A Roma da Cartagine. La spada e lo scudo del legionario repubblicano

storia antica

Visualizzazione di 1-48 di 58 risultati

  • 0 out of 5

    A Roma da Cartagine. La spada e lo scudo del legionario repubblicano

    20.00

    Gioal Canestrelli

    “A Roma da Cartagine. La spada e lo scudo del legionario repubblicano” è un percorso attraverso le fonti storiche, letterarie e archeologiche, che esplora la nascita di due degli elementi più caratteristici della panoplia romana: la spada e lo scudo. L’ipotesi affascinante che viene offerta e illustrata nel dettaglio è quella di un tramite cartaginese, poiché sarebbe stato proprio l’esercito di Annibale Barca a portare per la prima volta in Italia alcune delle armi che sarebbero diventate tra le più iconiche dell’armamento dei legionari. Attraverso un approccio pluridisciplinare, corredato da un importante apparato di tavole illustrative, l’Autore ricostruisce le tecniche, innovazioni e influenze che hanno caratterizzato la produzione di armi nell’antica Roma.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Agrippa – Il braccio destro di Augusto

    24.00

    Marco Agrippa fu la personificazione dell’espressione “braccio destro”. Come uomo di fiducia di Augusto condusse guerre, pacificò province, adornò Roma e giocò un ruolo cruciale nello stabilire la Pax Romana dei successivi due secoli: tutto ciò nella consapevolezza che non avrebbe mai governato di persona. Per secoli gli storici si sono interrogati sulla sua apparente mancanza di ambizione, sul rapporto di amicizia che dalla giovinezza lo legò a Caio Ottavio, nipote di Cesare. Già dalla lotta contro i cesaricidi Agrippa si rivelò necessario per la vendetta di Ottaviano, acquisendo la reputazione di ottimo ammiraglio nella lotta contro Sesto Pompeo e nell’epica battaglia di Azio che segnò la fine di Marco Antonio e Cleopatra nel 31 a.C. Condusse le legioni nel Bosforo Cimmerio, in Gallia e in Illiria. Sempre in Gallia Agrippa estese la rete via ria abozzata da Cesare, in Giudea consolidò i rapporti con Erode e stabilizzò la regione. Si occupò del restauro di Roma e di vitali opere pubbliche, fino alla costruzione di un monumento simbolo come il Pantheon. Agrippa fu insomma un alter ego dell’imperatore, che gli diede in sposa la figlia Giulia e adottò i tre figli della coppia, sperando di farne eredi al trono. La morte precoce di Agrippa il 12 d.C. privò Augusto del suo miglior collaboratore, ma il sangue di Agrippa continuò a scorrere nelle vene di esponenti della dinastia più ambiziosi, come Caligola e Nerone.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 456 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Alessandro al bivio. I Macedoni tra Europa, Asia e Cartagine

    19.00

    Lorenzo Braccesi

    E se Alessandro fosse arrivato a Cartagine? Se i Macedoni avessero oltrepassato il canale d’Otranto e, con Annibale, un secolo dopo, si fossero diretti verso Roma? La storia non si fa con i “se”, eppure è concretamente esistita la possibilità che Alessandro avanzasse contro Cartagine prima di dirigersi a Oriente. Lo dimostra in questo libro Lorenzo Braccesi, tra i massimi storici dell’antichità. L’autore indaga l’espansione macedone con una nuova chiave di lettura: quella di un circolare progetto di conquista, che viene qui inteso come il sogno di Filippo di allargarsi allo spazio mediterraneo. Tale padre, tale figlio dunque. Le gesta dei Macedoni – indomabile popolo di stirpe greca, originario di un piccolo territorio periferico dell’area balcanica – vengono intese come un’unica grandiosa impresa durata due secoli. Dalla Macedonia comincia dunque la conquista del mondo, che avrebbe dovuto cingere sotto un unico dominio i Balcani e, attraverso il controllo dei canali adriatici ed ellespontici, l’Asia, l’Europa e Cartagine. Il grande sogno nasce con Filippo, sarebbe diventato il bivio di Alessandro e dei suoi successori.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Armes et Armures tome 1. Tome 1 : VI – XII siecles

    45.00

    Nicolas P. Baptiste

    Questo lavoro, in due volumi, presenta armi e armature dal Medioevo al Rinascimento. Il primo volume affronta il primo periodo, dal VI al XII secolo; il secondo volume analizzerà i periodi dal XIII al XVI secolo. L’autore e le edizioni Heimdal hanno unito le forze per affrontare un tema classico, ma raramente interessato negli ultimi anni dalle pubblicazioni in lingua francese. Questi due volumi sono il risultato di una riflessione condivisa, rinnovando alcune teorie sulla cultura materiale, e traendo il meglio dalla ricerca archeologica e storica degli ultimi anni. Il libro beneficia anche di foto di alta qualità, scattate durante studi o collaborazioni con istituzioni che le custodiscono, illustrando oggetti raramente pubblicati. Con l’aiuto delle competenze di colleghi illustri, l’autore ha raccolto i contributi delle più recenti attività di ricerca, il libro è quindi anche la riflessione di una comunità di storici e ricercatori su armi e armature. Riccamente illustrate con iconografia, ma anche con schizzi e disegni, le pagine del libro beneficiano di magnifiche foto in ambito di ricostruzione storica. Ci sono anche testimonianze delle attività degli artigiani più coinvolti nello studio sperimentale dei metodi di produzione di armi e armature antiche, e delle arti dei fabbri del medioevo, che a volte restano ancora enigmatiche ai nostri occhi.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 206 riccamente illustrato con immagini b/n e a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da heimdal

    Quick view
  • 0 out of 5

    Cartagine oltre il mito. Prima e dopo il 146 a.C.

