal Consiglio Nazionale Italiano di Fiume con il proclama del 29 ottobre 1918, invocante il diritto all’autodecisione, «in forza di quel diritto, per cui tutti i popoli sono sorti a indipendenza e libertà».

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    Le guerre degli altri – Piccoli e grandi eserciti del mondo

    15.00

    “Dio usa le guerre per insegnare la geografia alla gente” diceva il militare e giornalista statunitense Ambrose Bierce. Un aforisma scelto non a caso per aprire il saggio di Marco Giaconi, analista di geopolitica e strategie militari, per molti anni funzionario a vari livelli di quella complessa macchina che si occupa della sicurezza dello Stato italiano. Il volume si configura come una mappatura degli eserciti e dei servizi di intelligence che operano nelle guerre e nei focolai di crisi che imperversano in ogni angolo del pianeta. Ci sono la Libia del Generale Haftar e delle milizie che hanno in pugno Tripoli. C’è il “nuovo Medio Oriente”, i cui confini sono stati cancellati per sempre dalla guerra in Siria e dalla fulminante ascesa del Califfato di Abu Bakr Al Baghdadi. E, ancora, lo scontro sempre più ravvicinato tra l’Arabia Saudita del rampante Mohammed Bin Salman e l’Iran degli Ayatollah per la leadership del mondo musulmano; i punti di debolezza degli apparati di sicurezza europei, emersi in modo lampante con la recente ondata di attacchi sferrati da ISIS e Al Qaeda; un interessante confronto tra i servizi di intelligence di Stati Uniti e Russia; il soft power e la minaccia cibernetica cinese e la misteriosa catena di comando che risponde al dittatore della Corea del Nord Kim Jong Un. E infine uno sguardo all’Italia, le cui forze armate continuano a tenere la barra dritta, nonostante gli oggettivi limiti strutturali, i tagli alla spesa e l’incapacità di puntare con decisione sull’unica area in cui risiedono realmente gli interessi del Paese, vale a dire il Mediterraneo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 160

    Stampato nel 2019 da Paesi Edizioni

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    Lo scudo d’eurasia – Le forze armate siriane e l’intervento russo in Siria

    20.00

    Anche se il conflitto siriano continua a conoscere gravi e dolorosi momenti di recrudescenza, il peggio sembrerebbe ormai essere passato. L’Esercito Arabo Siriano, coadiuvato dal sostegno russo, sta infatti recuperando gradualmente terreno a danno degli avversari, e pure con una certa rapidità. In questo libro l’autore, Alessandro Lattanzio, ci descrive la composizione delle forze armate siriane e soprattutto le caratteristiche dell’intervento russo in Siria, illustrandoci i numerosi sistemi d’arma che Mosca ha messo in campo in questa complicata partita che, come già dal titolo si potrà intuire, viene giocata soprattutto nell’importante scacchiere eurasiatico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 243

    Stampato nel 2017 da Anteo

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    Lo spazio interiore del mondo – Geofilosofia dell’Eurasia

    12.00

    La modernità ha mutato la relazione tra terra e mare nell’altra, mare contro terra, creando così quelle condizioni che hanno permesso all’Economico di scorporarsi dall’ampio ventaglio di istituzioni culturali, sociali e politiche in cui esso prima era “incastrato”. Tuttavia, il primato della funzione politico-strategica ricompare inevitabilmente nell’analisi che intercetta anche il mercato come espressione di una particolare volontà politica. Questo libro intende non solo (di)mostrare la necessità della funzione egemone ed equilibratrice della politica (ossia del “Politico-katechon), ma anche, se conflitto e “squilibrio” sono inevitabili, la necessità di passare dal problema geopolitico e sociale a quello metapolitico e geofilosofico di uno spazio differenziato. La riconquista di un legame tra terra, abitazione e lavoro, che permetta un universale riconoscimento delle differenze (prodotte da quel legame), trova dunque nell’Eurasia l’antagonista di quella “Grande Isola” d’oltreoceano che è il centro propulsore del capitalismo e dello sradicamento.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2013 da Anteo edizioni

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    Mediterraneo in guerra – Atlante politico di un mare strategico

    18.50

    «Rivolte, rivoluzioni, repressioni, colpi di stato, colpi di testa, guerre civili, aggressioni, guerre per delega, ingerenze umanitarie, guerre per il petrolio, per lo status quo, per cambiare, per la democrazia, per il fanatismo religioso, per il potere, per l’odio, per la sopraffazione, per niente, tanto per. Di certo non per la pace. E comunque tutto in funzione della paura. Non c’è bisogno di fare il giro del mondo per imbattersi in tutto questo. Basta dare un’occhiata al Mediterraneo facendo soltanto attenzione a non lasciarsi distrarre e guardando anche ciò che non si vorrebbe vedere».

