Arditi sul Grappa

fronte italiano

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    Arditi sul Grappa

    23.00

    Questa bella opera, che racconta l’epopea degli arditi e le loro imprese sul Grappa, attraverso gli occhi di un giovanissimo ufficiale, “ragazzo del ’99”, in una nuova edizione del diario e delle lettere dei familiari completamente rivisitata sotto il profilo della documentazione fotografica e dei riferimenti topografici, non solo è un libro di memorie, ma anche una specie di guida per visitare i luoghi della battaglia. In questa nuova veste editoriale il libro non solo offre una avvincente narrazione degli avvenimenti, ma racconta, attraverso il ricco apparato iconografico, alcuni fra i più importanti avvenimenti bellici con la forza evocativa che solo le immagini possono dare.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 220 + 160 fuori testo con circa 238 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Itinera

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    Con gli inglesi sul fronte italiano

    19.00

    Il volume, pubblicato in Inghilterra nel 1919 e finora tradotto solo parzialmente in italiano, riporta le vicende belliche dell’autore, allora Tenente della Royal Garrison Artillery, sul fronte italiano a partire dal luglio del 1917. Il libro descrive così, in una prospettiva inedita, gli ultimi due anni di guerra dalla rovinosa ritirata di Caporetto ai combattimenti sull’Altopiano di Asiago fino al Piave e alla vittoria finale. Il diario di Dalton nella sua traduzione integrale offre inoltre l’opportunità di comprendere come il contributo inglese alla guerra sul fronte italiano non sia limitato alla necessità di aiuti dopo la sconfitta di Caporetto, ma abbia fornito anche un appoggio militare decisivo per le sorti del conflitto. Un’attenta esposizione degli eventi bellici, con la descrizione dei luoghi e della vita al fronte, è impreziosita da una prosa degna della migliore tradizione britannica. Introduzione di Paolo Pozzato.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 166 + 32 pagine fuori testo con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2016 da Itinera

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    Dall’interrotto all’Ortigara – La Maginot austriaca sull’altopiano dei sette comuni

    24.00

    La difesa austriaca sull’Altopiano dei Sette Comuni dall’estate del 1916 a quella del 1917 rappresenta in sé un autentico capolavoro di fortificazione campale, capace di rivaleggiare a buon diritto con le grandi opere del conflitto successivo. In questo libro vengono riproposti i diari dei reparti che la presidiarono, vanificando ogni tentativo italiano di completare la spinta controffensiva e di raggiungere la Dorsale del Portule. Impreziosiscono il testo storico cinque dettagliati itinerari sui luoghi della battaglia e un notevole apparato iconografico composto da circa 150 fotografie originali in bianco e nero e molte attuali immagini a colori.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 284 con molte foto b/n e colori

    Stampato nel 2012 da Itinera

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    Fiamme verdi

    21.00

    Gli studi storici dedicati ai Reparti Arditi hanno, fino adoggi, trttato solo in modo marginale i reparti provenienti dalle truppe alpine. di contro le “Fiamme Verdi” costituivano, con quattro reparti, una parte notevole delle truppe d’assalto italiane durante il primo conflitto mondiale. L’autore ha quindi cercato di ricostruire, attraverso una documentazione inedita, la storia dettagliata di ogni singolo reparto affiancata dalle imprese belliche a cui esso prese parte e inquadrando il tutto nel più vasto piano bellico italiano. Il libro spazia quindi dall’Adamello alla Val Lagarina, dal Pasubio all’Altopiano de Sette Comuni, fino alla battaglia del Monte Grappa e a Vittorio Veneto.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 234 delle quali 64 di foto b/n e colori

    Stampato nel 2012 da Itinera

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    Gli austriaci sul fronte degli altopiani – Il 14° Reggimento «Hessen» sull’Altopiano dei Fiorentini Cimone d’Arsiero Valsugana Civaron Ortigara e Melette