    18.00

    Giovanni Di Stefano

    I saggi che compongono il volume propongono la conoscenza aggiornata della città che fu signora del Mediterraneo e capitale dell’Africa romana, oltre i luoghi comuni del mito. Sono presentati episodi della vita urbana e religiosa della città rivale di Roma, prima e dopo il 146 a.C., anno della distruzione. Della potente città fenicio-punica, poi colonia romana, sarà possibile conoscere un Santuario dellìviii sec. A.C. Frequentato da Fenici e greci, un luogo di culto dedicato ad una dea greca, e poi L’Altare monumentale sulla byrsa, offerto alla famiglia di Augusto, con intensi messaggi ideologici, religiosi e politici. Inoltre, alcuni saggi sono dedicati alle grandi cisterne della città e all’ Approvvigionamento idrico della colonia al tempo imperatore Adriano, che con la sua visita a Cartagine interruppe un lungo periodo di Siccità. L’ Edilizia privata con le case e le botteghe dei cartaginesi nel “quartiere delle ville Romane” E le grandi domus urbane dell’aristocrazia, dove scenari architettonici ricreano ambienti naturali, sono altri argomenti centrali del volume. Della città, prima e dopo l’arrivo dei vandali nel 439, sono presentati l’opera ciclopica di un muro difensivo dei quartieri urbani e una bardatura di età bizantina di un cavallo. La cultura materiale, la vita quotidiana e la vita religiosa di Cartagine sono protagonisti oltre il mito.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Cesare dice… Una lettura del Bellum Gallicum.

    19.00

    L’opera si propone di dare la più larga diffusione possibile ad un testo di perenne attualità ripercorrendo fedelmente gli eventi significativi che hanno contraddistinto parte dell’epopea Cesarea; a tal fine l’autore si avvale di uno stile limpido ed incisivo, ricco di concetti e di informazioni, ma sempre fedele al testo originale. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 14 x 24 cm. pag. 536

    Stampato nel 1996 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

    Quick view
  • 0 out of 5

    Da Roma all’Oriente. Riflessioni sulle campagne traianee

    22.00

    A. M. Liberati (a cura di)

    Il volume, con una introduzione di Paolo sommella, raccoglie gli atti della giornata di studi da Roma dall’Oriente. Riflessioni sulle campagne tra i a ne e svoltasi l’11 ottobre 2017 presso istituto nazionale di Studi romani. Dopo una presentazione della mostra Traiano. Costruire l’impero, creare l’Europa (Lucrezia ungaro) ed un saggio introduttivo sul significato del principato tra i a ne o, da Augusto a Traiano: dalla Fondazione all’apogeo dell’impero (Leandro polverini), i saggi spaziano su alcuni significativi temi della politica militare dell’optimus princeps: Traiano e esercito romano da Ancona al Danubio nel 105 D.C.: sulle orme di una celebre Legione? (Sergio Rinaldi tufi); celebrazioni monumentali delle guerre da ci che di Traiano sui luoghi degli avvenimenti (Luca bianchi); acquisizione del regno dei nabatei da parte di Traiano e la Fondazione della Provincia Arabia: una nuova formazione politica nell’Impero romano d’Oriente (Klaus Stefan freyberger); Traiano in cilicia. Ultima frontiera (Eugenia equini Schneider). Il saggio i due Principes, il dominus ed il cattolicesimo. Un episodio della politica culturale dell’Istituto di studi romani: la conferenza preparata e mai svolta di don Juan di Borbone principe delle asturie (Anna Maria liberati) ha messo in luce, nel quadro delle celebrazioni tra i a ne e, il ricco patrimonio storico conservato presso istituti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Elmi romani

    26.00

    Il volume, attraverso l’utilizzo di circa 189 disegni b/n, riporta una serie di iproduzioni dettagliate dei più noti elmi romani dal VII secolo a.C. al IV d.C.. Di ogni elmo viene riportata anche una breve storia dello stesso con disegni dettagliati. Un capitolo finale, si occupa degli elmi gladiatori del periodo repubblicano e imperiale.
    dell’armamento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 254 riccamente illustrato con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Archeos

    Quick view
  • 0 out of 5

    Età di conquiste. Il mondo greco da Alessandro ad Adriano

    29.90

    Angelos Chaniotis

    Angelos Chaniotis affronta il mondo plasmato da Alessandro Magno durante la sua breve vita, la trasformazione che ne è seguita e il successivo periodo ellenistico: un’epoca di frammentazione, antagonismo violento tra gli Stati maggiori e lotte tra le realtà politiche minori per mantenere un’illusione di indipendenza; e tuttavia anche un periodo di crescita, prosperità e conquiste intellettuali. Il volume delinea la vasta rete di traffici commerciali, influenze e contatti culturali, che hanno arricchito e vivacizzato i centri di ricchezza, potere e fermento intellettuale in tutto il mondo.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Fighting Techniques of the Ancient World 3000 BC – 500 AD. Equipment, Combat Skills, and Tactics

    20.00

    AA.VV.

    Questo volume analizza le tattiche, le tecniche e la tecnologia militare, a partire dal 3000 a.C. fino al 500 d.C. Tattiche, equipaggiamenti e armi, vengono desritte in maniera minuziosa, anche con l’abbondante utilizzo di disegni, caqrtine e tavole a colori.

    Rilegato, 20 x 25 cm. pag. 256 con numerose illustrazioni a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Amber

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

    Quick view
  • 0 out of 5

    Filippo il Macedone

    11.00

    Giuseppe Squillace

    Schiacciato dalla preponderante figura del figlio Alessandro Magno, Filippo II, in circa 24 anni (360-336 a.C.), seppe trasformare la Macedonia da stato periferico, vessato dalle grandi poleis, in regno potentissimo, in grado di guidare il mondo greco nella spedizione contro l’impero persiano. In questo libro l’autore ne stila un agile ritratto, mettendone in evidenza non solo le indiscusse doti strategiche,  ma soprattutto la capacità di abbinare – e in molti casi sostituire – alla spada la forza della parola.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gladiatori

    38.00

    I combattimenti tra gladiatori costituivano una singolare prova di forza ed eroismo per la quale era necessaria una costante preparazione basata su esercizi fisici e sull’uso di protezioni appositamente studiate e relaizzate per gli incontri, strumenti e armature adeguati e differenziati, come documentato da fonti e raffigurazioni. Il ritrovamento nelle sepolture di armi descritte o rappresentate ha permesso di approfondire la conoscenza delle forme e delle tecniche di lavorazione dei materiali, e quindi condurre ad una migliore conoscenza delle manifestazioni gladiatorie. Tutto questo ci viene magnificamente offerto in questo volume che è completamente illustrato con bellissimi e particolareggiati disegni, riproduzione di reperti archeologici e fotografie di ricostruzioni particolarmente accurate.