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 318

    Stampato nel 2013 da Einaudi

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    Militarmente scorretto. Sovranità, libertà, dignità – Riflessioni di un (soldato) italiano

    16.00

    Militarmente scorretto” è un libro di riflessioni in cui il Generale Bertolini, soldato dal cursus honorum prestigioso, incalzato dal giornalista Andrea Pannocchia, spiega, a 360°, le sue posizioni, facendo ricorso ora alle sue memorie, ora a considerazioni militari, ora ad osservazioni geopolitiche. Molti sono gli accenti critici, o, appunto, “scorretti”. Sul significato del suo essere uomo di destra. Non è né un libro di memorie né un trattato militare né un saggio geopolitico, anche se tutti questi aspetti sono presenti. Sulla scarsa considerazione di cui godono in Italia i militari, sovente anche male utilizzati a fronte di capacità tecniche straordinarie. Sull’incapacità dell’Italia di capire e difendere i suoi interessi nazionali, e sui pericoli di perdere altre quote di sovranità. Sugli errori nostri e altrui in politica internazionale, anche se Trump è il male minore rispetto alla Clinton. Sulla crisi della famiglia e di concetti quali cultura e identità nazionali, oggi più che mai necessari per affrontare i cambiamenti epocali del mondo, alle prese con problemi enormi, in costante ebollizione, con fortissime tensioni geopolitiche e con vere e proprie guerre in atto.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 164 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Eclettica

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    Musulmani di tutto il mondo unitevi! – La sinistra di fronte all’islam

    20.00

    Mentre la violenza inflitta in nome di Allah occupa senza sosta il proscenio dell’attualità, la sinistra pare disarmata nell’affrontare tale fenomeno. Si tratta forse del fatto che ai suoi occhi la religione è solo un sintomo sociale, un’illusione del passato, non una forza politica con cui confrontarsi. Incapace di prendere sul serio la fede, come può la sinistra comprendere l’espansione dell’islamismo? Come può ammettere che il jihadismo è oggi la sola causa che induce un numero significativo di giovani europei a morire a migliaia di chilometri da casa? E come potrebbe accettare il fatto che questi giovani sono ben lontani dall’essere dei diseredati? Prendendo in esame anche casi specifici l’autore sviluppa l’analisi documentata e appassionata di un silenzio incomprensibile, che attende con urgenzadi essere spezzato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 170

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Nel fiume della storia

    12.00

    Questa bella raccolta di articoli apparsi a suo tempo sulle riviste “Orion” e “Eurasia” di uno dei maggiori geopolitici degli ultimi decenni, eurasianista convinto ed erede della tradizione geopolitica del continentalismo europeo, rappresenta la genesi ideologica di quest’ultima scuola. Egli asseriva che l’America è incapace di ragionare in termini geopolitici e in quanto talassocrazia non potrà impedire a lungo l’unità dell’Eurasia, opporsi per molto al processo storico ed alla situazione geostrtegica dei russi.

    Brossura 14,8 x 21, pag. 126 diverse cartine in b/n

    Stampato nel 2012 da All’insegna del Veltro

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    Nella testa dello zar. I segreti di Vladimir Putin

    15.00

    Emanuel Pietrobon

    Di Vladimir Putin si è scritto e si è detto tanto senza che si capisse effettivamente qualcosa di lui. È rimasto sempre un enigma, un uomo avvolto da un manto impenetrabile di mistero. Questo lo ha reso imprevedibile. Impossibile da decifrare, e dunque impossibile da capire, oggi viene accusato di voler restaurare l’Impero sovietico. Eppure , almeno fino a qualche anno fa, era considerato dai più in Occidente come un liberal-conservatore che sognava di aderire all’Alleanza Atlantica e di avvicinare la Russia all’Unione europea. La domanda è: cosa è cambiato dal 1999 al 2022? La risposta, la troverete in questo libro

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    Obiettivo Ucraina. Genesi storica e geopolitica dell’operazione militare speciale

    20.00

    Daniele Perra

     La storia non si riduce agli eventi degli ultimi sei mesi; la geografia non si può combattere con le sanzioni economiche. Essa, infatti, alla pari di quella politica (reale) che ritorna ciclicamente sfidando le tendenze alla sua totale neutralizzazione, è più forte dei muri e delle barriere (virtuali e non) con le quali si cerca di arginarla. La storia della Russia degli ultimi tre secoli è un continuo alternarsi di periodi di apertura e chiusura nei confronti dell’Europa occidentale. Alcuni imposti, altri voluti, altri ancora prodotto dei processi storici, tali istanti, scanditi dalla bussola delle tendenze geopolitiche, dall’eterna lotta per il controllo/contenimento della massa continentale eurasiatica tra potenze talassocratiche e potenze telluriche, non sono in alcun modo riusciti ad intaccare in modo definitivo un dato geografico-spaziale incontrovertibile: non esiste un confine tra Europa e Russia.