    20.00

    Attraverso le memorie di un soldato del 14° reggimento “Hessen”, per la prima volta tradotte in italiano, vengono ricostruiti, in presa diretta, gli avvenimenti che videro protagonista questo reparto sui fronti degli altopiani veneti e trentini. Ne risulta una narrazione che porta alla luce un diverso punto di vista, quello del nemico di allora, ma soprattutto un quadro degli eventi che beneficia di una nuova visione d’insieme. Attraverso un attento lavoro di ricerca infatti i curatori affiancano al racconto di Öller i diari reggimentali e le cronache provenienti dalle opposte trincee, al fine di ottenere una ricostruzione dei fatti quanto più dettagliata possibile. Completa il volume l’inedito album fotografico di un ufficiale del 14° “Hessen” che affianca, passo dopo passo, la narrazione con la forza evocativa delle immagini.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 124 + 48 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Il prezzo dell’onore – La storia della Brigata Sassari e dell’8º Reggimento Bersaglieri nelle vicende di Giovanni e Alberto Riva Villa Santa

    19.90

    Nella storia della Grande Guerra alcune figure, così come alcuni eventi, sono scolpite nella storiografia nazionale. La Brigata Sassari con l’epopea dei suoi “Diavoli Rossi”, così come gli Arditi, rientrano di certo fra queste. Non è però cosa comune il poterne tracciare la storia attraverso le vicende belliche di una famiglia, i Riva Villa Santa, il cui nome si è legato indissolubilmente, e tragicamente, alla storia di questi reparti. Il capofamiglia Giovanni Riva, comandante del I Battaglione del 151° della Brigata Sassari, cadde infatti il 7 giugno 1916 sulle Melette dell’Altopiano di Asiago. Anche il giovanissimo figlio Alberto seguirà il tragico destino del padre quando, il 4 novembre 1918 a pochi minuti dallo scoccare dell’armistizio, cadrà alla testa di un plotone di Arditi. Sua sarà l’ultima Medaglia d’Oro al Valor Militare e lo stesso d’Annunzio scriverà un’ode per ricordare il suo coraggioso gesto. Gli autori hanno quindi potuto ricostruire, attraverso l’inedito archivio della famiglia Riva Villa Santa, alcuni dei principali eventi bellici della Grande Guerra sul fronte italiano, rinnovando così l’immagine di quell’indomito “spirito sardo” reso celebre da Emilio Lussu.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 190 illustrato con circa 120 foto di cui 10 a colori

    Stampato nel 2016 da Itinera

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    La Grande Guerra sulle prealpi venete – Il monte Majo. Le operazioni del Regio Esercito contro il baluardo difensivo austriaco in Val Posina

    20.00

    Dopo l’offensiva di primavera del 1916, meglio nota come Strafexpedition, l’esercito austroungarico si asserragliò lungo un baluardo difensivo costituito da trincee, reticolati e postazioni in caverna, ulteriormente rafforzato grazie alle cime delle montagne. Fra queste cime una delle più inespugnabili fu proprio quella del Monte Majo, rimasto saldamente in mano austriaca fino alla fine delle guerra. La sua posizione strategica in Val Posina, nel settore del Pasubio, portò gli Alti Comandi italiani a richiederne più volte la conquista. Tale era l’importanza di questo monte che venne pianificata anche la possibilità di farne esplodere la cima, come fatto dagli austriaci il 23 settembre 1916 sul Monte Cimone. Attraverso fonti d’archivio, diari di reggimento e resoconti sugli interrogatori dei prigionieri di guerra vengono ricostruiti i cruenti scontri che insanguinarono le pendici del Monte Majo, opponendo i Kaiserjäger del II Reggimento ai fanti della Brigata Roma e agli Alpini.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 230 illustrato con alcune mappe