    Cartonato 21 x 29,5 cm. pag. 234 interamente illustrate con disegni e foto b/n e colori

    Stampato nel 2009 da Archeos

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gli eserciti etruschi

    16.00

    Il volume in questione tratta di una antica popolazione italica della cultura villanoviana: gli etruschi. Questo popolo ha sempre esercitato un grande fascino sia per gli storici e gli archeologi, sia per gli appassionati di storia antica. Il lavoro è stato effettuato coniugando la ricerca archeologica con l’aspetto iconografico. Le 105 foto in b/n e le 8 a colori, riproducono armature (spade, elmi, corazze ecc.), bassorilievi, cartine e oggettistica varia. Le 8 tavole a colori riproducono guerrieri etruschi e di altri popoli italici.

    Brossura 18,5 x 25 cm. pag. 64 con foto b/n e colori + 8 tavole a colori

    Stampato nel 2003 da EMI

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gli ultimi re di Sparta 309-146 A. C.

    29.00

    Martine Chantal Fantuzzi

    Quale fu la fine di Sparta? Reggendosi sulla diarchia degli Agiadi e degli Europontidi, Sparta aveva compiuto le sue più celebri imprese; ma sul finire del III secolo, passioni e tradimenti avevano leso alla radice l’alleanza tra le stirpi, principiandone l’inesorabile, distruttivo e conflagrante epilogo.Questo saggio ricostruisce le vicende degli ultimi re di Sparta, personalità complesse e controverse, attraverso una minuziosa indagine di fonti antiche, tra cui Polibio, Plutarco, Livio e Pausania.Il periodo preso in considerazione si dilata dal 309 a.C. al 146 a.C., ovvero dalla salita al trono Agiade di Sparta di re Areo I – passando per l’assedio di Sparta da parte del re dell’Epiro Pirro e dello stesso Spartiata Cleonimo del 272, per le riforme di re Agide IV e Cleomene III, per la fatale battaglie di Sellasia del 222 – e giungendo alle battaglie di Pidna (168) e di Corinto (146), con la successiva consacrazione del dominio romano su tutta la Grecia. Martine Chantal Fantuzzi conduce una serrata ricostruzione storica, attraverso circa due secoli, dell’epopea finale di Sparta nell’ellenismo.Perdendo l’equilibrio della diarchia, guidata da re e tiranni, nocchieri nella tempesta tra Macedoni, Achei e Romani, il regno di Sparta si autodistrusse, mantenendo, tuttavia, intatta la propria reputazione di altissimo e strenuo valore, al punto da non aver mai permesso ai nemici di venir conquistato.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Guerra e società degli Etruschi

    20.00

    Armando Cherici

    Come per i Romani, anche per gli Etruschi la struttura politico-sociale era modellata sulla gestione bellica. La guerra era un motore economico potente, capace di ridistribuire in breve tempo beni accumulati per anni ma anche uno strumento di sviluppo e di affermazione dell’identità di un popolo. Quest’opera, corredata da un ricco apparato iconografico, si propone attraverso le testimonianze archeologiche, lo scopo di analizzare le armi e i loro scenari d’uso. Un viaggio alla scoperta di quella che è stata, dopo la greca, la prima civiltà urbana d’Europa.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 56 + 20 pagine fuori testo con tavole a colori e b/n

    Stampato nel 2021 da Chillemi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Guerrieri d’Europa. Storie, eroi e battaglie della nostra civiltà

    16.00

    Francesco Cappellini

    Dimentica delle proprie origini e colpevolizzata per le proprie conquiste, l’Europa è oggi uno spazio geografico che sembra aver smarrito la propria identità, cedendo alle debolezze del pensiero unico “politicamente corretto”. Eppure – per millenni – l’Europa si è forgiata nel sangue, edificando la più complessa e temuta Civiltà del pianeta. Francesco Cappellini – in questo testo a metà tra il saggio e il romanzo – ripercorre le tappe di una storia densa, tragica e coinvolgente. Un viaggio nell’eroismo dei nostri antenati, negli slanci impersonali della nostra stirpe e nel cuore pulsante della “fortezza Europa”, dove il coraggio del singolo si accompagna alla bellezza del gesto volontario, partecipando alla comune difesa di un destino immortale. Perché “nulla è più bello dell’uomo quando avanza”

    Quick view
  • 0 out of 5

    I canti della Britannia (Romanzo)

    17.00

    124 d.C. Mentre il Vallo di Adriano s’innalza sempre più maestoso a separare la brughiera del sud dalle foreste inaccessibili del nord, la tensione tra Annio, Giulia e Deirdre sembra ormai prossima al punto di rottura. Le legioni di Roma sono messe a dura prova, tra attacchi sanguinosi, campagne di riconquista e rivolte di popoli che reclamano la libertà. Tuttavia una nuova speranza inizia a germogliare tra le ceneri, laddove i canti della Britannia evocano il sogno di una terra in cui tutti possano convivere. Così Deirdre, spinta dall’amore per la sua nuova famiglia, parte alla ricerca di Drest, convinta di poter promuovere un dialogo tra romani e pitti. La Caledonia, però, è ancora avida di sangue, e il prezzo della pace si rivelerà più alto che mai.