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    Orbis Maritimus – La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma

    30.00

    .Lineamenti del quadro geopolitico scaturito dalla pax augusta e dei provvedimenti a valenza strategica adottati dai Romani nel campo navale e marittimo, su scala “globale”, a partire da Augusto e per tutta l’epoca alto-imperiale, a beneficio della sicurezza, della potenza e del prestigio dell’Impero. Una lettura fondamentale per compendere appieno le dinamiche politiche, economiche e militari che stavano alla base delle decisioni operative poste in essere dai vertici imperiali dell’Impero.

    Brossura, 17 x 24 cm. 320 con circa 64 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Acies Edizioni

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    Ordine multipolare. Geopolitica e cultura della crisi

    20.00

    AA.VV.

    Se la dissoluzione dell’Unione Sovietica ha segnato la fine del mondo bipolare, i tragici conflitti in corso e la irreversibile crisi degli equilibri geopolitici declinati dalla globalizzazione liberista segnano la fine del mondo unipolare a guida statunitense. Emerge un nuovo mondo multipolare che sancisce tra l’altro il venir meno dell’illusoria «fine della storia» in un persuasivo mercato autoregolato «fuori dalla storia». L’ordine multipolare apre una prospettiva pluralistica in un nuovo equilibrio dinamico e complementare di «grandi spazi», di entità continentali in cui convivono Popoli e diversità culturali sulla base dell’appartenenza ad una specifica civiltà: africana, amerindia, araba, cinese, europea, indiana, russa, ecc. Gli autori di quest’opera collettanea analizzano aspetti geopolitici, economici e culturali relativi alle diverse regioni e zone di influenza a stormo sull’intero planisfero: Russia, Stati Uniti, Cina, Africa, Medio Oriente, Europa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 310

    Stampato nel 2024 da Diana Edizioni

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    Ordine politico e scontro di civiltà

    39.00

    La statura di un autore si misura, oltre che sull’originalità del suo lavoro, sulla sua capacità di imporre temi, argomenti e proposte con cui dovranno confrontarsi sia gli studiosi sia l’opinione pubblica. Su queste basi Huntington può certamente essere annoverato tra i pensatori che più hanno contribuito a orientare la discussione sui grandi temi politici dell’epoca contemporanea. Il volume offre una panoramica esaustiva delle aree di interesse esplorate da Huntington: lo sviluppo politico; il ruolo politico dei militari; la politica negli Stati Uniti; la democratizzazione; le civiltà e l’ordine politico internazionale.

    Brossura, pag. 424

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Ordo pluriversalis. La fine della pax americana e la nascita del mondo multipolare

    25.00

    Leonid Savin

    “Ordo Pluriversalis” è uno studio a più livelli della struttura policentrica del sistema politico globale, policentrismo che è andato approfondendosi e complicandosi in seguito all’esponenziale crescita cinese, all’intesa sino-russa e al maggior interventismo di Mosca nell’Europa orientale e nel Vicino oriente. In esso Leonid Savin rimette quindi in discussione i fondamenti della statualità, delle religioni, dell’economia, dell’orizzonte di senso dei popoli e delle civiltà, nonché delle varie concezioni di spazio, tempo, sovranità e nazionalità attualmente dominanti. Inoltre, l’Autore analizza criticamente i molteplici approcci ai problemi di sicurezza in modo da offrire una esauriente valutazione della crisi del paradigma neoliberale e globalista, nonché dei possibili scenari mondiali futuri ed alternativi rispetto a quello non più sostenibile del sistema attuale.

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    Pan-Europa – Un grande progetto per l’Europa unita

    15.00

    Pan-Europa, scritto nel 1923 quando il conte Coudenhove-Kalergi aveva appena 29 anni, è il primo progetto moderno di una Europa unita. Coudenhove-Kalergi, con convinzione ed una forte fede nell’avvenire di una Confederazione Europea estesa dal Portogallo alla Polonia e dalla Scandinavia alla Romania, presenta un’analisi storico-culturale che non può non sorprendere il lettore moderno per la “chiaroveggenza profetica” di alcune sue proposte politiche ed economiche che cominceranno ad essere realizzate solamente venticinque anni più tardi.