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Landminen

    15.00

    Le mine o, torpedini terrestri, furono un importante strumento difensivo e offensivo durante la Prima Guerra Mondiale. Scopo del presente volume è quello di presentare uno studio di alcuni dei modelli utilizzati sin dalle loro origini, sia attraverso schemi tecnici del loro funzionamento, sia con l’ausilio di testmonianze di diari dell’epoca e la ricostruzione di importanti eventi che le videro “protagoniste” durante la guerra. A chiusura del volume una dettagliata scheda di restauro di una mina terrestre austriaca guida il lettore, attraverso testi ed immagini, in un percorso di conservazione dell’interessante residuato bellico ormai inerte.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 92 interamente illustrate b/n

    Stampato nel 2012 da Itinera

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    Le cause della nostra disfatta

    21.00

    “Le cause della nostra disfatta” del Gen. Alfred Krauss non è una delle tante memorie belliche, sia pure di una delle più importanti autorità militari austro-ungariche, responsabile per due anni della guerra in Italia e vincitore del IV C.d.A italiano a Plezzo. Esso costituisce un autentico bilancio dell’intera guerra mondiale, vista con gli occhi di chi fece di tutto per vincerla ed indagò, con spietata sincerità di parte, sulle ragioni politiche e militari che portarono le potenze centrali alla completa disfatta.

    Brossura, pag. 224 illustrato con circa 24 foto e 5 cartine

    Stampato nel 2014 da Itinera

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    Le Waffen SS germaniche sul fronte italiano – Le divisioni Reichsfuhrer e Karstjager

    19.00

    .La campagna d’Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, vide diverse formazioni combattenti dell’esercito tedesco, dalla Wehrmacht alla Luftwaffe, tra queste vi furono anche reparti delle Waffen–SS che affiancavano reparti della SS Polizei e dei servizi dell’intelligence germanica. Nell’estate del 1943 le Waffen-SS in Italia erano presenti solo con la Sturmbrigade “Reichsführer”, dislocata a presidio della Corsica. La “Reichsführer” sarà l’unica unità delle Waffen SS a combattere in Italia fino a quando, all’inizio del 1944, sarà affiancata dalla 29° divisione SS “Italien”, formata da soldati italiani coadiuvati da ufficiali tedeschi delle SS, a cui si aggiunse la 24° divisone SS “Karstjäger”, una unità di montagna che si troverà coinvolta in Istria, nelle montagne slovene e nell’Italia orientale nella guerriglia contro le forze partigiane.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 98 riccamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    O la’… o rompi. Storia dell’8° Reggimento

    28.00

    Marco Pascoli – Luigi Teot – Andrea Vazzaz

    Uno dei reggimenti più decorati d’Italia, uno strumento militare d’eccellenza, un “pezzo” della storia europea, un pilastro dell’identità friulana: è l’8° Reggimento Alpini. Dal 1909 a oggi, nelle sue file hanno militato decine e decine di migliaia di italiani, passando attraverso la Grande Guerra, le campagne coloniali, il Secondo conflitto mondiale, le catastrofi naturali, le più recenti missioni in territorio nazionale e internazionale. Questo libro ricostruisce le esperienze di quegli uomini e di quelle donne, i luoghi, i combattimenti, le storie personali, le vicende del reggimento, avvalendosi di un apparato fotografico – documentale accuratamente selezionato e in parte inedito. Per rendere onore a tutti quegli alpini dell’Ottavo che hanno scritto e continuano a scrivere epiche pagine di Storia.

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    Ortigara – Il fronte nel cielo. Le operazioni aeree sugli altopiani veneti e trentini nel giugno 1917

    19.00

    La Prima Guerra mondiale è stato il primo conflitto che si è svolto in una nuova dimensione, quella aerea. L’aeronautica vide un rapido sviluppo che la porta da strumento di osservazione a vero e proprio strumento di offesa nei confronti delle truppe a terra. Pochi sanno che l’ortigara, tristemente nota per le sanguinose battaglie che si svolsero sulle sue pendici, è stata anche teatro della più importante battaglia aerea della grande Guerra. L’autore ricostruisce nel dettaglio i mezzi e i piloti italiani e austriaci che, nel giugno del 1917, si diedero battaglia sopra i cieli dell’altopiano per appoggiare le operazioni delle truppe a terra.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 126 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Prigionieri – I militari italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra: la detenzione, il ritorno, l’internamento in patria, l’oblio