    Rilegato, 15 x 21 cm. pag. 304

    Stampato nel 2020 da Fanucci

    Quick view
  • 0 out of 5

    I generalissimi dell’Impero romano d’Occidente

    28.00

    John Michael O’Flynn

    Nell’Impero romano d’occidente, a causa del prolungato distacco degli imperatori da un esercito in cui l’elemento germanico diventava sempre più imponente, e della graduale crescita del potere dei barbari entro le frontiere, grande rilievo assunse una serie di generali che furono in grado di conquistarsi la lealtà delle truppe. La presente ricerca circoscrive il fenomeno del trasferimento di potere dall’imperatore al suo comandante in capo, spesso d’origine germanica, che divenne il detentore dell’autorità effettuale. Questi Signori della guerra – Stilicone, Ezio, Ricimero -, dominarono sulla base del loro potere effettivo e non per una norma giuridica.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I legionari maledetti. Storia dei sopravvissuti della battaglia di Canne e del loro riscatto

    12.00

    Giovanni Melappioni

    Sopravvissuti alla peggiore sconfitta della storia di Roma, gli uomini sfuggiti al disastro di Canne furono additati come unici colpevoli della disfatta, divenendo i legionari maledetti. Condannati all’esilio in Sicilia, destinati all’oblio eterno, riuscirono invece a risollevarsi dal fango in cui erano stati gettati per consegnarsi alla gloria eterna. Questa è la storia del loro epico riscatto. Questo saggio ripercorre l’epopea di quegli uomini.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Identità padana – Le nostre radici. Siam tutti figli di Longobardi

    20.00

    “In questi tempi moderni di globalizzazione e di forti immigrazioni la voglia di “casa”, cioè il senso di appartenenza al proprio territorio e alle proprie tradizioni e alla propria società, quindi di Identità e di Nazione, è una richiesta molto sentita nei cittadini. Lo sradicamento delle genti che sta avvenendo in questi decenni, attraverso l’immigrazione di massa e la esasperazione del commercio globale, ha prodotto come reazione una forte domanda di unità e di Identità territoriale. Difatti, sono sotto gli occhi di tutti i danni sociali prodotti dalla dissennata immigrazione e dalla incontrollata globalizzazione per cui sarà necessario, per non perdere la bussola mentale e sfociare nella follia sociale, una saggia riflessione sulla propria Identità e i suoi insiti valori, la loro condivisione sociale, in sostanza, la conoscenza storica del proprio territorio e della sua antica comunità, che essi solamente permettono la salvaguardia delle proprie radici e del proprio destino, della propria Identità.” (dalla prefazione)

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 251

    Stampato nel 2017 da Selecta

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il corpo trafugato di Alessandro Magno e il destino della corazza d’oro

    26.00

    Leggendo Dione Cassio, a proposito del viaggio compiuto ad Alessandria d’Egitto dall’Imperatore Adriano, si può constatatare come l’Imperratore romano più “ellenista” di tutta la storia di Roma, non fosse andato a rendere omaggio alla tomba di Alessandro Magno, così come avevano fatto molti e altrettanto insigni personaggi. Adriano era colui il quale “doveva” per appartenenza e vicinanza culturale, visitare il sepolcro del grande generale macedone, eppure, non solo non esiste traccia di questo evento, ma addirittura viene invece citata con sufficente dettaglio, la visita effettuata dall’Imperatore ad un altro sepolcro, quello di Pompeo in Alessandria. Si può ipotizzare che l’Imperatore Adriano no si recò a visitare il sepolcro di Alessandro Magno perchè era a conoscenza del fatto che, il corpo dell’eroe greco, non si trovava più in quei luoghi!!!

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 250 con numerose foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 In Proprio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il fantasma sul trono. La morte di Alessandro Magno e la sanguinosa lotta per il suo impero

    22.00

    James S. Romm

    Quando nel 323 a.C. Alessandro Magno muore inaspettatamente a Babilonia all’età di 33 anni, il suo impero si estendeva dal mare Adriatico a Occidente fino all’India moderna a Oriente. Gli intrighi e la violenza, le strategie politiche così come le alleanze, gli omicidi e le guerre che hanno luogo nei successivi decenni possono competere con le più famose tragedie del teatro. James Romm descrive magistralmente gli eventi drammatici nella lotta per l’eredità del condottiero macedone. In un’atmosfera spettrale il giovane re si congeda dai suoi più stretti “Compagni”, letteralmente al suo fianco sin dalla tenera età e che con lui avevano conquistato il mondo. Si narra che poco prima di morire abbia deciso di lasciare il suo posto “al più forte”. Ma chiunque tenti di elevarsi sopra gli altri, si sa, non può farlo senza danno. E così il grande impero che si estendeva su tre continenti affonda ben presto in una serie infinita di guerre, in cui i membri della famiglia argeade – la casa reale macedone – diventano pedine nelle mani degli ex generali di Alessandro.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il lato oscuro dell’Esercito romano. Gli ammutinamenti di epoca repubblicana

    14.00

    L’esercito romano. Un meccanismo perfetto. Una macchina da guerra capace di portare un piccolo popolo di pastori alla conquista dell’intero Mediterraneo, trasformandolo nel Mare Nostrum della tradizione. L’esercito di Scipione Africano, Caio Mario, Giulio Cesare è stato il modello sul quale si sono misurati tutti i successivi grandi eserciti della storia, da quello di Federico ii di Prussia a quello di Napoleone Bonaparte, ai famigerati eserciti tedeschi della prima metà del xx secolo. Ma come tutti gli eserciti, anche quello romano era fatto da uomini e, in quanto tale, aveva molti pregi ma anche numerosi difetti. Ammutinamenti, rivolte, diserzioni messi in atto per i più svariati motivi (dall’avidità alla codardia), hanno costellato l’intero arco cronologico dell’espansione romana. E proprio i più grandi fra i condottieri romani, pensiamo a Scipione o a Cesare, furono coinvolti in alcuni dei più celebri di questi casi.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il manuale del legionario romano