    Brossura, 15 x 20 cm. pag. 158

    Stampato nel 1997 da Il Cerchio

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    Potere blu. Geopolitica dell’acqua nel Mediterraneo

    18.00

    Francesco Anghelone

    L’aumento demografico e la crescente industrializzazione di alcune aree del mondo,  hanno trasformato l’accesso all’acqua in una delle questioni internazionali più calde. Gestire bacini idrici in un mondo in cui i cambiamenti climatici riducono sempre più la disponibilità globale di “oro blu” significa amministrare non solo risorse reali e quantificabili ma detenere un grande potere politico e sociale. Questo testo analizza tre casi di studio relativi all’area del Mediterraneo allargato (Israele, Egitto e i paesi del Golfo Persico), storicamente interessata da importanti fenomeni di stress idrico, fornendo uno sguardo d’insieme sulle relative dinamiche nazionali e internazionali e sul modo in cui i tre paesi utilizzano, gestiscono e valorizzano le risorse idriche per fini che vanno oltre il mero sostentamento delle popolazioni.

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    Prospettive geopolitiche – Studi analisi e considerazioni

    15.00

    Dal sommario:

    Prospettive geopolitiche
    La geopolitica: una teologia secolarizzata?
    La geopolitica delle lingue
    La Russia e l’Europa
    Migrazioni
    Il cordone sanitario atlantico
    La geopolitica del sovranismo
    La nuova via della seta

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 84

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    QdG – Italia e Serbia passato presente e futuro di un amicizia

    13.30

    Supplemento a Geopolitica, Vol. II – anno 2013

    Sommario: Italia – Serbia. Dalla cooperazione all’integrazione regionale; Serbia: una priorità per la politica estera italiana; Serbia e Italia insieme per rafforzare cooperazione e sviluppo; La cooperazione tra Serbia e Italia nella prospettiva dell’integrazione europea di Belgrado; Eurointegrazione, Kosovo e Metohija, cooperazione: la priorità della politica estera serba; Italia e serbia partner strategici; Il ruolo dell’Italia nell’integrazione europea della regione balcanica; Cenni sulla legislazione serba in materia di investimenti esteri; La cooperazione economica tra Serbia e Italia; Italia e Serbia: esempio di una proficua collaborazione che perdura da oltre un secolo; Nazione serba e tradizione cristiana. Storia, liturgia, etnografia; “La notte più splendente del sole” veglia pasquale a Kovilj; La Serbia e i suoi rapporti nella regione. Il quadro storico e le relazioni con l’Italia; Gli Est e gli Ovest della Serbia; Identità e destino della Serbia. Immagini della Serbia in Italia e in Europa al di là del cliché del balcanismo; L’iniziativa della Regione Umbria in Serbia; Friuli Venezia Giulia e Serbia: un rapporto plurisecolare.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 184 con alcune cartine

    Pubblicato nel 2013 da Avatar

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    Rapporti di forza – Le questioni aperte del sistema internazionale

    48.00

    Per valutare lo scenario che stiamo vivendo, occorre partire da una serie di premesse: il vecchio modello geoeconomico della globalizzazione post-guerra fredda ha chiuso il suo ciclo; l’emersione di nuovi attori globali ha un fortissimo e imprevisto rilievo strategico e militare, e quindi non solo economico; la lunga fase della globalizzazione ha prodotto non meno, ma più conflitti regionali, oltre a non risolvere le vecchie fratture mediorientali e asiatiche. Inoltre appare ormai chiaro che non si fa politica estera trasformando in slogan bonnes à tout faire quelle frasi che Benedetto Croce chiamava “alcinesche seduzioni”: Libertà, Democrazia, Diritti Umani, si declinano tutte in modo diversissimo a seconda del meridiano o del parallelo in cui appaiono. Ci vuole un grande ridisegno mondiale delle zone di influenza, che oggi sono quelle, ormai insignificanti, della guerra fredda. Questo volume getta luce sui nuovi scenari mondiali e mostra i nascenti rapporti di forza che saranno alla base della geopolitica dei prossimi anni.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 928 illustrato con un inserto di foto a colori e alcune mappe

    Stampato nel 2020 da Rubbettino

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    Russia, il ritorno sugli oceani – La politica marittima di Putin