    21.00

    Otto milioni. Tanti furono i soldati fatti prigionieri nel corso del primo conflitto mondiale. Un numero di poco inferiore a quello dei combattenti che rimasero uccisi sui campi di battaglia. Ma i prigionieri sono stati a lungo, in tutti i Paesi belligeranti, dei “dimenticati della Grande Guerra”. I soldati patirono pressoché ovunque, sia nei campi di prigionia che nei luoghi di lavoro dove venivano forzatamente inviati per sopperire alla mancanza di personale, sofferenze psicologiche e materiali dovute a condizioni di vita proibitive. Fra i prigionieri italiani circa 100 mila morirono durante la loro detenzione. L’alto numero di decessi è ascrivibile, come dimostrano recenti ricerche storiche, non solo alle dure condizioni di vita imposte dalla prigionia ma anche dalle decisioni del governo e del comando supremo che optarono per una linea di non intervento statale sull’invio di aiuti alimentari ai nostri prigionieri. La “linea dura” seguita dal governo italiano venne mantenuta anche al loro rientro in Italia, quando vennero ammassati in campi frettolosamente allestiti per consentire la lunga trafila di indagini, interrogatori e processi. L’autore propone quindi una ricostruzione agile, ma al contempo puntuale, della storia dei prigionieri italiani, ricomponendo il mosaico di tante storie personali e dei luoghi che le ospitarono attraverso fonti d’archivio pubbliche e private.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 236 + 16 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Itinera

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    Ricordi di guerra alpina – Cronache di montagna e di guerra, di uomini e di muli, di alpinisti e soldati dal fronte dolomitico

    23.00

    La guerra in montagna e gli Alpini sono un binomio ormai imprescindibile. È infatti difficile immaginare un racconto di guerra fra crode e vette innevate che non sia popolato da “penne nere”, muli e ardite imprese alpinistiche. In questo suo terzo volume l’autore conclude la sua analisi della guerra sul fronte montano accompagnandoci lungo il fronte che dalla catena dei Lagorai si spinge verso la Marmolada, il Col di Lana, le Tofane fino al Passo della Sentinella. Come nelle celebri pagine di storia raccontate da Paolo Monelli e Antonio Berti ritroviamo l’antitesi mai celata fra la drammaticità della guerra e il sincero cameratismo, tra lo spettro di una morte sempre presente e una voglia di vivere mai sopita, fra momenti goliardici e dolorosi addii ai compagni caduti. Una storia trasmessa senza filtri nè proclami, in cui la Grande Guerra è si protagonista ma da voce all’uomo così come al soldato, mettendo a nudo la pelle sotto la divisa.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 364 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Sangue e gloria in trincea – Le lettere inedite dell’ardito Giovanni Vacca dal fronte italiano e francese

    20.00

    A cent’anni di distanza rivivono, grazie al ritrovamento di 400 tra lettere e cartoline inedite, le imprese belliche di Giovanni Vacca, ardito in quello che sarà il Reparto d’Assalto per antonomasia, il IX. Dolori, passioni, amicizie, inni di battaglia e tante altre novità e curiosità in un viaggio iniziato tra le Dolomiti e conclusosi in terra di Francia con il II e XXXII Reparto d’Assalto, passando per i tragici giorni di Caporetto. Nelle descrizioni degli attacchi così come in quelle della vita in trincea incontriamo Messe, Zancanaro, Zanfarino, Pillai, Rossi, uomini eccezionali che, per le loro virtù militari ed umane, furono di ispirazione anche ad Ernest Hemingway per il suo racconto “La scomparsa di Pickles McCarty”.