    29.00

    Giuseppe Cascarino

    Questo manuale è stato scritto per qualcuno che si debba arruolare nell’esercito romano di Augusto, nell’anno della nascita di Cristo. Spiega nei dettagli, ma sempre in modo semplice e comprensibile, quali sono i compiti che lo aspettano, quali i diritti e doveri del legionario romano. Un approccio nuovo e imperdibile per ogni appassionato di storia romana e dell’esercito imperiale in particolare. Il testo è corredato da oltre 200 disegni, schemi, foto, tabelle e utili appendici. Giuseppe Cascariano ci ha regalato un’altro imperdibile lavoro su Roma antica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 278 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Il Cerchio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ingegno e Paura – Trenta secoli di fortificazioni in Italia Vol. I – Età Antica

    40.00

    L’opera, nell’intera collana, ricostruisce in maniera completa ed esaustiva la storia e l’evoluzione delle fortificazioni in Italia, dai primi manufatti di era preistorica e classica, alle costruzioni difensive di età medioevale, moderna e contemporanea. In questo primo volume vengono trattate le costruzioni di allineamenti megalitici, di piramidi, templi e splendide moschee: ope re che nel caso specifico simboleggiano l’aspirazione alla sopravvivenza ultraterrena, ovvero il rimedio contro l’incubo della scomparsa assoluta ed irreversibile. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 25 x 28 cm. pag. 317 con circa 183 tra foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2005 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’agonia dell’Impero Romano d’Occidente

    20.00

    Luigi Cantarelli – Enrico Lupelli (a cura di)

    Seguendo l’opera storiografica e il metodo annalistico del Muratori, l’accademico dei Lincei Luigi Cantarelli compose questi “Annali d’Italia”, che coprivano l’arco temporale compreso fra la morte dell’imperatore Valentiniano III e la deposizione di Romolo Augustolo (455-476). Egli riportava gli avvenimenti storici che condussero alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, nella loro nuda e semplice essenzialità, basandosi sulle poche e talvolta oscure fonti documentarie. Cantarelli fermava la sua narrazione alla data che, secondo le convenzioni degli studiosi, segnava la fine della storia antica, anche se la detronizzazione dell’ultimo sovrano occidentale non caratterizzò il crollo dello Stato romano, ma solo quello del suo fantasma. La decadenza dell’Impero, infatti, era cominciata da almeno un secolo, fin dalla sconfitta militare di Adrianopoli (378), dove l’esercito di Valente fu annientato dalle orde gotiche capeggiate da Fritigerno; lo stesso imperatore morendo sul campo.

    Quick view
  • 0 out of 5

    L’esercito romano ai tempi di Giulio Cesare

    22.00

    Il fondamento e il nerbo dell’esercito romano, per tutto il tempo della repubblica, fu la fanteria, la cui unità tattica era la legione (legio), composta esclusivamente di cittadini romani. La cavalleri a era un’arma che semplicemente collaborava con la fanteria e le macchine, che corrispondevano alla nostra artiglieria, erano usate soprattutto nelle operazioni di assedio. Accompagnato da un bel dizionario di termini militari, questo saggio esamina nel dettaglio l’intero esercito romano, dai requisiti necessari per essere ammessi nella legione alle armi in dotazione, dalle tattiche di battaglia alle disposizioni dell’accampamento, attingendo alle opere dei principali storici latini e di Cesare in particolare.

    Brossura 14 x 21 pag. 140 diverse illustrazioni al tratto

    Stampato nel 2012 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    La conquista del Nord – I Vichinghi nell’Arcipelago Britannico

    20.00

    La maggior parte dei saggi storici sui Vichinghi prende in esame la loro conquista e influenza solo su una piccola parte dell’intera regione che comprende Gran Bretagna e Irlanda. E pochi studiosi hanno finora concentrato la propria attenzione sul contatto continuo fra Inghilterra e Scandinavia anche nel periodo successivo alla Conquista Normanna del 1066. Questo libro mira a offrire un approccio alternativo, presentando una storia dell’Epoca Vichinga che consideri l’intera area dell’Arcipelago Britannico, prima e dopo il fatidico anno generalmente considerato come “spartiacque”. Tradizionalmente ritratti come barbari brutali, salpati dalle terre scandinave a bordo delle loro caratteristiche imbarcazioni per depredare e saccheggiare molte regioni del Nord, i Vichinghi ci appaiono qui in un quadro meno drammatico ma ancor più affascinante, che rivela i notevoli progressi economici e sociali da loro apportati, fondamentali nel delineare la storia politica delle isole britanniche.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 271 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Odoya

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra civile Longobarda e la battaglia di Cornate. 689 DC la sconfitta dell’ultimo duca pagano

    25.00

    La battaglia di Coronate fu combattuta nel 689 nella piana presso l’Adda tra Cornate d’Adda (anticamente Coronate) e Trezzo sull’Adda tra l’esercito del re dei Longobardi Cuniperto e quello dell’usurpatore Alachis. Lo scontro fu vinto dal legittimo sovrano, mentre il suo avversario cadde sul campo; la sua sconfitta segnò la fine della fronda ariana dei duchi longobardi dell’Austria, che si opponeva alla politica filo-cattolica della dinastia bavarese cui apparteneva lo stesso Cuniperto, e spianò la strada alla definitiva conversione di tutti i Longobardi al cattolicesimo. I due eserciti si scontrarono «tra lo strepitio delle trombe» e la battaglia si protrasse a lungo, perché nessuno dei due schieramenti accennò a lasciare il campo. A decidere le sorti dello scontro fu la morte di Alachis: ricevuta la notizia, le armate dell’Austria immediatamente sbandarono. L’esercito dell’usurpatore in fuga fu però incalzato da quello di Cuniperto, che passò a fil di spada quelli che riuscì a raggiungere e abbandonò all’affogamento nell’Adda gli altri. Il corpo di Alachis fu mutilato della testa e delle gambe.