    15.00

    Dopo gli anni del duro ridimensionamento post-sovietico, coinciso con l’era politica di Boris Eltsin, durante i quali la Russia ha rinunciato a pattugliare i mari lasciando buona parte della propria flotta al suo destino, con l’arrivo di Vladimir Putin si è registrata una netta inversione di tendenza. Passati i primi anni di rodaggio, durante i quali il paese ha mirato soprattutto a riconsolidarsi al proprio interno, la Russia ha così cominciato nuovamente ad investire sulle proprie flotte e a puntare su tecnologie sempre più avanzate e raffinate, che non temono il confronto degli avversari. In questo libro l’autore, Alessandro Lattanzio, ci descrive questo lungo percorso di rilancio e di ritorno della Russia sui mari, elencandoci le nuove dotazioni ed unità navali e sommergibilistiche, e le avanzate tecnologie militari a loro disposizione, e fornendoci anche tangibili dimostrazioni dell’ormai concreta riaffermazione della superpotenza russa sui mari, per esempio raccontandoci il ruolo della sua Marina nell’intricato conflitto siriano.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 148

    Stampato nel 2017 da Anteo Edizioni

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    Russofobia – Mille anni di diffidenza

    22.00

    “La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro un enigma”, affermava Churchill nel 1939. Ma l’Occidente ha mai provato davvero a risolvere questo rompicapo? È l’oggetto osservato a essere imperscrutabile, o sono forse gli occhi dell’osservatore a essere offuscati? Partendo da Carlo Magno, fino ad arrivare alla recente crisi ucraina, Guy Mettan ricostruisce le linee di forza religiose, geopolitiche e ideologiche di cui si nutre la russofobia europea e americana. Attraverso una discussione critica delle fonti mette in luce le debolezze e le mistificazioni del pregiudizio che ancora oggi porta l’Occidente a odiare l’orso russo e a temere il suo presunto imperialismo. “Oggi – sostiene Mettan – il mistero russo non esiste più, poiché le informazioni sono disponibili, per tutti coloro che vogliano decifrarle”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 400

    Stampato nel 2016 da Sandro Teti Editore

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    Scacchiera africana – Confronto di strategie tra Cina e Stati Uniti nel continente nero

    12.00

    L’Africa è il continente più povero del pianeta in termini di reddito, ma è anche una terra ricchissima di risorse, energetiche e minerarie innanzitutto. La Cina è un enorme Paese abitato da quasi un miliardo e mezzo di persone, in rapida crescita economica e con uno stile di vita sempre più occidentale e dispendioso. Gli ingredienti giusti, insomma, per una presenza massiccia di Pechino nel Continente Nero, dove le potenze occidentali hanno ridotto le loro attività dopo la fine della Guerra Fredda. Gli USA, tuttora la prima potenza economico-militare mondiale, vengono da due decenni di impegno ridotto in Africa, ma ora l’interesse per il Continente Nero sembra nuovamente ravvivarsi proprio a seguito del boom della presenza cinese. “Scacchiera africana” si propone di esaminare e confrontare, in maniera accessibile, i due modelli di intervento nel Continente, analizzando la presenza delle due potenze nei vari settori in cui essa si manifesta.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 126

    Stampato nel 2014 da Fuoco Edizioni

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    Sfide geoeconomiche – La conquista dello spazio economico nel mondo contemporaneo

    15.00

    A inizio anni ’90, la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’URSS vennero celebrati da molti politologi come l’avvio di una nuova epoca di collaborazione internazionale. Il tempo ha purtroppo disatteso le aspettative ottimistiche di coloro che vedevano nel nuovo millennio un’era di pace: la fine della guerra fredda, lungi dall’aver portato alla fine dei conflitti, ne ha piuttosto sancito la riallocazione dalla sfera politica a quella economica. Il presente saggio, sulla base degli schemi analitici elaborati dagli studiosi raccolti attorno all'”École de guerre économique”, fornisce una lettura circa l’attuale competizione fra gli Stati mettendo in luce soprattutto il ruolo che hanno oggi le strategie comunicative. Prefazione di Carlo Jean. Introduzione di Arduino

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 314

    Stampato nel 2018 da Fuoco Edizioni

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    Sovranismo islamico – Erdogan e il ritorno della grande Turchia