    Brossura, 16,2 x 24 cm. pag. 204 + 16 pagine fuori testo con foto b/n e cartine a colori

    Stampato nel 2019 da Itinera

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    Skoda Gebirgskanone 7,5 cm Model 15 – 1915-1964: Storia caratteristiche tecniche e funzionamento

    20.50

    Da nemico a fedele compagno per oltre 50 anni, così potremmo presentare il 7,5 cm Skoda, entrato in servizio nel 1915 nell’esercito austroungarico, giudicato il miglior obice da montagna della Prima Guerra Mondiale, che acquisito come preda bellica dal Regio Esercito all temine del conflitto, ha equipaggiato i reggimenti di artiglieria da montagna e di fanteria nella Seconda Guerra Mondiale, rimanendo in servizio nell’Esercito Italiano fino agli anni ’60. Questo libro ripercorre le fasi dello sviluppo e dell’utilizzo da parte dell’esercito austro-ungarico durante la Grande Guerra, esponendo le caratteristiche tecniche e di funzionamento grazie all’ausilio di manuali e fotografie originali, descrivendo minuziosamente le tipologie di munizionamento attraverso fotografie provenienti da collezioni private e schemi dell’epoca.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 203 illustrato con circa 283 tra foto b/n e disegnitecnici

    Stampato nel 2013 da Itinera

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    Sudfront – Il feldmaresciallo Albert Kesselring nella campagna d’Italia 1943-1945

    24.00

    La campagna combattuta in Italia dal luglio 1943 all’aprile-maggio 1945 tra l’esercito tedesco ed i suoi avversari angloamericani è stata tra le più dure della seconda guerra mondiale. L’invasione di quello che Churchill aveva definito il ventre molle dell’Europa si tramutò presto in un incubo, dimostrandosi molto più lunga, difficile e sanguinosa di quanto i comandi Alleati avessero mai potuto prevedere. Il maggior ostacolo all’invasione Alleata fu il genio militare dell’Oberbefehlsaber Süd, il Feldmaresciallo Albert Kesselring. In seguito comandante dell’Heeresgruppe C quale Oberbefehlsaber Südwest, Kesselring fu il protagonista di una delle più grandi ritirate fatte combattendo della storia militare, un comandante che, di fronte a un nemico di gran volta superiore nel numero e nei mezzi, che aveva il dominio del mare e dell’aria, senza poter contare su rinforzi di alcun genere, aveva opposta una resistenza ininterrotta, passo dopo passo, dalle coste meridionali della Sicilia sino alla valle del Po, in battaglie divenute leggendarie: Salerno, Cassino, Anzio e Nettuno, la Linea Gotica, fino a quando le sue truppe vennero travolte dalla disfatta generale tedesca nel 1945.

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 214 illustrata con 61 foto e 4 cartine b/n

    Stampato nel 2018 da Associazione Italia

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    XXVII Battaglione d’assalto – Gli eroi del Montello

    22.00

    Se vi è nell’immaginario comune una figura di soldato che, più di altre, riesca a sintetizzare la disciplina e il valore in battaglia questa è di certo quella dell’ardito. Il libro del Maggiore Luigi Freguglia, comandante del XXVII Reparto d’Assalto, ripercorre giorno per giorno i terribili e concitati eventi del giugno 1918 che videro protagonisti i suoi arditi sulle insanguinate pendici del Montello. Freguglia, a cui si deve anche la nascita del celebre motto “A Noi!”, ci restituisce in presa diretta non solo uno spaccato delle azioni del suo Reparto ma anche, attraverso documenti ufficiali italiani ed austriaci, una visione dettagliata delle operazioni avvenute durante la “battaglia del Solstizio” sul fronte del Piave. Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1937, viene arricchito in questa nuova edizione da numerose fotografie e documenti inediti e riproposto al lettore in occasione del centenario della fondazione dei Reparti d’Assalto.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 174 + 64 pagine fuori testo con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Itinera

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