    Brossura, 17,6 x 25,3 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto e tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Prima Guerra Punica – Il primo epico scontro tra Roma e Cartagine

    24.00

    La Prima Guerra Punica, è un momento essenziale nella storia del Mediterraneo e di tutti i popoli che su di esso si affacciano perché dalla vittoria in Sicilia, Roma trasse la consapevolezza di poter estendere i confini del suo impero anche oltremare, cosa che comincoò subito a fare. Nella storia romana, infatti, la guerra per la Sicilia, benché non risolutiva nella lotta contro Cartagine, fu, come evidenziato con enfasi dallo stesso Polibio, la prima campagna condotta da Roma fuori da quelli che allora erano considerati i confini dell’Italia, con tutte le nuove problematiche politiche, strategiche, tattiche e logistiche che questo comportò.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 190 con circa 55 tra foto e cartine b/n

    stampato nel 2015 da Chillemi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le Campagne militari dell’Imperatore Giuliano

    15.00

    Ferdinando Emilio Abbate

    L’imperatore Giuliano, negli incerti e tremolanti bagliori del crepuscolo del paganesimo, rappresentò l’ultimo chiassoso araldo dei monumenti di una classicità remota, mitizzata ed ideologica, della quale non comprendeva, e non accettava, l’irreversibile estraneità alla società del suo tempo. Così, anche con Giuliano, l’oracolo che nella Historia Augusta profetizzava l’impossibilità, per un imperatore, di oltrepassare la città di Ctesifonte ,resse alla prova. Giuliano fu anche l’ultimo che fu degno di subirne il vaticinio: dopo di lui, un’altra epoca,che già bussava alle porte della storia, avrebbe riposto l’oracolo in un passato lontano ed irripetibile.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le grandi battaglie dell’esercito di Roma

    22.00

    Descrizione, narrata direttamente dagli scritti degli autori latini, delle più note battaglie sostenute in circa 1000 anni di Storia dall’esercito romano. Una serie di isegni al tratto riportano i principali elmi utilizzati dall’esercito romano nel corso dei secoli, dall’epoca repubblicana a quella imperiale..

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 178 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Archeos

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le guerre di Cesare

    15.00

    Napoleone

    Napoleone detta al fedele Marchand la ricostruzione storica, politica e militare della Roma di Giulio Cesare dalla guerra gallica fino al confronto finale con i suoi assassini, riassumendo gli eventi, per aggiungere le proprie osservazioni tecniche, militari e politiche. L’imperatore in esilio riflette sull’Imperator vittima di una congiura: entrambi hanno raggiunto l’apice del potere per poi essere sconfitti dalla storia, ma con la differenza, fa notare Canfora nella sua introduzione, che l’uno era il rampollo di una nobile famiglia, mentre l’altro aveva avuto umili natali. Il volume è introdotto da una nota di Marchand con la descrizione della morte di Napoleone e il racconto degli ultimi giorni e delle ultime disposizioni dell’imperatore.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le guerre etrusche 482-264 a.C.

    29.00

    Pierluigi di Colloredo Mels

    I conflitti che opposero Romani ed Etruschi durante l’età repubblicana segnarono la fine dell’Etruria come potenza indipendente e la sua assimilazione nel mondo romano. La guerra più lunga fu quella contro Veio, la più potente città etrusca che sorgeva venti chilometri a nord di Roma, il cui racconto sfuma spesso nella leggenda. Fu una lotta mortale, cui pose fine un assedio che secondo la tradizione durò trent’anni, come quello di Troia, e che vide come protagonista Furio Camillo. Veio, la più tenace nemica di Roma, venne distrutta e i suoi abitanti venduti come schiavi. Seguirono poi una serie di guerre che portarono alla sottomissione di Tarquinia, Vulci, Rosellae, Chiusi, sino alla decisiva battaglia del lago Vadimone (309 a.C.). La lotta tra gli Etruschi, alleati volta a volta con Celti e Sanniti in chiave antiromana, vide come ultimo episodio l’assedio e la distruzione di Velzna- Volsinii nel 264.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le guerre Sannitiche 343-290 a.C.

    29.00

    Pierluigi Romeo di Colloredo Mels

    “Da questo momento bisogna parlare di conflitti di ben altre proporzioni sia per le forze messe in campo dai nemici sia per la lontananza della loro terra di provenienza e per la durata di quelle guerre. Nel corso dell’anno si presero infatti le armi contro i Sanniti, un popolo potente per risorse e per dotazioni militari. Dopo la guerra, dall’esito incerto, con i Sanniti, si combatté contro Pirro e dopo di lui fu la volta dei Cartaginesi. Quale serie di formidabili eventi! Quante volte i Romani giunsero a rischiare il massimo perché lo Stato potesse essere innalzato alla grandezza che ora a stento si regge”. (Tito Livio, Storia di Roma dalla fondazione, VII, 29)La narrazione di Livio costituisce la documentazione più importante sulle Guerre Sannitiche, il conflitto più lungo (350- 280 a.C.) e difficile affrontato da Roma durante la conquista dell’Italia. Per narrare le guerre combattute tra i Romani ed i Sanniti abbiamo ritenuto di integrare la narrazione degli eventi che di tali campagne e della battaglie combattute tra i due popoli italici fa Tito Livio nei libri dal VII al X della sua storia Ab Urbe Condita, e che viene presentata al lettore con un inquadramento rigorosamente basato sulle odierne conoscenze archeologiche e storiche. Fu l’urto feroce e decisivo tra due popoli giovani in fase di espansione e di pari forza; soltanto uno di essi sarebbe sopravvissuto come potenza. Si tratta di un argomento tanto importante quanto le guerre puniche o le guerre di conquista di Cesare, anche se non altrettanto noo; ma sicuramente segnò l’Italia per i secoli a venire e sino ai giorni nostri quanto e più di quegli eventi. Le guerre sannitiche è il testo più completo ad oggi pubblicato sull’argomento, con un ricco corredo iconografico ricco di fotografie dei luoghi, dei reperti archeologici e con una numerosa cartografia.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le Legioni Romane