    17.00

    Recep Tayyip Erdogan, dodicesimo presidente della Repubblica di Turchia, è una figura che unisce e che divide: amato fino alla venerazione o contestato fino al disprezzo, nei quasi vent’anni trascorsi dalla sua ascesa al potere il leader conservatore ha trasformato il suo Paese dando voce a settori della società che erano ai margini della vita politica fino al suo arrivo, e al tempo stesso imbavagliando i dissidenti. Ma chi è veramente Erdogan, e a cosa deve il suo successo? La sua affermazione è solamente frutto di coercizione, corruzione e metodi clientelari, come vogliono gli oppositori, o c’è invece sostanza nel suo modello politico? Attraverso un viaggio che ripercorre le principali fasi della sua vita privata, dalle umili origini al potere assoluto, e del suo percorso politico, questo libro rivela i tratti meno conosciuti della personalità del leader turco, analizzando le peculiarità della cornice ideologica creata intorno alla sua figura, il sovranismo islamico, e restituendo un ritratto accurato di una delle figure più importanti e complesse del Medio Oriente contemporaneo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 180

    Stampato nel 2019 da Luiss

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    Stato – Potenza e guerra economica

    13.00

    A venticinque anni dalla fine della Guerra Fredda stiamo assistendo ad un reflusso esponenziale di crisi a livello geo-economico. La fine dei blocchi contrapposti, benché gli Stati Uniti ne tentino disperatamente una riproposizione, appare quanto mai sepolta da un opportunismo politico-economico degli Stati nazionali difficile da scalfire, neanche da un’Unione Europea gigante finanziario dai piedi d’argilla. Da questa realtà riaffiora risolutamente il concetto di Stato potenza, che sembrava relegato al lontano passato, specie con l’avvento del consesso delle Nazioni Unite e di tutte le altre istituzioni transnazionali nate dopo la Seconda Guerra Mondiale. Se la resistenza a cedere sovranità nazionale è sempre stata latente, più innovativi sono invece gli strumenti per consolidare e possibilmente allargare le sfere di influenza delle Potenze in un epoca nella quale l’economia globalizzata e le tecnologie informatiche la fanno da padrone. In particolare, assume in questo senso grande importanza la nozione di guerra economica come arma per indebolire, in un conflitto non dichiarato, l’avversario con attività che vanno dal protezionismo all’intelligence industriale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag, 170

    Stampato nel 2016 da Fuco Edizioni

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    Stato e Impero da Berlino a Pechino. L’influenza del pensiero di Carl Schmitt nella Cina contemporanea

    20.00

    Daniele Perra

    La teoria del partigiano conduce al concetto del politico, ovvero alla questione concernente il vero nemico ed il nuovo nomos della terra”. Così scriveva Carl Schmitt al termine del suo celebre saggio del 1963 “Teoria del partigiano”. A distanza di oltre cinquant’anni dalla pubblicazione del testo schmittiano, Liu Xiaofeng, intellettuale riconducibile alla corrente cosiddetta “neoautoritaria”, in un articolo dall’emblematico titolo “La civiltà europea del libero spazio e la Cina moderna: una lettura moderna del Der Nomos der Erde di Carl Schmitt”, ha sostenuto la tesi che per Pechino, tentare di costruire il proprio nomos della terra, avrebbe significato ingaggiare inevitabilmente uno scontro tra le virtù tradizionali della civiltà cinese ed il sistema globale americanocentrico. Quest’opera si propone, attraverso lo studio approfondito della suddetta corrente neoautoritaria, non solo di determinare la reale influenza del pensiero schmittiano nella Cina contemporanea, ma anche di interpretare l’evoluzione della geopolitica del Dragone alla luce dei contributi dei più importanti pensatori cinesi odierni

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    Stato, grande spazio, nomos

    60.00

    Molto tempo prima che venisse coniato il semplicistico termine di “globalizzazione”, Carl Schmitt aveva visto, con lucidità profetica, come “l’universalismo dell’egemonia anglo-americana” fosse destinato a cancellare ogni distinzione e pluralità spaziale in un “mondo unitario” totalmente amministrato dalla tecnica e dalle strategie economiche transnazionali, e soggetto a una sorta di ‘polizia internazionale’. Un mondo spazialmente neutro, senza partizioni e senza contrasti – dunque senza politica. Per Schmitt non il migliore, ma il peggiore dei mondi possibili, sradicato dai suoi fondamenti tellurici. Fedele alla ‘justissima tellus’, Schmitt persegue invece l’idea che non possa esservi ‘Ordnung’ (ordinamento) mondiale senza ‘Ortung’ (localizzazione), cioè senza un’adeguata, differenziata suddivisione dello spazio terrestre. Una suddivisione che superi però l’angustia territoriale dei vecchi Stati nazionali chiusi, per approdare al ‘principio dei grandi spazi’: l’unico in grado di creare un nuovo ‘jus gentium’, al cui centro ideale dovrebbe tornare a porsi l’antica terra d’Europa, autentico ‘katechon’ di fronte all’Anticristo dell’uniformazione planetaria nel segno di un unico “signore del mondo”. Certo è che la prospettiva di Schmitt, già delineata ottant’anni fa, appare oggi più attuale che mai, e il suo pensiero si conferma come essenziale per la lettura della nostra epoca.