    24.00

    Storia dell’armamento militare romano dal VII secolo a.C. al IV d.C. descritto attraverso disegni a colori con citazioni riferite ai maggiori eventi della Storia di Roma. Il volume è interamente illustrato con disegni a colori che riproducono i Legionari e i cavalieri romani nelle varie epoche con le diverse dotazioni di armamento. Sono riportati in alcune pagine a colori anche i disegni degli scudi delle varie epoche e alcuni disegni b/n.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 90 con numerose illustrazioni a colori

    Stampato nel 2018 da Archeos

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le Legioni Romane – L’armamento in mille anni di storia

    35.00

    Mille anni di storia romana hanno segnato in maniera indelebile la nostra civiltà. Questo libro ne racconta, con grande rigore e dettaglio, l’armamento militare e la sua evoluzione. Un lungo viaggio attraverso il percorso compiuto dalle Legioni nello sviluppo delle tipologie di combattimento, in funzione delle diverse epoche e dei nemici da combattere. Lasciando la voce agli stessi storici romani (da Tito Livio a Seneca a Polibio), attraverso i documenti tramandati, i lettori, esperti e non, verranno condotti per mano per rivivere direttamente le vicende degli scontri. La descrizione di costumi, elmi, corazze e scudi è accompagnata da una serie di interessantissimi disegni e di accurate ricostruzioni dell’Autore. Silvano Mattesini, architetto e da sempre appassionato della storia di Roma antica, è tra i massimi esperti mondiali delle armature e dell’equipaggiamento dei soldati romani.

    Rilegato con sovracopertina 21 x 29 cm. pag. 220 con circa 300 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2006 da Gremese

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le ultime battaglie degli Ostrogoti

    29.00

    Alberto Peruffo – Luca Stefano Cristini

    Morto il grande Teodorico nel 526, il Regno Ostrogoto cadde in preda a contese successorie che offrirono il pretesto all’imperatore bizantino Giustiniano di poter intervenire in Italia nel 535 allo scopo di restaurare una situazione che riportasse la penisola in ambito “romano”. Belisario fu il primo grande generale bizantino mandato a cercare di recuperare l’Italia. Questi vinse su tutti i campi fino all’avvento di Baduila detto Totila che a partire dal 541 invertì la tendenza riportando gli ostrogoti alla riscossa. Alla fine, Giustiniano, mandò in Italia un nuovo generale: Narsete. Un uomo abile e capace che riuscì a portare lo scontro in campo aperto   nella grande battaglia di Tagina, l’attuale Gualdo Tadino riportando una vittoria schiacciante. A peggiorare le cose per gli ostrogoti, nella battaglia trovò la morte il grande re Totila. Il nuovo re ostrogoto, Teia non si diede per vinto e rimesso in piedi un forte esercito nel 553 cercò e trovò un nuovo scontro ai Monti Lattari presso il Vesuvio. Gli ostrogoti furono nuovamente  sconfitti e anche re Teia morì in battaglia

    Quick view
  • 0 out of 5

    Legione Decima. Fra l’anno XII dell’età fascista e l’anno 58 A.C. (Romanzo)

    10.00

    Alfredo Panzini

    Come raccontare lo scontro tra Giulio Cesare, simbolo della romanità, e lo suebo (o svevo) Ariovisto, quintessenza della germanità? Alfredo Panzini lo fa creando una cornice “italiana” in cui allo scontro tra i due avversari del passato fa da contraltare nel presente (il 1933) l’incontro tra due mondi altrettanto contrapposti, rappresentati dal giovane avanguardista Ambrogino e dall’anziano professor Antonio, chiuso nei propri studi e avulso dalla società. Il racconto storico delle conquiste in Gallia di Giulio Cesare, grazie alle capacità affabulatorie dello studioso, affascina il ragazzo, che giorno dopo giorno fa uscire l’altro dalla solitudine e, testimone delle sue sventure, si spinge addirittura a impegnare la propria motocicletta per evitare il sequestro dell’antica spinetta, unico bene di valore rimasto nella modesta casa del vecchio. E così il lettore viene a conoscere, in questo romanzo breve ma accattivante, tanti dettagli sullo spirito di Roma, sull’animo di Cesare, sull’essenza romanità che forse gli erano sfuggiti quando aveva liquidato, studiandole magari di controvoglia, le vicende del “De bello gallico”: è probabilmente il modo più bello di imparare la storia (quella del passato remoto e quella del passato più recente).

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2021 da Solfanelli

    Quick view
  • 0 out of 5

    Longobardi in Armi

    42.00

    Alfonso Sergio Scaramella

    Marciando dalle ancestrali terre scandinave attraverso il cuore della Germania, i Longobardi, un pugno di valenti guerrieri, stabilirono in Pannonia le loro sedi intermedie, prima di insediarsi definitivamente in Italia, pesantemente provata dalla dominazione visigota e dal crudele conflitto greco-gotico. Un popolo scaturito dalla guerra tentò contro ogni probabilità di “ritagliarsi” un regno, sistematicamente avversato da tutte le potenze del tempo; una comunità di uomini liberi ed armati, cui fu cucita addosso una fama di barbari distruttori e oppressoroi starnieri, che perdura tutt’oggi contro ogni ragionevolezza  e prova archeologica. Una lontana memoria storico-culturale bistrattata e trascurata; una eredità negletta da quanti ignorano o rifiutano di essere, pur sempre, eredi di queste remote genti guerriere.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 628 con alcune illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2022 da Libreria Militare Ares

    Quick view
  • 0 out of 5

    Mare nostrum. I Romani, il Mediterraneo e la Sicilia tra il I e il V secolo d.C.

    24.00

    AA.VV.

    Il tema dell’annuale simposio scientifico, “Mare Nostrum. I Romani, il Mediterraneo e la Sicilia tra il I e il V secolo d.C.”, ha consentito ai partecipanti di prendere in esame la complessità della situazione dell’Isola e del bacino del Mediterraneo durante l’età romana imperiale, periodo in cui in Sicilia si consolida una situazione poleografica diversa, sostanziata in età augustea dalla deduzione delle colonie, e si creano nuovi assetti territoriali, dovuti anche all’immissione nella proprietà fondiaria dei nuovi coloni e dell’aristocrazia romana, la cui conseguenza sono il costituirsi di un nuovo paesaggio, profondamente diverso dal precedente, e di un nuovo assetto economico di cui sono protagonisti i cittadini romani, che fossero italici, trasferitisi in Sicilia in età repubblicana o nella prima età imperiale, o esponenti delle “borghesie municipali” delle città ellenistiche.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Morti Eccellenti nell’Antica Roma

    22.00

    La storia oltre che dalla vita, è spesso guidata dalla morte dei grandi personaggi: Nerone, Caligola, Cesare e tanti altri raccontati dalle voci del tempo nell’attimo decisivo, negli intrighi e nei complotti che furono loro fatali.

    Brossura. 17 x 24 cm. pag. 256 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Archeos

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nel nome della croce. La distruzione cristiana del mondo classico

    15.00

    Catherine Nixey

    Nel nome della croce” parla dell’affermazione del cristianesimo nel IV secolo, ma dal punto di vista dei pagani e della cultura greco-romana. Da quella prospettiva, non c’è niente di eroico da celebrare e non mancano i documenti per testimoniarlo. Dalla ricostruzione degli eventi narrata da Catherine Nixey risulta evidente come il mondo classico fosse molto più tollerante di quanto comunemente si pensi e come i primi cristiani, o almeno molti fra loro, fossero molto più intolleranti e – più spesso di quanto ci si aspetterebbe – violenti. L’autrice ci guida nel corso dei secoli cruciali della tarda Antichità, portandoci ad Alessandria, Roma, Costantinopoli e Atene, mostrandoci torme minacciose di fanatici incitati da personaggi che non di rado in seguito saranno chiamati santi. La distruzione di Palmira, il linciaggio della filosofa neoplatonica Ipazia, la chiusura definitiva della millenaria Accademia ateniese e una quantità di altri episodi mostrano un volto nuovo e inaspettato di quei tempi difficili.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Play the Ancient Greek war. Gioca a Wargame alle guerre degli antichi Greci

    22.00

    Luca Stefano Cristini – Gianpaolo Bistulfi

    Dalla guerra di Troia, ai conflitti persiani fino alla conquista macedone, attraverso grandi battaglie da Maratona a Issus. Culla della civiltà occidentale, le fondamenta del pensiero moderno sono state poste nell’antica Grecia, ma anche battaglie sanguinose e guerre totali. È la storia epica dell’oplita, armato di scudo, elmo, e pettorali. E anche della falange macedone. Passando in rassegna gli eserciti e gli scontri più significativi, in terra e in mare, di un impero fallito.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Play the Arab conquest wars 633 AD. Gioca a Wargame alle guerre fra arabi, bizantini e sassanidi

    22.00

    Luca Cristini

    L’inizio della grande conquista araba dal 633 d.C. Gioca a wargame le campagne combattute in Medio Oriente al tempo della conquista araba dopo la morte del profeta islamico Maometto nel 7° secolo. Le prime conquiste islamiche portarono alla fine dell’impero sassanide e a una grande perdita di territorio per i bizantini, con la conseguente diffusione dell’Islam al di fuori dell’Arabia e la creazione del mondo musulmano.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Polibio. Il politico e lo storico

    35.00

    John Thornton

    Politico e ufficiale della Lega achea, al termine della terza guerra macedonica Polibio fu deportato in Italia, con l’accusa di aver segretamente favorito la causa del sovrano macedone Perseo. A Roma, strinse amicizia con Scipione Emiliano e, nei lunghi anni del soggiorno obbligato, intraprese il progetto storiografico di narrare «come e grazie a quale genere di regime politico quasi tutto il mondo abitato sia stato assoggettato e sia caduto in nemmeno cinquantatré anni interi sotto il dominio unico dei Romani». A partire dalla ricostruzione delle vicende biografiche dell’autore, il volume analizza gli obiettivi concreti perseguiti attraverso la sua opera, facendo luce sul complesso intreccio fra storiografia e politica che ne costituisce il tratto distintivo e ne determina la persistente attualità

    Quick view
  • 0 out of 5

    Roma risorta. L’impero dopo la caduta

    30.00

    Peter Heather

    Nessuno, dai tempi di Traiano, riuscì a conquistare così tanti territori come l’imperatore Giustiniano: cresciuto tra la caduta dell’impero romano d’Occidente e l’espansionismo islamico del VII secolo, il suo dominio si estese lungo tutto il Mediterraneo. Divenuto celebre per la riconquista dell’Italia, per le campagne militari in Nord Africa, per la costruzione di monumenti spettacolari come la basilica di Santa Sofia e per le chiese della Ravenna bizantina, il suo impero fu contrassegnato anche da momenti oscuri e drammatici: le lotte intestine per la conquista del potere, i conflitti religiosi, la devastante pandemia di peste che lo flagellò. Peter Heather introduce i lettori a un capitolo ingiustamente trascurato del nostro passato, dimostra che Giustiniano fu più che un’anomalia tra l’era di Attila e quella di Maometto e offre nuove e fondamentali interpretazioni sulle politiche, le strategie e il pensiero di un gigante della storia il cui impero fu l’ultimo atto della romanità universale e l’alba di una nuova compagine storica, destinata a durare nei secoli.

    Quick view
X