    Rilegato, 15 x 22,8 cm. pag. 528

    Stampato nel 2015 da Adelphi

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    Storia militare della geografia

    70.00

    AA.VV.

    Geografia e Storia Militare, rappresentano un binomio quansi inscindibile, dal momento che le guerre per secoli si sono combattute, e ancora si combattono, sulla terra e sul mare e, da poco più di un secolo anche nel e dal cielo. Si potrebbe quindi affermare (nonostante il parere contrario di molti) che la Geografia sia, per sua propria natura, legata alla guerra e alle sue inevitabili conseguenze: carestie, morte e, ovviamente, stravolgimenti politici, sociali ed economici. Il volume è stato realizzato con contributi di 25 esperti del settore.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 540 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Società Italiana di Storia Militare

    Contributi in lingua spagnola, italiana e inglese

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    Sulle tracce di Simon Bolivar – America latina. L’indipendenza del XXI secolo

    25.00

    Un continente fatto di mille sfumature politiche, economiche, culturali, etniche e religiose; un continente prima scoperto, poi desaparecido ed oggi reaparecido. Tutto ciò e molto altro è l’America Latina, una regione che dal Rio Grande a Capo Horn ha subito la storia per colpe proprie e per colpe altrui e che oggi riappare quale polo emancipato e desideroso di ritagliarsi un ruolo da protagonista nello scenario globale. Il sogno utopico di Bólivar assume oggi nuova linfa vitale dai movimenti di aggregazione regionale e dalle dinamiche indipendentiste di Paesi che rinnegano la condizione di subordinazione all’egemonia statunitense. Il XXI secolo latinoamericano si anima di volti nuovi che si contrappongono a vecchie dottrine colonialistiche in una lotta per l’indipendenza regionale. Storie di Paesi, ma anche di religioni, etnie e dinamiche geopolitiche che si intersecano nel Nuovo Mondo Ispanoamericano alla ricerca di un equilibrio che per molto tempo è stato negato ad una delle regioni più ricche del mondo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag 381

    Stampato nel 2014 da Anteo edizioni

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    Talassocrazia. I fondamenti della geopolitica anglo-statunitense

    18.00

    Marco Ghisetti

    Questo libro vuole individuare  i fondamenti della geopolitica anglo-statunitense, ovvero i concetti, le prospettive, le politiche e finanche le speranze, i desideri e i timori che fondano il discorso geopolitico di Stati Uniti, Regno Unito e del potere marittimo contemporaneo. Attraverso una indagine e citazione dei testi originali e della letteratura accademica, il presente lavoro individua tali fondamenti nelle opere di Alfred Mahan, Halford Mackinder e Nicholas Spykman, ovvero in coloro che hanno tracciato la via seguita sia dagli autori che dagli Stati che si sono contesi e si contendono tuttora una delle componenti essenziali nella lotta per l’egemonia mondiale: il dominio sugli oceani.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2021 da Anteo

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    Teoria del mondo multipolare

    25.00

    La parola chiave è multipolarità, in tutti i sensi: geopolitica, culturale, valoriale, economica, ecc. Solo un nuovo “ordine mondiale multipolare” che al pensiero unico, all’uniformità globale e all’unipolarismo americanocentrico contrapponga l’idea di un’umanità costituita da diversi poli decisionali sovrani corrispondenti alle molte civiltà che la caratterizzano, ciascuno dotato di un peculiare sistema valoriale conforme alle proprie radici storiche e culturali, potrà garantire il rispetto delle identità, delle tradizioni e dell’autodeterminazione dei popoli, nella convinzione che molteplicità e diversità siano da intendersi come una ricchezza e un tesoro da preservare, non come un motivo di inevitabile conflitto da eliminare. Saggio introduttivo di Giuseppe Marro.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328

    Stampato nel 2019 da AGA

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    Terra e mare

    10.00

    In un abbagliante interccio di interpretazione storica e teoria politica, mitografia e teologia, filosofia ed esoterismo, il grande giurista si inoltra così in un affascinante territorio al confine tra speculazione e immaginazione, dove la ricerca dell’elementare si spinge alle soglie dell’escatologia. Con pochi tratti Schmitt ripercorre millenni di storia, svelandone la trama invisibile, fino ad approdare all’evento decisivo: quella rivoluzione spaziale planetaria da cui è nato il nomos dell’Europa moderna.

    Brossura pag. 149

    Stampato nel 2002 da Adelphi

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  • 0 out of 5

    The Practice of Strategy. A Global History

    100.00

    AA.VV.

    Questa importante raccolta spazia nel tempo e nello spazio per valutare come la strategia è stata concepita e implementata, concentrandosi sugli attori militari e politici piuttosto che sui teorici. Le definizioni di strategia sono inevitabilmente costruite culturalmente e quindi specifiche nel luogo e nel tempo. Tuttavia, allo stesso tempo, è pertinente vedere la strategia come una visione generale di ciò che uno stato, un’organizzazione o, addirittura, un individuo desidera ottenere, insieme all’insieme di obiettivi progettati per renderlo possibile. L’attenzione qui è sulla comprensione e sull’attività militare e politica a livello statale, e il contributo getta molta luce sia su casi specifici che sulla situazione più generale. Introduzione e conclusioni di Jeremy Black. Capitoli di Giovanni Brizzi, Isabelle Duyvesteyn, Immacolata Eramo, John France, Béatrice Heuser, Virgilio Ilari, Andrew Lambert, Xiaobing Li, Peter Lorge, Pratyay Nath, T. G. Otte, Alexander Querengasser, Roger Reese, Kaushik Roy, Vladimir Shirogorov, David Stone, Christopher Storrs, Ulf Sundberg, Michael Taylor, Claudio Vacanti, Ken Weisbrode. DISPONIBILITA’ LIMITATA A POCHE COPIE

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 548 con alcune illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Società Italiana di Storia Militare

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    Unipolarismo vs multipolarismo. Una visione geopolitica non asservita

    10.00

    Salvo Ardizzone

    Quello tra unipolarismo e multipolarismo  è uno dei grandi temi del nostro tempo. L’ordine mondiale venutosi a creare dopo la fine della Guerra Fredda è oggi messo in discussione dall’emergere di piccole e grandi potenze che cercano nuovi spazi e diverse prospettive. Dall’analisi critica del potere statunitense alla “gabbia” dei meccanismi della UE, passando per la resistenza islamica medio-orientale, per le linee di faglia del fronte russo e per le ambizioni del gigante cinese: un viaggio nei limiti della società liberale e della prassi liberista, ma anche nella storia contemporanea, nel ruolo degli organismi internazionali, nelle scelte strategiche, nelle arterie energetiche, nelle prospettive economiche e nelle dottrine politiche.

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  • 0 out of 5

    Vouloir – Russie Idees Russes

    18.00

    Rivista di geopolitica in lingua francese che proponeva una lettura tradizionale della storia e una visione etnica, europeista in funzione anti-americana. Si potrebbe definirla una rivista antesignana sul pensiero anti-mondialista oggi imperante. Contiene un dossier specifico sulla Russia e sul pensiero politico russo.

    Brossura, 20,5 x 29,5 cm. pag. 42 con alcune illustrazioni e foto b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 1996

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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  • 0 out of 5

    Yemen – Un paese al centro della scacchiera

    19.00

    Nell’immaginario collettivo, lo Yemen è visto come un paese privo di storia, che ha cominciato ad avere un qualche rilievo solo a partire dall’avvento dall’Islam. Non è così. Lo Yemen ha una storia tanto ricca quanto antica, che merita d’essere dettagliatamente raccontata. A ciò provvede questo libro, descrivendo la ricca storia yemenita pre-islamica, tra i cui protagonisti si possono annoverare anche la leggendaria Regina di Saba, e che successivamente tratta tutte le esperienze storiche attraverso cui lo Yemen è passato, fino ad oggi. Dall’islamizzazione, fino al dominio turco e all’indipendenza, “Yemen Un paese al centro della scacchiera” soddisfa quindi tutte le curiosità del lettore, conducendolo per mano attraverso un percorso ricco di novità e di sorprese. Con ricche ed interessanti prospettive anche per quanto riguarda il futuro di questo paese, senza ovviamente dimenticare il suo passato più recente, come il lungo dominio di Saleh, la “Primavera Araba” e l’odierna avanzata degli Sciiti verso il potere.

    Brossura, pag. 205 illustrato

    Stampato nel 2015 da Anteo

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